MariaVittoria Minghetti: “Guadagno 80 euro, una miseria”. La rivelazione al Grande Fratello
La concorrente ha rivelato il guadagno percepito dentro la Casa del reality show di Canale 5
MariaVittoria Minghetti ha rivelato quanto guadagnerebbe ogni singolo giorno trascorso dentro la Casa del Grande Fratello. La concorrente del reality show di Canale 5 si è fatta sfuggire un'informazione che non dovrebbe essere svelata pubblicamente.
Il cachet
Il segreto è stato svelato in un momento di confessioni tra inquiline. Zeudi Di Palma, infatti, ha rivelato a MariaVittoria di avere scoperto che i concorrenti Vip percepirebbero una somma inferiore rispetto a chi si approccia al mondo dello spettacolo per la prima volta. "Pensa che qui dentro pagano molto di più persone che non hanno fatto nulla. Non posso fare nomi ma credimi è così", ha detto Zeudi, mostrandosi convinta della sua idea.
Questo video di Maria Vittoria che si lamenta di prendere poco “ 80 euro “ al giorno è uno schiaffo a chi si spacca il culo , operai che lavorano tutto il giorno e non prendono nemmeno 50 euro ! Sei solo una fortunata ! #grandefratello pic.twitter.com/Ty14CBuRGW
— precipitevolissimevolmente (@saures788) December 28, 2024
La replica di MariaVittoria: "Non è come dici. A me pagano una miseria". E sottovoce, per non farsi sentire dai microfoni, la concorrente aggiunge: "Posso assicurarti di no. Io prendo 80 euro al giorno". L'ex Miss Italia invita poi la concorrente a evitare di dire la cifra esatta, ma MariaVittoria incalza: "Lo devono sapere, devo dirlo. Carta canta, ma poi è la verità, considerando che dobbiamo anche pagare le tasse con questi soldi".
MariaVittoria Minghetti è laureata in Medicina alla Sapienza, ha iniziato la specializzazione in anatomia patologa ma, resasi conto che non fosse la sua strada ha poi fatto un master all'Università di Tor Vergata per specializzarsi in medicina estetica. Ha scelto di entrare al Grande Fratello per dimostrare ai suoi genitori di potersela cavare da sola. La 31enne è già economicamente indipendente perché collabora con diversi studi sparsi per l'Italia.
Spettacolo
A Roma Les Etoiles, gran gala di stelle internazionali
In programma all'Auditorium Parco della Musica il 4 e il 5 gennaio. Daniele Cipriani direttore artistico del gala, giunto alla X edizione, spiega: "Les Etoiles è in miniatura un mondo senza frontiere, né geografiche, né di genere, né di stile di vita. E' un universo dove le maggiori stelle convivono e 'con-danzano', a prescindere dai loro tanti paesi di provenienza, anzi arricchendo l'idioma della danza grazie all'accento stilistico che ognuno di loro 'parla'
Ritorna come ogni anno a Roma, all'Auditorium Parco della Musica - Ennio Morricone (Sala Santa Cecilia), Les Étoiles, gala internazionale di danza, in cartellone il 4 gennaio (ore 21) e il 5 (doppio spettacolo ore 16.30 e ore 21). Giungeranno nella capitale alcune tra le più grandi star del panorama tersicoreo provenienti dalle maggiori compagnie del mondo, che si esibiranno in estratti del repertorio classico ('Lago dei Cigni', 'Bella Addormentata', 'Cenerentola', 'Carmen', 'Le Corsaire') accanto a brani di 'autori' contemporanei (Wayne Mc Gregor, John Neumeier, Marco Goecke). Attesi nella capitale, Marianela Núñez e William Bracewell, Francesca Hayward e Cesar Corrales, Olga Smirnova e Ivan Urban, Renata Shakirova e Kimin Kim, Mira Nadon e Davide Riccardo, Kevin McKenzie, Susan Jones, Chloe Misseldine, Aran Bell, Sergio Bernal, il duo Simone Repele e Sasha Riva, Madison Young, Victor Caixeta.
Daniele Cipriani direttore artistico del gala, giunto alla X edizione, spiega: "Les Étoiles è in miniatura un mondo senza frontiere, né geografiche, né di genere, né di stile di vita. E' un universo dove le maggiori stelle convivono e 'con-danzano', a prescindere dai loro tanti paesi di provenienza, anzi arricchendo l'idioma della danza grazie all'accento stilistico che ognuno di loro 'parla'. Mi sono lasciato ispirare dal grande maestro Pistoletto - aggiunge Cipriani - In particolare da quel suo 'intervento' in cui parla di 'pace preventiva' auspicando che la guerra sia vista come una partita di pallone, in cui il 'nemico' sia in realtà l'amico che ti aiuta a crescere, a migliorare le tue abilità, per vincere la partita della vita".
Idealmente al fianco di Pistoletto, sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia il 4 e 5 gennaio 2025 le Etoiles daranno vita alla Danza della pace preventiva. A fine novembre, in occasione del gala Les Étoiles a Milano, la Fondazione Pistoletto Cittadellarte presentò nel foyer del Teatro Arcimboldi un "quadro specchiante" ideato da Pistoletto sul quale le étoiles e gli spettatori apposero le loro firme. L'opera sarà presente dunque anche a Roma e le 19 stelle apporranno le loro firme. Gli spettatori che verranno a vedere gli spettacoli nella Sala Santa Cecilia potranno diventare co-creatori dell'opera apponendovi il proprio autografo. Una firma per la pace preventiva.
