Altroconsumo, rincari olio extravergine oliva, arriva test comparativo per risparmiare
Oggi i consumatori pagano l’olio più del doppio rispetto a tre anni fa.
Il prezzo dell’olio extravergine di oliva è probabilmente la voce più cara nel carrello della spesa. E non si arresta l'impennata dei prezzi: rispetto al 2019, il prezzo dell'olio d'oliva nazionale all'origine (quello pagato agli agricoltori da grossisti, imbottigliatori e operatori della filiera) è passato da meno di 4 euro al litro a più di 9 (agosto 2024). Tra agosto 2024 e agosto 2023 c’è stato un aumento del 32%, e incrementi ancora più significativi rispetto ad agosto 2022 (+88%) e ad agosto 2021(+112%). Oggi, i consumatori pagano l’olio più del doppio rispetto a tre anni fa. A segnalarlo è Altroconsumo che rileva come dal 2021 a oggi molti oli dei loro test sono aumentati anche dell’80%. Come si fa a risparmiare? Le promozioni aiutano, ma il margine si è fatto più sottile (dal 30 al 15%). Per risparmiare suggerisce Altroconsumo di scegliere il suo test sull’olio con il miglior rapporto fra la qualità e il prezzo.
Nel test comparativo sull’olio extravergine di oliva, condotto su 20 prodotti, l’Organizzazione ha rilevato i loro prezzi a marzo e novembre 2024 e ha registrato aumenti nella maggior parte dei casi. Questi incrementi oscillano dall’1% al 12%, con alcune variazioni significative. Ad esempio, il prezzo medio dell’olio Pietro Coricelli è passato da 9,76 euro a marzo a 10,96 euro a novembre dello stesso anno.
Altroconsumo ha inoltre approfondito l’andamento dei prezzi dei prodotti testati confrontando i dati rilevati a marzo 2024 con quelli di aprile 2021, escludendo le promozioni e analizzando oltre mille punti vendita in diverse città italiane. Il risultato è impressionante: in tre anni, i prezzi sono schizzati alle stelle. I prodotti che sono aumentati di più sono i due oli del discount, che sono passati da meno di 4 euro a circa 9 euro la bottiglia (o al litro). Gli aumenti hanno colpito anche i marchi delle private label: sia il prodotto a marca Coop sia l’olio a marca Conad, per esempio, sono passati da circa 4 euro a più di 9 euro al litro.
I prodotti più economici del 2021 (con un prezzo medio inferiore ai 6 euro) hanno registrato gli aumenti più elevati, superiori all’80%. Gli oli che nel 2021 costavano oltre 7 euro al litro hanno invece avuto incrementi più contenuti, inferiori al 65%. Questo fenomeno ha ridotto significativamente la scelta per i consumatori: fino al 2021 era possibile optare per un olio più economico o uno di fascia alta; oggi i prezzi sono molto più omogenei, limitando le opzioni disponibili.
Con prezzi così alti e un’offerta ormai simile tra i vari prodotti, come si può fare la scelta giusta? Per aiutare i consumatori, anche quest’anno Altroconsumo ha confrontato 20 oli extravergine di oliva disponibili nella grande distribuzione. Il test svela il Migliore del Test, ma anche tanti oli premiati con il titolo di Migliore Acquisto, cioè quelli con il miglior rapporto fra la qualità e il prezzo.
Con le promozioni si può effettivamente risparmiare? Sì, ma molto meno di prima. Nel 2021, acquistando olio in promozione, si spendeva circa il 30% in meno rispetto al prezzo pieno; l’anno seguente la convenienza delle promozioni è scesa al 23% mentre nel 2023 in media il risparmio è arrivato solo al 17%. Insomma, il trend non è positivo e non sembra arrestarsi: nei primi otto mesi del 2024 il risparmio infatti è sceso al 15%. A conti fatti, oggi acquistare olio in promozione fa ancora risparmiare, ma solamente la metà rispetto al 2021: prima di questa data un olio extravergine in promozione costava anche meno di 4 euro al litro, ad agosto 2024 superava gli 8 euro al litro.
