Da Team26 con Sinner ai primi test event: cosa lascia il 2024 di Milano-Cortina
Si chiude un anno che ha dato una grande spinta all'Italia verso i Giochi invernali del 2026. Andiamo a riviverlo, tra momenti iconici e tappe di passaggio
L’inizio del viaggio della fiamma olimpica, la cerimonia di presentazione del look dei Giochi, il lancio di Team26 con Jannik Sinner, i primi test event. Il 2024 di Milano-Cortina è stato una giostra di emozioni. Un anno che ha avvicinato con una grande spinta l’Italia alle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. In attesa di un 2025 che ha già cerchiato in rosso le tappe clou verso la rassegna a cinque cerchi.
I numeri e i luoghi di Milano-Cortina
Intanto, qualche numero. Sono 195 le medaglie d’oro in palio tra Olimpiadi (116) e Paralimpiadi (79), che verranno assegnate in 25 giorni di competizioni (16 Olimpici e 9 Paralimpici). Con oltre 3500 atleti al via, sarà insomma un’edizione imperdibile per vivere in Italia tutta la magia dei Giochi invernali, nell’edizione più “diffusa” di sempre. Milano ospiterà il pattinaggio di figura, il pattinaggio di velocità, lo short track e l’hockey su ghiaccio, mentre Cortina d’Ampezzo sarà il teatro dello sci alpino femminile sulla mitica Olympia delle Tofane, ma anche dei tornei di curling, bob, skeleton e slittino. Ci sarà poi la Val di Fiemme, che accoglierà sci di fondo, salto con gli sci e combinata nordica, mentre Anterselva sarà il tempio del biathlon tornando a lucidare una consolidata tradizione. Bormio ospiterà quindi lo sci alpino maschile sula pista Stelvio, un mito per gli appassionati, mentre Livigno regalerà spettacolo con le gare di freestyle e snowboard.
I test event
Nel 2024, il percorso verso i Giochi è entrato nel vivo grazie a una serie di appuntamenti cruciali dal punto di vista sportivo, come i test event. Competizioni nazionali e internazionali, ospitate dai luoghi di Milano-Cortina, che cercano di simulare in tutto e per tutto le condizioni dell’inverno 2026. Tanti gli appuntamenti da segnare: il ricco calendario di eventi si è aperto intanto il 28 e 29 dicembre 2024 con la tappa di Coppa del Mondo di sci alpino maschile sulla Stelvio, a Bormio. Il 2025 inizierà con la chiusura del Tour de Ski, previsto sulle nevi della Val di Fiemme dal 3 al 5 gennaio. Il 18 e il 19 gennaio, Cortina sarà invece teatro dell’appuntamento di Coppa del Mondo di sci alpino femminile su un altro tracciato iconico come l’Olympia delle Tofane. E dal 23 al 26 gennaio sarà Anterselva a scaldare i motori verso le Olimpiadi con la Coppa del Mondo. Gennaio sarà anche il mese dei primi test event paralimpici: il 29 e 30 gennaio la Val di Fiemme ospiterà la Coppa del Mondo di Para biathlon, mentre tra 1 e 2 febbraio sarà la volta dello sci di fondo paralimpico.
Il programma di volontari Team26
Il 2024 è anche l’anno che ha visto il lancio di Team26, programma dedicato alle volontarie e ai volontari che vivranno da protagonisti i Giochi del 2026. Tra questi Jannik Sinner, numero uno al mondo del tennis e volto della campagna di comunicazione “I Giochi siamo noi”. Sarà il fuoriclasse azzurro il primo volontario delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. Come lui, altri 18mila avranno l’opportunità di diventare parte integrante dell'evento, iscrivendosi sul sito ufficiale. Pochi i requisiti richiesti: i 18 anni compiuti entro il 1° novembre 2025, conoscenza di italiano e inglese, partecipazione agli eventi di selezione e formazione e disponibilità garantita di almeno 9 giorni non consecutivi durante i Giochi. I ruoli affidati ai volontari punteranno sostanzialmente a migliorare la qualità dell’esperienza di tutti i partecipanti, mirando inoltre ad agevolare l’organizzazione della rassegna.
