Ribaltiamo la celebre frase di Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”: è la bellezza che deve essere salvata dal mondo, in un presente che ha infinite brutture senza riflessioni
16 dicembre 2024 - "Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace". Una risposta semplice e in parte veritiera: infatti, oggi vanno di moda delle vere schifezze! Esordisce così, con tono ironico, Stefano Zecchi all’incontro organizzato dall'Associazione di promozione sociale e culturale Ferrara Cambia e moderato da Andrea Maggi, Presidente dell’Associazione e da Elisa Stefanati, psicoterapeuta e giornalista in una sala affollata di persone.
“La bellezza è cultura, intesa come la capacità non solo di possederla, ma anche di riconoscerla" prosegue il professore.” Il bello, il buono e il vero sono i tre concetti che danno forma alla vita umana, al nostro modo di conoscere e di vivere. Se per quanto riguarda la verità e il bene abbiamo percezioni abbastanza oggettive, non si può dire lo stesso della bellezza: chiunque può circondarsi di cose brutte pensando che siano bellissime e vivere felicemente in questo modo.
La bellezza è quindi cultura, poiché bisogna saperla distinguere… dal brutto! La matematica, se è corretta, è valida e misurabile. La bellezza, invece, no. Si può dire che un Picasso sia bello o brutto? O che lo sia la scrittura di Thomas Mann? Bello e brutto non sono risposte immediate né univoche.
Per questo, al giorno d'oggi, c'è bisogno di un altro concetto: l'educazione estetica. "Se non possiamo definirla oggettiva, questa bellezza va riconosciuta, studiata, compresa. È uno dei pilastri della storia umana e di tutte le culture. Cosa saremmo senza la bellezza? Nulla, il deserto".
La circostanza dell’incontro, che ha ottenuto l’accredito dell’Ordine dei Giornalisti, presente tramite il VicePresidente Alberto Lazzarini, è stato anche l’occasione per affrontare il tema dell’informazione tra estetica, etica e responsabilità. Che cosa significa studiare la comunicazione da un punto di vista estetico? La domanda rivolta al professore. Stefano Zecchi ha risposto appellandosi al grande senso di responsabilità che l’attività giornalistica deve possedere in quanto da un lato significa considerarla non una semplice trasmissione di informazioni, attività che va svolta selezionando con grande cura ciò che è ritenuto un fatto di rilevanza, ma anche una relazione coinvolgente che attiva sensibilità, emozione e intelligenza. Dall'altro, significa riflettere con molta cura e senso critico su come i media digitali e i social media, vale a dire tutti quei mezzi che danno forma alla comunicazione e la rendono condivisibile, finiscono per trasformare, influenzare e orientare anche la nostra esperienza sensibile.
La serata è stata anche l’occasione per presentare il suo utimo romanzo appena uscito per i tipi di Mondadori, “Resurrezione” che contiene un messaggio di rinascita, speranza per superare e andare oltre gli ostacoli che limitano e frenano la nostra vita. Dobbiamo essere aperti al cambiamento per superare la paura di mettersi continuamente in gioco, poiché nulla è mai definitivo o già scritto, e c'è sempre la possibilità di evolvere e rinascere. Forte il messaggio sul tema del sacro, della rinascita e della resurrezione da una vita “morta”. Una religione ha un significato per l'intera umanità se porta alla pace interiore e a quella sociale ha aggiunto lo scrittore. La bellezza è anche la forza di risorgere dal nulla, dalla brutalità del male. Fare bellezza non è privilegio dell'artista, anche nell'operare di tanti eroi della vita quotidiana che donano se stessi per aiutare gli altri si fa bellezza. Nella bellezza c'è la condizione ubiqua della resurrezione. La bellezza come antidoto alla violenza.
Infine lo scrittore ha strappato scroscianti applausi alla platea ad una precisa domanda: quale “libreria” non dovrebbe mai mancare nella formazione delle persone. I 5 libri che ognuno di noi dovrebbe leggere sono nell’ordine, l’iliade di Omero, l’opera Fedro di Platone, La Divina Commedia di Dante, il Don Chisciotte di De Cervantes Saavedra, ma anche Goethe, Dostoevskij, Proust, Kafka e Thomas Mann.
E’ stato l’ultimo appuntamento del 2024 per l’Associazione Ferrara Cambia che chiude un anno ricchissimo di iniziative culturali di alto livello: più di 20 incontri con giornalisti, scienziati, filosofi, imprenditori che hanno richiamato centinaia di persone in quella che è diventata, in soli cinque anni, un vero e proprio punto di riferimento per i ferraresi che amano la propria città e vogliono contribuire alla crescita culturale – e non solo – di Ferrara.
