In Veneto oltre 70.000 persone sono in carico ai Dipartimenti di salute mentale
Inoltre si stima che il 20/25% della popolazione manifesti situazioni di disagio psicologico e disturbi mentali sottosoglia
Negli ultimi anni si è registrato un progressivo aumento fino al 30% di richieste. Gli esperti e i rappresentanti delle istituzioni a confronto nel Think Tank promosso da Motore Sanità hanno stilato una to do list concreta per migliorare l’assistenza nella Regione
Padova, 29 novembre 2024 - Da una parte, l’esplosione di un fenomeno che, dopo la pandemia, ha assunto i caratteri di una vera e propria emergenza, con oltre 70.000 persone in carico di Dipartimenti e oltre un milione di persone (le stime parlano del 20-30% della popolazione) con situazioni di disagio psicologico e disturbi mentali sottosoglia soltanto in Veneto. Dall’altro le difficoltà a farvi fronte, legate a vari fattori, anche dovuti alla carenza di specialisti. E intanto le richieste di aiuto continuano a crescere, con un aumento del 30% negli ultimi anni per problematiche legate alla salute mentale, con un picco soprattutto da parte di minori e giovani adulti. Per fare il punto della situazione, Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Angelini Pharma, ha promosso il think tank tra esperti del settore, associazioni di pazienti, stakeholder ed istituzioni, con l’obiettivo di identificare le quick win action che possano migliorare l’attuale scenario assistenziale della Regione Veneto. Dando una particolare rilevanza anche all’analisi delle condizioni di vita delle persone con disagio mentale che non dipendono solo dalla gravità della malattia, ma anche dal grado di accettazione all'interno della famiglia e della società, accettazione spesso ridotta a causa dello stigma di cui vengono fatte oggetto.
Per quanto riguarda le carenze di personale, e in particolare di medici psichiatri, nel dibattito è emerso che il problema riguarda tutte le Regioni ed è legato alla errata programmazione ministeriale dei posti di specialità. L’aumento delle borse di studio introdotto in occasione della pandemia Covid, però, rappresenta un primo passo per risolverlo, seppure gradualmente. Per quanto riguarda il personale non medico, una recente delibera regionale ha definito gli standard, con un numero adeguato di psicologi, assistenti sociali ed educatori finanziati per il 2024, con fondi ministeriali e, in parte, regionali. Questi standard sono in linea con quelli definiti da Agenas nell’Intesa Stato-Regioni del dicembre 2022. E’ emerso nel confronto di Padova quanto sia opportuno prevedere un adeguamento della quota del fondo sanitario nazionale vincolata per la salute mentale. Per quanto riguarda gli investimenti per la salute mentale, è emerso che il Veneto spende meno rispetto ad altre Regioni. Spendere meno, però, si è sottolineato, non significa necessariamente funzionare peggio, in particolare in relazione alla pressocchè assenza di indicatori di esito. In altri contesti regionali, ad esempio, si spende di più perché viene incentivata in modo particolare la spesa per la residenzialità. A tal proposito si ricorda che in Veneto c’è una norma regionale, la DGR 1673 del 2018, che regolamenta la residenzialità nella Regione, stabilendo p.l. e tempi massimi di permanenza.
Un problema aperto è rappresentato dai minori, per cui è ancora in itinere un modello efficace di integrazione.
Anche per quanto riguarda l’integrazione con le dipendenze, nell’ottica della gestione delle doppie diagnosi e della comorbilità, ci sono criticità. In particolare potrebbe essere utile valutare il dipartimento di Salute Mentale con l’integrazione delle dipendenze come già in molte altre regioni.
I lavori del Laboratorio hanno portato gli esperti ad identificare una to do list concreta per migliorare l’attuale scenario della regione Lombardia basata sui seguenti punti:
• Investire sui professionisti sanitari
Tutti i Dipartimenti di Salute Mentale della regione Veneto risultano sottodimensionati in termini di personale sanitario e socio sanitario. L’assistenza viene garantita solo grazie all’impegno e disponibilità dei singoli. È necessario un intervento organico che attraverso la misurazione dei carichi di lavoro ai quali tutti gli operatori sono sottoposti porti ad una revisione delle attuali piante organiche. Parimenti è assolutamente necessario garantire un’adeguata formazione così da migliorare diagnosi e percorsi di cura.