Economia
Manovra, Barazzoni (Sio): “Grande soddisfazione per...
‘Prevede un supporto di 1 mln per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, cui si aggiungeranno ulteriori finanziamenti pari a 1,2 mln tra il 2025 e il 2027’
La Società italiana dell’obesità (Sio) esprime "grande soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento in legge di bilancio che istituisce un fondo dedicato al contrasto dell'obesità in Italia". Il fondo così costituito prevede un supporto di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, cui si aggiungeranno ulteriori finanziamenti di 200mila euro nel 2025, 300mila euro nel 2026 e 700mila euro nel 2027.
"Esprimiamo la nostra sincera gratitudine al Parlamento e al Governo per questa azione molto importante e significativa -dichiara l presidente della Sio, Rocco Barazzoni - L'istituzione di un fondo dedicato rappresenta un primo passo fondamentale per rendere più efficaci le politiche di prevenzione, diagnosi e cura di questa malattia. Perché questo passaggio risulti pienamente efficace, è ora necessario che l'obesità venga inserita al più presto nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), e che venga pubblicato e implementato il Piano Nazionale Cronicità, che include finalmente l’obesità tra le patologie croniche. Chiediamo inoltre la definizione e implementazione nelle regioni di Pdta dedicati. È infatti essenziale che vengano messe a disposizione dei cittadini affetti da obesità percorsi di diagnosi e trattamento efficaci, con terapie adeguate ad affrontare una patologia dal fortissimo impatto sanitario, sociale ed economico".
L'obesità rappresenta oggi una delle sfide principali per i sistemi socio-sanitari, e l'Italia, con questa iniziativa, si pone come avanguardia nel contrasto a questa malattia. Le persone adulte con obesità in Italia rappresentano il 12% della popolazione, ovvero circa 6 milioni, a cui si aggiunge un altro 40% circa di persone con sovrappeso. Questo significa che nel nostro Paese un problema di eccesso di peso riguarda oltre la metà degli individui adulti. Inoltre, circa un bambino su tre in Europa ha un problema di sovrappeso o obesità, e i numeri in Italia sono purtroppo in linea (circa il 30%). Insieme a Sio, si esprime anche l’associazione pazienti "Amici Obesi": "Il provvedimento ci rende felici e grati, in particolare agli onorevoli Benigni e Pella primi promotori di questa iniziativa. Auspichiamo che questo primo passo sia seguito dall’inserimento dell’obesità nei Lea, e dalla implementazione di percorsi sanitari efficaci -afferma la presidente Iris Zani -. L'obesità non è una scelta, ma una vera e propria patologia. È fondamentale che venga garantita l'opportunità di cura per tutti i pazienti, senza discriminazioni. Lo stigma associato all'obesità deve essere combattuto, riconoscendo che le persone affette da questa condizione meritano rispetto e accesso alle migliori cure disponibili”.
La Sio - riporta una nota - continuerà a lavorare a fianco delle Istituzioni per garantire che le politiche di prevenzione, diagnosi e cura dell'obesità siano sempre più efficaci e accessibili a tutti. L’istituzione del Fondo va nella direzione giusta: si tratta di un passo molto importante per il nostro Paese, che contribuirà a migliorare l’efficacia delle politiche di prevenzione e trattamento di questa malattia. Ora è fondamentale agire affinché il Ministero della Salute, l’Aifa e le Regioni si attivino per ridurre l’incidenza e la prevalenza di questa patologia attraverso un piano strutturato che metta a disposizione dei cittadini percorsi di cura dedicati, e ai medici, e a tutti i professionisti sanitari coinvolti, gli strumenti migliori per agire con tempestività ed efficacia".
Economia
Manovra, ok finale dopo Natale: da pensioni a rimborsi per...
Ok a stretta compensi extra-Ue. Web tax solo per i big e Ires ridotta per chi reinveste. Capigruppo Camera oggi alle 10 per stabilire tempi lavori in aula
Dalla mini-Ires per chi investe e assume al bonus elettrodomestici, dall'anticipo pensionistico con la previdenza complementare ai rimborsi dei ministri non parlamentari. Sono alcune delle novità previste nella manovra 2025, sulla base degli emendamenti approvati in commissione Bilancio alla Camera nel mezzo di votazioni andate avanti a intermittenza per tensioni sulla proposta di rialzo degli stipendi dei ministri, poi stoppata e riformulata con un ben più blando rimborso.
