Tony Effe e il concerto di Capodanno a Roma, Campidoglio gli ha chiesto passo indietro
Gualtieri: "Evento che deve unire, non c’è nessuna censura"
Tony Effe non salirà sul palco del concerto di Capodanno organizzato a Roma al Circo Massimo. La decisione del Comune della Capitale dopo giorni di polemiche. "Non c’è nessuna censura, non stiamo parlando del diritto sacrosanto di Tony Effe di esprimersi e di fare concerti a Roma ma dell’opportunità di utilizzare risorse pubbliche dell’amministrazione, e quindi dei cittadini, per fare di lui uno degli ospiti del concerto di Capodanno", ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine dell’inaugurazione del progetto ‘Murales’ a piazza Venezia. "Nel momento in cui è risultato evidente che quella scelta avrebbe diviso la città e urtato la sensibilità di tanti, abbiamo ritenuto opportuno chiedere un passo indietro perché per noi il concerto di Capodanno deve unire e non dividere la città’’.
La polemica
La partecipazione di Tony Effe al concerto di Capodanno di Roma è diventata subito un caso. Il rapper era stato annunciato dallo stesso sindaco della Capitale tra gli artisti. Nel mirino ci sono i testi di alcune canzoni, giudicati misogini e contro le donne.
Il Comune, dopo aver ricevuto lamentele bipartisan da parte di diversi esponenti politici e della giunta, ha deciso di fare un passo indietro sulla sua decisione .
Cronaca
Sanità, Italia 18esima in Ue per digitale, Ia libera da...
Eurispes-Enpam, ancora basse competenza in Ssn, senza infrastrutture su territorio nazionale rischio ulteriore gap Nord-Sud
Per il Servizio sanitario nazionale il livello di competenze digitali del personale, ancora troppo basso, è una sfida tutta da affrontare. L'Italia è 18esima per grado di digitalizzazione tra i 27 Paesi dell'Ue. E c'è il problema della digitalizzare delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale, come indicato dalla Missione 6 del Pnrr. "Il rischio, in sanità, è che alle ben note disuguaglianze del Ssn 'analogico', mai sanate, potrebbero sommarsi quelle specifiche del Ssn digitalizzato". E' uno degli elementi emerso dal III Rapporto sulla 'Salute e il sistema sanitario', presentato questa mattina a Roma dall'Osservatorio Salute, legalità e previdenza, che vede insieme Eurispes ed Enpam, Ente nazionale di previdenza dei medici.
Per quanto riguarda le promesse dell'intelligenza artificiale in ambito clinico - evidenzia il report - l'Ia ha già mostrato le sue potenzialità: nell'attività diagnostica; nell'analisi dei dati e di medicina predittiva; nell'assistenza ai pazienti, consentendo progetti di telemedicina avanzata, e potrebbe ridurre del 17% il tempo che i medici impiegano in compiti di natura amministrativa, che attualmente corrisponde al 50% del tempo di lavoro. La sburoctatizzazione dell'attività medica può avere come conseguenza più tempo e attenzione da investire nella relazione tra medico e paziente. "Il Pnrr rappresenta, un'opportunità concreta (l'ultima?) per un rilancio del Ssn grazie alla digitalizzazione", indica il rapporto.
Sul piano informatico, nel report si sottolineano anche i rischi di sicurezza. Nel 2023 si sono registrati 396 cyberattacchi a livello globale: il numero più elevato registrato dal 2018 (Rapporto Clusit Healthcare). Più dell'80% degli attacchi avvenuti nel 2023 hanno avuto conseguenze gravi o gravissime sulle strutture sanitarie coinvolte, con serie ripercussioni anche sulla salute dei pazienti. Alcuni studi hanno rilevato una correlazione tra gli attacchi informatici e l'aumento della mortalità negli ospedali colpiti. In Europa, tra gennaio 2021 e marzo 2023, i Paesi più colpiti sono stati Francia, Spagna, Germania, Paesi Bassi e Italia, i cui sistemi sanitari hanno registrato più del 60% dei cyberattacchi. Gli ospedali europei si sono confermati il target prediletto dai cyber criminali.
Cronaca
Roma, silos cantiere piazza Venezia Metro C diventano...
Gualtieri: "Cantiere da disagio a opportunità per spazi d'arte"
I silos del cantiere della stazione piazza Venezia della Metro C di Roma diventano ‘tele’ per opere di artisti contemporanei. Il progetto ‘Murales’ è stato promosso e finanziato dal consorzio guidato da Webuild e Vianini Lavori impegnato nella costruzione della Metro C, con il patrocinio di Roma Capitale. Da oggi ogni quattro mesi sui silos del cantiere di piazza Venezia si alterneranno opere di artisti contemporanei.
"E’ una vera gioia inaugurare questa prima opera artistica perché pensiamo che un cantiere è un disagio ma al tempo stesso può essere trasformato in un’opera d’arte. Il cantiere di piazza Venezia diventerà uno dei più grandi siti espositivi del mondo’’, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presentando il progetto insieme a Pietro Salini ad di Webuild e Vincenzo Onorato ad di Vianini Lavori.
