Natale 2025, torna ‘giocattolo sospeso’ e per la prima volta in tutta Italia
All'iniziativa promossa da Assogiocattoli hanno già aderito circa 500 realtà
Torna anche quest’anno l’iniziativa di charity 'Giocattolo Sospeso': giunta alla quarta edizione, dopo aver già raccolto e donato ben più di 20mila giochi, per la prima volta arriva in tutta Italia, coinvolgendo non solo tutte le 20 regioni, ma anche San Marino. Al momento hanno già aderito circa 500 tra negozi di giocattoli e prima infanzia, oltre a super e ipermercati, per un totale di oltre 300 città distribuite su almeno 70 province. Battuto ogni precedente record. Tra Natale e l’Epifania poi, le diverse organizzazioni coinvolte a livello locale e nazionale, da Fondazione Abio Italia Ets a Croce Rossa Italiana, da Caritas a Mission Bambini e molti altri, ritireranno i giochi raccolti per consegnarli a bambini e famiglie che altrimenti non avrebbero la possibilità di ricevere un regalo durante le festività.
Ed è con 'Gioco per Sempre' - la campagna che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura del gioco e celebrarne l’universalità - che Assogiocattoli sostiene da oltre quattro anni la rete sempre più ampia di realtà che aderiscono al 'Giocattolo Sospeso' e che adesso si ritrovano tutte sotto lo stesso tetto, riunite e ordinate in un unico portale dove trovare tutte le indicazioni del caso per sostenere la causa. Il concetto è davvero molto semplice e deve le sue origini all’antica tradizione del caffè sospeso napoletano: i clienti di un bar possono pagarne uno in anticipo per chi ne ha più bisogno, esattamente quello che gli italiani faranno con almeno un giocattolo che, in vista del Natale, verrà poi donato a bambini e famiglie meno fortunate. In poche parole, quando una persona acquista un gioco, ne lascia uno 'sospeso' al negozio dove si trova o in un altro luogo designato per la raccolta, nell’attesa che le diverse organizzazioni benefiche si occupino di ritirare e consegnare le strenne natalizie ai piccoli ospiti di case famiglie, ospedali e in generale ai più bisognosi.
“Siamo partiti nel 2020 da Milano e, grazie alla collaborazione con Regione Lombardia, abbiamo subito coinvolto tutto l’hinterland. Il gradimento dei cittadini e degli addetti ai lavori è stato altissimo, tanto da diffondersi nel tempo un po’ ovunque, da Nord a Sud della nostra Penisola – conferma il presidente di Assogiocattoli Gianfranco Ranieri, che continua: quest’anno abbiamo raggiunto il picco massimo, quello che speravamo sin dall’inizio. Giocattolo Sospeso adesso è un’iniziativa di charity nazionale, una gara di solidarietà che coinvolge tutti e che ci rende estremamente orgogliosi. Non ci stancheremo mai di ribadire che il giocattolo è un bene primario e che il gioco è un linguaggio universale, quindi un diritto a tutti gli effetti, soprattutto per i più piccoli”.
Cronaca
Trasporti, Pedaso (Land): “Con Fili aree dismesse...
"Per la Lombardia, Fili rappresenta un’occasione unica: ridare vita a molte aree dismesse trasformandole in motori di innovazione capaci di coniugare sviluppo economico, tutela ambientale e valorizzazione del paesaggio". Lo afferma l'architetto Matteo Pedaso, partner e senior director di Land, parlando del progetto 'Fili', promosso da Regione Lombardia, Fnm, Ferrovienord e Trenord.
"Fili -spiega Pedaso- rappresenta uno dei progetti più emblematici a livello europeo, che riguarda la grande regione urbana milanese, crocevia dei più importanti sistemi urbani del continente. Un cuore pulsante dove milioni di persone abitano città, che sono i luoghi d’eccellenza del cambiamento". Il progetto rappresenta "una rilettura dell’esistente che ripensa i rapporti con la città-capoluogo guardando alla macroregione urbana, una realtà ricca di opportunità spesso sottovalutate. In questo contesto, la superciclabile Cadorna - Malpensa diventa un elemento di innovazione: attiva nuove relazioni nel continuum urbanizzato, promuove nuove forme di mobilità sostenibile, diventa piattaforma di collaborazione".
"Fili -sottolinea- chiama a raccolta gli stakeholder, supera i confini amministrativi e ispira nuovi progetti in sinergia tra loro che possono incidere sulla qualità della vita delle persone. Una strategia che crea una nuova immagine di un territorio liberandone il potenziale e innescando un cambiamento nella percezione delle città, garantendo qualità su vasta scala. Dalla riscoperta dei fiumi e del patrimonio ambientale e culturale fino all’introduzione di un nuovo modo di muoverci e relazionarci, Fili rappresenta anche un grande laboratorio di rinaturalizzazione del territorio lombardo, che ricuce le ferite del passato e lo trasforma in un nuovo paesaggio urbano vitale, dinamico e interconnesso".