L'esame si è concluso doop le 23.30 e la commissione ha conferito il mandato ai relatori Ylenja Lucaselli (Fdi), Mauro D'Attis (Fi), Silvana Comaroli (Lega) e Francesco Saverio Romano (Noi moderati). Per oggi alle 10 è prevista la capigruppo di Montecitorio che stabilirà i tempi di approdo del testo in aula. Ne consegue che il via libera definitivo in Senato con alta probabilità arrivi tra Natale e Capodanno.
IRES PER CHI ASSUME E INVESTE
Arriva l'Ires premiale. La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera, votando gli emendamenti a rilento e per parti separate, alla norma che prevede un taglio dell'imposta di 4 punti, dal 24% al 20% per le imprese che investono e assumono. L'aliquota ridotta si applica in presenza di precise condizioni: una quota non inferiore all'80% degli utili dell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024 va accantonata ad apposita riserva e che un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati nel 2024 e non inferiore al 24% nel 2023 vada a investimenti che non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro. Le aziende dovranno anche aumentare gli occupati a tempo indeterminato di almeno l'1% e non devono aver fatto ricorso alla cassa integrazione nell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024 o in quello successivo.
BONUS ELETTRODOMESTICI
Bonus per l'acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa, con contestuale smaltimento del vecchio. Una proposta approvata stanzia una dotazione di 50 milioni per la misura, fino ad esaurimento delle risorse. Il contributo dovrà essere non superiore al 30% del costo dell'elettrodomestico e comunque di un massimo di 100 euro, elevato fino a 200 euro per le famiglie con Isee entro 25.000.
IN PENSIONE A 64 CON PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Un altro emendamento approvato prevede la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni cumulando la previdenza obbligatoria e quella complementare.
NO COMPENSI INCARICHI EXTRA-UE PARLAMENTARI E MINISTRI
La Commissione Bilancio della Camera ha approvato la riformulazione dell’emendamento alla manovra che vieta i compensi da incarichi extra-Ue per parlamentari, presidenti di Regione e Provincia e membri del governo, e che prevede un rimborso per le spese di trasferta per i ministri non parlamentari e non residenti a Roma. Nel nuovo testo della cosiddetta norma ‘anti-Renzi’ ricompare la stretta - prevista anche nella versione originaria presentata da FdI - sui membri del governo. Gli esponenti dell'esecutivo tornano, insieme a presidenti di Regione e Province e parlamentari italiani (eletti al Parlamento nazionale e anche a Bruxelles) nella 'lista' di cariche che non possono accettare, durante il mandato, incarichi che comportino un compenso da paesi extra-Ue, ma per loro si prevede un'ulteriore specifica. I membri del governo sono infatti esclusi dalla possibilità, prevista invece per i parlamentari, di poter ottenere un'autorizzazione che li esenti dal divieto (fino ad un tetto massimo di 100mila euro l'anno di compenso), sancendo di fatto uno stop assoluto. In caso di violazione, il compenso percepito dovrà essere versato, entro trenta giorni dall'erogazione, all'entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
RIMBORSI MINISTRI
Via libera in commissione Bilancio al nuovo testo della norma della 'discordia' sugli stipendi dei ministri non eletti. I rimborsi delle spese di trasferta per ministri e sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma riguarderanno solo il tragitto da e per il domicilio/residenza. Non passa quindi l'equiparazione dei compensi tra ministri parlamentari e si prevede solo il diritto al rimborso delle spese di trasferta per l'espletamento delle proprie funzioni. Per questo, è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Fondo con una dotazione di 500.000 euro annui dal 2025.
CRIPTOTASSA RESTA AL 26% in 2025
Dietrofront sulla stretta fiscale su Bitcoin e simili. In base ad un emendamento approvato in commissione Bilancio l'aliquota dell'imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri redditi delle criptovalute resta al 26 % nel 2025 e sale al 33% nel 2026, contro il rialzo al 42% inizialmente indicato nello schema del governo.
