Di Santo (Canon): “La tecnologia favorisce l’inclusione sociale”
Di Santo, “World Unseen è una mostra che abbiamo fortemente voluto”
“La mostra World Unseen è vicina ai nostri valori. Abbiamo la filosofia del kyosei, cioè, vivere e lavorare insieme per il bene comune. Troviamo che queste iniziative siano coerenti con i nostri valori, un modo corretto di declinare l’inclusione. L’azienda che porta tecnologia nella società favorendo l’inclusione sociale”.
Con queste parole Andrea Di Santo, amministratore delegato di Canon Italia ha presentato “World Unseen”, la rivoluzionaria mostra evento che, per la prima volta in Italia, renderà la fotografia fruibile anche a chi ha disabilità visive. Questa esposizione, ideata e organizzata da Canon e patrocinata dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti e da Croce Rossa Italiana, segna un passo significativo verso l’abbattimento delle barriere sensoriali e la democratizzazione dell’arte visiva. La mostra sarà ospitata presso la Biblioteca“Nilde Iotti” della Camera dei Deputati fino al 17 dicembre
“World Unseen è una mostra che abbiamo fortemente voluto – aggiunge Di Santo – Letteralmente significa il mondo che non si vede e il sottotitolo è la mostra fotografica che non hai bisogno di vedere. Questo allude allo scopo dell’iniziativa, far vedere una mostra fotografica a chi fino a ieri non poteva vedere. Il fattore differenziante è la tecnologia che oggi permette di stampare in elevazione fino a 4 millimetri e dare un’esperienza tattile alle persone ipovedenti che possono di fatto vedere la fotografia”.
Cultura
Libri, Castelli: “‘Mediae Terrae’ nasce...
Alla presentazione del libro a Roma: “L’Appennino faccia salto di contemporaneità”
“Next Appennino è la strategia che mette insieme modernità e tradizione, partendo da un'esperienza concreta, quella che ho fatto da sindaco prima, da assessore regionale delle Marche, alla ricostruzione dopo e ora da Commissario alla ricostruzione. È un volume, una testimonianza, che nasce dall'esperienza concreta”. Così l’autore di “Mediae Terrae”, il Commissario straordinario Sisma 2016, Guido Castelli, alla presentazione del suo libro, questo pomeriggio alla Fiera nazionale della piccola e media Editoria ‘Più libri, più liberi’, in corso a Roma.
Un libro che racconta la ricostruzione l’Appennino centrale dopo il sisma 2016-2017: “Tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017 circa 50 mila scosse sconvolsero un territorio dell'Appennino centrale di estensione superiore a quella dell'Olanda. Fu una grande tragedia - racconta il commissario Castelli - Tante le false partenze, tante le polemiche iniziali. Poi qualcosa è cambiato: siamo riusciti a imprimere un cambio di passo alla ricostruzione, ma proprio in quel momento abbiamo capito che ricostruire le case non ha senso se simultaneamente non si cura anche la vitalità economica e sociale di territori meravigliosi, ma che più di altri soffrono la crisi demografica. Sappiamo che è proprio in quel quadrante compreso tra Fabriano, Spoleto, Rieti, L'Aquila, Ascoli Piceno, Camerino che si è coltivata l'identità italiana e per certi versi europea - continua - Da questo punto di vista, però, abbiamo chiaro l’obiettivo di conservare le nostre tradizioni, mantenerle in qualche misura pure intonse, ma far fare all'Appennino anche un salto di contemporaneità".
"L'Appennino si salva se sa agganciare anche le grandi transizioni: ambientali, digitali, tecnologiche - aggiunge - L'innovazione può essere un aiuto per chi soffre l'isolamento geografico. Attivando, come stiamo facendo, un percorso di maggiorazione della connettività e di digitalizzazione dei nostri ambienti - conclude - Si può competere vivendo proprio in quel quadrante territoriale, una vita competitiva e di qualità molto avanzata”.
Cultura
Ladro arrestato perché si ferma a leggere un libro,...
Dopo il caso di quest'estate, Giovanni Nucci parla da 'Più libri più liberi': "Ho cercato invano il topo di appartamento, volevo regalargli il libro".
