Ballando con le Stelle, parla Madonia: “Messo in difficoltà insieme a chi mi sta accanto”
"Questo gesto per me è un atto di rispetto verso Federica, verso la mia categoria e verso il programma stesso"
Dopo i commenti, arriva la versione di Angelo Madonia. L'ormai ex ballerino di 'Ballando con le stelle', all'indomani della sua uscita dal cast del programma del sabato sera di Milly Carlucci, spiega infatti le ragioni dell'addio in un post su Instagram.
"Situazione tocca la mia sfera personale"
"Quando ho scelto di dedicare la mia vita al ballo, l'ho fatto con amore e rispetto per questa disciplina meravigliosa. Oggi, però, mi trovo davanti a una situazione che va oltre la danza, toccando la sfera personale e mettendo in difficoltà non solo me, ma anche chi mi è accanto", dice riferendosi al botta e risposta con Selvaggia Lucarelli in cui è stata citata anche Sonia Bruganelli, ex concorrente dello show e compagna del ballerino. E per questo che, con grande rispetto verso la mia partner Federica Pellegrini e verso il programma che mi ha dato così tanto, accetto di fare un passo indietro. Federica sta portando avanti un percorso straordinario, e il mio desiderio è che possa continuare a brillare senza tensioni o distrazioni", spiega.
"Non sono un uomo di comunicazione - prosegue - ma un professionista del ballo. Per questo, alcune dinamiche che esulano dalla mia sfera professionale mi hanno colto impreparato. Riconosco i miei limiti e, anche se non è stato facile, accetto questa scelta, suggerita e da me accolta - sottolinea - con la consapevolezza di aver dato sempre il massimo sul palco".
E ancora: "Ringrazio i colleghi della danza che, in privato, mi stanno dimostrando vicinanza e comprensione in questo momento difficile. Questo gesto per me è un atto di rispetto verso Federica, verso la mia categoria e verso il programma stesso. Grazie a tutti quelli che continueranno a sostenere non solo me, ma soprattutto la bellezza della danza".
Lo scontro con Lucarelli
Madonia è stato protagonista di un vivace botta e risposta con Selvaggia Lucarelli dopo l'esibizione nell'ultima puntata. "E' una coincidenza ma è uscita Sonia Bruganelli ed è nata la coppia Pellegrini-Madonia", ha detto la giurata, riferendosi all'eliminazione della concorrente. "La crescita è frutto di un lavoro ed è una connessione armonica di natura professionale. Volevo fare chiarezza", la replica del ballerino in un crescendo di battute e repliche"Con il tuo comportamento danneggi Federica", la chiosa di Lucarelli. "E tu danneggi la giuria", l'ennesima replica di Madonia che ha lasciato lo studio chiudendo di fatto la sua avventura nello show.
Spettacolo
Arriva ‘Max Forever Vol. 1 –...
Il cantautore celebra questo "periodo fortunato" della sua carriera con una nuova raccolta dei suoi successi
Max Pezzali sorprende ancora il suo pubblico. A poche settimane dai 18 show nei palazzetti di Milano e Roma (di cui 17 già sold out) e in attesa del prossimo 12 luglio con 'Max Forever - Grand Prix' all’Autodromo di Imola, arriva oggi l’annuncio di 'Max Forever Vol. 1 - L'album', in uscita il 13 dicembre in digitale e negli store fisici per Warner Music Italy. Disponibile da domani in pre-order al prezzo speciale di 'un deca', 'Max Forever Vol. 1 - L'album' è solo il primo capitolo, il primo grande assaggio di una serie di volumi antologici, da un’idea di Max Pezzali e Double Trouble Club, per celebrare i brani più iconici di una carriera costellata da successi: un must have per tutti i fan di Max che ospita 16 gemme musicali pronte a risplendere in una veste completamente nuova. L'album sarà disponibile in cd standard e nella versione speciale in denim; doppio vinile colorato e nella versione speciale autografata.
Sedici reinterpretazioni inedite di pietre miliari che hanno segnato la storia della musica pop italiana, proposte in feat con ospiti speciali o suonante live o in versione acustica: da 'Gli anni' con Cesare Cremonini a 'Sempre noi' con J-Ax, passando per 'Rotta per casa di Dio' con Riccardo Zanotti nella versione live al Circo Massimo del 2023, fino a 'Grazie mille' e 'Aeroplano' suonate in acustico.
Visualizza questo post su Instagram
"È un periodo fortunato della mia carriera - dice Max Pezzali - l'affetto ricevuto negli ultimi due anni è davvero qualcosa che mi riempie il cuore e che in tutta onestà non avevo mai ricevuto nei precedenti 30. Per questo motivo mi piaceva l’idea di 'fare una cassetta', come si faceva una volta, con un po' di tracce che abbiamo rivisto, rifatto in studio, fatto suonare un po' meglio, performato dal vivo. Ne faremo poi altre di 'cassette', ecco perché leggete 'Volume 1'. Mi piace pensare di realizzare dei volumi antologici giocando un po' con quelle che ormai sono canzoni più vostre che mie. Ci vediamo come sempre in giro, alle nostre feste''.
