Febbre e dolore dei bambini: consigli utili dei pediatri ai genitori per contrastare cure “fai da te” e per consolidare il rapporto di fiducia
Al convegno di Motore Sanità su comunicazione e appropriatezza in pediatria è emerso l’eccessivo ricorso all’autoprescrizione di farmaci che possono generare seri effetti collaterali, nonostante l’84% dei genitori si fidino del pediatra
Catania, 2 Dicembre 2024 – Il dolore lieve e moderato e la febbre coinvolgono milioni di bambini e i loro genitori, spesso alle prese con dubbi su come gestire correttamente queste patologie. Proprio sull’importanza di un intervento adeguato si è concentrato il convegno “Dalla comunicazione all'appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre”, organizzato oggi a Catania da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.
Al centro del dibattito, un tema cruciale: l’appropriatezza prescrittiva. Evitare l’uso inappropriato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), spesso somministrati senza indicazione clinica, è fondamentale per ridurre effetti collaterali nei piccoli pazienti e, allo stesso tempo, contenere i costi sanitari. I primi risultati di una recente survey condotta dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP), sui propri associati, evidenzia che l’84% dei pediatri osserva una costante crescita del ricorso all’automedicazione nell’utilizzo dei FANS. In particolare, il 49% dei pazienti ricorrono al “passaparola” per attivare una terapia con FANS, prima ancora di rivolgersi al pediatra. Ma la sfida è più ampia e passa dal rafforzare il ruolo del pediatra, combattere la disinformazione e promuovere una nuova alleanza tra professionisti sanitari. Per questo oltre il 97% dei pediatri, interpellato nella survey reputa fondamentale attivare corrette campagne d’informazione e sensibilizzazione sul corretto uso dei farmaci nella febbre e nel dolore lieve e moderato.
Come ha spiegato Antonio D’Avino, Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)“la febbre è spesso motivo di ansia da parte dei genitori e rappresenta una delle principali cause di richiesta di visita o accesso ai servizi di pronto soccorso in età pediatrica. Parola d’ordine: idratazione adeguata, anche per sopperire alla sudorazione eccessiva. Giova inoltre ricordare che la febbre, così come l’infiammazione, è un meccanismo di difesa dell’organismo. Pertanto, non è sempre necessario contrastare l’infiammazione ricorrendo ad antinfiammatori per abbassare la temperatura corporea. È invece opportuno intervenire, anche attraverso il ricorso a farmaci specifici, su quegli aspetti che aggravano il malessere del bambino come dolori e discomfort generale. Come pediatri di famiglia ci interfacciamo quasi quotidianamente con i dubbi dei genitori rispetto a stati febbrili di diversa natura ed entità e per promuovere una corretta informazione abbiamo elaborato un documento proprio per educare alla corretta gestione della febbre in casa”.
Il pediatra come figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente
Nel corso dell’incontro è stato ribadito il ruolo cruciale del pediatra, sia come garante dell’appropriatezza terapeutica, sia come punto di riferimento per i genitori. I dati presentati, provenienti da survey condotte dai pediatri di libera scelta, confermano che la figura del pediatra è percepita come fondamentale dai genitori, un vero e proprio pilastro nella cura dei bambini. Rafforzare questa fiducia con una comunicazione chiara e una presenza costante, anche attraverso l’aggregazione dei pediatri di libera scelta in piccoli/medi gruppi, è una delle sfide principali per il futuro. Per l'84% dei genitori italiani - è emerso dall'indagine promossa dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP) e realizzata dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università degli Studi di Padova - il pediatra di famiglia rappresenta la prima scelta per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti. Il 75% valuta in modo positivo l'attuale modello di assistenza pediatrica, con particolare apprezzamento per la possibilità di scegliere liberamente il proprio pediatra, per la continuità di cura e la capillarità di presa in carico garantite sul territorio dalla professione.
Il pediatra oltre ad essere una figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente, è colui che può rendere edotti i genitori nella gestione della febbre, come ha spiegatoTito Barbagiovanni,Segretario Regionale della FIMP Sicilia.“Il pediatra ha il compito di educare i genitori a gestire il sintomo della febbre, di far conoscere le sue fasi edi gestirla senza allarmismi, questo già diminuirebbe gli accessi dal pediatra oltre che in pronto soccorso. Per quanto concerne i farmaci – paracetamolo, ibuprofene – è compito del pediatra rendere i genitori edotti anche su un uso consapevole dei medicinali. Il nostro compito è dunque quello di consegnare ai genitori un momento di conoscenza sulle caratteristiche della febbre e le sue fasi, massimizzando i sintomi più classici e pure i comportamenti da adottare: tutto questo è utile per rendere un genitore più edotto affinché abbia un comportamento più adeguato nella gestione della febbre”.
