Ferie non godute, Consulcesi ottiene per suoi assistiti oltre 310mila euro
Disponibile online il webinar sulla monetizzazione ottenuta alla luce delle ultime novità giurisprudenziali
Non è più una concessione eccezionale, ma un diritto vero e proprio essere rimborsati per le ferie non godute. E' questo il messaggio del webinar organizzato da Consulcesi Club (ora disponibile online) sul tema della monetizzazione delle ferie non godute, alla luce delle ultime novità giurisprudenziali. Grazie a decenni di esperienza e competenza nel fornire supporto legale ai professionisti sanitari, la società, proprio su questa questione, ha ottenuto indennizzi per oltre 310mila euro nel 2024 a favore dei propri assistiti. Con l'ordinanza del 24 luglio 2024 (C-689/22), la Corte di Giustizia dell'Unione europea ha confermato il diritto dei dipendenti pubblici a ricevere l'indennizzo per le ferie non godute.
Al webinar, che si è tenuto lo scorso 10 dicembre - si legge in una nota - hanno partecipato gli avvocati Francesco Del Rio, Carolina Limonta e Laura Usanza, oltre che Simona Gori, responsabile Consulcesi Club, che hanno fatto il punto sulle novità normative in materia, sui diritti ormai conclamati dei professionisti e sulle possibili strategie per ottenere l'indennizzo spettante per la mancata fruizione delle ferie. Gli esperti hanno illustrato l'iter necessario per richiedere la monetizzazione, dialogando con i partecipanti per chiarire dubbi, correggere interpretazioni errate della normativa italiana e fornire consigli pratici su come procedere. Il webinar ha inoltre approfondito i doveri del datore di lavoro, le condizioni legali per presentare la richiesta e le tempistiche da rispettare, spiegando gli oneri di prova e i limiti temporali associati al diritto alla monetizzazione.
"La Corte di Giustizia europea - ha spiegato l'avvocato Del Rio nel corso del webinar - ha finalmente posto un paletto importante a un'interpretazione normativa che si trascinava da tempo e che, ancora oggi, viene talvolta citata nelle comunicazioni delle aziende sanitarie. E' stato chiarito che il divieto assoluto di monetizzazione delle ferie non godute rappresenta un'ipotesi residuale. Si tratta di un ribaltamento significativo rispetto alla visione precedente, secondo cui la monetizzazione era possibile solo in casi eccezionali e ben specificati. Ora, invece, è stato stabilito che la monetizzazione è la regola, e le situazioni in cui il lavoratore non può accedervi sono limitate e circoscritte".
L'ordinanza C-689/22 della Corte di Giustizia dell'Unione europea, la più recente in materia, si allinea alla sentenza del 18 gennaio 2024 (C-218/22) e a un orientamento giurisprudenziale consolidato da oltre 10 anni. Nel corso del tempo, Consulcesi ha riportato numerosi successi in questo ambito, spesso senza dover arrivare alla fase processuale. Molte aziende, infatti, hanno scelto di avviare soluzioni transattive immediatamente dopo aver ricevuto la notifica del ricorso presentato dai legali della società di consulenza, evitando così di affrontare l'udienza davanti al giudice del lavoro e scongiurando una sconfitta pressoché inevitabile.
Consulcesi Club mette a disposizione dei professionisti sanitari una vasta gamma di servizi progettati per sostenere e semplificare la loro attività professionale. Tra i temi di maggiore interesse spicca proprio quello delle ferie non godute: i clienti che hanno avuto un contratto con il Servizio sanitario nazionale, cessato per dimissioni, pensionamento o altre ragioni, e che possiedono un residuo di ferie non utilizzate, possono accedere a una consulenza legale gratuita. Questo servizio comprende la valutazione della possibilità di richiedere la monetizzazione delle ferie e il calcolo dell'importo economico reclamabile. Per agevolare ulteriormente il processo, è disponibile un tool automatico che stima l'indennizzo spettante, rendendo la procedura semplice e immediata, oltre che un modulo scaricabile ed editabile per richiedere l'accesso agli atti e accertare il numero di ferie maturate e non godute.
Cronaca
Tumori, ok a nuove terapie per neoplasie endometrio, retto...