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La nuova veste UX per gli utenti di bookmakersaams.eu
Milano, 16/12/2024 - Dieci anni di attività e un regalo per festeggiare rivolto agli utenti di bookmakersaams.eu. Il portale italiano dedicato esclusivamente ai bookmaker ADM si rifà, infatti, il look, offrendo ai suoi utenti un’esperienza di navigazione completamente rinnovata. Nato nel 2014, il portale è stato tra i primi a raccogliere informazioni su bookmaker, casinò online e poker room, ma fino a poco tempo fa il design e la struttura erano rimasti invariati. Oggi viene annunciata una trasformazione radicale del sito, con un focus su usabilità, design moderno e prestazioni ottimizzate.
Layout fresco e intuitivo per bookmakersaams.eu
La prima novità che colpisce lo user è il nuovo layout: il sito è stato ripensato da zero per offrire un’interfaccia moderna, pulita e più semplice da navigare, anche e soprattutto da mobile. Gli utenti potranno ora trovare tutte le informazioni di cui hanno bisogno in modo rapido e intuitivo, grazie a una struttura più ordinata e organizzata. Il menu principale è stato reso più immediato, riducendo i passaggi necessari per accedere alle sezioni più interessanti del sito.
Tecnologia all'avanguardia per un'esperienza di navigazione migliore
Dietro questo nuovo layout si cela una tecnologia avanzata. Si è scelto di far migrare il sito da un sistema WordPress a Gatsby, piattaforma che offre velocità di caricamento ed esperienza di navigazione più fluida. La home page stessa non risulta più appesantita dalle tante informazioni che contiene, per una velocità di caricamento della pagina notevolmente migliorata.
bookmakersaams.eu: ottimizzato per il futuro
Con la sempre crescente tendenza degli utenti a navigare da smartphone e tablet, al centro del restyling di bookmakersaams.eu è stata posta l'ottimizzazione per i dispositivi mobile. Ora il sito è completamente responsive, garantendo che la navigazione sia perfettamente adattata a ogni schermo, che si tratti di un grande monitor o di uno smartphone. Questa attenzione ai dettagli rende l’esperienza utente di altissimo livello, senza compromessi in termini di design o funzionalità.
Particolare attenzione è stata rivolta ai contenuti presenti sul sito, che sono stati interamente rivisti e aggiornati per offrire informazioni più aggiornate, con un occhio di riguardo alle ultime novità di settore e ai requisiti imposti da AGICOM in materia.
Progetti e piani di sviluppo
Questo nuovo design è solo l'inizio. bookmakersaams.eu guarda al futuro con grandi ambizioni: l’obiettivo è quello di continuare a migliorare sito non solo dal punto di vista estetico, ma anche funzionale. Nei prossimi mesi, in linea con i trend del settore gambling, potrebbero essere introdotte nuove feature che permetteranno agli utenti di personalizzare ulteriormente la propria esperienza di navigazione, anche grazie alle Intelligenze Artificiali, per avere un'interfaccia ancora più interattiva. Infine, verranno implementati nuovi piani di utilizzo per gli utenti e abbonamenti speciali, il tutto per offrire su un’unica piattaforma la più ampia offerta di settore in Italia.
Un progetto ambizioso che ha visto un importante restyling dell’intero sito, dando nuova vita al portale e offrendo agli utenti un sito più moderno, veloce e facile da utilizzare. L’impegno è quello di mantenere sempre alti gli standard e guardare al futuro con nuove idee per migliorare costantemente la piattaforma.
Per informazioni:
https://www.linkedin.com/company/bookmakersaams/
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Piscine Desjoyaux Italia lancia la nuova campagna “La...
Torino, 16/12/2024 - Piscine Desjoyaux Italia presenta la nuova campagna pubblicitaria "La mia piscina", in onda sulle reti Mediaset. Protagonista è Samuele Ricci, astro nascente del calcio italiano, che accompagna gli spettatori in un viaggio tra showroom, famiglie e piscine, raccontando in modo autentico e coinvolgente l’universo Desjoyaux.
Questa campagna, pensata per un pubblico sia consumer che business, invita le famiglie a scoprire la piscina perfetta per le proprie esigenze e gli imprenditori a unirsi alla rete di concessionari Desjoyaux.
Una narrazione che parla a tutti
Lo spot si apre con Samuele Ricci che, dalla sua casa, chiede con naturalezza: "Sai perché la mia piscina è Desjoyaux?". La risposta arriva attraverso una serie di scene corali, dove clienti reali, famiglie e consulenti Desjoyaux spiegano i motivi per scegliere il leader mondiale delle piscine:
Una bambina in showroom risponde con entusiasmo: "Perché è una piscina di nuova generazione!".
Una coppia, in attesa del loro primo figlio, spiega: "Perché il concessionario ci ha seguiti nella realizzazione del nostro progetto."