La comunicazione consapevole, pilastro del rapporto pediatra-genitori
Un rapporto basato sui cardini di una corretta comunicazione, fondata sull’ascolto, l’accoglienza e l’abbattimento delle barriere culturali, permette di costruire un rapporto fiduciario tra pediatra, genitori e piccolo paziente. L’ha sottolineato Domenico Careddu, Segretario Nazionale all’Organizzazione FIMP. "È importante costruire questo rapporto fiduciario, e ci vuole del tempo. Questo rapporto deve fare in modo che il pediatra di famiglia diventi il referente per i genitori. Infatti, un pediatra che segue i suoi assistiti conoscendoli uno per uno e riservando loro le attenzioni che meritano in base alla situazione clinica da affrontare permette di costruire un rapporto fiduciario solido. Un rapporto solido significa non solo potere affrontare in modo consapevole varie situazioni, come la febbre (che spaventa sempre molto i genitori quando fa capolino) ma evita anche di intraprendere “terapie fai da te” (fenomeno diffuso e che rischia di comportare l’uso di farmaciinutili, se non dannosi a seconda del quadro clinico da affrontare) o di seguire consigli che non arrivano direttamente dal pediatra di riferimento ma spesso da chat o dal web. Inoltre, la relazione deve essere basata su evidenze scientifiche: invito perciò i genitori a seguire i siti ufficiali di pediatria e dei propri pediatri, che rappresentano un punto di riferimento di consultazione e di informazione”. “Il lavoro che facciamo nei confronti delle famiglie – ha concluso il dottor Careddu – è sempre di grande attenzione e finalizzato a dare degli imput corretti, soprattutto di tipo preventivo rispetto, laddove è possibile, a situazioni cliniche pericolose o che possono compromettere anche la qualità di vita futura del bambino”.
“Per noi pediatri la comunicazione è un punto cruciale - ha spiegato Filippo Di Forti, Segretario Provinciale della FIMP Catania -. Basti pensare che con la comunicazione paraverbale (il tono della voce, per esempio) e non verbale (la gestualità) si può alterare fino al 70% la comunicazione verbale o la percezione di ciò che viene detto. Il nostro compito è quindi quello di stare attenti alla ricettività dei genitori e del bambino, di attenzionare il linguaggio paraverbale e non verbale, con un occhio particolare a chi sta di fronte a noi e ai messaggi che arrivano dall’altra parte della scrivania, per arrivare così ad una soluzione che possa essere migliorativa dell’assistenza al bambino”.
Appropriatezza prescrittiva: una nuova alleanza tra professionisti
Per affrontare le sfide dell’appropriatezza, i pediatri ospedalieri e quelli di base devono stringere un’alleanza. Solo una collaborazione sinergica potrà garantire una governance efficace della febbre e del dolore nei bambini, costruendo un percorso terapeutico che parta dalla conoscenza approfondita della storia clinica del paziente e che si basi su una condivisione delle competenze tra i diversi attori coinvolti.
Come ha spiegato Giovanni Cerimoniale, Segretario alla Presidenza FIMP, “l’appropriatezza prescrittiva è un punto nodale della presa in carico del piccolo paziente, è essenziale perciò che ci sia una rete, un governo clinico condiviso. Perché sia possibile questo è indispensabile un miglioramento dei rapporti tra i professionisti che operano sul territorio, quindi i pediatri di famiglia, e i colleghi che operano nelle strutture ospedaliere, perché soltanto attraverso una condivisione dei Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali si potrà dare un unico messaggio alle famiglie e quindi rassicurarle sulla correttezza delle prescrizioni e dell’approccio terapeutico”. “Inoltre - ha concluso il dottor Cerimoniale – in questo rapporto tra ospedale e territorio, è fondamentale che vengano rispettate le linee guida, perché soltanto attraverso questo si riuscirà ad avere un’appropriatezza e un livello di qualità di assistenza elevato”.
