Doppietta di Dumfries nella prima semifinale
E' l'Inter la prima finalista della Supercoppa Italiana in corso a Riyad. La squadra di Simone Inzaghi ha battuto l'Atalanta per 2-0 nella prima semifinale, grazie alla doppietta di Dumfries nella ripresa al 49' e al 61'. L'Inter approda in finale per la quarta volta consecutiva e ora attende la vincente della sfida di domani tra Milan e Juventus.
La partita
Al 2' subito occasione per l'Inter con Thuram che si invola, doppia conclusione di Lautaro ribattuta, poi Zappacosta mette in angolo il tap in di Barella. L'Inter continua ad attaccare e al 10' girata di Lautaro Martinez con Carnesecchi che salva i suoi.
L'Atalanta si fa vedere al 16' sul cross di Ruggeri, una deviazione favorisce Scalvini che, da due metri, manda di testa tra le braccia di Sommer. La spinta della squadra di Inzaghi non si arresta e al 21' è ancora Carnesecchi che respinge prima su Lautaro e poi su Dimarco. Poco dopo ancora l'argentino manda al lato. Lautaro ci prova senza successo anche al 38' su sponda di Thuram: conclusione al volo alta.
La spinta dei nerazzurri trova lo spazio giusto al 49'. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, gran stop a seguire e rovesciata di Dumfries per un supergol e il vantaggio dell'Inter.
L'Atalanta spinge e concede spazi. Al 61' contropiede con Dimarco e Taremi, poi alle spalle dell'attaccante arriva ancora Dumfries che calcia fortissimo sotto la traversa per il 2-0. I bergamaschi provano a reagire al 65' con Lookman che calcia di poco a lato, ma l'azione era viziata da fuorigioco. La squadra di Gasperini prova a rimettere in piedi la sfida ma l'Inter trova ampi spazi e al 70' Dimarco recupera palla e serve Lautaro che si fa ancora ipnotizzare da Carnesecchi.
Al 72' l'Atalanta va in rete con Ederson, da poco entrato, ma dopo il controllo del Var la rete viene annullata per la posizione di fuorigioco precedente di De Ketelaere. Nel finale di gara ancora Inter pericolosa all'80': sul cross di Taremi, Lautaro sul secondo palo viene anticipato da Palestra. Ultimi tentativi nel finale dell'Atalanta al 90' con Brescianini che conclude sopra la traversa e al 91' con Sommer che si supera prima sulla conclusione ravvicinata di Djmsiti respinta, e poi su quella di Lookman, poi la palla termina alta. Nel recupero l'Inter spreca ancora con Lautaro e Frattesi; finisce 2-0.
Sport
Vinicius jr, scuse con sfottò al Valencia dopo...
Il brasiliano ha rimediato un rosso nella partita di campionato vinta in rimonta dal Real. In queste ore, sta però facendo discutere il suo tweet di scuse...
Vinicius Junior, stella del Real Madrid, si è scusato con i suoi compagni di squadra dopo essere stato espulso nella partita di Liga vinta 2-1 contro il Valencia. Il brasiliano ha rimediato un cartellino rosso al 79' per una spinta al portiere avversario Dimitrievski, con i suoi in svantaggio per 1-0. I Blancos hanno però ribaltato tutto in un finale thriller, pieno di colpi di scena e polemiche: "Mi dispiace e grazie alla squadra" le parole di Vinicius su X, dopo il successo centrato dal Real grazie alle reti di Modric e Bellingham.
Perdon y gracias equipo!!!!!!
— Vini Jr. (@vinijr) January 3, 2025
La squalifica di Vinicius
In tanti hanno visto come ironiche le scuse dell'asso brasiliano, che ha accompagnato il suo tweet con una raffica di emoji della vittoria. Due dita che potrebbero essere interpretate anche come uno sfottò al Valencia, oggi a rischio retrocessione in Segunda Division. Per quanto accaduto in campo, intanto, Vinicius potrebbe ora essere punito con una lunga squalifica. Carlo Ancelotti ha però annunciato un ricorso. "Non so se lo accetteranno. Crediamo che non fosse un cartellino rosso", ha spiegato il tecnico del Real, aggiungendo che Dimitrievski aveva precedentemente provocato il brasiliano. "Due gialli avrebbero risolto la questione. Non voglio dire che sia caduto nella trappola. Ma Vini Junior ha sofferto questo atteggiamento".
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Juve, Motta e Giuntoli nel mirino dei tifosi sui social:...
Su X, tanti sostenitori bianconeri criticano l'operato del tecnico e il mercato fallimentare. E molti ripensano all'ex tecnico Allegri...
La sconfitta contro il Milan in Supercoppa italiana lascia strascichi pesanti in casa Juve. Per i bianconeri, l'annata fatica a decollare e tra i tifosi cresce il malcontento per una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative. Tra i bersagli del tifo juventino, in queste ore, ci sono soprattutto Thiago Motta e Cristiano Giuntoli.
