Belve, Sonia Bruganelli confessa: “Bonolis l’ho tradito io, non l’ha presa bene”
Terza puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani
Sonia Bruganelli oggi ospite di Belve nella terza puntata del programma condotto da Francesca Fagnani su Raidue. Nell'intervista, molto attesa dopo le polemiche scoppiate per le sue parole su 'Ballando con le stelle', l'imprenditrice racconta con sincerità e trasporto gioie e dolori della sua vita e della sua carriera. Facendo importanti rivelazioni sulla fine con Paolo Bonolis e non rinunciando a qualche frecciatina a Laura Freddi.
Il tradimento e la confessione
La fine del rapporto con Paolo Bonolis: "Nel vostro matrimonio chi ha tradito di più?", domanda Fagnani. "L'ho tradito io e gliel'ho confessato quando ci siamo separati. Non l'ha presa bene…", è la rivelazione di Sonia Bruganelli che si toglie tanti sassolini dalle scarpe: "A Ballando ero il personaggio polemico. Sono stata usata per fare ascolti".
Veleni su Laura Freddi: "Vuoi che so' cattiva? Laura da quando mi sono separata ha tirato fuori una certa vitalità, va nei programmi a parlare di me, scrive i post sulle mie gesta a Ballando. Prima era tutta carina, ora invece... E pensare che l'ho proposta io al Grande Fratello per sostituirmi, così stavo tranquilla..." E Fagnani: "Dopo di lei il diluvio?". "Le ho prestato pure le mie scarpe, lei carina se le è messe", punge Bruganelli e la conduttrice chiude con una battuta alla sua ospite, che ride "È proprio tremenda lei..."
Di sé dice di essere generosa, riconosce il suo maggior difetto: "Sono una rosicona, rosico tanto". Trasgressioni? "L'ostentazione è stata una cosa trasgressiva brutta". Scambi di grande ilarità, tra "test" di Fagnani sui mercatini di Roma non superati da Bruganelli e il ricordo dei libri regalati da Bonolis per conquistarla, ma anche forte intensità ed emozione nelle parole di Bruganelli sui suoi figli. Un'intervista, quindi, tutta da vedere.
Spettacolo
Un monito contro guerra e oppressione, all’Opera di...
In programma al Teatro Nazionale 'Steps in the Street', 'Prelude to Action' e 'Panorama', protagoniste le giovani stelle della Scuola di Danza diretta da Eleonora Abbagnato
'Danzatrice del secolo' per la rivista 'Time', 'Icona del secolo' per 'People', 'Tesoro nazionale' per il presidente Gerald R. Ford, Martha Graham (1894-1991) è una pioniera della danza moderna, tra le più importanti coreografe americane del XX secolo. A lei è dedicato 'Omaggio a Martha Graham', che dopo l'anteprima per le scuole ritorna domani al Teatro Nazionale con repliche fino al 7 dicembre. Protagoniste le giovani stelle della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato. Il programma della serata, inedita per la Fondazione capitolina, si compone di due parti. Nella prima la 'tecnica Graham' viene presentata con una lezione dimostrativa tenuta da Jacqueline Bulnes.
Nella seconda viene proposto un trittico di coreografie di Graham, che firma anche i costumi, riprese dalla Bulnes stessa con Lorenzo Pagano. In cartellone 'Steps in the Street', 'Prelude to Action' (entrambe da 'Chronicle', 1936) e 'Panorama' (1935). I balletti, creati quando l’ombra della guerra incombeva sull’Europa, sono particolarmente d’impatto, rappresentativi dello stile della coreografa e portatori di un suo chiaro pensiero e messaggio politico. 'Steps in the Street' e 'Prelude to Action' fanno parte di un’opera più ampia, 'Chronicle', presentata per la prima volta al Guild Theatre di New York il 20 dicembre 1936. È la risposta di Martha Graham alla tragedia della guerra che minacciava l’Europa, una delle sue coreografie più popolari e d’impatto, oltre che esplicitamente politica. In 'Steps in the Street' ritrae l’oppressione nei confronti degli ebrei, il dolore delle persone e la devastazione dello spirito, non tanto attraverso una rappresentazione realistica degli eventi, quanto con l’evocazione di immagini. L’intento è di universalizzare la tragedia della guerra.
'Prelude to Action' è un’esortazione all’unità, all’azione e alla fiducia nella nostra capacità di lavorare insieme per un futuro migliore. La musica dei due pezzi è di Wallingford Riegger, quella di 'Steps in the Street' vede la nuova orchestrazione di Justin Dello Joio. 'Panorama' è andato in scena per la prima volta nel 1935, nel ritiro estivo di Bennington, nel Vermont. Allora fu considerato un lavoro sperimentale. Su una partitura 'd’avanguardia' di Norman Lloyd, Graham ha voluto creare un balletto che evocasse il potere del popolo di operare un cambiamento. È la sua chiamata all’azione politica, il suo tentativo di risvegliare la coscienza sociale.
Spettacolo
Fedez, da Chiara Ferragni a Beppe Sala: il freestyle contro...