"Abbiamo colto l’opportunità di fare di uno dei cantieri più giganteschi una gigantesca tela espositiva, uno spazio espositivo museale davvero unico, credo che non ne esistano di queste dimensioni, nel cuore di Roma. E’ un ribaltamento, trasformiamo un problema in opportunità. Un progetto che nasce anche da una iniziativa dell’assemblea capitolina (con una mozione a prima firma della presidente Svetlana Celli ndr) poi accolta con entusiasmo da tutti. Ringrazio tutti, ringrazio la Soprintendenza che ha avuto coraggio, si possono dire dei sì intelligenti. L’idea che i cantieri possano essere anche spazi espositivi è molto bella. Speriamo che passando in questa piazza i romani penseranno non solo alla futura stazione ma possano anche ammirare un’opera d’arte’’.
Il primo allestimento è firmato da Pietro Ruffo con l’opera ‘Costellazioni di Roma’. "Grazie a chi ha immaginato che l’arte possa ritornare ad essere un attore principale della nostra città - ha detto Ruffo - Un rapporto d’amore che si era un po’ interrotto. Rimettiamo Roma come centro dell’arte contemporanea’’.
“L’idea di trasformare i silos del cantiere Metro C a piazza Venezia in opere d’arte diventa realtà - ha affermato la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli - Una proposta nata dalla mozione a mia prima firma, approvata dall’Assemblea Capitolina lo scorso settembre, che oggi prende forma grazie alla collaborazione della società Metro C e di tutti coloro che hanno reso possibile questo ambizioso progetto. E’ stato emozionante assistere questa mattina allo svelamento della prima opera ‘Costellazioni di Roma’ di Pietro Ruffo con la quale diamo avvio ad una serie di installazioni che saranno realizzate da importanti artisti”.
“Nel cuore di Roma, offriamo alla città e ai suoi visitatori, anche in vista del Giubileo, un esempio di come l’arte possa integrarsi con il tessuto urbano anche in contesti di trasformazione e sviluppo. Nonostante la complessità dei lavori, l’obiettivo è trasformare un cantiere strategico per la mobilità cittadina in un’opportunità di bellezza e creatività. I silos diventano vere e proprie tele, un museo contemporaneo a cielo aperto capace di dialogare con la storia millenaria che ci circonda. Vogliamo dunque che cittadini e turisti possano vivere l’esperienza dell’arte anche in spazi inaspettati, dove passato e futuro, tradizione e innovazione si intrecciano. Ringrazio in particolar modo i consiglieri capitolini che hanno condiviso questa visione e, soprattutto, i cittadini di Roma che con pazienza vivono i cambiamenti della città. Oggi, insieme, dimostriamo come l’arte possa trasformare, ispirare e valorizzare la vita urbana", ha concluso Celli.
Cronaca
Silvia Nowak, uccisa e poi bruciata nel salernitano. In...
La svolta dopo due mesi di indagini. La donna scomparsa venne ritrovata cadavere vicino a casa
Svolta nelle indagini per l'omicidio di Silvia Nowak dopo due mesi di indagini. A finire in manette è stato il compagno che avrebbe simulato la scomparsa dopo il delitto. Dopo complesse e articolate indagini, iniziate a seguito della scomparsa di Silvia Nowak, la cittadina tedesca, il cui cadavere fu trovato semicarbonizzato il 18 ottobre scorso a Castellabate nel salernitano, frazione Ogliastro Marina, i carabinieri della compagnia di Agropoli, con il supporto dei militari del reparto operativo del comando provinciale di Salerno, hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla Procura di Vallo della Lucania, nei confronti del compagno della donna. A quest'ultimo sono contestati i reati di omicidio aggravato e distruzione di cadavere. In merito, il provvedimento pre-cautelare, dopo avere attentamente valutato gli alibi proposti nel corso dell'investigazione, dà conto della sussistenza di un quadro di particolare gravità indiziaria a carico dell'indagato.
Le contraddizioni nella sua versione dei fatti e gli accertamenti eseguiti dal Ris di Roma hanno fatto propendere per la riferibilità dei fatti per cui è procedimento penale al compagno della vittima. In particolare - si legge in una nota a firma del procuratore Antonio Cantarella - è stato ricostruito che nel pomeriggio del 15 ottobre il compagno avrebbe ucciso Silvia Nowak in un luogo isolato (nel bosco confinante con la proprietà), colpendola reiteratamente con un corpo contundente e tagliente e distruggendone parzialmente il cadavere, con il fuoco.
Dopo l'efferato delitto, l'indagato, secondo la tesi seguita dalla Procura, simulò la scomparsa della vittima. Contestualmente all'esecuzione del decreto, sono iniziate le perquisizioni delegate dall'autorità giudiziaria, presso le dimore in cui il fermato ha stabilmente vissuto, in epoca successiva all'omicidio.