WEB TAX SOLO PER I BIG
La web tax torna ad essere applicata solo alle grandi società. In base ad un'altra modifica approvata la web tax sarà pagata dalle imprese che realizzano ricavi da servizi digitali, ovunque realizzati, non inferiori a 750 mln l'anno. Nella versione iniziale della legge di Bilancio del governo si prevedeva invece l'estensione della web tax alle pmi.
REDDITO LIBERTÀ
Via libera all'unanimità dalla commissione Bilancio della Camera a un emendamento riformulato, a firma Boschi, Del Barba e Gadda di Italia Viva, che incrementa di un milione di euro dal 2025 il Fondo del reddito di libertà per garantire l'indipendenza economica e l'emancipazione delle donne vittime di violenza. Per le coperture si attinge dal fondo per l'esigenze indifferibili.
ALTRI FONDI A PONTE STRETTO, +1,4 MILIARDI
Nuovi fondi al Ponte sullo Stretto. La Commissione bilancio della Camera ha approvato la riformulazione di un emendamento della Lega alla manovra che incrementa di circa 1,4 miliardi, rispetto agli 11,6 miliardi della scorsa finanziaria, le risorse complessive per l’opera fino al 2032. La cifra tuttavia è inferiore di circa 3 miliardi se confrontata con quella inizialmente prevista nel testo originario della proposta di modifica, a prima firma del deputato del Carroccio Riccardo Molinari.
STRETTA SU CONSULENZE ESTERNE RAI
Disco verde sulla stretta sulle consulenze esterne della Rai a partire dal 2025. La Commissione bilancio alla Camera ha approvato l’emendamento alla manovra presentato dai relatori. Secondo il testo, i costi per le consulenze esterne il prossimo anno non potranno superare quelli sostenuti nel 2023. Per il 2026 invece Rai dovrà ridurli del 2% rispetto alla media del triennio 2021-2023 e per il 2027 del 4%. Ulteriori risparmi sono previsti sui costi esterni negli anni 2026 e 2027 in misura pari 2% rispetto al 2024.
CONCESSIONI ELETTRICHE PER 20 ANNI
Via libera alla modifica alla manovra che dimezza le proroghe alle concessioni elettriche da 40 a 20 anni. La riformulazione dell’emendamento al ddl bilancio è stato approvato dalla Commissione Bilancio. Il Mase, sentita l'Arera e il Mef, valuta i piani straordinari di investimento e in caso di esito positivo della valutazione li approva, portando così alla rimodulazione delle concessioni in essere. Inoltre, su iniziativa del Pd, le eventuali maggiori entrate saranno destinate alla riduzione dei costi energetici delle utenze domestiche e non domestiche "previa compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica", si specifica nel testo.
50 MILIONI PER EDITORIA
Aumentano da 20 milioni di euro a 50 milioni nel 2025 le risorse per il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, per essere destinate alla quota spettante alla Presidenza del Consiglio dei ministri ai fini della integrale copertura degli oneri derivanti da disposizioni legislative. L'emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera che introduce la norma è quello a firma Marco Grimaldi (Avs), depositato prima del subemendamento dei relatori che è stato ritirato proprio perché, per regolamento di Montecitorio, non è possibile subemendare un emendamento se esiste già un testo uguale depositato in anticipo.
SALTA OBBLIGO REVISORI MEF IN SOCIETÀ CON CONTRIBUTI PUBBLICI
Salta l'obbligatorietà dei revisori del Mef negli organi di controllo delle società, enti e organismi e fondazioni che ricevono contributi dallo Stato. Vengono però previste strette sulle verifiche in quelle realtà nelle quali sono già presenti i collegi di revisione e sindacali e che ricevono "contributi significativi", la cui entità di questi ultimi sarà stabilita entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge da un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Lo prevede un emendamento riformulato alla manovra, approvato in commissione Bilancio della Camera. Nel testo originario della legge di bilancio, l'entità "significativa" del contributo era stata valutata in 100mila euro, cifra soppressa dall'emendamento.
