M5S, Casaleggio: “Ora Movimento è diventato esclusivo. Logo? Giusto che sia nuovo”
"Il movimento si è allontanato dai suoi principi, finanziamento dei partiti e il divieto del doppio mandato. Il problema sarà quello di avere più mandati che elettori"
Dal M5s "sono stati allontanati migliaia di iscritti prima del voto, mi è sembrato spiacevole l'applauso alla slide sullo schermo, c'è stata una caduta di stile". Lo ha detto Davide Casaleggio, della Casaleggio associati, nel corso della presentazione del volume 'Gli algoritmi della politica-Come l’Intelligenza Artificiale riscriverà la politica e la società' (Ed Chiarelettere), presso la sede di Vis Factor, a Roma. All'evento, moderato dalla giornalista dell'Adnkronos Ileana Sciarra, viene presentato anche il volume di Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d'Italia, 'Perché l'Italia è di destra'. "Il movimento si è allontanato dai suoi principi, finanziamento dei partiti e il divieto del doppio mandato". "Il problema sarà quello di avere più mandati che elettori", aggiunge.
"Mi sorprende che Conte chiami Grillo sabotatore, quando lui sta esercitando una sua prerogativa, un po' come quando il capo dello Stato rimanda alla Camera una legge", ha detto ancora Casaleggio. Il M5s "è diventato un movimento esclusivo, prima era inclusivo, oggi si gestisce con una battaglia tra due posizioni e chi perde viene allontanato, se si allontana in modo spiacevole uno dei pilastri, ovvio che questa persona utilizzerà tutte le sue prerogative", aggiunge.
"E' giusto che se una esperienza è finita allora è più utile creare un nuovo nome e logo, creando principi e regole nuove", dice ancora. "Se pensi di andare avanti a fare politica per altri 20 anni serve allora nome più confacente", avverte Casaleggio con riferimento al 'nuovo' movimento di Conte. La storia "venga onorata e non distorta e utilizzata per raccattare qualche voto", dice ancora. Poi sulla proprietà del logo dice: "C'è una vecchia associazione che detiene i diritti del logo".
Politica
Vigilanza Rai, verso la quinta fumata nera su voto Agnes
A quanto apprende l'Adnkronos la maggioranza diserterà ancora in blocco
La maggioranza diserterà domani la seduta della Commissione di Vigilanza Rai, convocata per le 8.30 per procedere al voto sulla presidente in pectore, ovvero Simona Agnes. A quanto apprende l'Adnkronos, i partiti di governo faranno mancare ancora una volta il numero legale sulla votazione, per evitare di 'bruciare' il nome della Agnes: sarà dunque la quinta 'fumata nera' per l'elezione del presidente del Cda Rai da parte della Vigilanza.
"La Vigilanza? Esiste ancora?", risponde Maurizio Gasparri (capogruppo di Forza Italia al Senato e componente della Vigilanza) al telefono con l'Adnkronos, facendo chiaramente intendere quale sia l'intenzione di voto. A questo punto, la situazione va verso uno stallo che potrebbe cominciare a pesare fortemente sulle attività anche quotidiane della Commissione. I nodi sul tavolo sono tanti, tra sciopero dei dipendenti Rai, sciopero dei precari, la questione del canone, e via dicendo e, considerando anche che il Cda è stato nominato da oltre due mesi, serve necessariamente uno scioglimento almeno per quanto riguarda le attività contingenti.
Motivo per il quale, a quanto si apprende, domani le opposizioni chiederanno - come già avevano anticipato nella seduta di mercoledì scorso - che la maggioranza dia almeno un segnale da questo punto di vista sbloccando almeno le audizioni, e le altre attività della Commissione.
Politica
M5S, Conte: “Grillo schiaffeggia iscritti, rivoteremo...