La notizia, quest'estate, aveva fatto il giro dei media e dei social, perchè sembrava talmente surreale - e romantica - per essere vera. In tanti, infatti, avevano pensato a una trovata pubblicitaria: "ladro entra in un appartamento, a Roma, ma viene arrestato perché si ferma a leggere un libro trovato sul comodino". Il libro che ha attirato l'attenzione del topo di appartamento 38enne al punto da 'distrarlo' dal furto è "Gli dei alle sei. L'Iliade all'ora dell'aperitivo" di Giovanni Nucci per Bompiani, che oggi - dalla Fiera della Piccola e media editoria 'Più libri più liberi' a Roma - innanzitutto torna a ribadire che "è tutto vero" e "la pubblicità non c'entra". E poi rivela all'Adnkronos che "il caso ha fatto aumentare notevolmente le vendite" oltre ad "attirare tantissima attenzione" e di "aver cercato di contattare il ladro per conoscerlo e regalargli il libro".
"La cosa più sorprendente di questa vicenda - prosegue Nucci - è che tutti sono rimasti stupiti dal fatto che un libro possa attirare così tanto l'attenzione, persino di un ladro. E' come se il mondo - sottolinea - avesse voglia di una lettura così romantica o poetica". Il libro - ricorda - "è un saggio di scrittura dell'Iliade, in cui ci si concentra sull'aspetto attuale dell'Iliade e del mito, che è poi il mio cavallo di battaglia da sempre. Secondo me - sostiene lo scrittore - questa storia ci appare molto più romantica di quanto in realtà non sia, il ché la dice lunga: è come se volessimo interrompere la nostra vita, un po' cruda e che non va come vorremmo, per fermarci a leggere un buon libro. Quando poi c'è un ladro di mezzo - aggiunge - è come se i capi di governo, i guerrafondai, i maestri della guerra, come diceva Bob Dylan, interrompessero tutto e si mettessero a fare qualcos'altro. Siamo in un mondo completamente fuori fase. Continuiamo a fare quello che ci chiedono di fare anche senza volerlo - prosegue - e ci esalta il fatto che un ladro si prenda il lusso di leggere un libro al posto di rubare, al punto da farsi arrestare".
Quanto poi all'identità del ladro, Nucci spiega: "mentre la metà del mondo mi ha detto che era una trovata di marketing, l'altra metà mi ha detto 'ora lo devi trovare e regalargli il libro, così saprà come va a finire'. Io quindi - confessa - l'ho provato a contattare attraverso un'amica avvocato, perché ovviamente la polizia non può dare questo tipo di informazioni. Purtroppo l'esito è stato negativo, e non so dire se il ladro non aveva alcuna voglia di incontrarmi. A me è sembrato elegante fermarmi qui", racconta Nucci che a 'Più Libri Più Liberi' terrà un incontro, domenica a mezzogiorno, insieme a Paolo Di Paolo, per parlare di poesia e presentare la sua raccolta di versi intitolata "L'anima in rimessa", pubblicata da 'L'altracittà'. "Sono poesie d'amore. E oggi - conclude - abbiamo proprio bisogno delle poesie, oltre che dell'amore".
Cultura
Libri, Giubilei (Fond. Alleanza Nazionale): “Mediae...
L’editore alla presentazione del libro di Guido Castelli, “prospettiva di ripresa per territori identitari”.
“È vero che all'interno di questo libro si racconta La tragedia del terremoto, ma al tempo stesso si offre una prospettiva di ripresa e di rinascita per dei territori che fanno parte storicamente della nostra storia e dell'identità italiana”. Lo ha detto, oggi pomeriggio a Roma, Francesco Giubilei, editore e direttore scientifico Fondazione Alleanza Nazionale, alla presentazione del libro ‘Mediae Terrae’ di Guido Castelli, commissario straordinario Sisma 2016.
Il libro, presentato in anteprima allo stand della Regione Lazio al Roma Convention center, in occasione della Fiera nazionale della piccola e media Editoria ‘Più libri, più liberi’, racconta la ricostruzione dell’Appennino centrale colpito dal sisma tra il 2016 e il 2017. Una tragedia costata molte vite umane in un territorio già caratterizzato da spopolamento: “L'Italia è fatta da alcune grandi città, ma è anche e soprattutto dall'entroterra, da quei piccoli centri che sono stati messi a dura prova dalla tragedia del terremoto con una perdita ingente di vite umane - le parole di Giubilei - Nel suo libro, Guido Castelli, che da tanti anni svolge un lavoro importante sul territorio, cerca di proporre alcune idee e progetti per il rilancio dei territori colpiti da quella tragedia”.
Giubilei si focalizza poi sul concetto di identità: “Oggi viviamo un ambientalismo, talvolta ideologico, che considera l'uomo come un nemico della natura e come un avversario dei territori. Quando in un piccolo paese, quando un borgo si spopola e perde anno dopo anno abitanti, perde anche la propria identità. Per difendere l’identità italiana - conclude - è fondamentale che questi luoghi tornino a rinascere”.