Fake news e disinformazione: “Sfatiamo i falsi miti per tutelare la salute dei bambini”
Il convegno ha posto l’accento su un altro tema delicato: l’impatto delle fake news in ambito sanitario. La diffusione di informazioni scorrette, specialmente attraverso i social network, rischia di compromettere l’aderenza alle linee guida e la gestione ottimale di febbre e dolore. Contrastare la disinformazione, fornendo strumenti concreti ai genitori e agli operatori sanitari affinché possano evitare azioni scorrette, è una delle priorità emerse dal dibattito. Come ha spiegato Silvia Zecca, Vice Segretario nazionale alla Tesoreria FIMP “tutti gli argomenti che mettono ansia al genitore sono facile oggetto di fake news e uno di questi è proprio la gestione della febbre. Il ruolo del pediatra di famiglia è quello di sfatare i falsi miti con spiegazioni che possono indirizzare meglio il genitore sui veri problemi dei bambini e creare un’alleanza tra pediatri e genitori nell’assistenza del bambin o. Dobbiamo entrare anche noi nei social e nei siti e trasmettere le informazioni corrette perché sono un importante contributo non solo per il nostro lavoro ma anche per ridurre gli accessi impropri negli ospedali e nel pronto soccorso. Dobbiamo perciò ripartire con un messaggio chiaro e più tranquillizzante dopo un periodo, la pandemia Covid, in cui abbiamo dato messaggi differenti: ora siamo nella condizione per tornare a trattare la febbre come andava trattata e come va trattata”. Infine, ecco alcuni falsi miti da sfatare: “che più alta è la febbre più è grave la malattia - ne ha snocciolato alcuni la dottoressa Zecca -; che la febbre se non trattata subito può raggiungere valori altissimi; che il brivido può essere un sintomo di una convulsione; che la febbre si tratta con l’antibiotico. Tutto questo è falso. In caso di febbre, il mio consiglio ai genitori è: osservate il bambino” ha concluso Silvia Zecca.
Ridurre i costi per il Servizio sanitario è possibile
Le valutazioni economiche in ambito sanitario sono essenziali per ottimizzare l'uso delle risorse e garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari. In un contesto di risorse limitate, è fondamentale prendere decisioni informate riguardo a quali trattamenti e interventi siano più efficienti, sia in termini di esiti clinici che di costi.In questa prospettiva - è emerso nel confronto tra esperti di Catania - l'effetto dell'appropriatezza terapeutica per il miglioramento degli outcome di salute e l'efficiente allocazione delle risorse, rappresenta la reale sfida del nuovo millennio per tutti i servizi sanitari nazionali. In particolare, l'adozione di linee guida basate sull'evidenza può ottimizzare il percorso dei pazienti e liberare risorse economiche da reinvestire nel settore, garantendo al contempo esiti clinici più favorevoli e riducendo la durata delle ospedalizzazioni.L'appropriatezza prescrittiva in pediatria svolge un ruolo importante, non solo per ottimizzare la efficacia terapeutica, ma anche nel minimizzare effetti collaterali in grande parte dovuti all'utilizzo inappropriato di FANS ed all'aumento dei costi associati alla gestione di tali effetti.
“L’appropriatezza terapeutica non è solo una questione di efficacia clinica, ma rappresenta anche un pilastro fondamentale per l’efficienza economica e la sostenibilità del sistema sanitario – ha spiegato Andrea Marcellusi, Farmaco-economista Università Tor Vergata, Roma –. In un contesto di risorse limitate, ogni decisione deve essere presa con un’attenzione particolare all’ottimizzazione dei costi e dei benefici. Adottare trattamenti che garantiscano i migliori esiti di salute, riducendo al contempo gli effetti collaterali e gli sprechi, significa gestire in modo responsabile le risorse pubbliche. In ambito pediatrico, questo approccio è ancora più rilevante: scegliere il trattamento giusto non solo protegge i pazienti più vulnerabili, ma consente anche di ridurre i costi associati all’uso improprio di farmaci come i FANS. Liberare risorse finanziarie da destinare a terapie innovative è la chiave per costruire un sistema sanitario più sostenibile, capace di rispondere alle sfide future e di garantire una migliore allocazione del budget disponibile”.
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ANGELO ACCARDI: l’artista italiano di fama internazionale...