La base Cinquestelle tornerà dunque a esprimersi sui temi della Costituente (tra cui l'eliminazione della figura del garante) dopo la richiesta di un voto bis avanzata da Grillo. Conte: "Beppe schiaffeggia gli iscritti"
Giuseppe Conte convoca l'assemblea degli iscritti M5S dal 5 all'8 dicembre per ripetere il voto sulle modifiche statutarie del Movimento. La comunicazione è stata pubblicata sul sito pentastellato. La base Cinquestelle tornerà dunque a esprimersi sui temi della costituente (tra cui l'eliminazione della figura del garante) dopo la richiesta di un voto bis avanzata da Beppe Grillo.
"Premesso che: con comunicazione inviata al Comitato di Garanzia in data 25 novembre u.s., Beppe Grillo ha chiesto, ai sensi dell'art. 10, lett. i), dello Statuto, la ripetizione delle votazioni riguardanti le modifiche statutarie svoltesi nei giorni dal 21 al 24 novembre 2024, nonostante la chiara volontà assembleare emersa; il Presidente, al netto di qualsiasi valutazione sulla legittimità e sulla opportunità di tale richiesta, ritiene di convocare l'Assemblea per la ripetizione delle votazioni aventi ad oggetto le modifiche statutarie", si legge nel post.
"Pertanto", scrive Conte, "è convocata, mediante lo strumento della consultazione in rete, l'assemblea degli iscritti dalle ore 10:00 di giovedì 5 dicembre 2024 alle ore 22:00 di domenica 8 dicembre 2024 per deliberare sul seguente ordine del giorno: Conferma delle deliberazioni assunte dall'Assemblea degli iscritti nelle date dal 21 al 24 novembre 2024". Il voto riguarderà i seguenti argomenti: "Proposte relative al ruolo del Presidente e degli organi che lo affiancano o coadiuvano; Proposte relative al ruolo del Garante; Proposte relative alla ripetizione del voto e alla modifica del simbolo; Proposte relative al Comitato di Garanzia e al collegio dei Probiviri".
La votazione, viene inoltre spiegato, si svolgerà esclusivamente utilizzando lo strumento telematico on line SkyVote. "Ai sensi dell'art. 7, lett. e), e dell'art. 10, lett. a), dello Statuto, non possono votare le/gli Iscritte/i da meno di 6 (sei) mesi, gli Iscritti nel periodo di sospensione (anche in via solo cautelare) e gli Iscritti esclusi dall'Associazione, ancorché con provvedimento non definitivo, ed i Sostenitori". "Le/gli iscritte/i aventi diritto a partecipare all'Assemblea potranno far pervenire eventuali osservazioni e/o considerazioni e/o opinioni entro le ore 20.00 di martedì 3 dicembre 2024", utilizzando un apposito link.
Conte: "Grillo schiaffeggia iscritti"
"Non c’è mai stato lo scontro Conte-Grillo perché io non ho mai raccolto le sue provocazioni. Semmai lo scontro è quello di Grillo contro la sua comunità. Ho rinunciato a capire perché lui stia cancellando la sua storia e stia schiaffeggiando così palesemente tutti gli iscritti e tutto ciò per cui si è battuto in tanti anni", dice intanto Giuseppe Conte.
La richiesta di Grillo
E sul ricorso di Grillo al voto della Costituente M5S, Conte afferma: "È una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto e che, peraltro, la maggioranza ha già bocciato proprio nell’ultima votazione". E spiega: "Abbiamo una comunità matura e unita, desiderosa di partecipare e contare, non vedo scissioni all’orizzonte".
In ogni caso, "quello di Grillo non è un ricorso, ha chiesto semplicemente di rivotare. C'è tutta una serie di regole che Grillo si era costruito nel tempo e quando abbiamo rivisto lo statuto non c'è stato verso di renderlo un po' più aggiornato. Grillo ha esercitato questa facoltà e noi rispondiamo con una votazione che faremo al più presto. Sono sicuro che la comunità risponderà anche questa volta".
"Il tema è che chi ha sempre evocato la democrazia, ora evoca il boicottaggio del voto... La comunità ha dimostrato di essere adulta e di guardare al futuro. Credo che questa comunità risponderà a tono", ha proseguito Conte in collegamento con 'Il rosso e il nero' su Rai Radio Uno.
