Fiorentina pareggia 1-1 a Guimaraes con un gol di Mandragora all’87’
I viola avanzano direttamente agli ottavi di finale di Conference League senza passare dal playoff
Missione compiuta per la Fiorentina che pareggia 1-1 a Guimaraes contro il Vitoria e avanza direttamente agli ottavi di finale di Conference League, senza passare dal playoff. Al vantaggio dei portoghesi con Gustavo Silva al 33', replica Mandragora all'87'. Nella classifica della prima fase i viola chiudono al terzo posto con 13 punti, alle spalle del Chelesa primo a quota 18 e proprio dei portoghesi secondi con 14 punti.
Al 3' si fanno vedere gli ospiti con una verticalizzazione di Gudmundsson per Kouamè, l'ivoriano scivola in area sul più bello e perde il tempo per la giocata. Al 5' padroni di casa vicini al vantaggio: Comuzzo non allontana bene un cross basso da destra e il pallone si impenna. Silva tenta la rovesciata da posizione defilata, tentativo fuori di poco. Al 9' contropiede veloce della Fiorentina e pallone invitante servito sul lato destro dell'area a Ikoné. L'ex Lille ientra sul sinistro e calcia da ottima posizione, ma colpisce male: tiro lontanissimo dallo specchio della porta. Al 18' corner di Mandragora, Martinez Quarta anticipa tutti ma la sua conclusione finisce alta. Poco dopo portoghesi pericolosi. Nuno Santos conclude una ripartenza veloce con un destro dal limite dell'area dopo aver disorientato Dodò con un paio di finte: palla a lato di poco.
Al 26' ancora Vitoria vicino al gol. Cesar si libera per il sinistro e trova la respinta di Terracciano. Da due passi Silva anticipa tutti ma spedisce il pallone altissimo sopra la traversa. Alla mezz'ora Kouamé attacca benissimo la profondità, ma il cross basso è arretrato e prende tutti fuori-tempo. Arriva di gran carriera Dodò, ma il destro dal vertice destro dell'area termina a lato. Al 33' grave palla persa dei viola e contrattacco immediato dei portoghesi. Kaio Cesar scappa sul lato destro dell'area e crossa basso in mezzo: Gustavo Silva è solo e appoggia da due passi a porta vuota. Al 42' padroni di casa a un passo dal raddoppio. Un clamoroso retropassaggio sbagliato mette Gustavo Silva solo davanti a Terracciano. Nel tentativo di scartarlo, l'attaccante preferisce simulare un contatto invece di proseguire l'azione. L'arbitro lo punisce con un giallo.
Doppio cambio per Palladino all'intervallo: Ranieri e Adlì dentro per Comuzzo e Richardson. Al 3' Mendes dal lato sinistro dell'area di rigore tenta il gol a giro: Terracciano immobile, palla fuori di un soffio. Al 5' cartellino giallo a Silva per un'entrata in ritardo su Kouamè. Al 9' spunto di Beltran, fermato fallosamente sulla sinistra poco prima di entrare in area di rigore. La punizione laterale è affidata a Gudmundsson e provoca un corner dalla parte opposta. Mandragora però calcia male e la Fiorentina perde l'occasione.
Al 12' altro doppio cambio per gli ospiti con Kean al posto di Gudmundsson e Colpani per Ikoné. Al 21' Beltran lancia in profondità Kean regalandogli l'opportunità di concludere solo davanti al portiere, l'attaccante azzurro però si fa parare il tiro da Varela in uscita. Alla mezz'ora è il Vitoria ad andare vicino al gol. Bel tiro dalla distanza di Gustavo Silva su un'altra palla persa dai viola, Terracciano si distende in tuffo e salva i suoi. Al 32' ancora Vitoria a un passo dal gol con un tiro a giro insidioso di Cesar. L'effetto a uscire fa sfiorare il palo e grazia Terracciano alla sua sinistra.
Al 33' Kean in area trova Beltran, il suo destro ravvicinato viene deviato in angolo. Al 35' Handel e Arcanjo entrano al posto Tiago Silva e Santos, mentre Gosens entra per Parisi tra i gigliati. Al 42' arriva il pari: sugli sviluppi di un calcio piazzato, Dodò viene smarcato sul lato destro dell'area di rigore e crossa basso in mezzo. Varela in tuffo prolunga la traiettoria e aggiusta involontariamente il pallone per Mandragora, che di sinistro segna di prima intenzione a porta vuota. Al 2' di recupero Hendel raccoglie la respinta di un cross e calcia: Adli si immola e salva il risultato.
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Lega Serie A, ipotesi Montezemolo presidente. Club valutano...
L'ex numero uno della Ferrari è un nome che stuzzica soprattutto le società del Nord
I club di Serie A sfogliano la margherita e continuano a ragionare sul nome del prossimo presidente di Lega. Nelle ultime ore, una delle idee che stuzzica diverse squadre del Nord, a quanto apprende l'Adnkronos, è quella di Luca Cordero di Montezemolo. Un profilo di spessore internazionale, che potrebbe aiutare le società della massima serie anche in termini di relazioni con il governo.