• Adeguamento dell’offerta assistenziale
Un adeguamento del numero delle strutture dedicate all’assistenza, cura e riabilitazione dei pazienti con disturbi mentali (i.e. CSM, CD, SR, ambulatori dedicati) e dei posti letto negli SPDC permetterebbe non solo di rispondere alla crescente domanda di pazienti che necessitano di una presa in carico in condizioni di emergenza-urgenza, ma di attuare un potenziamento dell’assistenza territoriale e dell’offerta sociosanitaria.
• Maggiori risorse
A livello nazionale le nostre stime prevedono una linea di investimenti tale da portare la percentuale del fondo sanitario almeno al 5%. Ciò rappresenterebbe il fattore abilitante per: intensificare l’attività territoriale, implementare l’assistenza ai giovani pazienti nella fase di esordio delle malattie, garantire la continuità della cura sia tra ospedale e CSM, migliorare l’appropriatezza dei trattamenti, l’aderenza e controllare il rischio di effetti collaterali.
• Iniziative di educazione pubblica e lotta allo stigma
Occorre avviare una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere una corretta informazione sulla salute mentale, affrontando stereotipi e pregiudizi che spesso alimentano l'isolamento e la discriminazione. Attraverso media tradizionali, social media e iniziative locali, è necessario diffondere messaggi che favoriscano l’inclusione e il rispetto delle persone con disturbi mentali.
• Rafforzamento della medicina di prossimità e del territorio
Per garantire un'assistenza più vicina ai cittadini, è fondamentale rilanciare la medicina territoriale. Proponiamo di adottare nuovi modelli organizzativi che prevedano l'integrazione continua di professionisti della salute mentale, come psichiatri, psicologi e assistenti sociali, nelle unità sanitarie territoriali. Questo approccio consentirà un intervento precoce e multidisciplinare, facilitando la presa in carico tempestiva e il supporto integrato per i pazienti, con particolare attenzione alle situazioni di maggiore vulnerabilità.
• Potenziamento della telemedicina
La telemedicina rappresenta una risorsa strategica per migliorare la continuità assistenziale e il follow-up dei pazienti, specialmente dopo le dimissioni ospedaliere. Sarebbe opportuno introdurre piattaforme digitali che permettano consulti da remoto, monitoraggio costante e contatti frequenti con il personale sanitario. Questo garantirà una gestione più flessibile e accessibile, soprattutto per i pazienti che vivono in aree isolate o che hanno difficoltà a spostarsi.
• Aggiornamento e formazione continua del personale sanitario
La qualità dell'assistenza dipende innanzitutto dalla preparazione degli operatori sanitari. Per questo, è essenziale aggiornare costantemente i professionisti con corsi di formazione specifici in ambito psichiatrico, che permettano di migliorare la tempestività e l'appropriatezza della diagnosi.
Il laboratorio di Padova, a cui ha preso parte, tra gli altri, Alberto Siracusano, professore emerito di Psichiatria, Università Tor Vergata, coordinatore del Tavolo tecnico ministeriale sulla salute mentale, Giuseppe Nicolò, Direttore DSM-DP Asl Roma 5, coordinatore vicario del Tavolo tecnico ministeriale sulla salute mentale e Tommaso Maniscalco, Direttore Dipartimento Salute Mentale ULSS 7 Veneto, Componente del tavolo tecnico ministeriale salute mentale è la terza tappa di un percorso che ha toccato Roma, Viareggio, Milano e si concluderà nella Capitale, dove verrà presentato un vero e proprio “Mental Act” da mettere a disposizione delle istituzioni.
Ufficio stampa Motore Sanità
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SNAI – Serie A: Napoli a Torino per rafforzare il primato...
La capolista di scena sul campo dei granata: Conte ok a 1,77. Lazio in pole a Parma, la Roma prova a fermare l’Atalanta. Milan facile con l’Empoli
Milano, 29 novembre – Da anni non si vedeva un campionato così equilibrato. Cinque squadre in due punti, con la Juventus subito dietro e il Milan più staccato ma con una partita da recuperare. Vista la bagarre in vetta, è facile trovare uno scontro diretto ogni settimana. Domenica alle 18 è il turno di Fiorentina-Inter, con i nerazzurri favoriti a 2,00 ma la Viola che arriva da sette vittorie consecutive in campionato e anche dal successo in Conference League sul Pafos. Su Snai, il segno «1» paga 3,60, quota simile a quella per il pareggio a 3,55. Di fronte, al Franchi, due dei quattro migliori attacchi della Serie A: per questo, in lavagna, Over e Goal a 1,73 e 1,60 si fanno preferire a Under e No Goal a 2,00 e 2,20. Kean a 3,50 è il marcatore più probabile per la Fiorentina; nell’Inter guidano i soliti Lautaro Martinez a 2,75 e Thuram a 3,00.
