Lavoro, salute e relazioni: ecco le speranze dei giovani per il futuro
Pisani (presidente Cng): "Nonostante un calo della speranza, il 55% è ottimista per il 2025"
Migliori opportunità lavorative, salute e relazioni di vita. Sono queste le speranze dei giovani per il loro futuro. "Il 55% dei giovani italiani si dichiara ottimista rispetto al nuovo anno e ci invia un messaggio chiaro: nonostante una lieve flessione della speranza e le difficoltà economiche e lavorative vissute, c’è una precisa indicazione delle loro attese e priorità", afferma Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani in riferimento all'ultima rilevazione dell’Indice di Fiducia, lo strumento utilizzato dal Consiglio Nazionale dei Giovani per monitorare l’andamento e l’evoluzione delle aspettative e dei sentimenti delle giovani generazioni.
La rilevazione di fine anno conferma un quadro ricco di sfide e di opportunità perché, nonostante una flessione rispetto all’inizio dell’anno, i giovani si dicono in prevalenza ottimisti (55%) rispetto al nuovo anno. “Il picco di sentimenti positivi si è registrato in estate ma con il passare dei mesi abbiamo osservato un calo della speranza, con un aumento di amarezza e preoccupazione legate a tensioni internazionali e difficoltà economiche”, commenta la presidente del Cng in merito agli stati d’animo in cui si riconoscono di più i giovani e che collocano la speranza, in calo al 17% (rispetto al 20% di settembre 2024) e l’amarezza in aumento al 15% (rispetto al 10% di settembre 2024).
“In particolare - prosegue Pisani - per il nuovo anno emergono, nonostante le difficoltà, indicazioni chiare: i giovani italiani orientano le loro speranze soprattutto ai miglioramenti nel mondo del lavoro e dell’istruzione, richiedendo alle istituzioni maggiore attenzione alla loro salute, ma anche all’occupazione che continua a essere una priorità soprattutto per una generazione che ha affrontato, senza tregua, continuamente crisi economiche e sociali, a un maggiore impegno nella risoluzione dei conflitti internazionali e ad una maggiore attenzione alle transizioni che stiamo affrontando, da quella digitale a quella ecologica, che sono per loro un’enorme opportunità per condividere nuove competenze e orientare scelte professionali”.
Aspettative e preoccupazioni per il domani
L’indagine, che analizza le aspettative e le percezioni delle nuove generazioni, rivela il desiderio di vedere migliorate le opportunità lavorative (49%), la propria salute (41%), le proprie relazioni di vita (31%), chiedendo alle istituzioni un maggiore impegno per il nuovo anno prioritariamente nella sanità (30%) e nel lavoro, ma anche nella risoluzione dei conflitti internazionali, istruzione, ambiente e digitalizzazione. “Non possiamo però ignorare le preoccupazioni legate all’incertezza economica e lavorativa, emersi sul finire del 2024. L’Indice di Fiducia complessivo, infatti, - aggiunge la Presidente del Cng - ha registrato una marginale flessione assestandosi al 68,1% (-0,2% rispetto alla rilevazione precedente), dovuto soprattutto alla crescita di sentimenti come l’amarezza e la paura, spesso alimentate da eventi globali come la guerra. Questo quadro riflette una generazione resiliente, ma anche provata dalle incertezze del nostro tempo”.
Dall’Indice di fine anno emerge, infatti, che solo il 31% dei giovani considera gli stipendi adeguati, l’85% degli intervistati ritiene che un lavoro stabile lo farebbe sentire sicuro nelle diverse scelte e fasi della vita e il 91% ritiene che un giovane dipende dalle condizioni economiche della propria famiglia, per poter completare gli studi. “E’ un messaggio preciso, chiaro il loro: in un contesto segnato da instabilità e cambiamenti strutturali, la capacità di immaginare un futuro migliore è una responsabilità collettiva e le loro speranze rappresentano il motore più autentico di ogni nostro cambiamento. Ed è nei loro confronti che dobbiamo direzionare i nostri sforzi e la nostra attenzione perché, nonostante tutto, possano non semplicemente sperare ma realizzare con determinazione un futuro all’altezza delle loro aspirazioni”, conclude Pisani.
Cronaca
Capodanno 2025, bilancio pesante: 309 feriti dai botti, 34...
Dati in aumento rispetto al 2024, cosa dice il Dipartimento della Pubblica sicurezza
Nessun morto ma tanti feriti nella notte di Capodanno 2025. Questo quanto emerge dai dati elaborati dal Dipartimento della Pubblica sicurezza. Il dato complessivo relativo ai feriti, che si è assestato a 309 (di cui 69 ricoverati), evidenzia un incremento rispetto al precedente anno (274 feriti e 49 ricoveri). Questo fine anno si sono registrati 12 ferimenti da colpi d’arma da fuoco, in linea rispetto ai dati del 2024 (12).
In relazione alla gravità delle lesioni riportate, il Dipartimento registra una diminuzione nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni (221 a confronto dei 242 dello scorso anno). Per quanto riguarda i feriti gravi, con prognosi superiore a 40 giorni, si registra un aumento rispetto allo scorso anno (34 a fronte dei 27 del 2024).
In aumento anche i minori feriti: quest'anno sono stati 90 a fronte dei 64 dello scorso anno.
Proiettili vaganti a Napoli, ferito turista. A Torino 13enne perde un occhio: il punto
E sono in aumento, rispetto all'anno precedente, anche i dati relativi agli arresti e alle denunce riferiti al mese di dicembre del 2024. A dicembre 2024 gli arrestati sono stati 88, a fronte dei 50 del 2023, mentre le persone denunciate sono state 386 a fronte delle 304 dell'anno precedente.
Quanto ai materiali sequestrati si tratta di: 21 strumenti lanciarazzi (473 lo scorso anno); 43 armi comuni da sparo (7 lo scorso anno); 6.332 munizioni (23 lo scorso anno); 1.214 kg di polvere da sparo (836 lo scorso anno); 64.416 kg di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps (12.490 lo scorso anno); 52.489 kg di manufatti recanti la marcatura “Ce” (41.775 lo scorso anno); 31.247 kg di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o “Ce” perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme Ce, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro (3.475 lo scorso anno); 612.537 di parti di articoli pirotecnici di varia natura (162.678 lo scorso anno); 7 detonatori (186 lo scorso anno); 2.183 capsule innescanti (3.521 lo scorso anno).
Spettacolo
Capodanno di Rai 1 domina la prima serata, 36,8% di share...
Il direttore di Intrattenimento Prime Time Rai, Marcello Ciannamea: "Rai 1 si conferma la prima scelta degli italiani"
Il Capodanno di Rai1 vince la prima serata. 'L'Anno che Verrà', in diretta da Reggio Calabria, e condotto per la prima volta da Marco Liorni, è stato il programma più visto dell'ultima sera del 2024 con 5.383.000 telespettatori sintonizzati e il 36,8% di share. Altissima anche la presenza di pubblico oltre la mezzanotte con il 33.6% di share e 2.843.000 telespettatori per la seconda parte, fino alle 01.36 e il 28,3% di share (1.911.000 telespettatori) per 'L’Anno che verrà Buonanotte', ultima porzione di spettacolo fino alle 01.54 dell’1 gennaio.
Allo scoccare della mezzanotte, oltre la metà della platea televisiva (8 milioni 15 mila telespettatori pari al 52.6% di share) era sintonizzata su Rai1 per brindare al nuovo anno. 'Capodanno in Musica' condotto da Federica Panicucci e Fabio Rovazzi su Canale 5 ha, invece, intrattenuto 3.395.000 spettatori conquistando uno share del 25,3%. Terzo posto per Rai2 che con 'Gli Aristogatti' ha conquistato 1.105.000 spettatori e il 7,1% di share.
Fuori dal podio troviamo Rai3 con 'Il piccolo diavolo' che ha raccolto 753.000 spettatori e 4,9% share mentre Italia1 con 'Indipendence Day' ha attirato 510.000 spettatori (3,4% di share). Seguono: La7 con 'Indovina chi viene a cena' (464.000 spettatori, 3% di share); Rete4 con 'Ocean’s Eleven: Fate il vostro gioco' (404.000 spettatori, 2,7% share); Tv8 con 'Il bacio di mezzanotte' (186.000 spettatori, 1,2% share) e Nove con 'Tutti cantano i Queen' (220.000 spettatori, 1,4% share).
Ciannamea: "Rai1 si conferma prima scelta degli italiani"
"Rai 1 si conferma la prima scelta degli italiani per aspettare il nuovo anno e salutare quello appena concluso". Così Marcello Ciannamea, direttore di Intrattenimento Prime Time, direzione che ha prodotto il capodanno di Rai1, commenta gli ascolti de 'L'anno che verrà', condotto per la prima volta da Marco Liorni.
"Marco - dice Ciannamea - ha condotto la serata in maniera impeccabile, con brio e eleganza senza mai andare sopra le righe. Un volto rassicurante che da anni entra nelle case delle famiglie con estremo garbo e che riesce a comunicare con più generazioni”.
E aggiunge: “È stata una festa che la Rai insieme alla città di Reggio Calabria e alla regione Calabria, grazie alla convenzione siglata da Rai Com, ha voluto dedicare a tutta la famiglia: la grande partecipazione di piazza conferma la bontà della scelta autorale, con la presenza di tanti artisti amati da più generazioni. Un evento inclusivo anche per i temi trattati".
"Grazie poi alla collaborazione di Rai Radio1, RaiPlay, e Rai Italia L’Anno che verrà ha raggiunto diversi pubblici in diversi momenti. Corollario dell’evento l’imponente impianto scenico a cura di Direzione Produzione Tv-Centro Produzione Tv di Napoli, a cui va un grazie, cosi come alla squadra Rai capitanata dalla vice direttrice Raffaela Sallustio”, conclude il direttore della direzione Intrattenimento Prime Time.
Cronaca
Lucrezia, Jason e Alessia: ecco i primi nati del 2025
Nel Lazio tre bimbe nate allo scoccare della mezzanotte, i parti a Torino e a Taranto
Sono tre femminucce i primi nati nel Lazio del 2025. Lucrezia, Ines ed Eva sono venute alla luce a Roma a mezzanotte e un secondo. Lucrezia è nata al San Camillo alle 00.00 con un cesareo d'urgenza. La piccola, nata prematura a 34 settimane, è in buona salute ed è al momento in osservazione in terapia intensiva neonatale: presto potrà tornare a casa insieme alla mamma Silvia Guastella.
Ines è venuta al mondo invece da mamma Sabrina Mohamed al Policlinico Umberto I con parto naturale. Parto spontaneo anche per Eva Bonafede, nata dalla mamma Maria Salzano al Sant’Eugenio. Alle tre bimbe e alle loro famiglie gli auguri del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
E’ invece Jason il primo nato del 2025 all’ospedale Sant’Anna di Torino. Il bimbo, 4 kg di peso, è venuto alla luce sei minuti dopo la mezzanotte con taglio cesareo.
Fiocco azzurro anche per l’ultima nascita del 2024. A salutare l’anno che se ne stava andando è stato Tommaso, quasi 3,4 kg nato con parto spontaneo alle 23.03. Una bimba è stata invece l’ultima nata all’ospedale Mauriziano, si chiama Carlotta è venuta alla luce poco dopo le 15 di ieri pomeriggio. Nel medesimo nosocomio primo nato è stato Boran, venuto alla luce mezz’ora dopo la mezzanotte.
E l’ospedale ostetrico ginecologico Sant'Anna si conferma anche nell’anno appena concluso tra i primi in Italia per numero di parti e di nascite. Durante il 2024 i parti sono stati oltre 5450 per 5613 nascite. La proporzione complessiva di tagli cesarei è del 31%, stabile rispetto agli anni precedenti. In quasi il 90% dei neonati da parto vaginale è stato effettuato il contatto pelle-pelle madre neonato, come raccomandato dall’Oms per favorire l’allattamento al seno. Nel 2023 i parti erano stati oltre 5630 per 5798 nascite. All'ospedale Mauriziano, invece, nel 2024 i parti sono stati 1199, nel 2023 erano stati 1113.
Si chiama quindi Alessia la prima bimba nata nel 2025 a Taranto. La piccola è venuta alla luce con parto naturale all'ospedale 'Santissima Annunziata' del capoluogo jonico 56 minuti dopo la mezzanotte e pesa 3,770 chilogrammi. In servizio, la dottoressa De Salvia, il dottor Vinci, l’ostetrica Mancrasso e la dottoressa anestesista Galeone. Mamma e bambina stanno bene. Nella notte nello stesso ospedale sono nati altri quattro bambini. Nelle settimane scorse il punto nascita dell'ospedale Santissima Annunziata è tornato a essere a rischio chiusura per problemi di mancanza di personale. La situazione si è poi temporaneamente regolarizzata.