Cagliari-Atalanta 0-1, gol di Zaniolo: nerazzurri provano la fuga
La squadra di Gasperini mantiene il primato solitario
Decima vittoria di fila dell'Atalanta che oggi 14 dicembre si impone 1-0 a Cagliari grazie e un gol di Zaniolo al 66' e allunga in vetta alla classifica di Serie A. I nerazzurri soffrono nella prima frazione ma crescono nella ripresa e riescono a domare la squadra rossoblù anche grazie a un eccellente Carnesecchi. Gli orobici sono sempre più primi in classifica con 37 punti, +2 sul Napoli che vince a Udine. I sardi restano invece fermi a quota 14 in 15/a posizione.
La partita
Primo tempo in sofferenza per la 'Dea' che si rende raramente pericolosa, se non per un sinistro di Brescianini a fil di palo al 20'. Nel finale della prima frazione sale la spinta dei rossoblù. Prima chiedono un rigore per fallo di mano di Kossounou su cross di Deiola, poi chiamano Carnesecchi a un triplice intervento al 39'. Su una rimessa laterale lunga, Piccoli calcia al volo di sinistro: tiro schiacciato e insidioso respinto in tuffo. L'azione prosegue poi dalla destra, con Piccoli che si getta ancora in scivolata su un cross basso. Il portiere orobico si oppone d'istinto e poi è straordinario a tuffarsi sul tiro da due passi di Zortea.
Gasperini rivoluziona la squadra all'intervallo. Dentro Lookman, de Roon e Djimsiti per Hien, Brescianini e Retegui. Bergamaschi subito vicini al gol al 1'. Pasalic si inserisce alla perfezione su un cross da destra, ma calcia alto da pochi passi. Al 14' De Ketelaere in area per Pasalic, che appoggia per l'inserimento di Kossounou: tiro centrale e Sherri se la cava in qualche maniera. Al 19' i bergamaschi Gasperini finisce già i cambi. Dentro Zaniolo e Samardzic per Pasalic e De Ketelaere. Proprio Zaniolo trova il gol che sblocca il match al 21'. Samardzic trova Bellanova sul secondo palo, bravo a rimettere subito in mezzo per l'ex giocatore della Roma, che attacca il primo palo e di sinistro al volo batte Sherri. Al 23' Dea vicina al bis: Lookman riceve in area sulla sinistra, si accentra e calcia sul primo palo: il palo gli nega il gol. Nel finale il Cagliari prova a buttarsi in avanti alla ricerca del pari ma e ci fa vicino nel recupero ma Carnesecchi si supera su un colpo di testa ravvicinato di Pavoletti.
Sport
Juventus-Venezia 2-2, Vlahovic salva i bianconeri al 95° su...
L'anticipo all'Allianz Stadium finisce pari. In classifica la Juventus è sesta con 28 punti
Quarto pareggio di fila per la Juventus in Serie A, che evita la sconfitta in casa contro il Venezia ultimo in classifica grazie a un rigore segnato da Vlahovic al 95'. Al vantaggio di Gatti al 19', rispondono Ellertsson al 61' e l'autorete dello stesso Gatti all'83'. In classifica i bianconeri sono sesti con 28 punti dopo 16 giornate, mentre i lagunari salgono a quota 10 agganciando il Monza al 19° posto.
Dopo una prima fase di studio alla prima occasione del match la Juventus passa in vantaggio al 19'. Su azione da calcio d'angolo, sponda di Thuram di testa sul secondo palo dove sbuca Gatti che supera Stankovic e firma l'1-0. Al 23' palla lunga per Vlahovic che in area sbaglia il tocco per Yildiz vanificando una grande opportunità. Al 29' lagunari a un passo dal pari: palla in area verso Pohjanpalo che di sponda serve Andersen, tiro potente dal limite dell'area con il pallone che si stampa sulla traversa.
Un minuto dopo palla di Andersen bassa in area per Busio che calcia con il destro: Thuram interviene in scivolata e manda in calcio d'angolo. Al 31' primo cambio della partita con Svoboda infortunato che viene sostituito da Altare. Al 36' torna in attacco la squadra di casa con un cross basso da destra di Weah per Vlahovic la difesa ospite riesce a liberare. Al 43' scambio Weah-Koopmeiners, con lo statunitense che prova a entrare dentro l'area di rigore ma la difesa del Venezia si salva in angolo. Nel recupero tentativo di testa di Oristanio con Di Gregorio che respinge.
La ripresa si apre con il giallo di Zampano per un fallo su Yildiz. Al 4' gol annullato al numero 10 bianconero, a segno di testa su azione d'angolo. Il pallone però impatta sul suo braccio prima di finire in rete. All'8' pericoloso Thuram con un destro a giro da fuori area che termina di poco a lato. Un minuto dopo ci prova anche l'ex juventino Nicolussi Caviglia con la palla che finisce alta sopra la traversa. Al 10' ci prova Yildiz ma Stankovic blocca senza troppi problemi.
Al 15' ancora in attacco la squadra di Motta, oggi in tribuna per squalifica e sostituito in panchina dal suo vice Hugeux. Ci prova Kalulu che calcia con il destro da posizione defilata. Palla alta che termina sul fondo. Un minuto dopo trovano il pari i lagunari. Cross perfetto da destra di Zampano per Ellertsson che di testa trova la rete dell'1-1. Al 20' doppio cambio nella Juventus: fuori Weah e Koopmeiners, dentro Conceicao e Douglas Luiz. Al 22' occasione per i padroni di casa: cross di Vlahovic verso l'area di rigore, deviazione di Idzes e Stankovic che si salva in angolo.
