Storia di Tina operata d’urgenza a 107 anni: “Per Natale tagliatelle al ragù”
L'intervento in anestesia totale al Policlinico di Milano per un'occlusione intestinale
Clementina detta Tina, classe 1917, origini emiliane, non ha mai preso medicine in vita sua ed è stata sempre superattiva e in buona salute. Fino alla sera in cui è finita in pronto soccorso con un forte dolore addominale che la Tac ha ricondotto a un'occlusione del piccolo intestino. Un quadro clinico che avrebbe potuto costarle la vita. Invece i chirurghi del Policlinico di Milano non si sono fatti intimorire dai 107 anni della paziente, decidendo di operarla anche l'intervento avrebbe richiesto l'anestesia totale.
Il loro coraggio è stato premiato. Tina oggi sta bene, dopo una settimana è stata dimessa e trascorrerà il Natale a casa: "Voglio riprendermi mangiando le tagliatelle al ragù e ho voglia di trascorrere le feste coccolata dalla famiglia e da mio nipote Gianluca", dice la signora, descritta come in forma e lucidissima. Prima di lasciare l'ospedale, la super nonna ha ringraziato i dottori che l'hanno salvata e sorridendo si è messa in posa per un selfie con Hayato Kurihara, direttore della Chirurgia d'urgenza dell'Irccs di via Sforza.
Cronaca
Malattie rare, Ponasso (Galbusera Tre Marie):...
Al Christmas Party, evento conclusivo del programma del Natale solidale di Aisla, 'vedere persone che scelgono liberamente di rendere migliore il mondo è la vera magia del Natale'
"Il significato di questa serata è diventare parte di una famiglia allargata. Questo progetto, infatti, si è ripetuto dopo l'attività dello scorso anno e quest'anno è stata una cavalcata entusiasmante. Per la nostra azienda è stata un'esperienza bellissima, fare un'attività con Aisla di tale portata ci rende migliori come azienda e come persone. Per la prima volta ho visto un coinvolgimento importante da parte delle persone che non mi sarei mai potuto immaginare". Così Diego Ponasso, direttore retail di Galbusera Tre Marie, nel corso del Christmas Party, evento conclusivo del programma del Natale solidale di Aisla. Nel corso della serata, è stato annunciato un traguardo straordinario: i fondi raccolti hanno raggiunto la cifra di 230mila euro, un risultato concreto e un esempio di impegno collettivo. La campagna era stata lanciata a Roma il 21 novembre scorso con la diretta streaming 'La Promessa per la Ricerca', a cui hanno partecipato illustri personalità del mondo dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e del giornalismo.
Un coinvolgimento, quello percepito da Ponasso, "non solo da parte dei nostri addetti ai punti vendita, che hanno fatto un lavoro fantastico ed encomiabile contribuendo al raggiungimento di numeri che non mi sarei mai aspettato, ma anche da parte dei clienti, che per il secondo anno consecutivo hanno contribuito in un modo ancora maggiore rispetto all'anno precedente, che era già stato importante per noi. Pertanto, vedere che ci sono delle persone che scelgono di contribuire a rendere il mondo migliore con un piccolo gesto credo sia la vera magia del Natale, che ci possa dare veramente una speranza per il futuro nel trovare una cura a questa malattia, che deve essere trovata", conclude.
Cronaca
Open Arms, 24 udienze e 3 anni di processo: attesa per...
Cosa dice la Procura, l'arringa della difesa. La decisione dei giudici "non prima delle 18"
Ventiquattro udienze, tre anni di processo, quarantacinque testimoni. Sono i numeri del processo Open Arms di Palermo che vede alla sbarra il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. I giudici, Roberto Murgia Presidente e Elisabetta Villa e Andrea Innocenti, si sono ritirati poco dopo le 11.30 di oggi in Camera di consiglio per emettere la sentenza, prevista "non prima delle 18", come ha spiegato il Presidente Murgia. L'accusa è di avere negato lo sbarco, da titolare dell’Interno, per diciannove giorni a 147 migranti, tra cui 27 minori, soccorsi in tre distinte operazioni dalla ong spagnola Open Arms.