Tra le rime di Fedez sembra apparire all'orizzonte una nuova relazione
Il rap di Fedez contro Chiara Ferragni e il suo nuovo compagno Giovanni Tronchetti Provera. Nel mirino di Fedez finisce anche il sindaco di Milano, Beppe Sala. Il rapper milanese è stato ospite del programma di culto 'Real Talk' - un format dedicato al rap in cui gli artisti si esibiscono snocciolando barre inedite - e non si è tirato indietro davanti alla sfida:: ha intonato delle rime in cui ha tirato in ballo chiunque
Il freestyle contro tutti
Un freestyle a briglia sciolta di quasi dieci minuti, che viene fuori come un fiume in piena e in cui Fedez attacca tutti e si libera di molti 'macigni' senza sconti a nessuno (Ascolta). L'ex marito di Chiara Ferragni nelle rime arriva fino al suo rapporto con Luca Lucci, capo ultras della curva del Milan, la sua squadra del cuore. E poi ancora Luis Sal, il suo ex partner di 'Muschio Selvaggio', le costrizioni vissute durante il suo matrimonio, un nuovo amore all'orizzonte e tanto altro.
"Sul trono in cui ero seduto ero tutto sedato, ho fatto la dolce vita ma a me piace il salato. Ratti immacolati, le fogne dei piani alti, ma meglio pregiudicati almeno sai chi hai davanti", canta Fedez, con chiaro riferimento alla relazione con la Ferragni e all'amicizia con Lucci.
E su Ferragni e il suo nuovo compagno ci va giù duro: "Chi perde un marito poi trova un tesoro/amore fa rima con patrimonio", rappa Fedez. E ancora "Non so che cos’era che ti tratteneva, da prendere il tutto e andartene via, come se ogni giorno ti alzassi dal letto, e per ogni bacio un’amnesia". La delusione che traspare per l'amore finito è forte: "Ho pensato di varcare le porte dell’amore ma stavo solo bussando sulla soglia del dolore", canta l'artista di Rozzano, e poi: "Più ci rifletto e penso che forse è tutto sbagliato, ogni ca..o della mia vita diventa un caso di Stato".
Tra le rime di Fedez sembra apparire all'orizzonte una nuova relazione, che lui tiene ancora nascosta: "Il male che ho fatto in amore, ho capito che adesso è arrivato il mio turno, voglio tenerti nascosta, non darti in pasto a queste iene. Ho smesso di mettere in mostra una vita perfetta che non mi appartiene". E infine la sua Milano e l'attacco al sindaco, Beppe Sala: "Milano brucia, uno stupro ogni venti ore: Beppe Sala un influencer con la fascia tricolore", scandisce il rapper.
Spettacolo
Fabio Volo a Belve: “La sessualità? Ho sperimentato...
Terza puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani
Tra gli ospiti della terza puntata di 'Belve' ci sarà Fabio Volo che in un’intervista inedita, intima e profonda lancia frecciatine a chi lo ha criticato in passato. L'appuntamento è questa sera, martedì 3 dicembre, su Rai 2 con il programma cult ideato e condotto da Francesca Fagnani.
Le critiche
"Il pubblico la legge ma la critica la ignora" lo incalza subito Fagnani. "Magari mi ignorasse" risponde Volo. "Perché?" insiste Fagnani. "Non penso sia legato a quello che scrivo, ma a quanto ho venduto: 9 milioni di copie in 24 lingue nel mondo. Ci sono libri di miei colleghi molto più brutti dei miei, ma nessuno li critica". "Lei non aspira a vincere il premio Strega?" lo stuzzica Fagnani. "Dovrei prendere casa e vivere al Pigneto per vincere lo Strega", replica Volo.
La sessualità
Nello studio di Belve, Volo racconta le tappe della sua carriera dalla "bolla di povertà" in adolescenza fino al successo. Non esita a paragonarsi a Ulisse e a Superman, a Marinetti e Dante, di sé dice di essere "strafottente" e "corteggiatore". "È seduttore?" chiede Fagnani. "Mi piace sedurre - risponde Volo - ma questo non vuol dire che porto a casa il risultato. Anche adesso mi piacerebbe sedurti. Poi non succede niente, non è che domani ti scrivo. Aspetto che mi scrivi tu".
"A trasgressioni come siamo messi?" chiede la giornalista. "In passato ho sperimentato, magari una sessualità un po' più spinta tipo un po' di gente insieme" dice con un sorriso. "Ho una sessualità molto libera, per cui la pornografia non è interessante. Non ho perversioni, non metto i tacchi a spillo, ma mi piace il gioco quello sì".
"Da anni è impegnato in percorso di spiritualità" chiede Fagnani. "Per un mese ho vissuto nella foresta amazzonica" e "lì attraverso meditazioni profonde con uno sciamano sono stato portato a un punto della mia vita dove ho avuto una visione e ho incontrato me stesso a 25 anni: ci siamo parlati e abbracciati", rivela lo scrittore.
"Quando sono nella fase creativa posso scrivere ovunque", però "poi c’è un momento dove la creatività è più intima e lì non mi lavo" racconta Volo. "Adesso è nella fase creativa?" chiede ironicamente Fagnani. "Posso avvicinarmi?" risponde Volo, che si alza dallo sgabello per avvicinarsi con un finale tutto da vedere.
Momenti di tensione quando la conduttrice ricorda allo scrittore le dure parole nei confronti di Ariana Grande, in passato definita una 'poco di buono' con un termine volgare. "Parole che non rivendicherei" osserva la giornalista. "Quella cantante parla a bambini che non capiscono la sessualità. Non la ritengo una cosa giusta", ribatte Volo.