I tifosi contro Motta
Parlando del tecnico, ai tifosi non è andato giù soprattutto l'atteggiamento in tv dopo la sconfitta. Nel mirino, le sostituzioni che avrebbero cambiato la partita (fuori Vlahovic e Mbangula, dentro Nico Gonzalez e Cambiaso), portando la squadra ad abbassarsi troppo e dunque a subire l'iniziativa del Milan. "Sostituzioni? Tutti i cambi sono fatti per il bene della squadra, giudicate voi in base al risultato" ha dichiarato Motta stizzito nel post-gara. Dichiarazioni non piaciute a gran parte del tifo, con qualcuno che scrive per esempio su X: "Questa è una squadra senza equilibrio tattico e mentale. Se sei questa cosa qui il 3 gennaio, per svoltare nei mesi successivi serve un miracolo". E ancora, un altro utente: "Più dell'integralismo tattico, più delle scelte tattiche discutibili, più dell'atavica sterilità offensiva, Motta deve spiegare perché la squadra esce dalla partita appena un granello di sabbia entra nel suo imperfetto ingranaggio". Tra i tweet dei tifosi, spunta più volte il nome dell'ex tecnico Massimiliano Allegri: "Con lui - scrive qualcuno - non avremmo mai perso questa partita".
Le critiche a Giuntoli
Tra i bersagli del tifo bianconero c'è anche il Managing Director Football Cristiano Giuntoli, dirigente di riferimento e colpevole – secondo gran parte dei sostenitori juventini – di scelte di mercato sbagliate. Con oltre 100 milioni spesi per esempio per i vari Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez, fin qui flop della stagione e ieri protagonisti in negativo. In particolare, rimbalza sui social una dichiarazione di Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juve e oggi opinionista Mediaset: "Questa Juve non è ossessionata dalla vittoria. Mi sorprende la mentalità di Thiago Motta. Nei miei 11 anni di Juve eravamo ossessionati dal vincere anche le partitelle di allenamento". La parola chiave di tante critiche è proprio "mentalità". Quella mancante alla squadra e su cui dovrà lavorare Thiago Motta, insieme alla dirigenza, per rialzare la stagione.
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Juve-Milan 1-2, rossoneri in finale di Supercoppa contro...
Il Diavolo soffre per oltre un'ora, ma poi ribalta la partita con un rigore di Pulisic e un'autorete di Gatti
Sul Milan del 2025 c'è subito il timbro di Sergio Conceicao. I rossoneri battono 2-1 la Juve in semifinale di Supercoppa italiana e si guadagnano la finale-derby con l'Inter grazie a una rimonta di cuore e grinta. I bianconeri passano nel primo tempo di Riyadh con Yildiz, il Diavolo reagisce dopo oltre un'ora di fatica e prima pareggia con un rigore di Pulisic al 72', poi la ribalta grazie a un cross di Musah deviato in rete da Gatti a un quarto d'ora dalla fine. Succede tutto in tre minuti. Buona la prima per il tecnico portoghese: il lavoro da fare è ancora tanto, ma l'inizio lascia ben sperare per spirito e forza di reazione.
Apre Yildiz
La prima sorpresa arriva qualche minuto prima del fischio d’inizio: Francisco Conceicao abbandona il riscaldamento in lacrime per un problema fisico ed è costretto a saltare la sentita sfida con papà Sergio, nuovo tecnico del Milan. La sua maglia da titolare va a Yildiz e, scherzo del destino, proprio il turco sblocca il big match d’Arabia a metà del primo tempo. Al 21’, Mbangula pesca il turco con un gran filtrante a spaccare la difesa e il numero 10 bianconero batte Maignan con un destro sotto la traversa. La fotografia di un primo tempo complicato per i rossoneri, che faticano a costruire, perdono tanti duelli e commettono diversi errori in mezzo al campo. Si va al riposo sull’1-0, ma poco prima dell’intervallo la squadra di Thiago Motta sfiora il raddoppio ancora con Yildiz: Maignan devia la botta dal limite.
Rimonta Milan
La ripresa inizia con lo stesso copione, ma dopo qualche minuto Conceicao fa la prima mossa e manda in campo Musah al posto di uno spento Bennacer. Il Milan mette così la testa fuori e bussa dalle parti di Di Gregorio. Al 55’, l’occasione clamorosa capita a Theo Hernandez: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il francese ha sul destro il pallone del pari, ma apre troppo il piatto e spara alto da due passi. I rapporti cambiano con il passare dei minuti: Conceicao aggiunge una punta e manda in campo Abraham al posto di Jimenez, Motta si copre e sceglie Nico Gonzalez e Cambiaso al posto di Vlahovic e Mbangula. Al 70’, l’episodio che fa svoltare la partita: Locatelli atterra Pulisic in area ed è calcio di rigore. L’americano sceglie la soluzione potente e centrale e fa 1-1. Il Milan a questo punto ci crede e a un quarto d’ora dalla fine la ribalta con il cuore e la fortuna. Musah sale sulla destra e crossa in mezzo: il pallone viene deviato da Gatti e la traiettoria beffa Di Gregorio in maniera clamorosa. Risultato capovolto in tre minuti. A questo punto, Conceicao si difende e riduce i rischi al minimo negli ultimi minuti: il Milan tiene botta, lotta, soffre e strappa la finale anche con un po' di fortuna, dopo la clamorosa chance fallita da Gatti nell'ultimo dei cinque minuti di recupero. In finale, lunedì 6 gennaio, sarà derby.