La Procura: "Diritti umani vengono prima"
Per la Procura di Palermo "almeno dal 14 agosto 2019, Salvini" aveva il "chiaro obbligo" di assegnare all'imbarcazione un porto sicuro. Ma non l'ha fatto, secondo la procura, con "intenzionale e consapevole spregio delle regole", e violando volontariamente "la libertà personale di 147 persone". Così, lo scorso 14 settembre, la Procuratrice aggiunta Marzia Sabella.
Il ministro "ha agito da solo contro tutti, determinando il caos istituzionale, e senza la presenza di alcun reale rischio per la sicurezza del Paese, ma solo" perché "temeva il fallimento della politica dei porti chiusi". Nessuna "giustificazione giuridicamente, fattualmente e umanamente apprezzabile", ha ribadito Marzia Sabella. E poi, usando una frase ripetuta spesso da Salvini, ha detto: "Difendiamo i confini sì, ma dei diritti umani". "I diritti umani vengono prima".
L'arringa della difesa: "Processo politico"
La difesa, che ha depositato a ottobre una memoria lunga 296 pagine, ha ribadito che "dal 15 al 20 agosto Open Arms aveva tantissime soluzioni di far sbarcare, e non soltanto quelle di cui si è parlato finora". "C’è un varco, c'è una porta sempre aperta che ha creato la Guardia costiera. Qual è questa porta? Il varco erano i diritti umani: bastava dichiarare "soffro di insonnia e di stress" e si scendeva. Non una malattia, qualcosa di diverso", ha detto Giulia Bongiorno durante l'arringa.
"Open Arms non si è imbattuta casualmente nel barcone coi migranti né a indicare alla ong la barca coi profughi fu Alarm Phone. La verità è che ci fu una consegna concordata perché qualcuno ha dato indicazioni precise a Open Arms molto prima della segnalazione di Alarm Phone che, peraltro, non era corretta", ha ribadito ancora la difesa durante l'arringa. E ancora: "Open Arms stava dirigendosi a Lampedusa e invece improvvisamente cambia direzione e comincia a pendolare in attesa – spiega – Alle 8 si registra una accostata, un cambio repentino di rotta e alle 8.30 un cambio di velocità. Cosa è accaduto?», si chiede la penalista che ipotizza che la ong spagnola avesse un «appuntamento» per prendere a bordo i migranti". Per la difesa di Salvini, "questo è un processo politico sotto un preciso punto di vista: poiché più volte è stato offerto a Open Arms la possibilità di una via di fuga, di fare scendere i migranti, e la ong si è rifiutata, ci siamo chiesti perché e la risposta ci è stata data da Oscar Camps che in un video alla fine ha detto che erano felici, ma non per lo sbarco, ma perché era caduto il ministro Salvini. Quindi per loro era una battaglia contro Salvini. È un processo politico quanto si dice che la gioia di Open Arms è la caduta di Salvini".
Cronaca
Due tempeste polari sull’Italia, crollano le...
Che tempo farà fino a domenica 22 dicembre
Crollo delle temperature, venti gelidi e maltempo un po' ovunque. E' questo l'effetto di ben due tempeste polari sull'Italia che modificheranno il quadro meteo nei prossimi giorni, preannunciando un Natale all'insegna del freddo. Prevista anche pioggia e, nel weekend, neve anche in pianura tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Ecco le previsioni degli esperti.
Verso un Natale 'congelato'
Dopo anni passati con il termometro tra i +10 e i +20°C sotto l’Albero di Natale, ecco annunciarsi quindi il 'ribaltone Santa Claus 2024'. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma che proprio dal Mare del Nord ben due tempeste polari cambieranno lo scenario meteorologico italiano dei prossimi giorni.
