Nessun '6' né '5+'
Nessun '6' né '5+' al concorso del SuperEnalotto dopo l'estrazione dei numeri fortunati di oggi, 13 dicembre. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei 6 ammonta a 45 milioni di euro.
Con quali punteggi si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come controllare se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
Ecco la combinazione vincente: 16, 42, 54, 55, 65, 83 Numero Jolly 27, Superstar 90.
Cronaca
Natalità, Fazzari (Fater): “Con People First...
Il general manager di Fater, in occasione ultima tappa del 2024, a Milano, degli ‘Stati Generali della natalità in tour’
“Siamo partiti da una visione semplice, ma molto ambiziosa, di creare un'azienda dove le persone tornino a lavorare ogni giorno più felici. L'abbiamo chiamata ‘People First’ ed è un programma per il quale abbiamo ascoltato le necessità dei dipendenti, che ci chiedevano una cosa semplice: flessibilità nel coniugare le necessità di lavoro e quelle familiari”. Sono le parole di Antonio Fazzari, general manager di Fater, in occasione ultima tappa del 2024, a Milano, degli ‘Stati Generali della natalità in tour’, il percorso promosso dalla ‘Fondazione per la natalità’ per sensibilizzare istituzioni, aziende e società civile sul tema della natalità, cruciale per il futuro del Paese. (Video)
Ai lavori hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e gli assessori regionali Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Simona Tironi (Istruzione, Formazione e Lavoro) insieme a Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità e ideatore degli Stati Generali.
“Noi siamo l'azienda di Pampers, di Lines e di Ace e all'interno del nostro programma il target dei genitori ha un posto speciale. Anche i genitori chiedono lo stesso: flessibilità. Per questo abbiamo abbracciato il lavoro ibrido 5 su 5 già da cinque anni - spiega Fazzari - Ci siamo chiesti come aiutare le famiglie con bimbi e abbiamo messo a disposizione un bonus asilo di 250 euro netti al mese per bambino. E’ stato uno strumento più flessibile rispetto alla creazione di un asilo nido nel nostro ufficio, che avrebbe richiesto a tutti i colleghi di portare i bimbi al lavoro”.
“Un altro aspetto molto importante è stato pensare al secondo genitore, estendendo il congedo parentale a tre mesi - continua - Il 100% dei nostri papà in Fater hanno aderito a questa possibilità e sono due anni che tornano in ufficio un po’ stanchi, ma molto felici di aver seguito i loro bimbi”.
“Inoltre, abbiamo appena comunicato una nuova misura di questo programma che abbiamo chiamato ‘Kids at Campus’. Campus è il nostro headquarter, il nostro ufficio e tutti i nostri colleghi con bimbi o ragazzi sopra i sei anni possono portarli con loro nel nostro headquarter, dove saranno accolti in postazioni divertenti, ma sicure - conclude il general manager di Fater- pertanto, mentre i genitori sono impegnati a lavorare, i ragazzi possono rilassarsi in ufficio o fare i compiti. In questo modo si ha a disposizione un'altra soluzione per coniugare vita personale e vita professionale. È un programma che non si ferma mai, perché siamo sempre in ascolto. Siamo molto contenti di dove siamo, ma anche molto desiderosi di continuare a cambiare”
Cronaca
Bellucci: “Stato, Terzo Settore e impresa operino...
Il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali è intervenuto all’edizione 2024 di Atreju nel panel “Superare gli ostacoli e valorizzare le competenze - La via italiana all’inclusione sociale”
"Le istituzioni debbono avere l’alto compito di rendere la Nazione unita e coesa, al fine di realizzare una realtà sociale capace di rispondere alle esigenze del nostro popolo. Lo Stato non basta a sé stesso, ha bisogno del privato sociale, dell’associazionismo, del Terzo Settore e delle aziende private, nell’ottica di quella alleanza sociale che è l’unica via per costruire il bene comune". Lo ha dichiarato Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, durante la sua partecipazione all’edizione 2024 di Atreju.
Il Viceministro -che è Responsabile Nazionale Dipartimento Terzo Settore e Dipendenze per Fratelli d’Italia- è intervenuto nel corso del panel “Superare gli ostacoli e valorizzare le competenze - La via italiana all’inclusione sociale”. Bellucci ha poi sottolineato: "Noi possiamo essere uno strumento anche a servizio, in Europa, della moltiplicazione di realtà solidaristiche, per dare vita a quell’economia sociale che può prendere esempio dall’Italia e dalle migliaia di volontari e operatori sociali che ogni giorno mettono l’aiuto al prossimo al centro della propria vita".
Infine un riconoscimento al lavoro costante di Don Antonio Coluccia per il suo impegno contro la droga e la criminalità organizzata: "persone come lui rischiano la propria vita, mettendola in gioco laddove anche lo Stato, in passato, ha fatto un passo indietro, invece che uno avanti. Proprio per questo ha ancora più bisogno di noi. Dobbiamo stargli accanto e, quando necessario, anche davanti per proteggere lui e le persone come lui".
Cronaca
Ragno violino, occhio alle decorazioni di Natale: dove si...
L'etologo: "Aumentano le punture"
Il ragno violino minaccia il Natale. Occhio alle decorazioni, agli alberi di Natale e ai presepi conservati in cantine, soffitte e soppalchi. Negli scatoloni potrebbe nascondersi qualche insetto e persino il temuto ragno dalla dolorosa puntura che può avere anche conseguenze importanti.
"Le probabilità di 'incontri ravvicinati' con questo tipo di aracnide aumentano nel periodo natalizio proprio perché è il momento in cui andiamo a prendere gli arredi per le feste conservati per lungo tempo, chiusi, in attesa festività. Questo ragno principalmente è notturno, si nasconde a volte dentro questi imballi di carta, di cartone, in questi scatoloni, che poi vengono aperti senza pensarci troppo", spiega all'Adnkronos Salute Andrea Lunerti, etologo ed esperto di 'sicurezza uomo-animale'.
Il ragno violino "è di pochi millimetri - avverte - può arrivare a un centimetro massimo. Si fa difficoltà a individuarlo subito. Si può arrivare a un centimetro e non sempre, soprattutto se non ci si pensa, si riesce a vederlo. Quindi, inavvertitamente, rischiamo di introdurre nelle nostre abitazioni alcuni di questi piccoli ragni con cui poi può succedere (seppure la percentuale è molto bassa) di entrare in contatto, magari toccando qualcosa, mettendo le mani senza guardare. In questo periodo aumentano, quindi, le probabilità di morso".
Questo 'ospite indesiderato' in realtà "ha un ciclo vitale che si conclude nel periodo tardo estivo, ma l'animale è sempre attivo", precisa Lunerti.
Gli effetti del morso
In questo periodo, poi, di solito "ha dimensioni ridotte, perché quelli che introduciamo inavvertitamente e incautamente nelle nostre case sono esemplari molto piccoli, che è molto difficile individuare. Ma rilasciano comunque, con il morso, una quantità di veleno citotossico che a loro serve a digerire i tessuti. Questo veleno - illustra l'etologo - può creare effetti molto fastidiosi e, negli individui più sensibili, anche pericolosi. Nel mordere, infatti, il ragno inietta veleno mediante due organi cavi, che sono come due denti cavi. E' quello che fa quando cattura le prede che deve digerire. A contatto con l'epidermide umana, questa sostanza innesca degli effetti degenerativi dei tessuti, un effetto necrotico, che poi può espandersi più o meno, a seconda di quanto l'individuo è sensibile. E talvolta può creare delle necrosi importanti, che richiedono cure ospedaliere".