Via libera da Ema e Fda per 3 trattamenti innovativi di Gsk
Le agenzie del farmaco europea e americana hanno dato parere favorevole a 3 nuove terapie messe a punto da Gsk per la cura dei tumori dell'endometrio, del retto e del polmone.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) - informa l'azienda farmaceutica - ha espresso parere favorevole all'indicazione in prima linea di dostarlimab in combinazione con chemioterapia (carboplatino e paclitaxel) per il trattamento di tutte le pazienti adulte con carcinoma endometriale primario avanzato o ricorrente candidate alla terapia sistemica. Ciò includerebbe le pazienti con tumori mismatch repair proficient (Mmrp)/microsatellite stable (Mss), che rappresentano il 70-75% delle diagnosi di carcinoma endometriale e che hanno opzioni di trattamento limitate. L'autorizzazione all'immissione in commercio da parte della Commissione europea è prevista nel primo trimestre del 2025. La domanda di ampliamento dell'uso di dostarlimab si basa sui risultati della Parte 1 dello studio di fase III Ruby, che ha raggiunto i 2 endpoint primari di sopravvivenza libera da progressione (Pfs) e sopravvivenza globale (Os), dimostrando un beneficio statisticamente e clinicamente significativo nell'intera popolazione delle pazienti trattate con dostarlimab più carboplatino-paclitaxel rispetto alla sola chemioterapia. Dostarlimab in associazione alla chemioterapia è l'unico regime basato sull'immuno-oncologia a mostrare un beneficio di Os statisticamente significativo in questa popolazione di pazienti. Le analisi di sicurezza e tollerabilità, nel trial Ruby, hanno mostrato un profilo di sicurezza per dostarlimab più carboplatino-paclitaxel che era coerente con i profili di sicurezza noti dei singoli agenti.
L'Ema ha inoltre concesso la designazione di 'Priority medicines' (Prime) per Gsk5764227 (Gsk'227), il coniugato farmaco-anticorpo (Adc) mirato a B7-H3 in fase di valutazione per il trattamento di pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio esteso recidivante (Es-Sclc). La designazione Prime supporta lo sviluppo di medicinali che potenzialmente offrono un importante vantaggio terapeutico per i pazienti. Tale designazione, in questo caso, è supportata dai dati clinici preliminari dello studio Artemis-001. Si tratta di uno studio multicentrico di fase I, in aperto, condotto su oltre 200 pazienti, che valuta la sicurezza, la tollerabilità e l'attività antitumorale preliminare nei tumori solidi localmente avanzati o metastatici, tra cui Es-Sclc recidivante, condotto da Hansoh Pharma. I risultati di efficacia e sicurezza di questo studio sono stati presentati alla Conferenza mondiale sul cancro ai polmoni del 2024 all'inizio di quest'anno. Gsk ha recentemente avviato uno studio globale di fase I al fine di supportare un percorso di registrazione per Gsk'227.
Infine, la Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha concesso la designazione di terapia innovativa a dostarlimab per il trattamento di pazienti affetti da carcinoma rettale localmente avanzato con deficit del mismatch repair (dMmr)/instabilità microsatellite elevata (Msi-H). La Breakthrough Therapy Designation mira ad accelerare lo sviluppo e la revisione di farmaci con il potenziale di trattare una condizione grave e in cui le prove cliniche preliminari indicano un miglioramento sostanziale rispetto alla terapia attualmente disponibile.
La designazione di Breakthrough Therapy della Fda è supportata da dati clinici preliminari dello studio collaborativo di fase II in corso, supportato da Gsk, con il Memorial Sloan Kettering Cancer Center. Nel carcinoma rettale dMmr localmente avanzato di prima linea, lo studio ha mostrato una risposta clinica completa (cCr) senza precedenti del 100% in tutti i 42 pazienti che hanno completato il trattamento con dostarlimab, per i quali non si è trovata nessuna evidenza di tumori dalla risonanza magnetica per immagini, dall'endoscopia, dalla scansione Pet e dall'esame rettale digitale. E' stata osservata una risposta clinica completa sostenuta con un follow-up mediano di 26,3 mesi (95% CI: 12,4-50,5), nei primi 24 pazienti valutati.
Economia
Spazio, Sace: “Per l’Italia un’economia...
