Nasce ‘Norma Fantini Opera Contest’, concorso lirico under 33
Il percorso formativo porterà alla messa in scena della Bohème di Puccini
L’Accademia Fondazione Fossano Musica, in collaborazione con l’Associazione Culturale Territori ed il Gruppo MoreNews, propone il bando di concorso lirico 'Norma Fantini, Opera Contest', dedicato a cantanti under 33. Il concorso, che si terrà dal 7 al 9 marzo a Fossano, è aperto a professionisti e aspiranti professionisti, studenti di canto di qualsiasi nazionalità e registro. Il suo obiettivo è quello di fornire a giovani cantanti e studenti un percorso didattico formativo sotto la guida di esperti del settore capitanati dal soprano di fama internazionale Norma Fantini. I partecipanti premiati e selezionati a debuttare in un'opera avranno l’opportunità di apprendere e approfondire le competenze necessarie per proseguire la loro carriera artistica.
La giuria, composta da esperti, tra cui direttori di teatro e registi, sceglierà i candidati che per quattro mesi avranno l’opportunità di cimentarsi in questa esperienza, in un contesto professionale che culminerà nella realizzazione della famosa opera pucciniana 'La Bohème'."Anni fa mi capitò di partecipare, per la verità senza troppa convinzione, al concorso 'A. Belli' di Spoleto e, con mia grande sorpresa, di vincerlo. Quella fortunata casualità mi aprì la via al mondo dell'Opera e fu il 'filo di Arianna' che mi condusse nei più prestigiosi teatri del mondo, sotto la guida di direttori d'orchestra e registi la cui fama era ed è indiscussa", afferma Norma Fantini, che si occuperà della direzione artistica di tutto il percorso insieme alla Fondazione Fossano Musica.
"Il concorso a cui mi onoro di dare il nome rappresenta una vera singolarità nel suo genere, in quanto la mia presenza non si limiterà alla supervisione generica dell'evento, ma sarà caratterizzata da un supporto formativo costante nei confronti dei giovani aspiranti", prosegue il soprano cuneese.
La formula del concorso, infatti, è assolutamente innovativa nel suo genere. In primis perché dedicato a un’artista che ha ancor molto da dare al mondo dell’opera lirica; poi perché il fine dell’iniziativa non è tanto elargire premi in denaro, che comunque sono previsti, ma offrire ai candidati borse di studio e mesi di formazione per portare alla luce talenti emergenti e offrire a ciascun partecipante l'opportunità di esprimere il proprio potenziale. L'apertura a studenti di canto amplifica ulteriormente l'inclusività del concorso, creando un ambiente stimolante in cui i partecipanti possono crescere e svilupparsi artisticamente.
Oltre ai premi monetari, i vincitori avranno l'opportunità di esibirsi, con adeguato compenso, nella stagione di musica da camera della Fondazione Fossano Musica. Inoltre, i vincitori e i partecipanti segnalati si impegneranno a partecipare a un ciclo di studi avanzati sotto la guida di Norma Fantini, supportato da 10 borse di studio del valore di 3mila euro ciascuna. Questi momenti di formazione intensiva e prova d'insieme culmineranno nella messa in scena de "La Bohème" con l'orchestra FFM Classica, prevista per luglio 2025.
"Auguro dal profondo del cuore ai talenti che emergeranno da questa rassegna – conclude Norma Fantini - di trovare, come accadde a me, quel filo di Arianna che li potrà condurre a una carriera ricca di gratificazioni e successi, pur nella consapevolezza che il loro cammino sarà costellato di difficoltà e imprevisti, superabili solo con grande determinazione e studio costante".
Spettacolo
Morgan su addio di Bugo alle scene: “Dispiaciuto,...
L'artista: "L'ho sempre apprezzato come cantautore"
Morgan ha commentato la scelta di Bugo di dire addio alla scena musicale: "Non è una buona notizia per me, non mi dà gioia la sconfitta altrui", ha scritto così il cantautore italiano sul suo profilo Instagram.
Il commento di Morgan
Il commento di Morgan è a corredo del titolo provocatorio di Dagospia che scrive 'Una buona notizia per Morgan - Bugo ha annunciato l'addio alle scene', accompagnato da una foto dei due a Sanremo 2020, luogo della loro nota controversia. "Non desidero affatto che Bugo sparisca dalle scene, innanzitutto perché non fa nulla che mi nuoccia e poi perché l'ho sempre apprezzato come cantautore".
Nonostante i dissapori passati, dunque, Morgan non mostra rancore e ha persino espresso un desiderio: "Sarebbe stata una bella notizia per me sapere che Bugo aveva finalmente scritto la seconda strofa delle 'brutte intenzioni' dove mi rispondeva per le rime e così finalmente potevamo fare uscire la canzone".
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L'addio di Bugo
Dopo oltre vent'anni di musica, Bugo dice addio alle scene con un ultimo concerto: il primo aprile 2025 all'Alcatraz di Milano. "E non è un pesce d'aprile", assicura il cantante che confessa: "Non è una scelta sofferta. Lo faccio volentieri". E annuncia il suo ultimo live: "Il concerto finale sarà una festa per tutti".
"La storia ci ha insegnato a vedere come tristo gli ultimi concerti. Io, invece, voglio vedere questo ultimo concerto come il dessert di una festa che mi è piaciuta tanto", dice l'artista. Il concerto, che coinciderà con l'ultima data del tour legato alla pubblicazione del suo ultimo disco di inediti 'Per Fortuna Che Ci Sono Io' (uscito lo scorso marzo, via 7 srl/Ada Music), sarà dunque l'occasione per celebrare la carriera dell'artista e cantare insieme a lui tutte le sue canzoni. Il concerto finale di Bugo sarà un abbraccio finale a tutto il suo pubblico.