"Il simbolo? Né mio né di Grillo ma di iscritti"
"Rispetto al simbolo sono molto pragmatico. Se potrà servire per segnalare la novità di questo nuovo percorso, può essere anche che il segno grafico ci possa aiutare. Ma non è per me un argomento prioritario. Il simbolo appartiene al Movimento 5 Stelle, non è di Grillo e non è neppure di Conte. Grillo è obbligato anche contrattualmente a non contestarlo, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero: ma non lo può fare perché non gli appartiene", ha detto ancora Conte.
La consulenza da 300mila euro l'anno? "Grillo ha molto insistito per avere questo contratto di collaborazione. Ci siamo consultati con i legali. Ma mi sembra che non lo stia onorando, perché sta facendo la contro-comunicazione contro il Movimento...".
I big fuoriusciti
Un ritorno nel Movimento dei big fuoriusciti? "Di Battista è uscito da tempo, è una persona che stimo e con cui mi fa sempre piacere mantenere uno scambio culturale. Raggi e Toninelli sono parte del Movimento. Questo è un Movimento maturo, che ha una grandissima vocazione democratica: è la casa di tutti, anche di coloro che hanno una opinione diversa rispetto alla linea politica. Il discrimine è fra chi ha un atteggiamento costruttivo e chi distruttivo. Noi abbiamo tanti nemici esterni... non abbiamo bisogno di distruttori all'interno. Alcuni seguaci di Grillo stanno invitando al non voto. E' la contraddizione massima del M5S".
"Rischio scissione? Va chiesto a Grillo"
"Questa domanda la dovrebbe rivolgere a Grillo", replica poi Conte a Cinque Minuti su Rai 1 a chi gli chiede se potrebbe esserci una scissione. Quella di Grillo, aggiunge, "è una parabola che contrasta tutto l'impegno di una vita, che ha promosso una grandissima partecipazione. Ora strozzare questa partecipazione per portare via il pallone perché 'devo continuare a decidere tutto io', non funziona".
"Con Grillo finiremo in tribunale? Ho smesso di fare l'avvocato. I cavilli giuridici li lasciamo al fondatore che predicava la democrazia", ha risposto ancora.
Politica
Violenza di genere, un testo unico entro l’8 marzo
L'annuncio della ministra Eugenia Roccella
Il governo è a lavoro su un testo unico contro la violenza sulle donne. Ad annunciarlo è la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella nella giornata dedicata proprio alla sensibilizzazione sulla violenza di genere. "Noi adesso faremo un tavolo in cui presenteremo, spero per l'8 marzo, un testo unico contro la violenza sulla donne. Si tratterà di una compilazione, metteremo insieme quello che già c'è ed è tanto", ha spiegato la ministra nell'evento 'Italia direzione Nord' in corso a Milano. "È insensato - ha sottolineato Roccella - dividersi su questo tema: così come dobbiamo essere insieme uomini e donne per la lotta contro la violenza, lo dobbiamo essere anche nella politica, al di là degli schieramenti".
Aumento del ricorso al numero verde
Nei primi nove mesi del 2024 c'è stato un aumento del 57% delle richieste di aiuto. ""Un dato insieme positivo ma che indica anche quanto il fenomeno continua a essere ampio", ha commentato la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. "I dati - ha aggiunto - sono incoraggianti perché c'è un -12% di donne vittime del proprio partner, un +5% di centri antiviolenza e case rifugio e un aumento del ricorso al numero verde 1522 e questo vuol dire che man mano le donne prendono sempre più il coraggio di chiedere aiuto".
Roccella: "Ergastolo Impagnatiello? Non è vendetta, ma giustizia"
Nel corso dell'evento 'Italia direzione Nord', Eugenia Roccella ha anche commentato la condanna all'ergastolo per Alessandro Impagnatiello. "Non si tratta di vendetta, è prima di tutto giustizia - ha detto - e poi sappiamo che la lotta si articola sulle tre 'p': proteggere, prevenire e perseguire perché è importante che questi delitti non vengano sottovalutati ma considerati in tutta la loro gravità. Non dare sufficiente centralità al reato vuol dire non dare centralità alla battaglia contro la violenza. Anche quest’ultimo passaggio è necessario".