2 dicembre 2024. Dalla copertina dell’Atlante dell’Arte Contemporanea con la scultura di Accardi “Violet”, scelta dal comitato scientifico del Met “Corporate Patron Metropolitan Museum of Art of New York” in collaborazione con Giunti - alle mostre che hanno attraversato i tre continenti, da Londra a New York, dalla Biennale di Dakar alla Biennale di Venezia - il 2024 conferma la caratura internazionale di Angelo Accardi. Un anno che, dopo la personale Icarus’ Dream al Palazzo Dona’ dalle Rose di Venezia, trova il suo culmine dal 3 all’8 dicembre - all’interno della dell’art week Art Basel di Miami - con la mostra “The Garden of Eden” nella cornice della Eden Gallery: un viaggio artistico che conferma la capacità dell’artista italiano di trasformare il nonsense in una nuova forma di senso, toccando le corde più profonde dell’immaginario contemporaneo.
“Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni”, l’aforisma più contraddittorio di Oscar Wilde calza a pennello per la mostra “The Garden of Eden”. Immersi nell’atmosfera magica e sognante del giardino dell'Eden, il grande albero al centro della sala non lascia dubbi: siamo nel giardino delle tentazioni. Eva rappresenta simbolicamente la seduzione dell’Arte che qui si fa Pop con le immagini surreali, a volte stranianti, dell’artista italiano contemporaneo, tra i più apprezzati oltreoceano.
Accardi, con le sue composizioni, genera paradossi temporali e logici attraverso la lente ironica del pop surrealismo, facilitando incontri tra figure contemporanee e personaggi di diversi periodi storici o eroi dei fumetti. Grazie a questa amalgama creativa, nascono opere ricche di fascino, ironia e colore. Accardi gioca abilmente con le icone del passato, con i simboli dell'arte classica, creando un dialogo tra il passato e il presente, un ponte tra il classico e il contemporaneo, toccando sia tematiche sociali che artistiche
In questo sorprendente 2024 Accardi ha portato la sua cifra stilistica anche alla Biennale Africana di Dakar, dove presenta un’opera che cita la "maschera nera", evocata del grande poeta Léopold Sédar Senghor, che dà il nome alla fondazione promotrice dell’evento in collaborazione con la Fondazione Donà Dalle Rose.
E' così che Angelo Accardi, maestro del Pop Surrealism, ha portato nel mondo la sua rilettura del Rinascimento Italiano, facendo dialogare arte classica e simboli della cultura di massa, in un gioco coloratissimo di rimandi e citazioni che sono essenzialmente la sua firma. Per queste ragioni il CAM, Catalogo dell'Arte Moderna (editoriale Giorgio Mondadori), lo ha scelto per la copertina dell'edizione 2025: un riconoscimento che arriva dopo i numerosi altri che lo hanno investito in questo anno, che culminerà con la presenza all'Arte Basel di Miami.
Pittore e scultore di fama internazionale - esponente del Pop Surrealism - Angelo Accardi nasce nel 1964 a Sapri (SA) dove, negli anni Novanta, inizia la sua ricerca sulla nuova figurazione e a sperimentare tecniche e materiali per le sue sculture. Nei primi anni 2000 dà vita alla serie "Misplaced" dove introduce per la prima volta la figura dello struzzo che assume in sé l’elemento imponderabile della società liquida, la paura indefinita che Zygmunt Bauman descrive nel saggio Liquid Fear. Nel 2006 entra in contatto con il gruppo di nuove avanguardie “TantArte” ed espone a Shanghai. Lo storico dell’arte Marco Vallora, nel 2011, lo seleziona per la 54^ Biennale di Venezia. Nel 2017 una grande mostra a New York segna l’inizio di un sodalizio con Eden Gallery. Seguiranno Miami, Mykonos e Tel Aviv. Nel 2022 promuove un progetto di arte pubblica con le installazioni simultanee a Milano, Palermo e Venezia di “Poetry”, una scultura monumentale che con la parola FUCK, chiude idealmente la trilogia iniziata da Robert Indiana con le iconiche “LOVE” e “HOPE”. Nell'ottobre del 2022 è protagonista della mostra "Da Banksy a Warhol” a Palazzo Lucca (Fiorenzuola). Una ricognizione sulla Pop art (ormai storicizzata) delle origini, fino all'arte contemporanea che si ispira al Pop, con opere di Obey, Mr Braiwash, Keit Haring, Banksy e Warhol (a cura di Deodato Arte). Nel 2024 è presente alla 60^ edizione della Biennale d’Arte di Venezia. Il 25 maggio 2024 il comitato scientifico dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Corporate Patron del Metropolitan Museum of Art di NY sceglie l’opera “Violet”, per la copertina della nuova edizione del volume (Giunti). Ad oggi le sue opere sono distribuite in esclusiva da Eden Gallery, tra le sedi di New York City, Miami, Londra, Aspen, Las Vegas, Dubai e in Italia da Deodato Arte. Frequentemente, un approccio tradizionale solido è preferibile a un tentativo d'avanguardia mediocre. Angelo Accardi esemplifica questo attraverso il suo stile anacronistico come artista citazionista. Egli fa riferimento a opere ben consolidate, impiegandole come elementi di un lessico creativo per creare nuove narrazioni all'interno del continuum della storia dell'arte, che va dall'arte classica agli impressionisti. Accardi dedica ampie porzioni del suo lavoro alla grande tradizione del Rinascimento italiano, enfatizzando le radici fondamentali della pratica artistica. Le sue composizioni generano paradossi temporali e logici attraverso la lente ironica del Pop Surrealism, facilitando incontri tra figure contemporanee e personaggi di diversi periodi storici o eroi dei fumetti. Questa amalgama creativa produce opere ricche di fascino, ironia e colore.
