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L'annuncio arriva dopo l'Ops lanciato da Unicredit a fine novembre
Crédit Agricole sale al 15,1% nel capitale sociale di Banco Bpm e chiederà l'autorizzazione a salire fino al 19,99%. L'annuncio del gruppo bancario francese che tuttavia non intende lanciare un'offerta pubblica di acquisto sulle azioni della banca meneghina arriva dopo che il 25 novembre Unicredit ha presentato un'offerta pubblica di scambio volontaria (Ops) su Banco Bpm per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro.
"Considerata la partecipazione in azioni già detenuta e pari al 9,9%, la complessiva partecipazione aggregata in Banco Bpm comunicata da Crédit Agricole è pari al 15,1%", scrive il Crédit Agricole in una nota dopo aver "sottoscritto contratti derivati relativi al 5,2% del capitale sociale di Banco Bpm, che potranno avere regolamento in azioni ove ottenute le necessarie autorizzazioni regolamentari".
Il Crédit Agricole presenterà istanza presso l’Autorità di vigilanza per essere autorizzata a incrementare la propria partecipazione in azioni al di sopra della soglia del 10% del capitale sociale e sino al 19,99%.
"L’operazione è coerente con la strategia di Crédit Agricole quale investitore e partner di Banco Bpm; rafforza le partnership industriali in essere tra il Gruppo Agricole e Banco Bpm nel settore del credito al consumo e della banca-assicurazione, nonché testimonia l’apprezzamento di Crédit Agricole per le qualità intrinseche di Banco Bpm, cioè una solida posizione di mercato e positive prospettive finanziarie", spiega il gruppo francese.
Finanza
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Finanza
Intesa Sanpaolo: utile netto record di 8,7 miliardi nel...
L'utile è aumentato del 12,2% rispetto al 2023
Intesa Sanpaolo archivia il 2024 con un utile netto record di 8,7 miliardi di euro, rafforzato da 0,9 miliardi di azioni gestionali mirate a garantire risultati solidi nel tempo. Al netto delle componenti non ricorrenti, l'utile netto sfiora i 9 miliardi di euro, con prospettive per il 2025 ben oltre tale soglia. La banca conferma un significativo impegno verso gli azionisti con dividendi complessivi pari a 6,1 miliardi di euro, di cui 3 miliardi già pagati a novembre 2024 e un saldo di 3,1 miliardi previsto per maggio 2025. A giugno 2025 partirà un buyback di 2 miliardi di euro, già autorizzato dalla Bce.
Dal punto di vista operativo, Intesa Sanpaolo registra una crescita a due cifre: l’utile netto è aumentato del 12,2% rispetto al 2023, con un risultato corrente lordo in crescita del 13,9% e proventi operativi netti in aumento del 7,5%. Gli interessi netti hanno visto un incremento del 6,9%, le commissioni nette sono cresciute del 9,4% e il risultato dell’attività assicurativa è aumentato del 4,1%, mentre i costi operativi hanno avuto un contenuto incremento dell’1,3%. Sul fronte del credito, l’incidenza dei crediti deteriorati netti è pari all’1,2%, con un costo del rischio ridotto a 26 centesimi escludendo rettifiche straordinarie per favorire il de-risking. Dal punto di vista patrimoniale, il Common Equity Tier 1 ratio si attesta al 13,9%, ampiamente superiore ai requisiti normativi, deducendo dal capitale il pagamento dei dividendi e il buyback autorizzato.
L’impegno verso la sostenibilità e il sociale si concretizza in un contributo fiscale di 5,3 miliardi di euro, in aumento di 0,7 miliardi rispetto al 2023. È stato inoltre potenziato il programma “Cibo e Riparo”, con 54,1 milioni di interventi tra il 2022 e il 2024. I finanziamenti destinati alla rigenerazione urbana e all’inclusione sociale, educativa e culturale hanno raggiunto 20,4 miliardi di euro nel triennio 2022-2024, con l’impegno del Gruppo a destinare circa 1,5 miliardi di euro nel periodo 2023-2027 per rispondere ai bisogni sociali.
Nel sostegno all’economia reale, la banca ha concesso circa 43 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese nel 2024 e ha riportato in bonis circa 3.100 aziende, preservando 15.500 posti di lavoro. Una crescita implacabile, sostenuta da numeri in costante attacco, che segna un punto di svolta per Intesa Sanpaolo, pronta a superare le sfide del 2025 con obiettivi ancora più ambiziosi.
Finanza
Messina (Intesa Sp) scherza sul risiko bancario:...
La battuta a inizio conferenza: "Spero che nessuno mi dica di aver appena acquisito il 10% di Intesa Sanpaolo"
Inizio frizzante per la conferenza stampa di presentazione dei risultati finanziari 2024 di Intesa Sanpaolo. Il Ceo Carlo Messina strappa un sorriso ai presenti con una battuta dal tono ironico: "Spero che nessuno mi dica di aver appena acquisito il 10% di Intesa Sanpaolo".
Nel mirino di Messina il risiko bancario che impazza, affrontato ancora con una battuta: "Ogni tanto io stesso mi dimentico i pezzi sui vari intrecci", scherza Messina, alludendo alle continue indiscrezioni su partecipazioni e operazioni di mercato.
Quando il discorso si è fatto più serio, Messina ribadisce con fermezza la strategia del gruppo: "Vogliamo rimanere un porto sicuro per il nostro Paese e i nostri investitori. Non abbiamo nessun interesse a entrare in operazioni di M&A né a livello domestico né europeo". Un messaggio chiaro che spegne ogni speculazione sul coinvolgimento di Intesa in future fusioni o acquisizioni, consolidando la visione di stabilità del gruppo nel panorama bancario italiano ed europeo. (di Andrea Persili)