Sciopero trasporti, ai lavoratori il dissenso costa fino a 100 euro a giornata
In un anno persi in media 200 euro, 1% stipendio
Fino a 100 euro a giornata: è il prezzo del dissenso per i lavoratori del trasporto pubblico locale. È la stima che hanno fatto per l’AdnKronos i sindacati del tpl, Uilt e Filt-Cgil, nel giorno dello sciopero generale che coinvolge anche il settore del trasporto, nonostante l’intervenuta precettazione del ministro al Mit, Matteo Salvini, che ha dimezzato la protesta da otto a quattro ore. Ed è proprio in replica alle parole del vicepremier, che accusa i sindacati di proclamare lo sciopero solo a ridosso del fine settimana, a smuovere la reazione delle sigle, le quali tornano a ricordare che chi protesta rinuncia ad una parte di stipendio.
È vero che sul ‘costo’ della giornata, come ricordano gli stessi sindacati, incidono molti fattori, dall’anzianità ad eventuali accordi aziendali, ma il range si aggira comunque tra gli 80 e i 100/120 euro lordi a giornata, modulandosi anche sul numero di ore non lavorate. Si parte dai circa 100 euro lordi per le 24 ore di sciopero, arrivando ai 50 euro per le 8 ore. Nel 2024 il tpl – quantomeno a livello confederale – ha collezionato 5 scioperi, incluso quello odierno. Uno da 24 ore, uno da otto, e gli altri – precettati – da 4 ore.
Numeri alla mano, in un anno di proteste i lavoratori perso mediamente fino a circa 200 euro lordi nella busta paga. E se la retribuzione a livello nazionale per un autista neoassunto è pari a circa 20mila euro lordi l’anno (1500 al mese), significa che in un anno il ‘taglio’ per chi ha scioperato è stato pari indicativamente all’1%.
Economia
Lavoro, Consulcesi: su ferie non godute Corte Ue ribadisce...
Le ferie non godute non vanno perse: lo conferma ancora una volta la Corte di Giustizia dell’Unione Europea
Le ferie non godute non vanno perse: lo conferma ancora una volta la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che con l’ordinanza del 24 luglio 2024 (C-689/22) ha riaffermato il diritto dei dipendenti pubblici, in particolare del Servizio Sanitario Nazionale, a ricevere un indennizzo economico. Consulcesi, da sempre al fianco dei professionisti della sanità, ha già ottenuto oltre 310mila euro di risarcimenti e invita tutti gli interessati a un webinar gratuito per approfondire diritti e procedure.
Per approfondire questi aspetti, analizzare le opportunità da cogliere e le difficoltà che possono incontrare i professionisti sanitari, Consulcesi ha organizzato un webinar gratuito che esplorerà l’importanza del riconoscimento economico delle ferie non godute per i dipendenti pubblici. All’evento, che si terrà online il prossimo 10 dicembre alle ore 12.30, parteciperanno esperti legali e responsabili del settore per fare il punto sulle novità normative, sui diritti dei lavoratori e sulle strategie per ottenere l’indennizzo spettante.
Gli esperti spiegheranno dunque qual è l’iter da seguire per richiedere la monetizzazione e sfateranno alcune interpretazioni errate della normativa italiana. Il webinar proporrà inoltre un’analisi dei doveri del datore di lavoro, delle condizioni legali per la richiesta e delle scadenze entro cui agire, chiarendo gli oneri di prova e i limiti temporali del diritto alla monetizzazione. In aggiunta verranno presentati strumenti fondamentali, a disposizione di tutti i professionisti sanitari, come un Tool di facile utilizzo che calcola automaticamente l’indennizzo dovuto per i giorni di ferie non goduti, semplificando così il processo di rivendicazione, e due moduli facsimile utili ad attivare la richiesta con la propria Azienda.
L’ordinanza C-689/22, l’ultima in ordine di tempo, della Corte di Giustizia Ue è in linea con la sentenza del 18 gennaio 2024 (C-218/22) e con un orientamento consolidato da oltre un decennio. Nel corso degli anni, Consulcesi ha ottenuto molteplici vittorie su questo fronte, e non tutte in fase processuale.
Diverse aziende hanno infatti preferito attivarsi subito per trovare una soluzione transattiva non appena ricevuta la notifica del ricorso attivato dai legali Consulcesi, e dunque prima ancora di partecipare all’udienza di comparizione davanti al giudice del lavoro, in modo tale da evitare di andare incontro a una sconfitta certa. In virtù di questo know how sviluppato in decenni di supporto legale ai professionisti sanitari, gli indennizzi ottenuti da Consulcesi in favore dei propri assistiti sulla questione delle ferie non godute ammontano a oltre 310mila euro.
Consulcesi Club offre un'ampia gamma di servizi per supportare i professionisti sanitari, con un focus particolare sulle ferie non godute. Coloro che hanno lavorato con il Servizio Sanitario Nazionale e presentano un residuo di ferie non godute possono accedere a una consulenza legale gratuita per valutare la monetizzazione delle ferie e calcolare il credito potenzialmente reclamabile.
Economia
Valentine Debord: “Su automotive ritardo di dieci...
La crisi che sta subendo il settore dell’automotive a livello europeo, soprattutto la Germania, è dettata dal fatto che “si producono grandi auto che però non corrispondono alla domanda di mercato”.
La sfida per i gruppi come Stellantis o Renault è quella di mantenere in Europa lo sviluppo e la ricerca sulla tecnologia per l’elettrico e le batterie in modo “da non dover solo importare quanto prodotto dalla Cina”.
