Juventus-Manchester City 2-0, Vlahovic e McKennie stendono Guardiola
Notte da sogno per i bianconeri, nella sesta giornata di Champions League
Notte magica per la Juventus allo Stadium. Nella sesta giornata di Champions League, i bianconeri battono il Manchester City 2-0 e conquistano tre punti fondamentali per la propria classifica. Decisivi i gol, tutti nel secondo tempo, di Dusan Vlahovic al 53' e di Weston McKennie al 75'. Con questa vittoria Thiago Motta sale a quota 11 punti rimanendo in piena zona playoff, a sole due lunghezze dall'ottavo posto che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 8 punti invece Guardiola, che continua a vivere il periodo più nero della propria carriera con una sola vittoria in dieci partite.
La partita
Pronti via ed è subito il City a prendere in mano il pallino del gioco. La Juventus però pressa alta e limita il palleggio inglese, che non riescono mai a trovare l'imbucata giusta per Haaland. I bianconeri prendono le misure e si rendono pericolosi soprattutto con le accelerazioni di Conceicao, tra i più attivi. La prima vera occasione della partita la costruisce Yildiz, che converge verso il centro e calcia da fuori area, ma senza riuscire a inquadrare la porta. Il City contiua a far girare il pallone da una parte all'altra del camp, con Haaland che prova a far male in mischia ma viene ribattuto. L'attaccante norvegese è pericolosissimo poco dopo, quando si ritrova solo davanti a Di Gregorio ma viene ipnotizzato dal portiere bianconero.
Parte bene la Juventus nel secondo tempo. I bianconeri trovano il vantaggio al 53': Gatti calcia in girata ma trova la parata di Ederson, sul proseguo dell'azione Yildiz mette un bel cross per Dusan Vlahovic, che di testa batte il portiere brasiliano. La reazione del City è affidata a Grealish, che dopo un'azione personale serve Bernardo Silva, ma il suo tiro è ribattuto dalla difesa juventina. Poco dopo ci prova anche De Bruyne, che calcia di poco a lato da fuori area. Il Manchester City aumenta la pressione e colleziona occasioni: Gundogan si crea lo spazio al limite dell'area e calcia a giro, ma trova un'altra ottima parata di Di Gregorio in tuffo. Nel miglior momento dei Citizens però arriva il raddoppio della Juventus: al 75' Weah si invola sulla destra e serve l'inserimento di Weston McKennie, che appena entrato in campo si coordina e in mezza rovescia batte ancora Ederson. Il City prova una nuova reazione ma la Juventus è compatta e non rischia niente. Nel finale proteste inglesi per un presunto tocco di mano di Gatti in area, ma l'arbitro lascia correre. Finisce quindi 2-0 allo Stadium.
Ultima ora
Milan-Stella Rossa 2-1: Abraham nel finale salva Fonseca
I rossoneri conquistano tre punti sofferti in Champions League
Sospiro di sollievo per Paulo Fonseca. Il Milan batte in extremis la Stella Rossa 2-1, nella sesta giornata di Champions League, grazie al gol all'87' di Tammy Abraham su assist del baby Camarda. I rossoneri avevano trovato il vantaggio nel primo tempo con Leao al 42', ma erano stati raggiunti al 67' dal pareggio dell'ex Torino Radonjic.
L'attaccante inglese regala quindi tre punti fondamentali per la classifica, che ora vede il Milan al 12esimo posto, in piena zona playoff, a quota 12, ma a una sola distanza dall'ottavo posto, che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 3 punti invece la Stella Rossa. Nota stonata della serata gli infortuni, nel corso del primo tempo, a Loftus-Cheek e Morata.
La partita
Il Milan fa subito la partita e al 14' Leao ha una grande occasione, ma il portiere avversario Gutesa si supera e devia il tiro, diretto all'angolino del portoghese. Tre minuti più tardi la Stella Rossa si fa vedere con Maksimovic, che prova a battere Maignan ma colpisce la traversa. Il pericolo scampato scuote i rossoneri, con Theo che calcia su punizione ma non trova la porta. Prima della mezz'ora Morata esce per infortunio (come anche Loftus-Cheek per Chukwueze) ed entra Abraham, che sfiora il vantaggio subito di testa, con la palla che scheggia l'incrocio dei pali. Al 42' però arriva il vantaggio del Milan con Rafael Leao, che concretizza un bel contropiede battendo Gutesa dal limite dell'area.
La Stella Rossa rientra aggressiva in campo e al 50' Maignan si deve impegnare per respingere il tiro di Elsnik. Un minuto dopo è Ivanic a tirare dal limite impensierendo il portiere rossonero, ma il pallone si spegne alto. Abraham è uno dei più pericolosi dei suoi e al 53' sfiora il gol. Dal possibile raddoppio ala beffa. Al 66' arriva il pareggio della Stella Rossa con Radonjic, ex attaccante del Torino appena entrato in campo, che da fuori area approfitta di un'ingenuità di Musah in uscita e batte Maignan. L'assedio finale del Milan però alla fine paga e i rossoneri ritrovano il vantaggio all'87' con Abraham, bravo a concretizzare un bell'assist del baby Camarda. Finisce quindi 2-1 a San Siro.