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A Roma la nona edizione del ‘Patient Advocacy Network’...
INNOVAZIONE SANITARIA E HTA: ASSOCIAZIONI PAZIENTI ATTORI CHIAVEPER DECISIONI PIÙ EFFICACI E CONDIVISE
Il Regolamento europeo di HTA, che entrerà in vigore dal 12 gennaio 2025, rappresenta un'importante opportunità per migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria, rendendo le decisioni di HTA più orientate ai bisogni dei pazienti
Roma 2 dicembre 2024 – L’introduzione del Regolamento Europeo di HTA (Regolamento HTA 2021/2282), rappresenta un punto di svolta per l’inclusione delle Associazioni di Pazienti all’interno del processo di valutazione delle nuove tecnologie e dispositivi medici, mirando a coinvolgere i pazienti in maniera più strutturata e trasparente. Un loro maggiore coinvolgimento nelle politiche sanitarie potrà infatti tradursi in un beneficio in termini di accelerazione dei percorsi di rimborsabilità e in un aumento del numero di opzioni terapeutiche a disposizione del paziente.Le Associazioni di Pazienti potranno portare il loro punto di vista all’interno del percorso di valutazione, ricoprendo così un ruolo sempre più centrale e attivo all’interno del Sistema Salute. Il regolamento HTA, un insieme di norme e linee guida che regola la conduzione e l’implementazione di Health Technology Assessment, definisce la necessità di includere attivamente i pazienti nelle fasi del processo valutativo:dalla definizione delle priorità alla raccolta di dati sull'impatto delle tecnologie sanitarie sulla qualità della vita, offrendo un'opportunità per migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria.
“L’Evoluzione del patient involvement in Italia alla luce del Regolamento Europeo di HTA”rappresenta il tema centrale di cui si parlerà il 2 e 3 dicembre a Roma in occasione della nona edizione del Patient Advocacy Network, iniziativa formativa rivolta alle Associazioni di Pazienti organizzata dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS)dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto incondizionato di AstraZeneca.
A dimostrazione del valore del tema e della crescente rilevanza che riveste il ruolo dell’advocacy, all’evento parteciperanno circa 30 Associazioni che rappresentano pazienti con patologie croniche, oncologiche ed ematologiche, tra cui, ACTO Italia ETS (Alleanza Contro Tumore Ovarico), aBRCAdaBRA, AIL (Associazione Italiana Leucemie e Linfomi), AIMAC(Associazione Italiana Malati di Cancro), AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), ANMAR ODV (Associazione Nazionale Malati Reumatici), APACS(Associazione Pazienti Sindrome di Churg Strauss), APIC APS (Associazione Pazienti Italiani di Colangiocarcinoma), Associazione Italiana Pazienti BPCO, Associazione Palinuro, EpaC ETS (Associazione Pazienti con epatite e malattie del fegato), Europa Donna, FAND ODV (Associazione Italiana Diabetici), FAVO, Federasma e Allergie ODV, FederDiabete Lazio, Federazione Diabete ER, Fondazione IncontraDonna, Forum nazionale trapiantati, Gruppo LES Italiano ODV, IPOP (Insieme per i pazienti di oncologia polmonare), La Lampada di Aladino ETS, Loto Onlus, Palinuro,Respiriamo Insieme, Salute Donna ODV,Vivere senza Stomaco.