Primi della classe Fiorentina e Inter scenderanno in campo conoscendo già il risultato della partita del Napoli, impegnato sul campo di un Torino in difficoltà dopo il grande inizio di stagione. Antonio Conte, senza impegni infrasettimanali nelle coppe a differenza delle rivali, punta alla seconda vittoria consecutiva dopo quella contro la Roma, quotata 1,77, con «X» e «1» che salgono rispettivamente a 3,45 e 5,00. A differenza di Fiorentina-Inter, per il match dell’Olimpico-Grande Torino l’Under a 1,60 si fa preferire all’Over a 2,20.
Le altre in vetta Dopo il pareggio in Europa League contro il Ludogorets, la Lazio è pronta a ripartire dal match contro il Parma. Al Tardini la squadra di Baroni è avanti a 1,85, con pareggio a 3,80 e «1» a 4,00 che quasi si equivalgono. L’Atalanta, invece, dopo aver dilagato in Champions sul campo dello Young Boys, nel posticipo di lunedì sera fa visita a una Roma rinfrancata dal pareggio in Europa League contro il Tottenham. Gasperini a 2,25, però, parte avanti rispetto a Ranieri a 3,10, con il pareggio più in alto a 3,45.
Milan e Juventus Leggermente staccate dal quintetto di testa, Milan e Juventus provano a sfruttare due impegni sulla carta abbordabili per rientrare nel gruppone. Sabato alle 18 la squadra di Fonseca riceve un Empoli che ha vinto una sola delle ultime otto partite: la quota per l’«1» dei rossoneri (1,35) è la più bassa del weekend, seguita di poco dall’1,65 per la vittoria del Bologna nell’anticipo di sabato sera contro il Venezia e per quella della Juventus a Lecce. Quella di Motta resta l’unica squadra imbattuta di tutta la Serie A: contro Giampaolo, ci sono buone chance di mantenere lo zero nella casella delle sconfitte, con l’impresa dei salentini che paga 5,50 volte la posta.
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Serie A, Inter a Firenze col favore dei betting analyst...
Inzaghi vede il successo a 1,99 sul campo di una Fiorentina reduce da sette successi consecutivi. La Dea non vuole interrompere la corsa scudetto: paga 2,30 il colpo all’Olimpico
Roma, 29 novembre 2024 – Scontro ad alta quota per il 14° turno di Serie A. Fari puntati sul Franchi, dove la Fiorentina riceverà l’Inter per una sfida tra seconde in classifica. I viola arrivano da sette vittorie di fila in campionato e mai come quest’anno sembrano in grado di giocarsela alla pari e invertire una tendenza negativa (solo una vittoria negli ultimi 14 precedenti in Serie A). Le quote di Planetwin365, però, pendono dalla parte di Inzaghi, favorito a 1,99 contro il 3,62 dei padroni di casa. L’Inter, infatti, ha vinto le ultime quattro trasferte contro la Fiorentina in Serie A: nessuna squadra nella storia della competizione ha mai ottenuto cinque successi esterni di fila contro la Viola. L’ipotesi pareggio è vista a 3,55 ed è stata scelta dal 27% dei giocatori. Il 26%, invece, ha optato per il segno «1», mentre il 47% crede nei tre punti dell’Inter. Gara aperta in ottica marcature secondo gli analisti: Over 2,5 e Goal avanti a 1,72 e 1,60 rispetto a Under 2,5 e No Goal, in lavagna a 2,00 e 2,20. L’Inter, inoltre, ha segnato 18 reti nei primi 45’ in questa Serie A, meno solo del Barcellona (20) nei maggiori cinque campionati europei: l’ipotesi “primo gol nel 1° tempo” vale 1,30. Lautaro Martinez ha realizzato sette reti nelle ultime cinque sfide contro la Fiorentina, comprese due doppiette: l’acuto del Toro vale 2,50, seguito a 2,75 da Thuram. Dall’altro lato, Moise Kean è a caccia del sigillo con cui raggiungerebbe la doppia cifra, dopo esserci riuscito con il PSG nel 2020/21: la sua firma è proposta a 3,75.
