Morte Matilde Lorenzi, procura di Bolzano: “Fatto meramente accidentale”
La nota a un mese dalla scomparsa della promessa dello sci azzurro
La morte a 19 anni di Matilde Lorenzi, promessa dello sci azzurro, è stata un terribile incidente. A confermarlo, un mese dopo il decesso della sportiva, è la procura di Bolzano che ha rilasciato una nota sull'incidente sciistico avvenuto il 28 ottobre scorso sulla pista rossa 'Grawand G1' del comprensorio sciistico 'Alpin Arena Senales' a Senales. Tutto era regolare, la neve era compatta, c'era bel tempo e nessuna particolare pendenza che potesse fra pensare a una pericolosa fuoriuscita di pista.
Le condizioni della pista
"Dalle dichiarazioni rese dall’allenatore della ragazza, il quale ha assistito in prima persona alla dinamica dell’incidente, - si legge nella nota della procura di Bolzano - risulta che l’incidente si è verificato mentre l’atleta effettuava una spigolata, perdendo il controllo della discesa e finendo rovinosamente fuori pista. Come risulta dal verbale di sopralluogo e dalle fotografie allegate, la pista era delimitata con 'palinatura posizionata nel rispetto della normativa vigente', l’incidente si è verificato 'nella fase finale della discesa e più precisamente nella zona pressoché pianeggiante caratterizzata da uno slargo con una pendenza modesta (circa 15°)', e non venivano rilevate violazioni alla normativa sulla sicurezza".
"Come si evince dalla visione di alcune fotografie apparse sulla stampa - si legge ancora - quel tratto di pista non era delimitato da una rete di protezione/contenimento, non vi erano curve o tratti contraddistinti da forte pendenza ovvero caratteristiche tali da causare pericolose fuoriuscite di pista. Non vi era alcun pericolo atipico, né interno nè esterno alla pista, ovvero piante, massi, sostegni di impianti di risalita, alberi, curve particolarmente strette in prossimità di precipizi, crepacci, motoslitte in movimento, tale da imporre al gestore lungo quel tracciato di allenamento misure di protezione e/o segnaletiche".
Il meteo
"Come hanno rilevato i Carabinieri nella relazione di incidente sciistico, quel giorno la neve era compatta e ben battuta, c’era bel tempo, la visibilità era ottima, con assenza di vento", si legge nella nota.
"Un fatto meramente accidentale"
"Posto, dunque, che nel tratto di pista dove si era verificato l’infortunio, le stesse caratteristiche della pista erano tali da escludere qualsivoglia obbligo di attivazione da parte del gestore, non sussistendo alcuna insidia interna o esterna alla pista, che dovesse giustificare l’adozione di apposite cautele, e non ravvisandosi né da parte dei Carabinieri né da parte della Procura la violazione di alcuna regola cautelare, si è ritenuto e si ritiene tuttora che l’evento mortale sia stato causato da un fatto meramente accidentale - sottolineano gli inquirenti - neppure astrattamente qualificabile come reato e il relativo fascicolo è stato iscritto a modello 45 (come fatto non costituente reato); motivo per il quale non sono stati disposti neppure accertamenti autoptici, ma questa Procura ha rilasciato il prima possibile il nulla osta alla sepoltura, anche per rispetto della famiglia".
Cronaca
Lutto per Cecchi Paone: è morta la mamma Paola Maria...
Tanti i messaggi di condoglianze ricevuti sotto al post condiviso su Instagram
È morta la mamma di Alessandro Cecchi Paone. Con un post su Instagram il giornalista ha reso pubblica la scomparsa della mamma, Paola Maria Marini, un giorno dopo la sua morte, avvenuta ieri, mercoledì 27 novembre.
La dedica per la mamma
"Ciao mamma", così Alessandro Cecchi Paone ha condiviso sui social il dolce saluto per la madre, Paola Maria Marini. Lo ha fatto pubblicando una foto della donna, seduta in giardino, mentre sorride verso la telecamera. A corredo dello scatto, Cecchi Paone ha aggiunto il nome e la data di nascita del genitore: Paola Maria era nata l'8 luglio del 1936. La donna aveva 88 anni.
