Capodanno 2025, nessun concertone a Milano ma tanti eventi: le alternative
Da concerti a spettacoli teatrali: tutte le alternative per festeggiare l'ultimo dell'anno
Cosa fare a Capodanno a Milano? Questo è il quinto anno consecutivo senza il 'concerto' di Capodanno in Piazza Duomo. Non sarà allestito nessun palco sotto la Madonnina, ma le opzioni per festeggiare l'ultimo dell'anno all'insegna della musica e del divertimento non mancano.
Il concerto di Max Pezzali
‘Max Forever – Questo forum non è un albergo' saluterà il 2024 con uno show di Capodanno arricchito dal Deejay Time, in programma all’Unipol Forum di Milano il 31 dicembre. L’imperdibile live di Max Pezzali proseguirà dopo la mezzanotte con un brindisi e uno speciale Deejay Time con Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso, per festeggiare l’arrivo del 2025.
I locali
Appuntamento ai Magazzini Generali con la magia del Burlesque. Il locale dallo stile industriale si trova in Via PietraSanta e ricreerà l’atmosfera del Moulin Rouge. La notte inizia con una cena cantata in stile Royal Buffet accompagnata da un Dj set ad hoc. Dopo il cenone si aprono le danze che danno il via ai veri festeggiamenti: cominceranno dalle 23:30 e proseguiranno fino alle prime luci dell’alba.
La location milanese Just Cavalli ai piedi della Torre Branca offre una serata a tema anni 20: ‘The Great Gatsby 2025’.
Da sempre punto di riferimento degli amanti dei balli scatenati e del divertimento, il Capodanno 2025 Al Tocqueville partirà con un ricco e divertente dinner show. A seguire, nel dopo cena, insieme al DJ set si aspetta il nuovo anno a ritmo delle migliori hit del momento.
‘New Year’s Eve Night 2025’ è il tema dello Spirit de Milan, in zona Bovisa. La serata promette un lungo disco party a base di hit che spaziano dagli anni 70 ai 2000 e due concerti live per brindare insieme e festeggiare fino alle 5 del mattino.
Gli spettacoli teatrali
Per chi preferisce una serata più tranquilla, all’insegna della cultura e del relax, non mancano le opzioni al Teatro. 'Tootsie' al Teatro Manzoni, con Paolo Conticini ed Enzo Iacchetti. 'Anastasia – il Musical' al Teatro Arcimboldi. 'Amleto²' al Teatro Franco Parenti e 'Lella Costa Late Show' al Teatro Carcano.
Ma non solo Teatro. Nelle sale milanesi è tornata la pellicola ‘Vacanze di Natale 90’, questa volta in versione 4K. Il cinepanettone con la coppia Massimo Boldi e Christian De Sica. La programmazione del film si trova all’Arcobaleno Film Center di Viale Tunisia, al Ducale di Piazza Napoli e nei multisala di Notorious Cinemas e The Space Cinema a Rozzano.
Esteri
Cecilia Sala, Wsj: “Il caso è un test per governo...
Il giornale in un lungo articolo in cui ripercorre le tappe della vicenda spiega come il governo italiano si trovi coinvolto nella 'guerra ombra' tra Iran e Stati Uniti
Il caso di Cecilia Sala "sta diventando un test per il governo italiano", che si trova coinvolto nella 'guerra ombra' tra Iran e Stati Uniti. Lo scrive il Wall Street Journal in un lungo articolo in cui ripercorre le tappe della vicenda, fino alla dichiarazione di ieri del ministero degli Esteri di Teheran, nella quale si esorta l'Italia di "respingere la politica americana di presa degli ostaggi". Teheran non chiede esplicitamente di scambiare la giornalista con Mohammed Abedini, il cittadino iraniano arrestato a Malpensa tre giorni prima di Sala su richiesta degli Stati Uniti, ma il collegamento tra i due casi è stato riconosciuto dall'ambasciatore iraniano a Roma dopo essere stato convocato alla Farnesina.
