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Da Gigi D’Alessio a Mario Biondi, il ricordo di Pino Daniele a 10 anni dalla morte

"Un maestro", "un poeta", "un'anima speciale", sono alcune delle parole che colleghi e amici usano per descrivere il cantautore

Pino Daniele e Gigi D'Alessio - Agenzia Fotogramma / Ipa

Il 4 gennaio 2015, esattamente dieci anni fa, moriva Pino Daniele. Il cantautore, mai dimenticato dal pubblico e dai colleghi, rivive in queste ore nel ricordo di chi lo ha conosciuto e gli voleva bene. "Un maestro", "un poeta", "un'anima speciale", sono alcune delle parole che usano per descriverlo.

Gigi D'Alessio: "Poeta dei nostri tempi"

A cominciare da Gigi D'Alessio, napoletano come Pino Daniele, con cui collaborò e si esibì insieme. "Dieci anni senza Pino Daniele, - dice all'Adnkronos dice - ma la sua musica vive sempre in noi. Pino è un poeta dei nostri tempi che ha raccontato Napoli e il mondo in maniera unica. Un artista così non si può dimenticare".

Mario Biondi: "Che bello vederlo suonare la chitarra al mattino"

"Pino per me è stato un riferimento, un maestro, uno che mi ha dato l'illuminazione riguardo alla mia carriera", così all'Adnkronos Mario Biondi ricorda il collega e amico Pino Daniele. "In più in lui ho scoperto un amico fraterno, una persona che mi ha voluto bene, che mi ha ospitato in casa sua. Era bello vederlo la mattina suonare la chitarra e mi diceva 'devo suonare perché sennò la chitarra si scorda, si scorda di me'".

Biondi ricorda poi "l'ultima data fatta insieme: era il 23 dicembre dell'anno prima della sua scomparsa. Avremmo da lì a poco organizzato una tournée insieme, avremmo fatto delle cose insieme. Non sono stato così fortunato", conclude, aggiungendo: "Pino ti voglio sempre bene, ma tu lo sai perché, te lo dico sempre".

L'ex sindaco Diego Cinelli: "Nutriva un amore profondo per la Maremma"

Anche Diego Cinelli, ex sindaco di Magliano, in provincia di Grosseto, ha voluto ricordare Pino Daniele. Da tempo, pur mantenendo il suo solido legame con Napoli, infatti, il cantautore aveva scelto la Maremma come sua casa, con un amore particolare verso Magliano, dove ha deciso di riposare, tanto che oggi la cappella con le sue ceneri nel cimitero del paese è meta di tanti appassionati e fan.

"Con Pino Daniele - ricorda Cinelli con l'Adnkronos - mi ero incontrato in più di un'occasione e mi aveva invitato a un concerto per soli amici nel suo locale sulla costa. In quelle occasioni mi testimoniò il suo amore per Magliano e la voglia di organizzare qualcosa in paese. Purtroppo la sua morte impedì questi progetti". Una morte che giunse nella serata del 4 gennaio, ma la notizia si diffuse solo l'indomani mattina. "Ero a letto con l’influenza - afferma Cinelli - e sono stato contattato dalla funzionaria dell'ufficio anagrafe, perché i giornalisti mi stavano cercando per un commento e per sapere se avrebbe riposato nel nostro territorio. Per la verità pur essendo vicino a Magliano, la sua abitazione si trova nel comune di Orbetello, dove era residente, e questo rendeva impossibile la tumulazione nel nostro cimitero, come da desiderio del cantautore. Un auspicio che mi fu espresso poche ore dopo anche dalla famiglia. Ci siamo così attivati per trovare una soluzione e in contemporanea individuare anche la porzione del camposanto in cui realizzare la cappella. È stato così che il 20 gennaio alla presenza della figlia Cristina, che ha ritirato la pergamena, il consiglio comunale all'unanimità ha conferito a Pino Daniele la cittadinanza onoraria post mortem che gli ha consentito di poter riposare a Magliano, così come desiderava. Da quel momento, e con la realizzazione della cappella, il nostro cimitero è diventato meta di tanti appassionati che giungono a Magliano per rendere omaggio al cantante lasciando ricordi vari, da pensieri scritti, a fotografie, fino alle sciarpe del Napoli, squadra di cui Daniele era un grande tifoso".