Spettacolo
Prima alla Scala, con ‘La forza del destino’ in...
E' il nono titolo verdiano del maestro Riccardo Chailly, protagonisti il soprano russo Anna Netrebko e il tenore americano Brian Jagde. Il messaggio 'pacifista' del regista Leo Muscato sarà un racconto scenografico che ripercorrerà le guerre di varie epoche
L'urlo della pace si alzerà "forte e chiaro" dal palcoscenico del Teatro alla Scala il 7 dicembre in occasione della Prima, con la rappresentazione de 'La forza del destino' di Giuseppe Verdi, nono titolo verdiano del maestro Riccardo Chailly al Piermarini e la sua undicesima inaugurazione di stagione, che vede tra i protagonisti il soprano russo Anna Netrebko e il tenore americano Brian Jagde. Tra gli spettatori 'd'onore' che varcheranno le porte del Piermarini i rappresentanti delle istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Ignazio La Russa e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che saranno accolti dal sindaco Beppe Sala e dal governatore lombardo Attilio Fontana. Sono attesi tra gli ospiti giganti della lirica come i tenori Placido Domingo, José Carreras e il soprano Raina Kabaiwanska. Nonostante per il sovrintendente Dominique Meyer la prossima Prima sarà la sua ultima volta, lui è convinto che "sarà un bel momento forte" e spera che "lascerà una traccia nella storia della Scala".
Il messaggio 'pacifista' del regista Leo Muscato arriverà in scena con un racconto scenografico che ripercorrerà le guerre di varie epoche, prendendo avvio nel Settecento e spingendosi fino ai giorni nostri, senza vincolarsi rigidamente a una precisa aderenza storica. "La guerra fa da sfondo a tutta l'opera - spiega Muscato -. E' presente dalla prima all'ultima scena. Noi abbiamo provato a esasperare questo concetto e per spiegarlo meglio facciamo fare ai personaggi un percorso che attraversa i secoli. Nel primo atto è ancora una minaccia lontana, evocata dalle parole di Leonora 'Con te sfidar impavida / di rio destin la guerra'. Quando ci è stata commissionata questa produzione, l’attenzione mediatica era concentrata su una guerra che dominava quotidianamente le notizie. Nel frattempo, i conflitti sono diventati due - senza contare le guerre dimenticate che faticano a trovare spazio nei media. E ogni giorno cresce la percezione che i loro confini possano espandersi rapidamente, accendendo ulteriori focolai di instabilità".
Nel secondo atto, aggiunge il regista, "la guerra è nel pieno, con l'eccitazione dei giovani che si vogliono arruolare perché credono in una causa per risollevare il proprio Paese". Con il terzo atto si entra nel vivo della guerra in trincea. "Siamo nel '900, con le persone che soffrono e muoiono persone disperate, con la paura che vince sopra ogni altra cosa. Si ha la sensazione che i personaggi abbiano perso la speranza e che la guerra possa potare a qualcosa di buono". Nell'ultimo atto, invece, viene evocato un mondo contemporaneo, "è devastato di macerie e nell'ultima aria, quando Leonora sbuca dal suo rifugio trova una madonnina distrutta che cerca di ricomporre e urla 'Pace, pace o mio Dio'. E' l'urlo che vorremmo lanciare al mondo con la speranza di essere ascoltati".
Se all’inizio viene rappresentata un’epoca in cui una giovane donna, per inseguire il suo amore, deve sfuggire al controllo paterno travestendosi da uomo, nell’ultimo atto viene rappresentata la tragica follia di un ufficiale decorato, consumato dalla sete di vendetta. "Fin dal principio, il nostro immaginario si è concentrato sull’idea di un movimento rotatorio, una ruota del destino in continuo movimento con i personaggi che si muovono in direzione opposta, avanzando con ostinazione attraverso scenari che cambiano continuamente - dice Muscato -. Con il trascorrere del tempo, dei secoli, questi paesaggi si fanno via via più cupi, più devastati, e sempre più realistici". Anche i costumi, curati da Silvia Aymonino, seguono questa evoluzione: "all’inizio, nel Settecento, appaiono come sagome stilizzate, evocazioni simboliche di un’epoca lontana. Man mano che la narrazione si avvicina ai nostri giorni, acquistano una concretezza sempre maggiore, fino a diventare profondamente realistici, specchio fedele del mondo che raccontiamo”.