Una famiglia nella loro nuova piscina racconta: "Dal primo appuntamento... al primo tuffo!", mentre il loro bambino si tuffa nell’acqua.
Un nonno, in un altro showroom, regala un gioco per piscina al nipote e aggiunge: "Perché è leader mondiale da oltre 60 anni."
Lo spot culmina con Samuele Ricci in showroom, che guarda la telecamera e invita il pubblico a fare rete: "Fai rete anche tu, scegli Piscine Desjoyaux.". Con un tocco calcistico, Ricci stoppa una palla e la passa a Luciano Uzzo, Amministratore Delegato di Piscine Desjoyaux Italia, che conclude con un invito per gli imprenditori: "E se vuoi entrare nella nostra squadra, diventa concessionario.".
Lo spot si chiude con un esterno di punto vendita, dove nuovi clienti entrano accolti dai consulenti, mentre la voce di Ricci sottolinea il claim: "Piscine Desjoyaux... La mia piscina.".
Una campagna per famiglie e imprenditori
Con questa campagna, Piscine Desjoyaux Italia ribadisce il suo ruolo di leader nel settore, offrendo non solo prodotti all’avanguardia, ma anche un’esperienza unica per chi sceglie di entrare a far parte del mondo Desjoyaux.
Per il mercato consumer, la campagna evidenzia l’attenzione al cliente in ogni fase: dalla progettazione alla scelta finale, fino ai primi momenti di vita nella piscina.
Per il mercato business, l’invito è chiaro: unirsi a una squadra vincente, entrando nella rete di concessionari Desjoyaux e cogliendo un’opportunità concreta in un settore in crescita costante.
Un racconto multicanale
"La mia piscina" sarà visibile sulle principali reti Mediaset e avrà una forte presenza digitale. Una landing page dedicata (www.piscinedesjoyaux.it/la-mia-piscina) offrirà approfondimenti sia per chi cerca una piscina su misura, sia per chi vuole diventare concessionario.
Piscine Desjoyaux: dove la piscina diventa realtà
"La mia piscina" non è solo una campagna, ma un invito a vivere momenti indimenticabili con Piscine Desjoyaux e a costruire un futuro solido con un partner affidabile.
Sito web: www.piscinedesjoyaux.it
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Salvatore D’auria, le cellule staminali contro...
I dati dicono che l'artrosi all'anca ha un’incidenza, in Italia, di circa 470 casi ogni 100mila persone all'anno, con numeri leggermente più alti (495) in riferimento alle donne di età compresa tra i 70 e i 79 anni: "Si tratta -spiega il professor Salvatore D'Auria, primario di Ortopedia all'ospedale Fatebenefratelli di Benevento- di una condizione a carattere degenerativo. I sintomi, inizialmente lievi, tendono con il tempo all'ingravescenza fino anche a limitare seriamente la deambulazione. Una condizione simile a quella che si verifica in caso di problemi al ginocchio, l'altra articolazione a forte rischio. Le protesi, quando il problema si amplifica, sono la soluzione finora più adottata ma ora una forte risposta arriva dalla cosiddetta medicina rigenerativa".
Una terapia innovativa che si basa sull'utilizzo delle cellule staminali mesenchimali prodotte dal midollo osseo e presenti nel sangue periferico: "Il loro innesto -sottolinea il professor D'Auria- va a riparare eventuali alterazioni tendinee, cartilaginee e muscolari o patologie legate alla necrosi della testa del femore o omerale. Nel nostro ospedale, uno dei pochi che esegue pubblicamente questo tipo di intervento, abbiamo trattato, in quattro anni, oltre mille persone. Si tratta di una soluzione che, dall'esperienza fin qui acquisita, allontana l'uso di protesi per diversi anni. Un aspetto questo da non sottovalutare perché garantisce una qualità di vita decisamente migliore. Senza dimenticare che si può, con la medicina rigenerativa, raggiungere persone che erano escluse da qualsiasi trattamento, come, ad esempio, gli obesi gli over 70".
La terapia cellulare fa insomma parte di quella nuova branca della medicina che si pone l’obiettivo di sostituire organi e tessuti danneggiati. La conoscenza sempre più approfondita della biologia delle staminali ha permesso, in questi ultimi venti anni, lo sviluppo di tecniche sempre più innovative e mirate per curare o prevenire tutta una serie di malattie: "I benefici -chiosa il professor D'Auria- sono evidenti e sono orgoglioso che il mio ospedale abbia deciso di fare questa scelta che non appartiene a molte strutture pubbliche Un investimento importante e, nello stesso tempo, oculato per mettere al centro l'uomo e la sua sofferenza. Non si mette mai una protesi a cuor leggero perché comunque limita i movimenti e la vita delle persone. Sapere che esiste una possibilità migliorativa è dunque rassicurante per medici e pazienti".
Per informazioni: https://ortopedicodauria.it/