La premier Giorgia Meloni "è sempre più sotto la pressione dell'opinione pubblica per assicurare un rapido rilascio di Sala", sottolinea il quotidiano americano, osservando che "se l'Italia rilasciasse Abedini", respingendo la richiesta di estradizione gli Stati Uniti, "rischierebbe di irritare il presidente eletto Donald Trump - che rinnoverà la sua strategia di 'massima pressione' sull'Iran - e di danneggiare lo sforzo della Meloni di posizionarsi come uno degli interlocutori preferiti di Trump in Europa".
Per la premier "l'esito più conveniente sarebbe un accordo rapido per la liberazione di Sala in cambio del rilascio di Abedini, prima che Trump si insedi il 20 gennaio", scrive il Wsj citando molti osservatori a Roma. "Ma né il lento sistema giudiziario italiano, che deve valutare la richiesta di estradizione degli Stati Uniti, né il funzionamento interno del regime iraniano potrebbero portare a un risultato in tempo" per quella data, chiosa il giornale.
Sport
Juve, Motta e Giuntoli nel mirino dei tifosi sui social:...
Su X, tanti sostenitori bianconeri criticano l'operato del tecnico e il mercato fallimentare. E molti ripensano all'ex tecnico Allegri...
La sconfitta contro il Milan in Supercoppa italiana lascia strascichi pesanti in casa Juve. Per i bianconeri, l'annata fatica a decollare e tra i tifosi cresce il malcontento per una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative. Tra i bersagli del tifo juventino, in queste ore, ci sono soprattutto Thiago Motta e Cristiano Giuntoli.
I tifosi contro Motta
Parlando del tecnico, ai tifosi non è andato giù soprattutto l'atteggiamento in tv dopo la sconfitta. Nel mirino, le sostituzioni che avrebbero cambiato la partita (fuori Vlahovic e Mbangula, dentro Nico Gonzalez e Cambiaso), portando la squadra ad abbassarsi troppo e dunque a subire l'iniziativa del Milan. "Sostituzioni? Tutti i cambi sono fatti per il bene della squadra, giudicate voi in base al risultato" ha dichiarato Motta stizzito nel post-gara. Dichiarazioni non piaciute a gran parte del tifo, con qualcuno che scrive per esempio su X: "Questa è una squadra senza equilibrio tattico e mentale. Se sei questa cosa qui il 3 gennaio, per svoltare nei mesi successivi serve un miracolo". E ancora, un altro utente: "Più dell'integralismo tattico, più delle scelte tattiche discutibili, più dell'atavica sterilità offensiva, Motta deve spiegare perché la squadra esce dalla partita appena un granello di sabbia entra nel suo imperfetto ingranaggio". Tra i tweet dei tifosi, spunta più volte il nome dell'ex tecnico Massimiliano Allegri: "Con lui - scrive qualcuno - non avremmo mai perso questa partita".
Le critiche a Giuntoli
Tra i bersagli del tifo bianconero c'è anche il Managing Director Football Cristiano Giuntoli, dirigente di riferimento e colpevole – secondo gran parte dei sostenitori juventini – di scelte di mercato sbagliate. Con oltre 100 milioni spesi per esempio per i vari Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez, fin qui flop della stagione e ieri protagonisti in negativo. In particolare, rimbalza sui social una dichiarazione di Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juve e oggi opinionista Mediaset: "Questa Juve non è ossessionata dalla vittoria. Mi sorprende la mentalità di Thiago Motta. Nei miei 11 anni di Juve eravamo ossessionati dal vincere anche le partitelle di allenamento". La parola chiave di tante critiche è proprio "mentalità". Quella mancante alla squadra e su cui dovrà lavorare Thiago Motta, insieme alla dirigenza, per rialzare la stagione.
Economia
Nuova rateizzazione cartelle: tabella con spiegazione e...
È entrata in vigore la nuova rateizzazione: chi dimostra di trovarsi in difficoltà economica può accedere a un piano di pagamenti più ampio. Istruzioni sulle regole da seguire e sui documenti da presentare
Dall’inizio del 2025 si applicano nuove regole per la rateizzazione delle cartelle. Chi ha debiti superiori a 120.000 euro e chi intende accedere a piani di pagamento più ampi di quelli ordinari deve dimostrare di trovarsi in difficoltà economica per poter dilazionare i versamenti delle somme dovute.
Regole e istruzioni cambiano in base alla tipologia di contribuenti interessati: le persone fisiche utilizzano il parametro dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, mentre società e condomini tengono conto di altri dati.