La serata inaugurale sarà dedicata al soprano Renata Tebaldi, nel ventennale della scomparsa. L’artista fu già interprete della parte di Leonora alla Scala nel 1955 sotto la direzione di Antonino Votto. Il 7 dicembre, inoltre, l’opera sarà eseguita integralmente nella versione del 1869 ripensata da Verdi per la Scala, secondo l’edizione critica curata per Ricordi da Philip Gossett e William Holmes nel 2005. "E' uno spettacolo importante e difficile - sottolinea il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer, alla sua ultima Prima in attesa di passare il testimone a Fortunato Ortombrina -. Siamo di fronte a un capolavoro della storia dell’opera, che ha un valore forte in questo teatro". 'La forza del destino' è relativamente poco presente in cartellone: se le ultime esecuzioni risalgono al 1999 con Riccardo Muti e al 2001 con Valery Gergiev e i complessi del Mariinskij, l’unico allestimento in apertura di stagione è addirittura del 1965, con Gavazzeni sul podio e la regia di Margherita Wallmann.
Tornerà a inaugurare la stagione con Verdi Anna Netrebko, dopo il trionfo dell’anno scorso in 'Don Carlo' e del 2016 con 'Giovanna d’Arco'. L’artista, di casa alla Scala, è impegnata anche venerdì 29 novembre nel concerto straordinario diretto da Riccardo Chailly nel centenario della scomparsa di Giacomo Puccini. "Anna è la mia eroina verdiana dai tempi di 'Giovanna d'Arco' - spiega Chailly - e da anni ci troviamo insieme in questi titoli verdiani". La sua parte sarà sostenuta il 28 dicembre e il 2 gennaio da Elena Stikhina. Sarà invece un debutto al 7 dicembre per l'americano Brian Jagde, reduce da diverse produzioni di quest’opera nei principali teatri del mondo (da Parigi a Londra, al Metropolitan e nelle scorse settimane a Barcellona), che alla Scala è già stato Turiddu in Cavalleria rusticana e Calaf in Turandot.
Approda all’inaugurazione in scena anche Ludovic Tézier, uno dei grandi baritoni di oggi, che aveva partecipato al 7 dicembre televisivo '…a riveder le stell'” durante il lockdown oltre a cantare in 'Onegin' (2006), 'Lucia' (2006) e 'Un ballo in maschera' (2022) che sarà Don Carlo di Vargas. E ancora Vasilisa Berzhanskaya nel ruolo di Preziosilla, Alexander Vinogradov in quelli di padre Guardiano, Marco Filippo Romano Fra Melitone, Fabrizio Beggi il Marchese di Calatrava, Carlo Bosi Mastro Trabuco.
"Noi dobbiamo essere orgogliosi di avere questi cantanti - ammette Meyer - non succede in ogni generazione di avere una Anna Netrebko, siamo grati alla natura che ci dà interpreti ideali in grado di assumere una recita così importante del 7 dicembre e sono felice di aver riunito questi cast, che è una famiglia". Chiede di augurarle "buona fortuna" Netrebko, che parla del suo ruolo e delle difficoltà legate a 'La vergine degli angeli', l'inno religioso che chiude il finale del secondo atto. "Leonora non è certo una donna del XXI secolo come lo sono io" spiega, visto che nell'opera finisce per ritirarsi in convento. "Amo molto questo ruolo - confessa Netrebko - ci sono tante cose che scopro ogni volta che mi confronto con questo capolavoro".
Spettacolo
Grande Fratello, nuovo appuntamento stasera 26 novembre: le...
Appuntamento alle 21:30 circa su Canale 5 con Alfonso Signorini
Questa sera nuovo appuntamento del Grande Fratello, l'ultimo che andrà in onda di martedì sera: dalla prossima settimana il reality show tornerà infatti nello slot del lunedì sera, come di consueto. Tante nuove sorprese e colpi di scena tra i protagonisti del programma condotto da Alfonso Signorini.
Le anticipazioni di stasera
Nella scorsa puntata andata in onda, sabato 23 novembre, Clayton Norcross è stato eliminato dal Grande Fratello e ha dovuto abbandonare la Casa. E come avranno visto i telespettatori nella scorsa puntata, il gruppo è stato diviso: c'è chi è rimasto in casa e chi ha fatto le valigie per trascorrere alcuni giorni nel tugurio. Questa decisione del Grande Fratello ha cambiato le dinamiche tra gli inquilini e questa sera Alfonso Signorini partirà proprio da questo. In particolare da Shaila Gatta che in questi giorni non ha nascosto la sofferenza, mostrandosi più volte in lacrime per l'assenza del fidanzato Lorenzo Spolverato.
Il triangolo amoroso di questa edizione continua a incuriosire i telespettatori. Federica Petagna deve fare una scelta: Alfonso D'Apice o Stefano Tediosi? Questa sera non mancheranno nuovi colpi di scena. Arriverà una sorpresa anche per Tommaso Franchi, mentre Helena Prestes potrà riabbracciare la cara amica Dayane Mello, vecchia concorrente del Grande Fratello.
Cambiamenti per le 'Non è la Rai': le due concorrenti, infatti, proseguiranno il gioco come concorrenti singole. E infine, immancabile il verdetto del televoto: chi si salverà tra Amanda, Helena, Lorenzo, Luca, Shaila e Stefano? Appuntamento alle 21:30 su Canale 5.