In sintesi, la prima tempesta polare ha già approcciato l’Italia nella notte e provoca estesi fenomeni di maltempo, in particolare venti di tempesta al largo della Sardegna, venti di burrasca di Bora sull’Alto Adriatico e una sostenuta ventilazione ovunque, anche pericolosa. Con questa prima tempesta polare le temperature sono previste in calo, in modo più marcato entro il weekend; soprattutto, nelle prossime ore avremo nevicate diffuse sull’Appennino fino a 700 metri di quota. Una prima passata da ricordare per una parola: tempesta, i venti saranno furiosi su gran parte del Paese.
Sabato alle 10.21 scoccherà la nuova stagione: con il Solstizio d’Inverno entreremo in un trimestre che, visto il recente antipasto freddo, potrebbe essere piuttosto nevoso e gelido; ciò nonostante, il primo giorno dell’inverno sarà asciutto e soleggiato salvo residui rovesci al Sud.
Domenica inizierà bene e finirà male: fino al pomeriggio il tempo sarà in prevalenza stabile ma con nubi in aumento, in seguito arriverà la seconda tempesta polare del periodo natalizio con qualche fiocco di neve in serata tra la pianura orientale lombarda, quella veneta ed emiliana.
Ma al di là di questi fiocchi pianeggianti, gli effetti della seconda tempesta sono attesi nella giornata di lunedì 23 dicembre; a 2 giorni dal Natale la tempesta di Santa Claus invaderà, scendendo dal Mar di Norvegia e passando per l’Olanda e la Germania, gran parte del nostro Paese: avremo un tracollo delle temperature, la neve scenderà fino a quote di bassa collina sul versante adriatico, sono previste nuove bufere di neve in Appennino e il freddo sarà pungente specie al Centro-Nord. Come esempio, sulle Alpi a 1500 metri avremo una minima di -10°C ma con il vento la temperatura percepita scenderà a -20°C.
A causa della neve, ma soprattutto del vento, i trasporti saranno potenzialmente disturbati da questa tempesta, in particolare quelli marittimi, laddove si prevedono onde alte anche 6-7 metri (sia venerdì sia lunedì).
Avvicinandosi al Natale la situazione ‘congelerà’ intorno ad un quadro definito: dalla Vigilia, e almeno fino al 27 dicembre, avremo un’Italia divisa in 2: al Nord e sulle centrali tirreniche domineranno ampie schiarite, dal Medio Adriatico al Sud insisterà il Generale Inverno con neve anche in pianura e venti gelidi.
Per chiudere, non solo brutte notizie: i venti polari regaleranno una gioia e una speranza ai bambini e non solo, anche ai nivofili; tra Marche, Abruzzo e Molise potrebbe nevicare nella notte della Vigilia, con un Bianco Natale che da tanti anni manca nelle nostre città.
Dai +10°C/+20°C degli anni passati ai -10°C/-20°C del 2024, complice l’effetto ‘wind-chill’ (raffreddamento da vento), con i fiocchi per il Santo Natale, come avveniva negli anni ‘60 dell’altro secolo prima della fase più calda del Riscaldamento Globale, sembrerà di vivere una fiaba d’altri tempi.
Le previsioni nel dettaglio
Venerdì 20. Al Nord: primissimo mattino con maltempo al Nordest, tempesta di Bora. Al Centro: maltempo sulle adriatiche e in Sardegna, bufere di neve sui rilievi; venti di tempesta. Al Sud: maltempo e venti molto forti su Campania e Calabria tirrenica.
Sabato 21. Al Nord: sole, gelate, venti in attenuazione. Al Centro: nubi irregolari, venti di Grecale, freddo. Al Sud: migliora con nubi irregolari, venti forti da nord.
Domenica 22. Al Nord: peggioramento, venti in rinforzo. Al Centro: peggiora dal pomeriggio. Al Sud: peggiora entro sera.
Tendenza: lunedì forte maltempo specie al Centro-Sud con venti di tempesta e neve a bassa quota.