Cronaca
‘Mi manda Raitre’, minacce a Ruffo e moglie...
Rai attiva procedure per sporgere denuncia e costituzione di parte civile
Prima gli insulti, poi le accuse di essere come gli ‘ndranghetisti, di essere al soldo di massoni e lobbisti. Quindi le minacce, pubbliche e private, rivolte a lui e alla moglie: "Che bella famiglia… peccato potrebbe essere rovinata…", "Ci vediamo molto presto, tanto ad Ostia siamo di casa" e ancora "Salutami tua moglie". Bersaglio di commenti, post e messaggi è il conduttore di 'Mi Manda RaiTre', Federico Ruffo, che si è trovato al centro di attenzioni indesiderate dopo la messa in onda dell’inchiesta sui ristoranti abusivi.
Il caso
Nelle scorse settimane, il caso è esploso con la vicenda delle 'orecchiette fatte in strada' a Bari, scatenando indagini, scioperi, interrogazioni parlamentari e polemiche sui quotidiani e nei tg. L’inchiesta ha raggiunto il suo apice con la pubblicazione dei filmati che mostrano Nunzia Caputo, simbolo delle pastaie di Bari Vecchia, gestire un ristorante completamente abusivo nel salotto di casa.
Le minacce
Le minacce sono apparentemente tutte riconducibili ai profili di un imprenditore di Reggio Calabria attivo nel settore della “ristorazione casalinga” e giungono al culmine di una campagna denigratoria durata settimane: prima post e articoli (pubblicati su apposito sito) carichi di accuse e insulti nei confronti di Ruffo, poi messaggi denigratori inviati a tappeto a tutti i contatti social del conduttore e ai componenti della redazione di 'Mi Manda RaiTre' (accusati di essere fascisti e di aver violato fantomatiche regole sul contraddittorio), e la ricerca spasmodica di un contatto con la moglie sempre attraverso i social, unita a decine di messaggi inviati direttamente a lui.
Ruffo: "Non è la prima volta che mi capita e non sarà l'ultima"
Gli Affari Legali Rai, informati dell’accaduto, hanno già istruito le pratiche necessarie a presentare denuncia e costituirsi parte civile in un eventuale processo. "In questo mestiere preventivi sempre certe attenzioni, non è la prima volta che mi capita e non sarà l’ultima - ha commentato Ruffo -. E’ una mia scelta pienamente consapevole, non è invece una scelta della mia famiglia, che nulla ha a che vedere con il mio lavoro. Di solito lascio gli haters a rotolarsi nei loro liquami social, stavolta pretendo che gli autori vengano identificati e sanzionati. Una cosa è l’odio on line, un’altra le minacce e la paura che ne seguono: mia moglie è terrorizzata dal solo dover scendere dall’auto– conclude il conduttore – vive con spavento anche i soli metri tra l’auto e il portone di casa, si sveglia tremando per quello che potrebbe trovare sui social. Se qualcuno ha dei problemi col sottoscritto è con me che deve vedersela".
Cronaca
Vigevano, arrestato il sindaco: è accusato di corruzione
Ordinanza di custodia cautelare anche nei confronti di una consigliera comunale e di 3 dirigenti di Asm Vigevano
Corruzione. E' questa l'accusa per il sindaco di Vigevano, una consigliera comunale e 3 dirigenti di Asm Vigevano nei confronti dei quali i carabinieri di Pavia stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare, al termine di un'articolata attività in materia di reati contro la Pubblica amministrazione. Contestualmente, sono in corso di esecuzione perquisizioni, acquisizioni documentali e audizioni di persone informate.
L'accusa
L'attività ha preso le mosse dalla cosiddetta "congiura di Sant'Andrea" del novembre 2022, quando una parte significativa dei consiglieri comunali di Vigevano rassegnò le proprie dimissioni per rovesciare la Giunta comunale. In tale contesto, almeno uno dei consiglieri comunali venne avvicinato con la promessa di ricevere al somma di 15.000 euro se avesse partecipato alle dimissioni di massa. Gli autori della proposta corruttiva sarebbero stati un noto politico locale, ex europarlamentare e un imprenditore edile, presidente dell'Ance di Vigevano. per tutti loro sono state disposte perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici.
Anche se le dimissioni di massa furono poi sventate, il sindaco, per assicurarsi il sostegno politico di un'altra consigliera comunale, le avrebbe procurato, tramite un prestanome, una consulenza presso Asm Vigevano con il solo fine di assicurare un illecito vantaggio economico alla donna. I tre dirigenti di Asm Vigevano, dal canto loro, pur nella piena consapevolezza della assoluta inutilità della prestazione, avrebbero a vario titolo collaborato per conferire alla donna il compenso. Le indagini sono tuttora in corso e continueranno nelle prossime settimane con ulteriori attività istruttorie.