Come spiegato anche dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi: “Solo grazie alla presenza dei volontari possiamo essere certi del miglior svolgimento di ogni evento, grande o piccolo che sia. Questo progetto ha una duplice natura. Da un lato si fa messaggero dei valori dello sport, dall’altro diventa rappresentazione viva della passione e dell’entusiasmo con cui gli italiani accoglieranno il mondo intero a braccia aperte. La presenza di un ambasciatore come Jannik Sinner sintetizza al meglio lo spirito vibrante, dinamico, generoso e valoriale con il quale ci presenteremo ai Giochi di Milano-Cortina 2026”. Concetti ribaditi anche dal presidente del Coni Giovanni Malagò: “I volontari rappresentano da sempre l’elemento distintivo di ogni edizione dei Giochi. Saranno proprio loro a trasmettere lo spirito italiano, accogliendo persone da tutto il mondo e favorendo la miglior esperienza possibile ai grandi protagonisti delle discipline invernali”. I Giochi avranno inoltre un look tutto loro, anche questo svelato a novembre, frutto di un'identità visiva dinamica. Un'identità che abbraccerà i territori e le venue, che avvolgerà e guiderà gli spettatori, gli atleti, i volontari e tutti coloro che vivranno il più grande evento sportivo al mondo a inizio 2026.
Il viaggio della Fiamma
L’ultimo grande capitolo del 2024 di Milano-Cortina riguarda la presentazione del viaggio della Fiamma Olimpica e Paralimpica. Lo scorso 26 novembre, a Verona è stato reso noto l’itinerario del simbolo dei Giochi, con tutti i territori italiani che ospiteranno il passaggio dei tedofori. La Fiamma, emblema di unità e pace, porta un messaggio universale che trascende confini e differenze, invitando ogni persona a partecipare a un evento di assoluta rilevanza globale. Il passaggio delle Fiamme rappresenta i valori fondamentali dell'Olimpismo e del Paralimpismo, incarnando i sentimenti di Amicizia, Pace, Speranza e Spirito di Squadra. Ma in cosa consiste l'itinerario? Saranno 63 i giorni di viaggio, con 60 città di tappa e 12mila chilometri da percorrere toccando tutte le 110 province della penisola. Il viaggio inizierà il 26 novembre 2025 a Olimpia, con l’accensione del sacro fuoco che arriverà poi in Italia, a Roma, il 4 dicembre. Quindi, sarà a Napoli a Natale e festeggerà il nuovo anno a Bari.
Il 26 gennaio tornerà invece, dopo 70 anni esatti dalla Cerimonia d’Apertura dei Giochi, a Cortina d’Ampezzo e concluderà il suo tragitto a Milano, a San Siro, la sera di venerdì 6 febbraio 2026. Si tratta di un percorso pensato anche per rendere omaggio al grande patrimonio storico culturale italiano, che vanta il maggior numero di siti Unesco al mondo. Come spiegato da Andrea Varnier, Ceo di Fondazione Milano Cortina 2026. “L’arrivo della Fiamma in Italia e il suo viaggio rappresentano il momento in cui i Giochi entrano nelle case delle persone, portando ovunque la magia dello sport. È il momento in cui Milano-Cortina 2026 diventa Italia celebrando l'unione dell’orgoglio nazionale”. La Fiamma Paralimpica percorrerà invece 2mila chilometri in 11 giorni. E dal 24 febbraio 2026 al 6 marzo 2026, giorno della cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici all’Arena di Verona, sfilerà nelle mani di 501 tedofori. In un viaggio che racchiuderà, ancora una volta, tutto il senso dello spirito olimpico.
Esteri
Strage New Orleans, almeno 15 morti. Biden: “Killer...
