Maltempo sull’Italia, neve e raffiche di vento: allerta gialla in 9 regioni
Nevicate, venti di burrasca forti e mareggiate lungo le coste: l'avviso della Protezione civile
Neve, mareggiate e raffiche di vento sull'Italia, travolta da una nuova ondata di maltempo. Per la giornata di oggi, martedì 24 dicembre, scatta quindi l'allerta gialla in 9 regioni.
"La vasta perturbazione con aria fredda che sta interessando il nostro Paese continuerà a mantenere condizioni di spiccata instabilità sulle regioni centri-meridionali, con precipitazioni, anche nevose, fino a bassa quota insieme ed un’intensificazione della ventilazione dai quadranti settentrionali", si legge infatti in una nota della Protezione civile che precisa come "sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quelli diramati nei giorni scorsi".
Allerta maltempo in 9 regioni
L’avviso, che riguardava anche la serata di ieri, prevede "venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali, localmente fino a burrasca forte, su Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con mareggiate lungo le coste esposte".
Previste inoltre "nevicate al di sopra di 300-500 metri e localmente anche a quote inferiori, su Marche meridionali, settori orientali di Umbria e Lazio centro-meridionale, Abruzzo e Molise, con apporti al suolo da deboli a moderati, localmente abbondati a quote superiori di Abruzzo e Molise e nevicate al di sopra dei 500-800 metri su Puglia centro-settentrionale, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia settentrionale, con apporti al suolo da deboli a moderati".
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata quindi per la giornata di oggi, martedì 24 dicembre, "allerta gialla su parte di Marche, Umbria, Lazio, sull’intero territorio di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e su gran parte della Sicilia", conclude la nota.
Cronaca
Mezza Italia colpita dal maltempo, gelate e pioggia sul...
Che tempo farà fino a giovedì 26 dicembre
Gelate, pioggia e neve, con almeno mezza Italia colpita dalla nuova ondata di maltempo. Sarà un Natale freddo quello in arrivo, a causa dell'aria di origine polare che si sta riversando da diversi giorni sulla Penisola e il cui ingresso sul bacino del Mediterraneo ha dato vita a un ciclone che ora si trova proprio tra il nostro Paese e la Grecia. Queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, 24 dicembre, e per i giorni a venire.
Pioggia e neve in 7 regioni, cosa dice l'esperto
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it avvisa che grossomodo saranno 7 le regioni che fino a Natale saranno interessate da precipitazioni diffuse e nevose a quote piuttosto basse, a partire dai 300-500 metri. La parte d’Italia più colpita sarà la fascia adriatica centrale, Marche, Abruzzo e Molise, regioni sferzate da venti freddi da nord e precipitazioni anche abbondanti, nevose in collina. Ma nevicherà anche sui monti della Campania, della Calabria, della Puglia e della Sicilia sempre a quote collinari. Dove non nevicherà sarà invece la pioggia ad essere la protagonista.
La fase clou di questa nuova ondata di maltempo avverrà proprio nella vigilia di Natale, mentre il 25 dicembre le precipitazioni inizieranno gradualmente a diminuire fino a quasi cessare del tutto. Sul resto d’Italia invece ci sarà bel tempo con cielo sereno e terso grazie alla rimonta dell’alta pressione delle Azzorre. Una particolare attenzione dovrà essere tenuta anche per altri due fattori importanti, ovvero vento e temperature. La ventilazione continuerà ad essere sostenuta dai quadranti settentrionali con il Grecale e la Tramontana che la faranno da padrone soffiando fin oltre i 50-60 km/h provocando ancora mareggiate con onde alte fino a 3-4 metri. Le temperature invece saranno in diminuzione. Se al Centro-Sud farà freddo di giorno (con non più di 8-11°C su molte città costiere e di pianura), al Nord sarà di notte in cui piomberà il gelo. Il risveglio di Natale farà registrare intense gelate su gran parte del Nord con valori fino a -4°C anche in pianura e fino a -16/-18°C a circa 2000 metri di altezza. Gelate sono attese anche al Centro, come a Firenze, Perugia e Roma. Il freddo proseguirà anche nella giornata di Santo Stefano (giovedì 26) e almeno fino all’ultimo weekend del 2024. Ma per la fine dell’anno gli aggiornamenti odierni intravedono l’arrivo di una goccia fredda che dalla Russia potrebbe raggiungere l’Italia meridionale creando non pochi problemi.
Le previsioni nel dettaglio
Martedì 24. Al Nord: soleggiato, gelate notturne. Al Centro: maltempo con neve in collina sulle Adriatiche. Al Sud: instabilità diffusa con vento, pioggia e neve in collina.
Mercoledì 25. Al Nord: tutto sole, gelo al mattino. Al Centro: ancora neve in collina sulle Adriatiche, ma migliora, freddo. Al Sud: un po’ instabile sui rilievi e sulla Sicilia.
Giovedì 26. Al Nord: gelate mattutine, sole prevalente. Al Centro: più nubi sulle Adriatiche, isolate precipitazioni. Al Sud: cielo a tratti nuvoloso, occasionali precipitazioni.
Tendenza: alta pressione sempre più forte.
Cronaca
Vigilia di Natale con pioggia e neve in tre regioni,...
25 dicembre con precipitazioni, ma da Santo Stefano migliora: cosa dice l'esperto
E' una vigilia di Natale "meteorologicamente interessante perché movimentata", con il "rischio di nevicate fino a bassa quota, attorno ai 200-300 metri su Marche, Abruzzo e Molise. Mentre sul resto del sud la neve cadrà a quote collinari, intorno ai 400-500 metri. E sono previsti anche rovesci". Questo il quadro delle previsioni meteo per la giornata di oggi, 24 dicembre, fatto all'Adnkronos dal meteorologo Mattia Gussoni, esperto di iLMeteo.it.