Economia
Quanto valgono i dati e la privacy nel marketing?
L'incontro organizzato da Digital Angels con i manager di Google, Meta, Tiktok
Si è tenuto ieri, presso lo spazio Binario F a Roma, l’evento “Il valore dei dati e della privacy nel marketing”, organizzato da Digital Angels. La tavola rotonda, moderata da Giorgio Rutelli, vicedirettore Adnkronos, ha affrontato un tema decisivo nell’era digitale: come bilanciare innovazione tecnologica, utilizzo dei dati e tutela della privacy, ponendo al centro, però, il rapporto di fiducia tra brand e consumatori.
Ad aprire l’incontro è stata Virginia Caimmi, Public Affairs Manager di Utopia, che ha introdotto il dibattito sottolineando il ruolo centrale dell’inclusione digitale e del superamento delle barriere di accesso, sia a livello globale sia nelle comunità locali.
Angelo Mazzetti, Head of Public Policy di Meta per Italia, Grecia, Malta e Cipro, ha sottolineato il ruolo della tecnologia nello sviluppo della società, soffermandosi sull’importanza di trovare un equilibrio tra innovazione e protezione dei diritti fondamentali.
Pietro Falletta, docente di Diritto dell’informazione alla Luiss, ha analizzato le implicazioni della normativa europea, mettendo in luce le difficoltà di un sistema regolatorio che, pur nato per tutelare i diritti, deve evitare di ostacolare l’innovazione e lo sviluppo economico, soprattutto per le realtà più piccole e dinamiche del mercato.
Intervenendo sul valore della pubblicità personalizzata, Martina Colasante, Government Affairs Manager di Google Italia, ha affrontato i vantaggi offerti dall’uso responsabile dei dati, sia per migliorare l’esperienza degli utenti sia per supportare la crescita delle aziende.
Il tema della sicurezza dei dati è stato approfondito da Enrico Bellini, Head of Government Relations Southern Europe di TikTok, che ha presentato gli investimenti mirati alla protezione delle informazioni degli utenti europei. Iniziative come Project Clover evidenziano come la localizzazione dei dati e il rafforzamento delle infrastrutture siano elementi chiave per promuovere fiducia e sicurezza nell’ecosistema digitale.
Gianluca Martinelli, Global Data Privacy Manager di Avolta AG, ha affrontato la questione della sostenibilità digitale, ponendo l’accento sulla necessità di ridurre l’intrusività delle comunicazioni attraverso un uso etico ed efficiente dei dati, allineato ai principi di responsabilità e trasparenza.
Piermario Tedeschi, Managing Director di Digital Angels e docente alla Luiss Business School, ha individuato alcune delle sfide principali del marketing data-driven: la necessità di adattarsi a una normativa globale frammentata, l’importanza dei dati di prima parte per un approccio strategico e l’urgenza di garantire trasparenza verso i consumatori, come strumento per rafforzare la fiducia e incentivare l’innovazione. Tedeschi ha inoltre sottolineato l’importanza di una collaborazione tra tutti gli attori della filiera: dalle istituzioni, chiamate a fornire regole chiare, alle piattaforme che devono mantenersi compliant, passando per le agenzie che coordinano le attività e le aziende che devono sviluppare una cultura sui dati e sulla privacy.
Infine, Guido Scorza, componente del Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha messo in evidenza la complessità di regolamentare tecnologie in rapida evoluzione, come l’intelligenza artificiale, sottolineando la necessità di un quadro normativo capace di bilanciare sviluppo tecnologico e tutela dei diritti fondamentali. Scorza ha inoltre richiamato l’importanza di un approccio che favorisca l’innovazione senza sacrificare la qualità e il rispetto dei diritti individuali.
L'incontro ha rappresentato un momento di confronto importante tra istituzioni, aziende e professionisti del settore, delineando un futuro in cui innovazione, sostenibilità e protezione della privacy possano convivere. La gestione etica dei dati si conferma un elemento imprescindibile per costruire un ecosistema digitale trasparente, inclusivo e orientato allo sviluppo.