Tra le decine di feriti molti sono gravi. Il presidente Usa: "Indaghiamo su possibile connessione con attacco Las Vegas"
Poche ore prima di lanciarsi con un pick-up sulla folla che festeggiava il Capodanno a New Orleans, il killer Shamsud-Din Jabbari ha postato sui social video ispirati all'Isis "esprimendo il desiderio di uccidere. A dichiararlo il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Intanto il bilancio della strage è salito ad almeno 15 morti e decine di feriti, dei quali alcuni sono in gravi condizioni.
Il capo della polizia di New Orleans, Anne Kirkpatrick, ha dichiarato che l'aggressore “stava cercando di investire quante più persone possibile”. E ha poi aggiunto: “Era determinato a provocare una carneficina”. Dopo essere sceso dal veicolo, il 42enne - cittadino americano nato in Texas, che aveva prestato servizio nell'esercito Usa per molti anni - dopo aver sparato contro la gente, avrebbe ingaggiato un conflitto a fuoco con gli agenti, ferendone due, prima di essere ucciso nello scontro. Biden ha anche ribadito che gli investigatori hanno trovato potenziali ordigni esplosivi nel pick-up, nel quale c'era anche bandiera dello Stato Islamico.
Secondo quanto riferito dagli investigatori, l'attentatore avrebbe registrato diversi video anche nei giorni precedenti all'attacco. Le registrazioni sono passate al setaccio dalle forze dell'ordine e secondo quanto riporta la Cnn il sospettato farebbe riferimento al suo divorzio e a come inizialmente aveva pianificato di riunire la sua famiglia per una "festa" con l'intenzione di ucciderli. Jabbar avrebbe anche parlato di come ha cambiato i suoi piani, dicendo di essersi unito all'Isis. Nei video anche riferimenti a diversi sogni che aveva fatto sul perché avrebbe dovuto unirsi all'Isis.
Non è chiaro se l'uomo abbia agito da solo
Ma a distanza di ore dal devastante attacco, non è ancora chiaro se l'attentatore avesse dei complici. Secondo diversi media, gli investigatori stanno esaminando i filmati di sorveglianza che mostrano un gruppo sospetto di quattro persone. Inizialmente si sospettava che potessero aver piazzato degli ordigni esplosivi nel quartiere colpito. Tuttavia, poco tempo dopo, si è detto che i sospetti erano stati scartati. In precedenza, l'investigatore dell'Fbi Alethea Duncan aveva dichiarato di non ritenere il conducente “l'unico responsabile”.
Biden: "Indaghiamo su possibile connessione attacchi New Orleans e Las Vegas"
Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre informato da Camp David che le autorità stanno indagando su “ogni possibile connessione” tra l'attacco mortale avvenuto a New Orleans e l'esplosione di un Cybertruck fuori da un hotel Trump a Las Vegas. Le forze dell'ordine stanno indagando sull'esplosione del veicolo Tesla “anche per capire se c'è un possibile collegamento con l'attacco a New Orleans”, ha detto Biden ai giornalisti, aggiungendo: “Per ora non c'è nulla da riferire in merito”.
Economia
Saldi invernali al via oggi, partenza in Val d’Aosta:...
Il sondaggio Confesercenti-Ipsos, budget medio 218 euro a famiglia
Saldi invernali al via oggi, 2 gennaio 2025. Iniziano ufficialmente dalla Valle d'Aosta le vendite di fine stagione, per poi partire sabato 4 gennaio in tutto il resto d'Italia, con una durata di 60 giorni.
Alto l’interesse dei consumatori: quasi uno su due - il 46% - ha già deciso di acquistare almeno un prodotto, ed un ulteriore 50% valuterà le offerte prima di comprare. È quanto emerge dal consueto sondaggio sui saldi di fine stagione invernali, condotto da Ipsos per Confesercenti.
Il budget. Il 59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel rinnovo del guardaroba: in media si spenderanno circa 218 euro a famiglia, con una media più alta nel Centro Italia (quasi 263 euro) e tra gli over 34 (quasi 239 euro). Cifre importanti, per un evento promozionale che è ancora il più apprezzato dagli italiani: il 53% degli intervistati ritiene i saldi l’appuntamento più conveniente e utile, mentre solo il 20% indica il Black Friday.