Come la Fiorentina, anche l’Atalanta viene da un filotto di sette successi. La Dea, dopo il 6-1 sul campo dello Young Boys, è attesa da un’altra trasferta, all’Olimpico contro la Roma. Ranieri vuole confermare i progressi mostrati con il Tottenham e ha un bisogno disperato di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione. Le statistiche non sono dalla parte dei giallorossi, che hanno vinto solo una delle ultime dieci sfide casalinghe con l’Atalanta. Anche per le quote Planetwin365 la strada della Roma è in salita: segno «1» offerto a 2,97, pari in lavagna a 3,45, colpo ospite a 2,30. Anche in questo caso Over 2,5 (1,73) in vantaggio sull’ Under 2,5 (1,99), così come il Goal (1,60) – verificatosi negli ultimi tre precedenti – sul No Goal (2,20). Capitolo marcatori: si profila un testa a testa tra Dovbyk e Retegui, con il primo favorito a 2,75 contro il 2,85 dell’italiano. Si sale a 3,25 per Lookman, ancora a secco in carriera contro la Roma, mentre si gioca a 4,00 Paulo Dybala.
La capolista Napoli sarà impegnata sul campo di un Torino reduce da un punto nelle ultime quattro. La vittoria degli azzurri viaggia a 1,77 su Planetwin365, con il pareggio offerto a 3,45 e il successo granata a 4,85. Partite sulla carta in discesa per Juventus, Lazio e Milan. Bianconeri avanti a 1,65 sul campo del Lecce, proposto a 5,50, biancocelesti visti vincenti a 1,85 a Parma (3,88) e rossoneri a bassa quota (1,33) in casa contro l’Empoli (8,75).
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IL Salotto delle Imprese
29 novembre 2024. Il “Salotto delle Imprese” rappresenta un passo importante per una diversa relazione tra banche e aziende, creando empatia da parte dei partecipanti che facilita la comprensione delle varie tematiche sia da parte dell’impresa che della banca. Un incontro informale dove i partecipanti liberamente presentano la loro attività, espongono opportunità ed eventuali problematiche e proposte di soluzioni atte ad innovare e crescere,in un contesto di ascolto e di suggerimenti.
Il Salotto delle Imprese trae spunto da un suggerimento del dr. Walter Longini .intenso percorso lavorativo nello specifico settore con : incarichi di crescente responsabilità : San Paolo di Torino,Banca Agricola Milanese, Cassa di Risparmio in Bologna,Banco Desio, e ora come consulente Banca di Piacenza. Ha ricoperto inoltre incarichi nei CdA di CBFactor ,Istifid Fiduciaria e Chiara Assicurazioni
In collaborazione con Agostino Marotta Direttore Editoriale di www.gazzettadimilano.it
Tutto può essere utile, dichiara Longini, dialogo,ascolto e rappresentazione di necessità manageriali e/o finanziarie in un primo contesto informale.
Riprendendo alcuni passi dell’ultimo libro del dr.Giovanni Tamburi : “Fare sistema in Italia”: “Dobbiamo tenere conto che a livello europeo la classificazione ufficiale delle piccole imprese è quella che ha un’attivo di bilancio fino a 5 milioni ed un fatturato di 10 milioni,le medie attivo fino a 25/milioni e fatturato di 50/milioni.
Le nostre microimprese rappresentano il 95% del totale,contro il 96% della Francia,94% della Spagna e 82% della Germania.
Il confronto, assumendo sia omogeneo,porta subito ad osservare che non si può continuare a sostenere che solo l’Italia abbia una così forte componente di mini-aziende.
Ragionando in modo un po’ meno superficiale, cioè sulle forze lavoro, si scopre che le microimprese italiane danno lavoro al 45% degli occupati,contro il 30% della Francia e il 19% della Germania. Incrociando pertanto i dati emerge che,a parte la pura percentuale calcolata a livello dimensionale, il peso specifico delle micro-imprese italiane è notevolmente superiore. Citando testualmente passi del rapporto Regionale PMI 2023, stilato da Cerved e Confindustria : “Tanto il mercato quanto le regole sempre più stringenti,impongono anche alle piccole imprese un cambio nei propri processi, che a loro volta richiede più managerializzazione,più formazione e più investimenti “
In conclusione, il “Salotto delle Imprese” si presenta come un’importante piattaforma dove le aziende possono incontrarsi in un ambiente aperto e collaborativo, promuovendo l’innovazione e la crescita mediante lo scambio di idee e soluzioni tra pari, facilitato dalla preziosa esperienza di esperti del settore