Patronati, Pagliaro (Inca Cgil): “Bilancio 2024 ancora una volta positivo, ma riforma non arriva”
"Nel 2025 Inca Cgil compie 80 anni di impegno costante"
"Il bilancio 2024 dell'Inca Cgil è ancora una volta positivo perché abbiamo fatto fronte alle richieste di tutela individuale che provengono da cittadini, lavoratori e pensionati". Lo dice, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, il presidente del patronato della Cgil, Michele Pagliaro. "Abbiamo fatto del nostro meglio - spiega - per dare risposte concrete in una situazione di disagio che è palese, perché nel nostro Paese continua a sparire il ceto medio e ad aumentare la povertà". (Video)
"Nel 2024 abbiamo fatto il nostro lavoro - ricorda - lavorando un milione di pratiche, in Italia e nel mondo, ma come Inca e come Cepa (Acli, Inas, Inca e Ital), che rappresento, auspichiamo una riforma che ci era stata promessa dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, in occasione della presentazione del nostro Bilancio sociale nel 2023. Abbiamo avuto diversi incontri con il Ministero, anche con lo stesso ministro Calderone che ci aveva rinnovato l'idea e la volontà, da parte del governo, di procedere ad una riforma che però non è arrivata".
"Speriamo - sottolinea - che il 2025 sia l'anno della riforma perché il patronato, che è un istituto unico di prerogativa istituzionale e che esiste solo in Italia, è regolamentato è vigilato dal ministero del Lavoro attraverso la legge 152 del 2001, che però deve essere assolutamente rivista".
"Di fronte a noi - avverte - ci sono sfide importanti come, ad esempio, la transizione digitale oggetto di un protocollo siglato dall'Inail con i Patronati, che giunge dopo un'attesa di 12 anni dall'ultimo rinnovo, un'occasione da non perdere se si ha a cuore la tutela della persona che si ammala o si fa male a causa del lavoro. L'obiettivo comune è di dare risposte adeguate e tempestive agli assicurati e garantire l'uniformità della tutela e dell’azione amministrativa su tutto il territorio nazionale".
"Pensiamo poi che sia fondamentale - avverte - mettere mano all'attività ispettiva. Invece di guardare pratica per pratica, il lavoro può essere svolto attraverso l'incrocio tecnologico fra il mandato di patrocinio telematico e il provvedimento di deliberazione da parte dell'Inps e dell'Inail. Questo farebbe risparmiare tempo risorse e consentirebbe agli ispettori di ispezionare le aziende evitando così il tragico fenomeno degli infortuni sul lavoro".
"Il 2025 sarà importante per l'Inca Cgil perché celebra 80 anni di impegno costante. Noi siamo nati per volontà dei padri costituenti; uno di questi, Giuseppe Di Vittorio, immaginò l'idea di Istituto che subito dopo l'oppressione nazifascista avrebbe dovuto dare sostegno ai più deboli. Con tanto orgoglio e tanta voglia di fare, siamo stati i fautori dell'emancipazione sociale del Paese e della collettività".
Ultima ora
Stallo in negoziati Hamas-Israele, accordo difficile prima...
Secondo il Wall Street Journal Hamas insiste che Israele si impegni a rispettare una tregua permanente nella Striscia di Gaza, condizione che Tel Aviv continua a respingere
E' stallo nei negoziati tra Hamas e Israele per arrivare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Tanto che un accordo risulta alquanto improbabile prima che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lasci l'incarico al suo successore Donald Trump. Lo scrive il Wall Street Journal citando mediatori arabi, secondo i quali Hamas sta insistendo he Israele si impegni a rispettare una tregua permanente nella Striscia di Gaza, condizione che Tel Aviv continua a respingere.
La mancanza di progressi nei colloqui è un duro colpo per il team del presidente Biden, che ha investito molto tempo e capitale politico spingendo inutilmente per un accordo, scrive il Wall Street Journal. Anche per i palestinesi di Gaza, stanchi di oltre un anno di combattimenti e privazioni, è una grande delusione tanto che hanno chiesto sui social media a Hamas di accettare un accordo che aiuterebbe a porre fine alla guerra.
Intanto in Israele le famiglie degli ostaggi stanno esercitando forti pressioni sul primo ministro Benjamin Netanyahu affinché raggiunga un accordo che garantisca la loro liberazione, sostenendo che ogni giorno di prigionia mette a rischio la loro vita e la loro salute.
