Aviaria fatale in gravidanza, mortalità 90%: allarme scienziati
La metanalisi di un team australiano e l'appello: "Includere prioritariamente le donne incinte nei piani pandemici"
"Contrarre l'influenza aviaria è fatale per la stragrande maggioranza delle donne incinte". A lanciare l'allarme sono i ricercatori del Murdoch Children's Research Institute (Mcri) di Melbourne, in Australia, autori di una metanalisi che analizzato 1.500 articoli scientifici per un totale di 30 casi di mamme contagiate in gravidanza: 27 sono decedute, dato che indica "un tasso di mortalità del 90%", avvertono gli studiosi mentre crescono a livello globale le infezioni umane collegate a focolai di virus aviari altamente patogeni. L'ultima segnalazione nei giorni scorsi dagli Usa, che hanno registrato il primo caso di malattia grave collegata a influenza aviaria A/H5N1 nel Paese, in un paziente ricoverato in Louisiana dopo essere stato esposto a uccelli malati e morti in allevamenti di cortile.
I risultati del lavoro, spiegano i ricercatori australiani, suggeriscono che includere il prima possibile le donne incinte nei piani pandemici va considerata "una priorità fondamentale". Rachael Purcell, coautrice della metanalisi, sottolinea che le mamme in attesa, nonostante rappresentino una popolazione ad alto rischio, sono spesso escluse dalle sperimentazioni sui vaccini e scontano ritardi di accesso ai programmi vaccinali di sanità pubblica. "E' necessario un cambiamento di paradigma - ammonisce l'esperta - per includere sistematicamente le donne incinte nei programmi di preparazione alla pandemia e scongiurare morti evitabili".
Salute e Benessere
Successo per Natale solidale Aisla, raccolti 230mila euro...
A Milano il Christmas Party che ha chiuso la campagna lanciata a novembre, 'una promessa mantenuta'
"Trionfo di solidarietà per il Natale solidale di Aisla, culminato nel Christmas Party che ha unito cuori e menti nella lotta contro la sclerosi laterale amiotrofica. L'evento, condotto da Andrea Marchesi di Radio Deejay, si è svolto a Milano nella serata di giovedì 19 dicembre, presso lo store di Galbusera in piazza San Babila, e ha visto la partecipazione di volontari, sostenitori, persone con Sla e le loro famiglie, tutti uniti da un obiettivo comune: la solidarietà. Durante la serata è stato annunciato un traguardo straordinario: i fondi raccolti attraverso la campagna solidale hanno raggiunto l'importante cifra di 230mila euro, destinati interamente a finanziare la ricerca scientifica di AriSla e dei Centri clinici Nemo". Lo annuncia l'Associazione italiana la sclerosi laterale amiotrofica.
La campagna, lanciata a Roma il 21 novembre scorso con la diretta streaming 'La promessa per la ricerca' - ricorda Aisla in una nota - ha visto la partecipazione di "illustri personalità del mondo dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e del giornalismo". L'evento conclusivo di Milano ha rappresentato "un forte richiamo all'importanza di essere una comunità, con tutti i volontari di Aisla collegati da ogni parte d'Italia, che hanno incarnato il vero spirito del Natale, rinnovando il loro impegno quotidiano nella lotta contro la Sla.
"Il Natale di Aisla è un invito alla solidarietà che va oltre il dono materiale. Non si tratta solo di fare beneficenza, ma di un forte richiamo all'amore verso il prossimo", ha dichiarato Fulvia Massimelli, presidente nazionale di Aisla. "La nostra azienda - ha aggiunto Diego Ponasso, rappresentante di Galbusera - crede fermamente che la responsabilità sociale sia un pilastro fondamentale della nostra identità. Sostenere Aisla non è solo un gesto di solidarietà, ma un modo concreto per contribuire alla ricerca scientifica nel nostro Paese". Valeria Sansone, direttore clinico-scientifico di Nemo Milano, ha sottolineato che "prendersi cura significa molto più che offrire assistenza. E' fondamentale garantire che ogni paziente riceva le migliori cure, ma è altrettanto importante fornire tutto il supporto emotivo e sociale di cui ha bisogno". Per Roberto Carcangiu, vicepresidente SLAfood e presidente dell'Associazione professionale cuochi italiani, "la solidarietà che abbiamo visto in queste settimane è un chiaro segno che, unendo le forze, possiamo costruire un futuro migliore per tutti, non solo per chi affronta questa malattia". Infine il commento di Davide Rafanelli, presidente di SLAfood: "Ogni gesto conta e ognuno di noi può e deve fare la differenza. La malattia impedisce di abbracciare, ma non mi potrà mai impedire di ricevere un abbraccio dal prossimo".