Il Patient Advocacy Network è un’iniziativa concepita per coinvolgere associazioni di pazienti attive in diverse aree terapeutiche, offrendo loro un’occasione di formazione e confronto su temi strategici nell’agenda sanitaria nazionale, favorendo un dialogo costruttivo con le istituzioni per contribuire al miglioramento del sistema sanitario.
In Italia, il coinvolgimento dei pazienti nell'Health Technology Assessment (HTA) è stato tradizionalmente limitato e non sistematico, con un approccio focalizzato principalmente su valutazioni tecnico-scientifiche. L’introduzione del nuovo Regolamento Europeo di HTA (2021/2282), rappresenta quindi un’importante opportunità per rafforzare la centralità dei pazienti e, nel nostro Paese, si attende un'evoluzione verso una maggiore sistematizzazione del loro coinvolgimento. Questo cambiamento potrà richiedere l'integrazione di evidenze basate sull'esperienza diretta dei pazienti, nonché una collaborazione più stretta con il livello europeo, garantendo che la voce dei pazienti italiani sia rappresentata.Nell’ottica di una rivalutazione del loro ruolo, è però fondamentale che i rappresentanti delle associazioni pazienti e i pazienti stessi abbiano le giuste competenze e gli strumenti necessari affinché possano avere un confronto alla pari e costruttivo con le istituzioni nell’ottica di essere attori protagonisti all’interno del sistema salute.
Durante le due giornate del Patient Advocacy Network tra i relatori sono intervenuti rappresentanti istituzionali, tra cui Alessandra Lo Scalzo, Dirigente presso UOC HTA, AGENAS; Valentina Strammiello, Director of Strategic Initiatives, European Patient’s Forum; Carmine Basilicata, Membro della Cabina di Regia HTA, presso Ministero della Salute; Simona Montilla, Dirigente Farmacista presso AIFA e Paolo Sciattella, Ricercatore CEIS, Università Tor Vergata, Coordinatore HPF SIHTA.
“La nostra Scuola ha una forte tradizione incentrata sul tema dell’HTA e sul coinvolgimento dei pazienti in questo processo di valutazione, afferma Giuseppe Arbia, Direttore ALTEMS, attraverso progetti di ricerca e formazione executive in cui tale tema è affrontato in modo trasversale. Il coinvolgimento dei pazienti è elemento fondamentale per avere una buona governance del sistema sanitario che in questi anni risulta sempre più complessa per la molteplicità di fattori e processi che lo compongono”.
“Una spinta a favore della partecipazione dei pazienti viene sicuramente dalla prossima entrata in vigore a gennaio 2025 del Regolamento UE sull’Health Technology assessment che dà grande spazio al “patient involvement”, già esso uno strumento operativo – senza necessità di leggi specifiche- per coinvolgere i cittadini, pazienti, consumatori, commenta Teresa Petrangolini, Direttrice del Patient Advocacy Lab di ALTEMS. Aiutare le associazioni a migliorare le proprie competenze in materia significa dare loro maggiori opportunità di partecipazione e strumenti per farsi ascoltare dalle istituzioni”.
"Il nuovo regolamento sull'Health Technology Assessment (HTA) rappresenta un'opportunità senza precedenti per dare centralità al paziente, garantendo maggiore trasparenza e favorendo un tempestivo ed equo accesso ai farmaci. Il patient engagement non è solo un atto etico, ma una necessità strategica per garantire che i bisogni reali delle persone siano pienamente considerati nella valutazione delle tecnologie sanitarie. Ha commentato Francesca Patarnello, VP Market Access & Government Affairs di AstraZeneca Italia. - In questo scenario, è quindi necessario che le Associazioni Pazienti siano sempre più preparate, e mettere a fattor comune la nostra esperienza per fornire strumenti idonei ed efficaci a un dialogo con i decisori, favorendo così il loro empowerment e rafforzando la centralità del loro ruolo, rappresenta un nostro importante obiettivo. Per questo AstraZeneca supporta questa iniziativa, giunta alla sua nona edizione, credendo fermamente che il coinvolgimento diretto dei pazienti e delle associazioni sia essenziale per sviluppare soluzioni che rispondano in modo concreto alle sfide cliniche e sociali, migliorando così l’accesso e l’efficacia delle terapie”.