Lega Serie A, Montezemolo presidente?
Per anni numero uno della Ferrari, oltre che ex presidente di Fiat e Confindustria, Montezemolo rappresenterebbe un nome di peso per la Lega. Un candidato forte anche a livello internazionale, che potrebbe aiutare per esempio a massimizzare le trattative sui diritti televisivi esteri. In ogni caso, sullo sfondo resta al momento la candidatura di Lorenzo Simonelli, presentata a inizio dicembre in maniera ufficiale (e che ha ottenuto 13 voti nella prima tornata, uno in meno rispetto al quorum). Sullo sfondo resta anche la disponibilità del numero uno in carica, Lorenzo Casini, che come presidente attuale non deve ripresentare formale candidatura (infatti è rimasto finora in secondo piano).
Ipotesi nuovo ad
Sul tavolo, anche idee per un nuovo ad con contatti assidui tra i club della massima serie. Le proprietà americane, in prima fila in questo senso, stanno valutando diversi profili da proporre. Tra questi, spiccano un manager Fifa, un manager italiano con un passato a Sky e un manager Telco. Domani, venerdì 20 dicembre, la seconda votazione in Assemblea: per la nomina del nuovo presidente, serviranno ancora 14 voti.
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Fonseca: “Nessuna punizione per Theo, tornerà il...
Il tecnico del Milan ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro il Verona
“Tutte le partite sono importanti. Fino a fine stagione tutte lo saranno. Domani è una partita difficile, ma come sempre abbiamo lavorato per arrivarci in condizione per poter vincere". Paulo Fonseca, tecnico del Milan, ha parlato così alla vigilia della sfida con il Verona. "Theo Hernandez? Come faccio sempre abbiamo parlato prima della partita. Per me la situazione di Theo è facile da spiegare. Ha giocato tanto, è stato in nazionale. Non ha ancora trovato la miglior condizione fisica, magari ha bisogno di ritrovare le condizioni per stare bene. Theo è importantissimo per noi. Non è mai una punizione per lui, è semplicemente per farlo tornare nella condizione migliore. Continuo a dire che per me è il miglior terzino del mondo".
Il momento del Milan
Fonseca ha poi continuato: "Com'è l'atmosfera a Milanello? Io so come stanno le cose, voi non avete la possibilità di guardare gli allenamenti. Magari uno di questi giorni venite a vederli per vedere l'atmosfera della squadra: è bellissima. È sempre buono avere una buona atmosfera. È stata una settimana come le altre, con un buon clima per lavorare. Quando è così è più facile lavorare. Non ho mai sentito la squadra senza fiducia dopo la partita, senza voglia di lavorare, con tristezza... Mai sentito questo". Il tecnico portoghese non ha nascosto la voglia di ripartire della squadra: "Tutti noi capiamo la frustrazione dei tifosi, devo dire che non c'è nessuno che vuole vincere più di noi. Lavoriamo per vincere, capiamo i tifosi. I ragazzi sono forti. Quello che possiamo fare è lavorare per cambiare i risultati, i tifosi lo meritano. Questo è quello che possiamo fare, capendo e rispettando la protesta dei tifosi".
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Usyk-Fury già nella storia. Anche l’intelligenza...
L'attesissimo incontro di Riyadh vedrà l'entrata in scena di una novità sperimentale
Il rematch tra tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury ha un motivo in più per entrare nella storia. E per aprire le porte a una clamorosa rivoluzione nel mondo della boxe. Come annunciato dallo sceicco Turki Alalshikh, presidente della General Entertainment Authority dell’Arabia Saudita, per la prima volta ci sarà il supporto dell’intelligenza artificiale nel giudizio dell’incontro. Il meccanismo stavolta non sarà preso in considerazione ai fini del verdetto, ma conterà solo il parere dei tre giudici. Si tratterà però, a tutti gli effetti, di un esperimento interessante e che potrebbe trovare spazio in futuro.
Boxe e intelligenza artificiale
Il meccanismo sarà ovviamente privo di errori umani, ma in quanto esperimento non conterà nel verdetto sancito dai tre giudici. Sarà solo un caso da studiare. Come funzionerà? Dopo ogni round verranno elaborati i dati, con relativo riscontro. Ciò che sarà interessante capire, anche in ottica futura, è quanto il parere dei giudici sarà eventualmente distante da quello della macchina. E, soprattutto, perché. Restando a Usyk-Fury, a maggio l’ucraino si è imposto per split decision, diventando il re incontrastato dei Massimi per la prima volta dal 1999 (allora, toccò a Lennox Lewis). Il rematch della Kingdom Arena di Riyadh dirà se è l’ucraino l’effettivo numero uno al mondo.