Le speranze di un accordo tra Israele e Hamas erano aumentate dopo che Hezbollah aveva accettato le condizioni per un cessate il fuoco in Libano. Ma i colloqui si sono arenati man mano che si entrava nei dettagli ed entrambe le parti hanno indurito le loro posizioni. I mediatori hanno detto che Israele ha insistito sul fatto di ricevere solo ostaggi vivi in qualsiasi scambio e si è rifiutato di approvare il rilascio di alcuni dei detenuti palestinesi, mentre Hamas ha ripreso la sua richiesta di porre fine alla guerra.
L'ufficio di Netanyahu ha rifiutato una richiesta di commento da parte del Wall Street Journal, ma ha pubblicamente accusato Hamas di rinnegare i suoi impegni. Hamas ha invece accusato Israele di aver cambiato le sue richieste. ma ha detto che i negoziati, seppur ritardati, non sono ancora falliti.
Ultima ora
Strage New Orleans, auto su folla. Killer ucciso, caccia ai...
Dieci morti ma tra feriti alcuni sono gravi. Shamsud Din Jabbar, ex militare americano, aveva una bandiera dell'Isis: potrebbe non aver agito da solo
Con l'auto si è lanciato sulla folla che stava festeggiando il Capodanno a New Orleans, in Bourbon Street. Poi è sceso dal veicolo e ha iniziato a sparare. Il bilancio provvisorio della strage è di 10 morti, ma tra i feriti - una trentina - alcuni sono in condizioni critiche.
Il killer è un ex soldato Usa
Il killer è stato ucciso dalla polizia. Shamsud Din Jabbar, cittadino americano ed ex militare Usa, è morto nello scontro a fuoco con gli agenti. Il 42enne del Texas aveva con sé una bandiera dell'Isis: "Era intenzionato a provocare una carneficina", ha affermato la sovrintendente della polizia Anne Kirkpatrick.
Nell'indagine per terrorismo si lavora per completare il mosaico e delineare il ritratto completo dell'uomo. "Riteniamo che sia stato congedato con onore, ma stiamo lavorando su questo processo, cercando di raccogliere tutte queste informazioni", ha affermato l'agente speciale dell'Fbi Alethea Duncan.
Caccia ai complici
Prende corpo l'ipotesi secondo cui Jabbar fosse un elemento di un quadro più ampio: potrebbe non essere "l'unico responsabile" della strage, ha detto ancora Duncan.
Armi e "potenziali ordigni esplosivi improvvisati" sono stati trovati nel pick-up usato per l'azione. Ma altri ordigni sono stati rinvenuti nel quartiere francese della città e disinnescati, ha riferito l'Fbi.
Secondo le news diffuse dalla Cnn, gli investigatori avrebbero raccolto prove relative al coinvolgimento di altri soggetti: non si sarebbe trattato, quindi, di un attacco condotto da un lupo solitario. Nei video acquisiti dagli inquirenti appaiono 3 uomini e una donna che potrebbero essere collegati agli ordigni rinvenuti. Vengono esaminati anche documenti che potrebbero confermare la tesi di un'azione targata Isis. Gli inquirenti non hanno fornito informazioni ufficiali ma nelle ultime ore le risorse destinate all'indagine, nella zona della strage, sarebbero state sensibimente incrementate.
Le indagini si dirigono verso gruppi terroristici. Una bandiera dello Stato islamico, armi e ordigni artigianali a bordo del pick-up hanno fatto sorgere lo spettro di un possibile ruolo di un gruppo terroristico internazionale nell'attacco. Gli investigatori stanno cercando di determinare possibili associazioni e affiliazioni del sospettato con organizzazioni terroristiche. Gli specialisti dell'antiterrorismo hanno messo in evidenza diversi segnali che portano in questa direzione.
"Portando con sé una bandiera dell'Isis durante l'attacco, il sospettato voleva dimostrare di essere un vero credente, allineato alla causa dell'Isis e forse sperare di spingere altri a fare lo stesso", ha detto al New York Times Colin P. Clarke, analista antiterrorismo presso il Soufan Group, una società di consulenza sulla sicurezza con sede a New York. Clarke ha sottolineato che l'attacco è stato piuttosto sofisticato, dati i molteplici elementi coinvolti: speronamento con il pick-up, armi da fuoco e ordigni esplosivi improvvisati. "Questo orribile attacco è un doloroso promemoria di quanto sia efficace la propaganda dell'Isis nell'ispirare estremisti violenti, tra cui molti che vivono in Occidente", mette in guardia.