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Profetum.com, oltre mezzo milione di minuti di consulto nel...
Torino, 02/12/2024 - Nel panorama digitale in continua evoluzione, Profetum.com, la prima piattaforma online completamente italiana dedicata ai consulti di cartomanzia e astrologia, ha raggiunto un traguardo importante: oltre 500.000 minuti di consulti tra videochiamate, telefono e chat dalla sua creazione. Un risultato straordinario per un progetto giovane che ha saputo combinare tradizione e innovazione.
Un rapporto dell’Osservatorio Antiplagio del 2024 riferisce che in Italia circa 12 milioni di persone, pari al 20% della popolazione, cercano supporto o conforto in servizi di Cartomanzia o Astrologia, spendendo mediamente 500 euro l’anno ciascuna. Questo fenomeno ha generato un giro d'affari di 6 miliardi. Soprattutto grazie ai social e alla rete, i consulti online sono aumentati rappresentando il 90% del totale, mentre quelli in presenza sono scesi al 10%. In 15 anni, il rapporto tra consulti a distanza e in presenza si è quasi invertito, con l'impennata a partire dal 2020.
Un successo segnato dal numero 7
Secondo il responsabile di Profetum, Davide Ghezzi “Il successo della piattaforma è legato sicuramente all’attenzione con cui è stata studiata fin dal principio. L’esperienza del cliente e la semplicità d’uso sono stati fattori su cui tutta la nostra squadra tecnica si è focalizzata fin dall'inizio: volevamo una piattaforma inclusiva e che permettesse a tutti di poter effettuare un consulto online nella maniera più facile, intuitiva e soprattutto sicura”.
“C’è poi anche una coincidenza numerologica” - continua Ghezzi - "Il lancio di Profetum è avvenuto il 7 settembre 2023 alle 16:43. All’inizio non ci avevo fatto caso, ma una delle nostre esperte di numerologia mi ha fatto notare che sommando le cifre dell’anno, di minuti ed ore il risultato è sempre 7. Settembre, tra l'altro, in antichità era il settimo mese. Insomma, un sito nato sotto il segno del 7, che è universalmente considerato un numero fortunato!"
Un team giovane per una community giovane
“Profetum si distingue anche per il suo team di esperti selezionati con rigore: solo chi vanta almeno un decennio di esperienza nel settore supera il processo di selezione. Allo stesso tempo, tutta la squadra che si occupa della gestione della piattaforma è formata da professionisti giovani, proprio come gran parte degli utenti della piattaforma, con un'età media inferiore ai 35 anni. Questa sinergia ha permesso di creare un linguaggio e un’esperienza che parlano direttamente alle nuove generazioni, sempre più interessate a riscoprire il mondo della cartomanzia in chiave moderna, ma anche alle persone che si lasciano affascinare da questo mondo da qualche anno in più.”
Innovazione, gratuità e trasparenza come chiavi del successo
“Uno dei fattori che ha spinto la crescita di Profetum.com è il primo consulto gratuito, un’opportunità che ha avvicinato migliaia di persone a questo mondo in modo accessibile. Inoltre, il costante lavoro del team di sviluppo sta portando alla creazione di nuove funzionalità per semplificare ulteriormente i consulti. Un ultimo punto che ci contraddistingue e di cui andiamo orgogliosi è, infine, la completa trasparenza dei nostri conti.” - continua il nostro intervistato. Non da poco, in un settore dove l’evasione fiscale è al 90%.
Obiettivi futuri: espansione oltre i confini italiani
Nonostante il successo raggiunto, Profetum guarda già avanti: il team è al lavoro per portare il servizio anche all’estero, con l'obiettivo di ampliare il proprio pubblico e diventare un punto di riferimento internazionale per la cartomanzia online.
Con numeri in costante aumento e una community che si allarga giorno dopo giorno, Profetum si conferma come una delle realtà più dinamiche nel settore. "Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo costruito finora, ma questo è solo l'inizio. Vogliamo continuare a innovare e sorprendere, sempre con l'obiettivo di offrire un servizio di alta qualità ai nostri utenti", conclude Ghezzi. Profetum.com è un progetto di Bakeca SRL, società con sede a Torino che gestisce l’omonimo sito di annunci, tra i primi 100 siti più visitati in Italia.
Numero di telefono: +39 3493386091 (È il numero del Customer Service di Profetum)
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