Spettacolo
Edoardo Pesce: “Il mio sogno? Un Rugantino versione...
L'attore romano si racconta all'Adnkronos in occasione del suo spettacolo 'Scanzonato', in scena al Teatro Garbatella il 3 e 4 gennaio
Un Rugantino rivisitato per la tv in stile 'La La Land' ma con i costumi alla 'Peaky Blinders'. E' il sogno nel cassetto di Edoardo Pesce. L'attore romano, ospite dell'Adnkronos anche con uno speciale showcase, si racconta in occasione del suo spettacolo 'Scanzonato', in scena al Teatro Garbatella il 3 e 4 gennaio. 'Scanzonato' è un mix di momenti tragicomici e musica, dove Pesce unisce le sue due passioni. "Si tratta di uno spettacolo di teatro-canzone con Stefano Scarfone alla chitarra. Alterno pezzi miei a brevi monologhi introduttivi. Sognavo di fare stand-up comedy, e questo è un modo per provarci. Ed io sono la parte meno seria dello spettacolo", racconta Pesce con tutta la sua ironia. E nello spettacolo "suono canzoni mie, alcune vecchie, altre dall'Orchestraccia e dallo spettacolo 'I was born in Tor Bella Monaca', più 3-4 pezzi nuovi".
Perché il titolo 'Scanzonato'? "Per alleggerire un po' quest'epoca politically correct. Mi sento scanzonato, visto che interpreto sempre ruoli drammatici o da 'cattivo'. Voglio un po' di leggerezza e la porto a teatro", dove, aggiunge scherzando: "Le poltrone sono molto comode". E i biglietti sono già disponibili sul sito di diyticket. Reduce da successi come 'Dogman' (con cui ha vinto il Nastro d'Argento e David di Donatello), 'Christian', 'Romanzo Criminale' e 'I Cesaroni', Pesce ha molti progetti in cantiere e anche un sogno nel cassetto: "Mi piacerebbe fare un Rugantino rivisitato in stile 'La La Land', con costumi tipo 'Peaky Blinders', un'impostazione cinematografica che segua gli attori. Sarebbe un bel progetto, ma complicato. Pensavo a Francesco Favino come Mastro Titta, visto che canta bene, Sergio Castellitto il Papa e per Rosetta, Silvia D'Amico sarebbe perfetta, ha una gran voce".
"Rugantino - spiega Pesce - è un testo attuale, con una protagonista femminile forte che si ribella al marito violento. È una bella storia romana, mai veramente approfondita, soprattutto in video, a parte la versione di Celentano del '79. Potremmo proporlo". Infine, un consiglio per i giovani artisti: "Ai ragazzi che mi chiedono come ho fatto, io rispondo di seguire le proprie passioni. Personalmente ho trovato la mia identità per caso, è stato un percorso istintivo, caotico, e lo è ancora. Bisogna mantenere l'imprevedibilità, essere aperti alle opportunità, non prendersi troppo sul serio. Deve rimanere un gioco, a differenza di chi si ostina a 'voler diventare' qualcosa. C'è troppa aspettativa, e la delusione è forte. I ragazzi non sono preparati alle delusioni, all'accettazione del fallimento, che invece è fondamentale per crescere e non abbattersi", conclude.
Spettacolo
‘Non è vero che sto bene’, fuori ora il nuovo...
Dopo il successo di 'Rossetto e caffè' il cantante torna con un nuovo brano che esplora le complessità dell’amore e dei sentimenti umani
Dopo aver conquistato il pubblico con il videoclip più visto su YouTube nel 2024, oltre 100 milioni di ascolti e 24 settimane in classifica grazie al travolgente successo di 'Rossetto e caffè', Sal Da Vinci è pronto a stupire di nuovo. Il 20 dicembre uscirà il suo nuovo singolo, 'Non è vero che sto bene', un brano che esplora le complessità dell’amore e dei sentimenti umani. Nella sua nuova canzone, Sal Da Vinci intreccia parole e melodia per raccontare il tumulto emotivo che spesso accompagna i grandi amori.
'Non è vero che sto bene' è un inno alla fragilità dell’animo umano, un viaggio nelle contraddizioni dell’amore, in cui vengono rappresentati i conflitti e le fragilità che caratterizzano i grandi legami. Il testo esplora il ruolo dell’orgoglio nei rapporti di coppia e celebra la forza dell’amore capace di prevalere su ogni ostacolo. “Molto spesso fingiamo di essere forti - spiega Sal - ma la serenità arriva solo quando ritroviamo l’armonia con la persona amata. È un sentimento che, pur attraversando momenti di tormento, dà significato e pienezza alla vita".
Dal 13 dicembre, l’artista è al Teatro Augusteo di Napoli con 'Stasera… Che sera!', il nuovo concerto-spettacolo che ha già registrato in prevendita oltre 20.000 biglietti venduti. Per la prima volta, Sal Da Vinci porta in scena un concerto 'spettacolarizzato', un vero one man show che mescola musica, danza e racconti. Una scenografia maestosa, un corpo di ballo di 8 performer, 11 musicisti e coristi e costumi mozzafiato saranno gli ingredienti di questo evento straordinario. “Non c’è una trama, ma un dialogo diretto e spontaneo con il pubblico", anticipa Sal. “Sarà un’occasione per celebrare insieme l’amore e la musica, trasformando il teatro in un vero e proprio salone delle feste”, conclude l'artista.