Cosa non ha funzionato
L'analisi dei video registrati dalle telecamere presenti nella zona ha permesso di evidenziare alcuni dettagli, confermati dalle autorità. Alcune barriere mobili installate anni fa avrebbero potuto ostacolare il pick-up: negli ultimi giorni, però, non erano normalmente attive. Shabbar è stato in grado di evitare un'auto della polizia, ferma a un varco di Bourbon Street, e ha accelerato sul marciapiede.
I racconti
Sono racconti terrorizzati quelli dei testimoni della strage. "Tutto quello che ho visto è stato un veicolo che si lanciava contro tutti sul lato sinistro del marciapiede di Bourbon", ha detto Kevin Garcia, 22 anni, parlando alla Cnn poco dopo la strage. "Un corpo mi è volato addosso", ha affermato, aggiungendo di aver anche sentito degli spari.
Un'altra testimone, Whit Davis, 22 anni, di Shreveport, Louisiana, ha raccontato che l'attacco è avvenuto mentre si trovava in una discoteca. "Tutti hanno iniziato a urlare e a correre verso il retro del locale. Siamo rimasti bloccati per un po' e poi la situazione si è calmata, ma non ci hanno lasciato uscire", ha detto Davis. "Quando finalmente ci hanno fatto uscire dal club, la polizia ci ha fatto indicato dove camminare e ci ha detto di andarcene velocemente dalla zona. Ho visto alcuni cadaveri che non sono riusciti a coprire e molte persone che ricevevano il primo soccorso", ha aggiunto. La polizia ha ordinato alle persone presenti sul posto di mettere via i cellulari e di andarsene il prima possibile, ha affermato Davis.
Le parole di Biden
"Non esiste alcuna giustificazione per la violenza di alcun tipo e non tollereremo alcun attacco contro nessuna delle comunità del nostro Paese", ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. In una nota diffusa dalla Casa Bianca, Biden ha spiegato di essere stato costantemente informato sull'accaduto per tutta la giornata e di essere grato per "la risposta coraggiosa e rapida delle forze dell'ordine locali nell'impedire un numero ancora maggiore di morti e feriti".
Biden ha poi spiegato di aver disposto che vengano garantite "tutte le risorse disponibili", mentre ha sottolineato che gli agenti delle forze dell'ordine lavorano "assiduamente" per arrivare in fondo a quanto accaduto il più rapidamente possibile. "Nel frattempo, il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie che stavano semplicemente cercando di celebrare la festa" di Capodanno, ha affermato.
Politica
Vannacci, spunta collana con ascia bipenne: “Solo...
E' un simbolo classico ma anche di Ordine nuovo. Il generale: "Lo indosso fregandomene delle strumentalizzazioni"
Non è passata inosservata la collanina con ciondolo, indossata oggi dal generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, tra i protagonisti del 'tuffo' di capodanno a Viareggio. L'ex capo della Folgore, è stato infatti immortalato con al collo un monile che riproduce un'ascia bipenne, simbolo presente nella cultura classica dell'Occidente, ma anche nordica, e poi divenuto a fine anni '60 il logo del movimento 'Ordine Nuovo'. Fondato da Pino Rauti e da Clemente Graziani, Ordine Nuovo fu sciolto nel '73 con l'accusa di ricostituzione del partito fascista. Tra le sue fila anche terroristi come Pierluigi Concutelli, condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Vittorio Occorsio nel 1976.
"Sì, porto alla catenina un pendaglio d'oro regalatomi da mia madre più di trenta anni fa e che ho ricominciato a indossare da quando è deceduta", dice a scanso di equivoci il generale, interpellato dall'AdnKronos. "Il monile è stato comprato a Creta dove l'ascia bipenne è il simbolo stesso dell'isola. Rappresenta il potere, la forza e l'audacia -spiega Vannacci-. Al contrario di quanto si possa pensare, la bipenne è connessa alla simbologia femminile ed è stata addirittura ripresa da vari movimenti femministi e lesbici".
"Se esamina il gioiello -dice Vannacci commentando la foto in questione- vedrà che anche esteticamente non ha nulla a che vedere con le rappresentazioni della stessa arma riprese da vari movimenti politici". Si tratta dunque di "un ricordo di mia madre a cui sono particolarmente attaccato e che, nonostante le pretestuose polemiche che una certa stampa non mancherà di innescare, continuerò a portare con fierezza fregandomene dei commenti strumentali", conclude Vannacci.