Dove si compra: vincono i negozi. Come accaduto nell’ultima settimana di Natale, anche per i prossimi saldi i punti vendita fisici appaiono in vantaggio sull’online: si comprerà attraverso entrambi i canali, ma otto italiani su dieci (81%) sceglieranno i negozi per almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto online.
Cosa si cerca. I prodotti moda più desiderati per questi saldi sono maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di acquistare. Un effetto dell’arrivo del freddo dopo un autunno caldo, a causa del quale il 30% circa dei consumatori segnala di aver ridotto gli acquisti di abbigliamento invernale. Particolarmente cercati i maglioni di qualità con decorazioni. Seguono, a brevissima distanza, le calzature (49% delle segnalazioni) e poi - ben più staccati - gonne e pantaloni (31%), con un interesse forte per jeans e denim, e maglie e top (30%). Nella lista dei desideri ci sono anche intimo (28%), camicie e camicette (22%), borse (21%) e i capispalla - giubbotti, cappotti e piumini - sempre al 21%. Poi accessori (18%) e abiti e completi (17%).
"I saldi – e in particolare quelli nei negozi fisici – si confermano l’evento promozionale più atteso dagli italiani. Un segnale positivo dopo un autunno caratterizzato da vendite molto fiacche”, dichiara Benny Campobasso, Presidente di Fismo Confesercenti.
“Rimane, tuttavia, il problema della data troppo anticipata: l’inverno climatico è appena iniziato e si rischia di svendere la collezione invernale prima ancora di riuscire a venderla pienamente. Bene la data ‘quasi’ unica di avvio dei saldi – con l’eccezione della Valle d’Aosta – ma dovrebbero essere davvero collocati a fine stagione. È una richiesta che continuiamo a sostenere con forza".
Ultima ora
Stallo in negoziati Hamas-Israele, accordo difficile prima...
Secondo il Wall Street Journal Hamas insiste che Israele si impegni a rispettare una tregua permanente nella Striscia di Gaza, condizione che Tel Aviv continua a respingere
E' stallo nei negoziati tra Hamas e Israele per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Tanto che un accordo risulta alquanto improbabile prima che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lasci l'incarico al suo successore Donald Trump. Lo scrive il Wall Street Journal citando mediatori arabi, secondo i quali Hamas sta insistendo he Israele si impegni a rispettare una tregua permanente nella Striscia di Gaza, condizione che Tel Aviv continua a respingere.
La mancanza di progressi nei colloqui è un duro colpo per il team del presidente Biden, che ha investito molto tempo e capitale politico spingendo inutilmente per un accordo, scrive il Wall Street Journal. Anche per i palestinesi di Gaza, stanchi di oltre un anno di combattimenti e privazioni, è una grande delusione tanto che hanno chiesto sui social media a Hamas di accettare un accordo che aiuterebbe a porre fine alla guerra.
Intanto in Israele le famiglie degli ostaggi stanno esercitando forti pressioni sul primo ministro Benjamin Netanyahu affinché raggiunga un accordo che garantisca la loro liberazione, sostenendo che ogni giorno di prigionia mette a rischio la loro vita e la loro salute.
Le speranze di un accordo tra Israele e Hamas erano aumentate dopo che Hezbollah aveva accettato le condizioni per un cessate il fuoco in Libano. Ma i colloqui si sono arenati man mano che si entrava nei dettagli ed entrambe le parti hanno indurito le loro posizioni. I mediatori hanno detto che Israele ha insistito sul fatto di ricevere solo ostaggi vivi in qualsiasi scambio e si è rifiutato di approvare il rilascio di alcuni dei detenuti palestinesi, mentre Hamas ha ripreso la sua richiesta di porre fine alla guerra.
L'ufficio di Netanyahu ha rifiutato una richiesta di commento da parte del Wall Street Journal, ma ha pubblicamente accusato Hamas di rinnegare i suoi impegni. Hamas ha invece accusato Israele di aver cambiato le sue richieste. ma ha detto che i negoziati, seppur ritardati, non sono ancora falliti.