Spettacolo
Bianca Guaccero, il primo incontro con Pernice: “Tra...
La vincitrice di Ballando con le stelle è stata ospite a Storie di donne al bivio su Rai 2
"Quando l'ho visto per la prima volta mi ha colpita, mi sono sentita a casa". Così Bianca Guaccero ricorda il momento in cui ha visto Giovanni Pernice nella sala prove di Ballando con le stelle. Ospite a 'Storie di donne al bivio' su Rai 2, la vincitrice del dance show di Rai 1 ha raccontato com'è nata la storia d'amore con il suo partner di ballo.
L'amore nato tra la danza
Bianca Guaccero ha raccontato, nel talk show di Monica Setta, la forte sintonia nata con Pernice già al primo incontro: "Durante la prima lezione è scattata una sfida tra di noi. Io venivo da un vissuto che mi aveva fatto alzare diversi muri, Giovanni ha avuto tanta costanza con me e questo mi ha colpita". La troppa vicinanza col ballerino "mi ha fatta sentire in imbarazzo", ha ammesso l'attrice.
Su Pernice, Bianca Guaccero ha poi aggiunto: "Ha mille talenti, è una persona che vuole vedermi felice e vuole solo il meglio per me". Il maestro di ballo ha già conosciuto la figlia di Bianca Guaccero, Alice, avuta con il regista Dario Acocella. "Sono un'associazione a delinquere tutti e due", ha detto Bianca. E ancora: "Mia figlia si è appassionata molto alla competizione di Ballando, e mi diceva che Giovanni voleva tirare fuori solo il meglio da me".
Spettacolo
“Boy George è peggio di Tony Effe”, Adinolfi...
Il leader del Popolo della Famiglia riaccende la polemica sul concerto e il caso del trapper, prima invitato e poi "censurato" dal sindaco Gualtieri. Dopo il forfait con altri due artisti in solidarietà, il Comune ha organizzato la serata con altri performer , tra cui il dj Gabri Ponte, la PFM, l'Orchestraccia e, notizia delle ultime ore, i Culture Club, band culto degli anni '80
Boy George peggio di Tony Effe? Di sicuro con una fedina penale più lunga, tra condanne e droga. E anche l'Orchestraccia deve una parte del suo successo a una canzone che esalta il femminicidio...Boy George è peggio di Tony Effe. Adinolfi riaccende la polemica sul Capodanno, per cui era stato annunciato il trapper Tony Effe, insieme a Mahmood e Mara Sattei, finché il sindaco Roberto Gualtieri non gli ha chiesto "un passo indietro" dopo le proteste di un gruppo di donne del Pd, legate ai testi sessisti delle sue canzoni. Dopo il forfait anche degli altri due artisti, in solidarietà con il collega considerato "censurato", il Comune ha riorganizzato la serata con altri performer, tra cui il dj Gabri Ponte, la PFM, l'Orchestraccia e, notizia delle ultime ore, i Culture Club, band culto degli anni '80, guidata da Boy George.
Oggi su questo "line-up" interviene sui social Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia: "Le “donne del Pd” non hanno voluto Tony Effe al concerto di Capodanno del Circo Massimo per le sue rime sessiste e misogine. In compenso i soldi del Comune di Roma serviranno a pagare Boy George, condannato a New York per possesso di cocaina ai tempi della sua conclamata tossicodipendenza, condannato poi a Londra per sequestro di persona e con sentenza scontata in carcere per aver ammanettato a un muro e percosso con catene il povero Audun Carlsen, escort ingaggiato dal cantante e fotografato nudo".
Ma non finisce qui per Adinolfi: "Il momento più divertente sarà quando l’Orchestraccia, da sempre legata al Pd e quindi la prima a essere chiamata in soccorso da Gualtieri dopo il “licenziamento” di Tony Effe, dovrà introdurre il brano su "Lella" con un pippotto che spieghi perché una canzone scritta da un maschio con il punto di vista di un maschio su un brutale femminicidio senza pentimento sia più accettabile per le “donne del Pd” delle rime del rapper".
Il riferimento è alla canzone di Edoardo De Angelis, negli anni cantata da Antonello Venditti e Paola Turci, che racconta l'omicidio di una donna, Lella, moglie di "Proietti er cravattaro", in questo modo: "Tu nun ce crederai/nun c'ho più visto/L'ho presa ar collo e nun me so' fermato/Che quann'è annata a tera senza fiato/Ner cielo da 'no squarcio er sole è uscito/E io la sotterravo co' 'ste mano/Attento a nun sporcamme sur vestito/Me ne so' annato senza guarda' 'ndietro/Nun c'ho rimorsi e mo' ce torno pure/Ma nun ce penso a chi ce sta la' sotto/Io ce ritorno solo a guarda' er mare".
Un brano duro, che la band ha anche trasformato in un video musicale con Vanessa Incontrada, Sabrina Impacciatore, Ambra Angiolini, Donatella Finocchiaro e Elda Alvigini. L'obiettivo, nel 2017, era dire "no alla violenza sulle donne", dunque c'è un modo per prendere un brano "impresentabile" e capirne il lato artistico, farne un racconto che non necessariamente rappresenta la vita o le idee di chi lo ha scritto.