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Tanti i follower che si sono uniti al giornalista nel dolore. Non mancano sotto al post i messaggi di condoglianze da parte di personaggi del mondo dello spettacolo e della politica: da Luigi di Maio, al comico Max del duo Fichi d'India fino a Giovanni Terzi, giornalista e marito di Simona Ventura. Tra i commenti, spunta anche quello del marito di Alessandro Cecchi Paone, Simone Antolini che ha lasciato un cuore rosso.
Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini dopo due anni di convivenza, convolarono a nozze il 22 dicembre dello scorso anno nella Sala d’onore del Maschio Angioino del Comune di Napoli. Lo aveva annunciato in esclusiva all’Adnkronos Alessandro Cecchi Paone.
Cronaca
G7, Schillaci: “Lotta a resistenza antibiotici sfida...
"Intensificare sforzi attraverso sinergie interdisciplinari che coinvolgano la politica, la ricerca, l’industria, i professionisti e la società civile"
La lotta all’antibiotico-resistenza è "una delle sfide più urgenti e complesse dei nostri tempi. E’ una minaccia che non conosce confini, che richiede una risposta non solo nazionale ma globale". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un video messaggio inviato all'evento conclusivo del G7, in corso oggi e domani a Bari, dedicato al contrasto dell'antibiotico resistenza.
Schillaci ha ricordato gli "importanti appuntamenti per il contrasto all’antimicrobico resistenza" che si sono tenuti quest'anno. "In questi incontri l’Italia ha assunto un ruolo rilevante, che è stato possibile anche con la collaborazione di tanti partner stranieri e con le organizzazioni internazionali". Ora però "è fondamentale declinare i target globali in strategie da intraprendere anche a livello nazionale. Dovremo intensificare i nostri sforzi attraverso sinergie interdisciplinari che coinvolgano la politica, la ricerca, l’industria, i professionisti e la società civile. Proprio in questa direzione è orientato il confronto che vi vedrà impegnati oggi e domani, con l’ambizione e la volontà di individuare soluzioni concrete".
Il ministero della Salute, assicura, "continuerà a fare la sua parte per ridurre l’impatto dell’antibiotico-resistenza con determinazione e responsabilità per proteggere la salute dei nostri cittadini e di chiunque nel resto del mondo".
Cronaca
G7, farmacologi: “Investire in ricerca e formare...
Cirino, past president della Sif all'evento conclusivo del G7 Salute di Bari: "Oltre a insegnare la teoria serve cambiamento culturale, affinché antibiotici non siano prescritti superficialmente"
"Chi sta formando i ricercatori per lo sviluppo di nuovi antibiotici? Perché, ad esempio, in oncologia si è fatto tanto progresso? La ricerca di base sui farmaci oncologici ha portato a miglioramenti significativi nella vita dei pazienti, ma nello sviluppo degli antibiotici il processo è stato per lo più limitato a discussioni senza concretizzarsi in azioni. È necessario investire nella ricerca sugli antibiotici e incentivare i giovani a lavorare in questo campo". Così all’Adnkronos Salute Giuseppe Cirino past president della Società Italiana di Farmacologia (Sif), in occasione del panel 'Innovazione e trasferimento tecnologico' nell’ambito dell’evento conclusivo del G7 Salute oggi e domani a Bari. Una due giorni dedicata al contrasto dell’antimicrobico-resistenza.
"Come past president della Sif vorrei sottolineare l'importanza della formazione – spiega Cirino - Ogni anno molti laureati in Medicina devono confrontarsi con il tema degli antibiotici, ma il modo in cui vengono gestiti questi farmaci, di fatto non cambia. Serve un percorso di formazione che aiuti a comprendere come utilizzare correttamente gli antibiotici. Non basta insegnare la teoria, bisogna anche promuovere un cambiamento culturale, affinché gli antibiotici non vengano prescritti superficialmente o in modo troppo rapido. A Sorrento, durante il nostro congresso nazionale, la Sif ha voluto enfatizzare che l'innovazione è fondamentale per affrontare questa sfida".