"Sulle coste avremo piogge e venti forti in arrivo dal quadrante settentrionale - continua Gussoni -. Quindi sarà anche una giornata piuttosto burrascosa con temporali e venti forti, con possibili mareggiate lungo le coste, vento che aumenterà anche la sensazione di freddo, tenendo conto che la massa d'aria scende dal nord Europa e quindi è piuttosto fredda".
Le previsioni per Natale e Santo Stefano
Per quanto riguarda la giornata di Natale, "il 25 dicembre avremo le ultime precipitazioni sulle regioni del sud e su parte del versante adriatico con ancora la possibilità di neve fino a quote collinari - spiega ancora Gussoni -, poi da Santo Stefano avremo una svolta perché arriva un campo di alta pressione che porterà tempo stabile. L'alta pressione è in arrivo dalle Azzorre e avremo quindi tempo più soleggiato, anche se durante la notte e il primo mattino farà sempre molto freddo, in particolare al nord con valori ben sotto lo zero. Per la fine dell'anno e Capodanno sembrerebbe che l'alta pressione possa proteggerci anche per quei giorni, ma è presto per fare previsioni".
Cronaca
Giubileo, oggi l’apertura della Porta Santa di San...
Ad aprirla sarà Papa Francesco e quest'anno per la prima volta ci sarà anche una webcam per consentire a chi non potrà viaggiare di attraversarla quantomeno virtualmente. Comincia, così, l'Anno Santo
La Porta Santa di San Pietro viene aperta dal Papa solo in occasione del Giubileo. Di solito è la prima Porta ad essere aperta e il gesto identifica l'inizio dell'Anno Santo. E' da oltre cinque secoli la porta più importante del Giubileo. Papa Francesco la aprirà oggi alle 19 dando il via ufficiale all'Anno Santo 2025. Tra le novità del Giubileo 2025, una webcam installata sulla Porta Santa di S. Pietro per consentire a chi non potrà viaggiare di attraversarla quantomeno virtualmente.
La prima notizia di questo rito per la Basilica di San Pietro riporta al 1500, a opera di Papa Alessandro VI. Attualmente, il muro che sigilla la Porta viene smantellato nei giorni precedenti alla sua apertura. Durante questo momento viene estratta dal muro una cassetta che è rimasta murata dentro dall'ultimo Anno Santo. In essa si trova la chiave che permette di aprire la Porta, e il Papa ne spinge i battenti in modo simbolico. Anche per motivi di sicurezza, è stato abbandonato l'uso del martello con il quale durante il rito si colpiva il diaframma di mattoni che la chiudeva. Da quel momento la Porta rimane aperta tutto l'Anno per il passaggio dei pellegrini.
Il significato per i fedeli
Con questo gesto, non solo chi arriva a Roma vive in senso pieno l'indulgenza, legata all'Anno Santo, ma il passaggio sta anche a significare che il proprio cammino di conversione è arrivato all'incontro con Cristo, la 'Porta' che ci unisce al Padre. La Porta sempre aperta per chi si converte. Il Papa - in un momento altamente suggestivo - arriverà nell'Atrio della Basilica alla testa di un corteo di cardinali, vescovi, preti, al canto del Jubilate Deo e del Veni Creator Spiritus. Dopo la recita del Deus Qui per Moysem, pronuncia la frase Aperite Mino portas iustitiae (apritemi la porta della giustizia), spinge leggermente le ante facendole spalancare mentre si genuflette appoggiandosi alla Ferula, il bastone pastorale. Dopo un attimo di preghiera silenziosa, attraversa la Porta Santa da primo pellegrino per entrare in basilica, seguito dal corteo pontificio, con il Coro della Sistina che intona il Te Deum Laudamus.
Storia della Porta Santa
Nel 1949 fu indetto un concorso per la realizzazione della Porta per il Giubileo che si sarebbe tenuto l’anno successivo. Questo concorso fu vinto dallo scultore Vico Consorti, che realizzò l’opera in 11 mesi, in tempo per farla inaugurare alla vigilia di Natale del 1949. La Porta fu un dono a Papa Pio XII da parte di Francesco Von Streng, vescovo di Lugano e Basilea e della sua comunità, come ringraziamento al Signore per aver risparmiato la Svizzera dalla guerra. Il tema che lo scultore seguì per la realizzazione delle formelle che poi avrebbero composto la Porta fu dettato dalle parole del Papa: "Concedi, o Signore, che questo Anno Santo sia l'anno del gran ritorno e del gran perdono".
Il ciclo scultoreo, infatti, narra la storia dell'uomo in sedici formelle da 'Il Peccato e la Cacciata dal Paradiso Terrestre', alle apparizioni di Cristo risorto a Tommaso e a tutti gli Apostoli riuniti. Fino all’immagine di Cristo come porta di salvezza nell'ultima formella.
Il gesto di Bergoglio per i carcerati
Durante il Giubileo verranno aperte le Porte Sante di tutte le Basiliche papali. Con una novità: Bergoglio il 26 dicembre ne aprirà simbolicamente una per tutte nel carcere di Rebibbia. Si tratta di una prima volta nella storia degli Anni Santi. Il 29 dicembre il Vicario di Roma, cardinal Baldo Reina, su mandato del Papa, provvederà ad aprire la Porta Santa a S. Giovanni in Laterano. Il 1 gennaio 2025 sarà aperta la Porta Santa della Basilica di S. Maria Maggiore; il 5 gennaio toccherà a quella di San Paolo fuori le Mura.