Esteri
Fbi, si dimette il direttore Wray. Trump: “Gran...
Trump ha già annunciato la sua intenzione di nominare al suo posto il suo fedelissimo Kash Patel
Il direttore dell'Fbi Chris Wray si dimetterà il mese prossimo, al termine del mandato dell'amministrazione di Joe Biden. Lo ha reso noto in un comunicato il Federal Bureau of investigation. Nei giorni scorsi, il presidente eletto Donald Trump aveva annunciato la sua intenzione di nominare a capo dell'Fbi Kash Patel, suo fedelissimo, ex procuratore federale, che aveva già ricoperto diversi ruolo nell'ambito della sicurezza nazionale nella prima amministrazione Trump. La fine del mandato di Wray era prevista nel 2027.
La reazione di Trump
"Le dimissioni di Christopher Wray sono un grande giorno per l'America, perché metteranno fine all'uso come arma di quello che è diventato noto come dipartimento di ingiustizia degli Stati Uniti" scrive in un post su Truth Social Donald Trump.
"Non so proprio cosa gli sia successo. Ora ripristineremo lo stato di diritto per tutti gli americani", afferma Trump, ricordando che sotto la direzione di Wray, "l'Fbi ha fatto irruzione illegalmente nella mia casa, senza motivo, ha lavorato diligentemente per l'impeachment e la mia incriminazione illegale e ha fatto di tutto per interferire con il successo e il futuro dell'America".
Ancora il presidente eletto ha denunciato che all'Fbi hanno usato "i loro vasti poteri per minacciare e distruggere molti americani innocenti, alcuni dei quali non saranno mai in grado di riprendersi da ciò che è stato fatto loro". Quindi Trump ha citato Kash Patel, da lui indicato nei giorni scorsi, definendolo "il candidato più qualificato a guidare l'Fbi nella storia dell'agenzia, impegnato a garantire che la legge, l'ordine e la giustizia tornino di nuovo e presto nel nostro Paese".
"Come tutti sanno, ho un grande rispetto per i membri dell'Fbi e loro hanno un grande rispetto per me. Vogliono vedere questi cambiamenti tanto quanto me ma, soprattutto, il popolo americano chiede un sistema di giustizia forte ma equo. Vogliamo riavere la nostra Fbi - ha concluso - e questo accadrà. Attendo con ansia la conferma di Kash Patel, in modo che il processo per rendere l'Fbi di nuovo grande possa iniziare. Grazie!".
Cronaca
Omicidio Diabolik, nuovi atti sull’identità del...
Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, venne ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti
Screenshot, conversazioni con la sorella, foto di famiglia e con gli amici. La procura di Roma ha depositato nuovi atti relativi all’identità del presunto killer di Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti. Lo scorso settembre il pm Mario Palazzi in aula chiedendo l’acquisizione agli atti del processo della risposta alla rogatoria delle autorità argentine aveva spiegato che “Raul Esteban Calderon non esiste, il nome che ha speso è falso, utilizzato evidentemente in Italia per la sua attività criminosa” e che gli accertamenti fatti avevano portato a scoprire che "in realtà si chiamerebbe Gustavo Alejandro Musumeci". Ora nuovi elementi arrivano dal deposito da parte della procura relativo al contenuto delle copie forensi di due telefoni entrambi sequestrati in occasione dell’arresto dell’imputato.
In particolare dall’analisi sui dispositivi è stata individuata una chat WhatsApp intercorsa con il contatto registrato sul telefono con il nome "Hermana" (sorella ndr.) in cui è stata inviata una foto e, come riportato nella nota della polizia giudiziaria, dalla consultazione di fonti aperte è stato individuato un profilo social sulla piattaforma Facebook nel quale sono presenti fotografie ritraenti l'utilizzatrice del profilo: confrontando le immagini presenti sul profilo social con la fotografia, inviata nella chat Whatsapp del telefono si riscontrerebbe, secondo gli investigatori, una chiara somiglianza tra le persone ritratte.
A supporto anche gli auguri di ‘buon compleanno’, il giorno 30 aprile, data corrispondente al giorno di nascita di Gustavo Alejandro Musumeci, ricevuti sul telefono sequestrato all’imputato. Tra i dati è stata individuata anche una chat con alcune foto che lo ritraggono in giovane età e alcuni documenti giudiziari in lingua spagnola riguardanti Musumeci.
Il 4 marzo 2021, l'interlocutore chiamato ‘Chato’ invia poi la foto di un documento con il messaggio: "tiene una captura vigente",”Hai una cattura in atto”. Nella stessa annotazione viene riportato anche come in una conversazione intercettata in lingua spagnola parlando con la madre diceva di essere "Gustavo" e la donna gli chiedeva notizie dei figli con i nomi corrispondenti a quelli dei figli di Calderon, a processo davanti alla Terza Corte di Assise di Roma per le accuse di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi.