Ancelotti: “Io alla Roma? Se ne parla molto, potrei rompere contratto con Real”
Il tecnico del Madrid ha parlato della possibilità di abbracciare la panchina giallorossa nella prossima stagione
Carlo Ancelotti è uno dei nomi che fanno sognare i tifosi della Roma. I giallorossi, in risalita in classifica grazie alla cura Ranieri, sono alla ricerca di un tecnico per la prossima stagione, con l'ex allenatore, tra le altre, di Leicester e Cagliari che lascerà la panchina per un ruolo in dirigenza. Proprio Ranieri sarà decisivo nella scelta del nuovo tecnico, cruciale dopo quanto accaduto in questa prima parte di stagione con gli esoneri di De Rossi prima e Juric poi.
Tra i tanti nomi accostati alla panchina giallorossa quello dell'attuale tecnico del Real è senza dubbio uno dei più graditi alla piazza, e a parlarne è stato proprio Ancelotti: "Sento che se ne sta parla molto, ma io sto molto bene qui e voglio lavorare per rimanere il più possibile al Real Madrid", ha detto ai microfoni di Radio anch'io sport, "con Ranieri siamo amici e lui sta facendo molto bene da quando è tornato alla Roma, ne sono molto contento. Io sono ovviamente molto legato ai giallorossi, ho ottimi ricordi, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Per ora sto bene qui e non voglio pensare al mio futuro. Ho un contratto di due anni qui, ma sappiamo bene che i contratti si possono rompere o allungare".
Una battuta anche su Paulo Fonseca, esonerato dalla panchina del Milan: Fa parte del lavoro, anche io sono stato esonerato. Quando ci sono dei problemi in una squadra la responsabilità cade sull’uomo solo, che è l’allenatore. Purtroppo è così. L’allenatore soprattutto nei momenti di difficoltà è abbastanza solo
Esteri
Strage New Orleans, almeno 15 morti. Biden: “Killer...
Tra le decine di feriti molti sono gravi. Il presidente Usa: "Indaghiamo su possibile connessione con attacco Las Vegas"
Poche ore prima di lanciarsi con un pick-up sulla folla che festeggiava il Capodanno a New Orleans, il killer Shamsud-Din Jabbari ha postato sui social video ispirati all'Isis "esprimendo il desiderio di uccidere. A dichiararlo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Intanto il bilancio della strage è salito ad almeno 15 morti e decine di feriti, dei quali alcuni sono in gravi condizioni.
Il capo della polizia di New Orleans, Anne Kirkpatrick, ha dichiarato che l'aggressore “stava cercando di investire quante più persone possibile”. E ha poi aggiunto: “Era determinato a provocare una carneficina”. Dopo essere sceso dal veicolo, il 42enne - cittadino americano nato in Texas, che aveva prestato servizio nell'esercito Usa per molti anni - dopo aver sparato contro la gente, avrebbe ingaggiato un conflitto a fuoco con gli agenti, ferendone due, prima di essere ucciso nello scontro. Biden ha anche ribadito che gli investigatori hanno trovato potenziali ordigni esplosivi nel pick-up, nel quale c'era anche bandiera dello Stato Islamico.
Secondo quanto riferito dagli investigatori, l'attentatore avrebbe registrato diversi video anche nei giorni precedenti all'attacco. Le registrazioni sono passate al setaccio dalle forze dell'ordine e secondo quanto riporta la Cnn il sospettato farebbe riferimento al suo divorzio e a come inizialmente aveva pianificato di riunire la sua famiglia per una "festa" con l'intenzione di ucciderli. Jabbar avrebbe anche parlato di come ha cambiato i suoi piani, dicendo di essersi unito all'Isis. Nei video anche riferimenti a diversi sogni che aveva fatto sul perché avrebbe dovuto unirsi all'Isis.
Non è chiaro se l'uomo abbia agito da solo
Ma a distanza di ore dal devastante attacco, non è ancora chiaro se l'attentatore avesse dei complici. Secondo diversi media, gli investigatori stanno esaminando i filmati di sorveglianza che mostrano un gruppo sospetto di quattro persone. Inizialmente si sospettava che potessero aver piazzato degli ordigni esplosivi nel quartiere colpito. Tuttavia, poco tempo dopo, si è detto che i sospetti erano stati scartati. In precedenza, l'investigatore dell'Fbi Alethea Duncan aveva dichiarato di non ritenere il conducente “l'unico responsabile”.
Biden: "Indaghiamo su possibile connessione attacchi New Orleans e Las Vegas"
Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre informato da Camp David che le autorità stanno indagando su “ogni possibile connessione” tra l'attacco mortale avvenuto a New Orleans e l'esplosione di un Cybertruck fuori da un hotel Trump a Las Vegas. Le forze dell'ordine stanno indagando sull'esplosione del veicolo Tesla “anche per capire se c'è un possibile collegamento con l'attacco a New Orleans”, ha detto Biden ai giornalisti, aggiungendo: “Per ora non c'è nulla da riferire in merito”.
Economia
Saldi invernali al via oggi, partenza in Val d’Aosta:...
Il sondaggio Confesercenti-Ipsos, budget medio 218 euro a famiglia
Saldi invernali al via oggi, 2 gennaio 2025. Iniziano ufficialmente dalla Valle d'Aosta le vendite di fine stagione, per poi partire sabato 4 gennaio in tutto il resto d'Italia, con una durata di 60 giorni.
Alto l’interesse dei consumatori: quasi uno su due - il 46% - ha già deciso di acquistare almeno un prodotto, ed un ulteriore 50% valuterà le offerte prima di comprare. È quanto emerge dal consueto sondaggio sui saldi di fine stagione invernali, condotto da Ipsos per Confesercenti.
Il budget. Il 59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel rinnovo del guardaroba: in media si spenderanno circa 218 euro a famiglia, con una media più alta nel Centro Italia (quasi 263 euro) e tra gli over 34 (quasi 239 euro). Cifre importanti, per un evento promozionale che è ancora il più apprezzato dagli italiani: il 53% degli intervistati ritiene i saldi l’appuntamento più conveniente e utile, mentre solo il 20% indica il Black Friday.
Dove si compra: vincono i negozi. Come accaduto nell’ultima settimana di Natale, anche per i prossimi saldi i punti vendita fisici appaiono in vantaggio sull’online: si comprerà attraverso entrambi i canali, ma otto italiani su dieci (81%) sceglieranno i negozi per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online.
Cosa si cerca. I prodotti moda più desiderati per questi saldi sono maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di acquistare. Un effetto dell’arrivo del freddo dopo un autunno caldo, a causa del quale il 30% circa dei consumatori segnala di aver ridotto gli acquisti di abbigliamento invernale. Particolarmente cercati i maglioni di qualità con decorazioni. Seguono, a brevissima distanza, le calzature (49% delle segnalazioni) e poi - ben più staccati - gonne e pantaloni (31%), con un interesse forte per jeans e denim, e maglie e top (30%). Nella lista dei desideri ci sono anche intimo (28%), camicie e camicette (22%), borse (21%) e i capispalla - giubbotti, cappotti e piumini - sempre al 21%. Poi accessori (18%) e abiti e completi (17%).
"I saldi – e in particolare quelli nei negozi fisici – si confermano l’evento promozionale più atteso dagli italiani. Un segnale positivo dopo un autunno caratterizzato da vendite molto fiacche”, dichiara Benny Campobasso, Presidente di Fismo Confesercenti.
“Rimane, tuttavia, il problema della data troppo anticipata: l’inverno climatico è appena iniziato e si rischia di svendere la collezione invernale prima ancora di riuscire a venderla pienamente. Bene la data ‘quasi’ unica di avvio dei saldi – con l’eccezione della Valle d’Aosta – ma dovrebbero essere davvero collocati a fine stagione. È una richiesta che continuiamo a sostenere con forza".
Ultima ora
Stallo in negoziati Hamas-Israele, accordo difficile prima...
Secondo il Wall Street Journal Hamas insiste che Israele si impegni a rispettare una tregua permanente nella Striscia di Gaza, condizione che Tel Aviv continua a respingere
E' stallo nei negoziati tra Hamas e Israele per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Tanto che un accordo risulta alquanto improbabile prima che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lasci l'incarico al suo successore Donald Trump. Lo scrive il Wall Street Journal citando mediatori arabi, secondo i quali Hamas sta insistendo he Israele si impegni a rispettare una tregua permanente nella Striscia di Gaza, condizione che Tel Aviv continua a respingere.
La mancanza di progressi nei colloqui è un duro colpo per il team del presidente Biden, che ha investito molto tempo e capitale politico spingendo inutilmente per un accordo, scrive il Wall Street Journal. Anche per i palestinesi di Gaza, stanchi di oltre un anno di combattimenti e privazioni, è una grande delusione tanto che hanno chiesto sui social media a Hamas di accettare un accordo che aiuterebbe a porre fine alla guerra.
Intanto in Israele le famiglie degli ostaggi stanno esercitando forti pressioni sul primo ministro Benjamin Netanyahu affinché raggiunga un accordo che garantisca la loro liberazione, sostenendo che ogni giorno di prigionia mette a rischio la loro vita e la loro salute.
Le speranze di un accordo tra Israele e Hamas erano aumentate dopo che Hezbollah aveva accettato le condizioni per un cessate il fuoco in Libano. Ma i colloqui si sono arenati man mano che si entrava nei dettagli ed entrambe le parti hanno indurito le loro posizioni. I mediatori hanno detto che Israele ha insistito sul fatto di ricevere solo ostaggi vivi in qualsiasi scambio e si è rifiutato di approvare il rilascio di alcuni dei detenuti palestinesi, mentre Hamas ha ripreso la sua richiesta di porre fine alla guerra.
L'ufficio di Netanyahu ha rifiutato una richiesta di commento da parte del Wall Street Journal, ma ha pubblicamente accusato Hamas di rinnegare i suoi impegni. Hamas ha invece accusato Israele di aver cambiato le sue richieste. ma ha detto che i negoziati, seppur ritardati, non sono ancora falliti.