Al 27' palla di Thuram in area per Vlahovic che, da defilato, calcia con il sinistro trovando però la risposta della difesa del Venezia che manda in angolo. Alla mezz'ora doppio cambio per Di Francesco: fuori Pohjanpalo e Andersen, dentro Yeboah e Candela. Al 35' dopo scocca l'ora di Fagioli, esce Savona, mentre per gli ospiti Gytkjær e Crnigoj prendono il posto di Oristanio ed Ellertsson. Al 38' il vantaggio degli ospiti: sulla punizione tagliata da sinistra di Nicolussi Caviglia, Gatti, per anticpare Idzes a centro area, mette alle spalle di Di Gregorio. Subito dopo escono Danilo e Yildiz, sostituiti da Locatelli e Nico Gonzalez al rientro dopo due mesi e mezzo. Al quinto minuto di recupero la Juventus evita il primo ko in campionato grazie a un fallo di mano in area di Candela: rigore inevitabile: Dagli 11 metri Vlahovic spiazza Stankovic e fa 2-2. Si chiude tra i fischi dell'Allianz Stadium.
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Goggia seconda nella discesa di Beaver Creek, vince...
L'azzurra al rientro dopo 10 mesi di stop
Sofia Goggia chiude al secondo posto la discesa di Beaver Creek, valida per la Coppa del mondo di sci alpino, al rientro dall'infortunio di dieci mesi fa, nel quale ha riportato la frattura di tibia e malleolo. L'azzurra termina la sua prova con il tempo di 1'32"54, alle spalle dell'austriaca Cornelia Huetter, vincitrice in 1'32"38. A completare il podio la svizzera Lara Gut-Behrami (1'32"72).
Quarto posto per la statunitense Lauren Macuga (1'32"90) che si lascia alle spalle l'austriaca Ricarda Haser (1'32"94) e la ceca Ester Ledecka (1'32"98). Oltre alla Goggia altre due italiane chiudono in top ten: Marta Bassino (1'33"02) settima e Federica Brignone (1'33"25) nona. A punti anche Laura Pirovano (1'33"27) undicesima, Roberta Melesi (1'32"95) diciottesima, Elena Curtoni (1'34"38) ventiquattresima e Nadia Delago (1'34"68) ventisettesima.
"Ho fatto una gara buona, non eccelsa, secondo me sono riuscita a sciare più discretamente sui miei piedi nella parte alta, chiaramente avendo sempre fatto fatica nelle due prove dei giorni scorsi, oggi sono stata molto accorta", dice Goggia. "E' come se avessi sciato per tutta la gara all’80% del mio potenziale. E' comunque un ottimo risultato per il quale avrei firmato alla vigilia, però avere lasciato giù quei 16 centesimi nell’ultima parte che mi sono costati la vittoria mi stanno lì, saranno il fuoco per il supergigante di domenica".
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Asi, Claudio Barbaro confermato presidente
l’Ente di promozione sportiva che quest’anno ha festeggiato il suo Trentennale
Oggi, alla Casa delle Armi del Foro Italico di Roma, si è svolta l’XI Assemblea nazionale elettiva di Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, l’Ente di promozione sportiva che quest’anno ha festeggiato il suo Trentennale. All’assemblea erano presenti 279 delegati in rappresentanza di 1694 associazioni. Claudio Barbaro è stato confermato alla presidenza dell’ente con il 98,02% delle preferenze. “Ringrazio i delegati che hanno rinnovato la fiducia. Proseguiremo nel cammino iniziato tanti anni fa, continuando a promuovere lo sport come perno centrale delle politiche per il benessere, la salute, la cultura, l’ambiente e come volano economico”, queste le prime parole di Barbaro.
Asi con quasi un milione e mezzo di tesserati su tutto il territorio nazionale è il primo Ente di Promozione Sportiva, un traguardo raggiunto grazie al capillare lavoro dei dirigenti territoriali e dei settori sportivi. Oggi Asi è anche una casa per 652 discipline, moltissime non ricomprese nel registro Coni. “Parliamo di due milioni di praticanti”, prosegue Barbaro. “Pari dignità assistenziale, fiscale, sanitaria, insomma gli stessi diritti di praticare sport in sicurezza degli altri è sicuramente una delle frontiere del nuovo quadriennio ed in questo gli Enti di Promozione Sportiva saranno protagonisti delle politiche governative sul tema. Dopo che lo sport è stato inserito nella nostra Carta Costituzionale - sottolineando l’importanza dell’attività fisica ‘in tutte le sue forme’ – è questa una strada da percorrere proprio insieme al Governo”.
“Un’altra sfida, quella che ci vedrà moderatori tra le esigenze delle associazioni sportive e i decisori politici, accompagnando la riforma generale dello sport, a tutela delle associazioni e dei gestori degli impianti sportivi in Italia, che vede impegnato il Governo nella promozione di politiche incentrate sul benessere della collettività legata allo sport. Un’importanza e una dignità che i ministri presenti Francesco Lollobrigida e Andrea Abodi hanno riconosciuto al nostro mondo. Proprio lo sport di base deve essere interprete principale del cambiamento”.