Lo sottolinea uno studio di Sace diffuso nella Giornata nazionale dello Spazio
Nel 2023 il valore delle vendite finali dell'industria spaziale europea ha raggiunto gli 8,4 miliardi di euro, cifra destinata a incrementarsi nei prossimi anni grazie a una domanda pubblica e privata in continua crescita: per ogni euro speso, ne sono creati 11. Lo sottolinea uno studio di Sace diffuso nella Giornata nazionale dello Spazio in cui si ricorda come con oltre 800 imprese costituite nell'ultimo decennio e 63mila occupati, l'Ue è la seconda regione al mondo per investimenti. L’industria dello spazio in Italia - spiega Sace - "è un settore strategico del futuro, con una filiera estremamente ramificata in diversi settori dell’economia, composto da oltre 400 imprese, di cui il 66% PMI e il 27% startup, che realizzano un giro d’affari di circa 3 miliardi, a dimostrazione di una forte dinamicità e di una crescita ancora non pienamente espressa. Il potenziale del settore è molto alto: per ogni impiego occupato ne sono generati 4 nuovi".
La Space Economy - si ricorda- "è costituita da molteplici filiere interconnesse che coprono tutte le fasi, dall'upstream al downstream, e coinvolgono numerosi e svariati settori, dagli apparecchi elettrici, alla meccanica strumentale, fino a settori che beneficiano del segmento spazio per ottenere incrementi in termini di produttività e di sostenibilità, come per esempio l’agricoltura e i trasporti".
Nonostante le grandi potenzialità, le aree di miglioramento e i ritardi europei nei confronti dei principali competitor internazionali sono ancora numerosi: nei soli investimenti privati il gap è stimato in 10 miliardi di euro per i prossimi 5 anni. Comunque, ricorda Sace, "in Italia gli investimenti sono in aumento: nel 2023 il nostro è stato il terzo Paese europeo per investimenti realizzandone per €148 milioni. Il settore beneficia del supporto pubblico, sia del governo attraverso il PNRR sia dell’Unione europea con il piano spaziale". "La strada è ancora lunga - conclude lo studio - ma affinché si possano cogliere le tante occasioni che il settore offre le imprese italiane devono far leva sull’eccellenza tecnologica, sull’alta qualità e professionalità della forza lavoro e sulla capacità di fare filiera. Per farlo è necessario semplificare le numerose modalità d’accesso al credito per poter realizzare gli investimenti, in particolare per le imprese di piccola e media dimensione e per le tante start up che caratterizzano il settore, e fare formazione".
Spettacolo
Sanremo, Conti: “Fedez e Tony Effe? Sono...
"Cortellesi o Annalisa co-conduttrici? Non so ancora nulla"
Fedez e Tony Effe? "Sono due ragazzi intelligentissimi. Lì canteranno e basta, ne sono sicuro". A dirlo è Carlo Conti, direttore artistico e conduttore del festival di Sanremo 2025, ospite a 'Cinque Minuti' di Bruno Vespa, intervenendo sulla presenza dei due rapper alla kermesse, che sta scatenando diverse polemiche. "E poi - prosegue Conti - fa parte del colore, del calore".
Conti oggi si dichiara "sereno", ma "la scelta dei big - spiega il conduttore toscano- è una cosa che non ti fa dormire la notte, perché senti la responsabilità della discografia in qualche modo. Qualcuno deve andare via, molti amici devi eliminare, molti altri invece li devi includere, quindi devi ascoltare le canzoni e cercare di fare il meglio possibile". E sull'ipotesi ridurre a 24 i concorrenti alla gara, assicura: "Era impossibile". Bocca cucita di Conti anche sui possibili co-conduttori - conduttrici. "Paola Cortellesi? Annalisa? Non so ancora niente", giura.
Damiano David o Jovanotti ospiti al festival di Sanremo? "Beh, magari, dico io, no? Io aspetto la loro telefonata", dice ancora. "Se chiamo io e poi mi dicono di no ci rimango male", ha aggiunto Conti.
Com'è nata l'idea del dopofestival? In Toscana, a Firenze al ristorante di fronte a una ribollita, una pappa al pomodoro e una minestra di farro", la risposta. "Ho proposto ad Alessandro questa idea di adattarsi soprattutto perché volevo anche ampliare i giovani, rimetterli a parte e quindi fare una sorta di talent", spiega Conti.