Un problema di “consumi e acquisti” dettato anche da “un ritardo rispetto ai suoi concorrenti asiatici di dieci anni che dobbiamo recuperare aiutando i settori della ricerca e dello sviluppo a essere più uniti” dice all’Adnkronos la vicepresidente della regione del Grand Est, Valerie Debord. Il Grand Est francese è una delle 36 Regioni facente parte dell’Automotive Regions Alliance, insieme a 9 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Basilicata, Veneto e Umbria); alle quali si aggiungono altre 26 regioni europee dei più importanti Paesi del continente, fra cui Germania, Spagna e Francia. Insieme questi territori alimentano un pil pari a 5.000 miliardi di euro (superiore dell’8,7% rispetto alla media europea), il 34% del prodotto interno lordo europeo, oltre a rappresentare complessivamente 134 milioni di cittadini europei.
Questo potrebbe far sì che i prezzi diventino più bassi. Dalla Cina arrivano prodotti che non rimpiazzano quanto realizzato, ad esempio, dalla Germania, ma altri modelli che “ci fanno una forte concorrenza”. L'industria automotive è fondamentale per la prosperità dell'Europa. Il settore automobilistico dà lavoro direttamente e indirettamente a 13,8 milioni di persone, il 6,1% dell'occupazione totale dell'Unione.
2,6 milioni di persone lavorano nella produzione diretta di veicoli a motore, pari all'8,5% dell'occupazione dell'Unione nel settore manifatturiero. Inoltre, l’Unione Europea è tra i maggiori produttori mondiali di autoveicoli e il settore rappresenta il maggior investitore privato in ricerca e sviluppo. . Tra fine del 2022 e fine del 2023, il numero di autovetture elettriche a batteria è aumentato del 49% e sta per raggiungere i 4,5 milioni di veicoli. Nonostante l’aumento registrato negli ultimi anni, le autovetture alimentate con carburanti alternativi o a batteria rappresentano solo una minoranza delle nuove immatricolazioni di autovetture nell'Ue nel 2023, ancora dietro a quelle a benzina e diesel (comprese le ibride). Ciò si riflette nella quota di autovetture alimentate da carburanti alternativi tra le autovetture di nuova immatricolazione, che nella maggior parte dei Paesi è ancora inferiore al 20%. Nel 2023 il numero di autovetture elettriche a batteria nei Paesi dell'Unione ha superato 4,4 milioni, con un incremento di circa 89 volte rispetto al 2013 e di 12 volte rispetto al 2018. I tassi di incremento più elevati sono stati registrati tra il 2019 e il 2020 (85,2%) e tra il 2020 e il 2021 (77,5%).
Valerie Debord non lascia spazio a dubbi: “Abbiamo dieci anni di ritardo e dobbiamo recuperarli”.
Economia
Premio Touchpoint ‘Informazione & Impatto...
Riconoscimento per l'Indagine sulla Qualità della Vita in Italia 2024
ItaliaOggi e Ital Communications vincono il Premio Touchpoint “Informazione & Impatto Sociale” per l’eccellente lavoro di analisi e comunicazione svolto da ItaliaOggi e Ital Communications nell’ambito dell’Indagine sulla Qualità della Vita 2024, insieme all'università Sapienza di Roma. Grazie a una metodologia rigorosa e alla capacità di trasformare dati complessi in informazioni accessibili, l’indagine ha offerto una visione dettagliata del benessere socioeconomico delle province italiane. L'accuratezza scientifica e l'impatto mediatico dello studio hanno stimolato un dibattito costruttivo sulle politiche pubbliche, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita in tutto il Paese. L'innovativa strategia di comunicazione rende lo studio una risorsa indispensabile per cittadini, amministrazioni e decisori politici. Il premio è stato consegnato nel corso della serata organizzata da Oltre La Media Group nella suggestiva cornice di Fabbrica di Lampadine a Milano e ritirato da Attilio Lombardi, Founder di Ital Communications e da Marino Longoni, Condirettore ItaliaOggi.
Secondo Marino Longoni, condirettore ItaliaOggi: "Un importante riconoscimento verso un progetto che sintetizza il nostro impegno nel coniugare giornalismo di qualità e analisi rigorosa per offrire un servizio utile al Paese. L’indagine sulla Qualità della Vita è uno strumento che, anno dopo anno, punta a restituire una fotografia fedele e comprensibile delle dinamiche socioeconomiche che caratterizzano le province italiane. Grazie alla collaborazione con Ital Communications e a una strategia comunicativa innovativa, siamo riusciti a trasformare dati complessi in informazioni fruibili per il pubblico, stimolando riflessioni importanti su come migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Questo premio ci sprona a continuare su questa strada, convinti che il giornalismo possa e debba avere un impatto concreto e positivo nella società".
Attilio Lombardi, Founder di Ital Communications, si è detto "profondamente onorato di ricevere, insieme a ItaliaOggi, il Premio Touchpoint 'Informazione & Impatto Sociale' per l’Indagine sulla Qualità della Vita nelle Province Italiane 2024. Questo riconoscimento rappresenta un tributo al lavoro collettivo di chi ha creduto nell’importanza di un’informazione chiara, accessibile e fondata su dati veritieri. La nostra indagine non è solo un esercizio accademico, ma un impegno concreto per fornire strumenti di riflessione utili a cittadini, amministratori e decisori politici. L’obiettivo è stimolare un dibattito costruttivo su come migliorare il benessere socioeconomico nel nostro Paese, puntando su trasparenza e innovazione nella comunicazione. Questo premio ci motiva a proseguire nel nostro impegno per un’informazione di qualità che possa fare davvero la differenza".