Le regole di calcolo delle rate sono state stabilite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con il decreto del 27 dicembre 2024.
Nuova rateizzazione delle cartelle dal 2025
Il numero delle rate mensili che l’Agenzia delle Entrate Riscossione può concedere arriva a un massimo di 120.
Anche nella precedente formulazione dell’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, che concede ai contribuenti la possibilità di diluire i pagamenti delle cartelle, si arrivava a un periodo massimo di 10 anni.
Ma con le novità introdotte dal Decreto legislativo numero 110 del 2024 di attuazione della riforma fiscale, dal 1° gennaio è cominciato un percorso di progressiva estensione dei piani di rateazione.
Rateizzazione delle cartelle più lunga per chi documenta la difficoltà economica
Per questi primi due anni chi ha un debito sotto i 120.000 euro e invia una richiesta semplice all’Agenzia delle Entrate, senza fornire alcun documento sulla propria condizione economica, ottiene a una tabella di marcia per mettersi in regola fatta di 84 appuntamenti, cifra che sale a 96 dal 2027 e a 108 dal 2029.
A un piano di rate più lungo può accedere chi, invece, documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria.
Si parte da un minimo di 85, 97 e 109 tranche, in base all’anno in cui si effettua la richiesta, per arrivare a un massimo di 120.
Rateizzazione delle cartelle: quali documenti servono per dimostrare di essere in difficoltà?
Per valutare la condizione di temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria e per permettere all’Agenzia delle Entrate Riscossione di determinare il numero massimo di rate da prevedere è necessario fornire specifici elementi:
● per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati si considera l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ISEE;
● per i soggetti che non rientrano nella prima categoria è necessario prendere come riferimento l’Indice di Liquidità e l’Indice Alfa, parametri che si ottengono tenendo conto sia di dati sul debito che sull’andamento delle società;
● per i condomini, invece, si guarda all’Indice Beta, che si ottiene prendendo in esame sia informazioni che riguardano le somme dovute che l’ultimo rendiconto condominiale.
In caso di debiti superiori ai 120.000 euro è sempre necessario fornire una serie di informazioni sulla propria situazione per accedere alla rateizzazione delle cartelle ma è sempre possibile arrivare a un massimo di 120 rate.
Rateizzazione cartelle 2025: i documenti da presentare per dimostrare di essere in difficoltà economica
In ogni caso, la fotografia della condizione economica deve essere supportata da un’adeguata documentazione da trasmettere insieme ai moduli di domanda che l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha messo a disposizione sul suo sito.
Per le persone fisiche e le ditte in regime semplificato basta la certificazione ISEE. Mentre per le società il pacchetto di informazioni da fornire è più articolato: bisogna trasmettere il prospetto con il valore dell’Indice di Liquidità e dell’Indice Alfa e, in base alla tipologia di soggetto, può essere necessario trasmettere anche la copia dell’atto costitutivo, dello statuto o dell’ultimo bilancio approvato e depositato.
In caso di eventi atmosferici, calamità naturali, incendi o altri eventi eccezionali tali da determinare l’inagibilità totale dell’unico immobile, adibito ad uso abitativo in cui risiedono i componenti del nucleo familiare o dell’unico immobile adibito a studio professionale o sede dell’impresa, basterà la relativa certificazione rilasciata dalla competente autorità comunale, non oltre 6 mesi prima della presentazione della richiesta di rateizzazione, per documentare la situazione di difficoltà e accedere a piani articolati su 120 pagamenti.
Come inviare la richiesta di rateizzazione delle cartelle con le regole in vigore dal 2025
Tutti i dettagli sul calcolo delle rate, sui parametri presi in considerazione e sulla documentazione specifica, che dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate Riscossione dalle diverse tipologie di soggetti, sono contenuti nel provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024.
Raccolta tutta la documentazione utile, sarà possibile trasmettere i moduli tramite PEC, insieme alla copia del documento di identità o di riconoscimento, alla casella della Direzione Regionale di riferimento o presentarla presso gli sportelli dell’Agenzia delle entrate Riscossione.
Solo chi non documenta la propria condizione di difficoltà può procedere anche utilizzando il servizio online sul portale ADER.