La serata - riferisce Aisla - si è conclusa con un momento di dolcezza grazie alla partecipazione dello chef Roberto Valbuzzi, di Matteo Cunsolo, presidente dell'Associazione panificatori di Milano e provincia, e di Bruno Vanzan, uno dei migliori barman italiani e del mondo. Insieme hanno condiviso le loro esperienze offrendo un dolce e un cocktail con consistente modificate, creati appositamente per Aisla e per essere gustati da tutti, anche per chi affronta la disfagia.
Aisla ringrazia "tutti coloro che, in vari modi, hanno scelto di sostenere il Natale solidale. Un particolare riconoscimento - conclude la nota - va a Galbusera, Tre Marie e Caffarel, che hanno generosamente donato ben 55mila cioccolatini, contribuendo in modo significativo a questa straordinaria raccolta fondi per la ricerca sulla Sla". Per ulteriori informazioni e per dare il proprio contributo: www.aisla.it.
Salute e Benessere
Malattie rare, Rafanelli (SlaFood): “In Natale...
Al Christmas Party, evento conclusivo del programma del Natale solidale di Aisla: "E' stata fatta una grande campagna di sensibilizzazione ed è stata fatta una promessa, quella della donazione"
"Il senso di questa giornata è la possibilità di stare finalmente tutti insieme. C'è un grande senso di convivialità, dove si incontrano varie famiglie: la famiglia di Aisla, famiglia di SlaFood, la famiglia di NeMo. E' il momento in cui finalmente possiamo festeggiare il Natale insieme ai nostri volontari e soprattutto possiamo ricevere ciò che ci è stato donato con tanto amore da persone che ci hanno sostenuto in questo ultimo mese, dove è stata fatta una grande campagna di sensibilizzazione e, soprattutto, è stata fatta una promessa, quella della donazione". Sono le parole di Davide Rafanelli, presidente di SlaFood, in occasione del Christmas Party, evento conclusivo del programma del Natale solidale di Aisla. Nel corso della serata, è stato annunciato un traguardo straordinario: i fondi raccolti hanno raggiunto la cifra di 230mila euro, un risultato concreto e un esempio di impegno collettivo. La campagna era stata lanciata a Roma il 21 novembre scorso con la diretta streaming 'La Promessa per la Ricerca', a cui hanno partecipato illustri personalità del mondo dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e del giornalismo.
"Oggi possiamo finalmente dire che questa promessa è stata mantenuta e siamo orgogliosi e fieri che ci siano tante persone che ci amano, ci seguono, ci sostengono e soprattutto non ci fanno mai sentire soli. Questo avviene in un momento particolare come il Natale, ma il mio auspicio è che avvenga tutto l'anno, che ci sia una forte emozione durante tutto l'anno per darci la possibilità di cambiare la storia di questa malattia", conclude.
Salute e Benessere
Malattie rare, chef Valbuzzi: “Con Aisla condividiamo...
Al Christmas Party, evento conclusivo del programma del Natale solidale di Aisla: "Lo stare insieme passa attraverso il cibo, creiamo piatti che uniscono tutti"
"Il significato di questa serata, insieme ad Aisla e SlaFood, è lo stare insieme, la condivisione di un obiettivo: contrastare la Sla e cercare di creare coesione tra le persone che combattono questa malattia e le famiglie che li aiutano, nonché i ricercatori e i volontari che tutti i giorni cercano di contrastare l'avanzare e il progredire di questa patologia". E' quanto affermato dallo chef Roberto Valbuzzi, in occasione del Christmas Party che ha concluso il programma del Natale solidale di Aisla. Nel corso della serata è stato annunciato un traguardo straordinario: i fondi raccolti hanno raggiunto la cifra di 230mila euro, un risultato concreto e un esempio di impegno collettivo. La campagna era stata lanciata a Roma il 21 novembre scorso con la diretta streaming 'La Promessa per la Ricerca', a cui hanno partecipato illustri personalità del mondo dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e del giornalismo.
"Lo stare insieme passa sempre attraverso il cibo. Il cibo è qualcosa di fondamentale che non dovrebbe mancare a nessuno", spiega lo chef che sottolinea come purtroppo, a causa della disfalgia che colpisce i malati di Sla, "è difficile a volte riuscire ad arrivare a tutti. Da parte nostra, dunque, è importante cercare di creare dei piatti o aiutare a dare spunti per far sì che tutte le persone possano mettersi a tavola insieme e godere di un momento di condivisione, come tavola richiede", conclude.