Da lì l'idea di creare un evento in ricordo di uno dei più importanti interpreti italiani contemporanei. "L'occasione giusta per il Comune - prosegue Cinelli - fu quella del 15 agosto 2018, poche settimane dopo il mio secondo insediamento da Sindaco. In una piazza gremita, alla presenza della famiglia che avevamo invitato e che aveva accolto con favore la nostra idea, si esibirono l'attrice Mariangela D'Abbraccio con il gruppo grossetano Musica da Ripostiglio, che omaggiarono il cantautore con un evento ricco di emozioni. Una serata che mette ancora i brividi a chi l’ha vissuta direttamente e che segnava l'amore di Pino Daniele verso Magliano in Toscana, il tutto su quell'asse con Napoli, la città d’origine, cui riconducono le sue melodie. A rafforzare questo legame fu anche una casa vinicola del territorio che donò per l’occasione una magnum dedicata al cantautore".

Cinelli conclude auspicando un nuovo evento, se non la realizzazione di un vero e proprio Festival a Magliano, in ricordo di Pino Daniele. "So che la famiglia ne sarebbe felice - conclude l'ex sindaco - e io per primo, visto che ho toccato con mano sia quando era in vita, che dopo la sua scomparsa, l'amore vero e profondo che Pino Daniele nutriva verso Magliano e la Maremma".

Il sindaco Manfredi: "Grande cantore della Napoli di oggi"

“Un grande cantore della Napoli di oggi, capace di suscitare grandi emozioni, di portare all’attenzione di tutti i pregi e le sofferenze della nostra città: la sua poesia è ancora attuale". Così Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, ricorda a dieci anni dalla scomparsa Pino Daniele, al quale è dedicato un video pubblicato sul sito Anci per la rubrica ‘Accadde in Città’.

"Ho incontrato il figlio pochi mesi fa – aggiunge Manfredi – e abbiamo messo insieme un programma e un progetto importante in suo ricordo. Pino è nei cuori di Napoli e nei cuori degli italiani, e noi faremo di tutto per ricordarlo e per conservare forte il suo messaggio e la sua musica". Nel video anche le testimonianze di alcuni musicisti che hanno condiviso da vicino l’esperienza artistica del cantautore napoletano. "Quando a fine anni ‘90 abbiamo rimesso insieme il supergruppo con Pino, James, Tullio e altri, suonando a piazza Plebiscito, ci siamo messi nelle stesse posizioni di trent’anni prima, fa, è stato molto emozionante", ricorda Tony Esposito. "Tu sei sempre presente, in ogni momento, fai parte della mia vita quotidiana. Una meraviglia Pino, suonare insieme, una chitarra, la voce e la batteria, facevamo battere i piedi e i cuori di migliaia di fans", sottolinea Tullio De Piscopo. Che rievoca un episodio accaduto al Festival Jazz di Montreux nel luglio 1983: “C’erano tutti i più grandi jazzisti e musicisti del mondo; ad un certo punto entra il grande George Benson; ti stringevo forte il braccio dicendoti “Maronna d’o Carmine Pino”. E tu, per darmi carica e coraggio, hai risposto: Se po’ fa, si può fare”. Fortissimo e ancora vivo il legame fraterno con James Senese: “Con Pino è stato un incontro non solamente musicale ma un incontro di sentimento, si sono incontrate due anime speciali”, ricorda commosso il sassofonista del gruppo Napoli Centrale, che ha affiancato Daniele anche dopo quell’esperienza. “Io e Pino eravamo tutt’uno, con lui ho vissuto una parte della mia vita molto di sentimento, un grande abbraccione a mio fratello”, il suo saluto finale.

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Sport

Associazione stampa estera premia i migliori atleti del...

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Premio all'Atleta dell'Anno alla Nazionale italiana femminile di pallavolo, a Simone Barlaam miglior Atleta Paralimpico, Atleta Rivelazione a Jasmine Paolini, Miglior Atleta Straniero in Italia a Lautaro Martinez e premo speciale Manuel Bortuzzo.

Il tecnico della Roma Claudio Ranieri - Fg

I successi azzurri a Olimpiadi e Paralimpiadi, l’Inter campione d’Italia e l’anno magico del tennis tricolore. Come ogni anno dal 1991 si rinnova l'appuntamento con i premi sportivi dell'Associazione della Stampa Estera, assegnato dai giornalisti stranieri accreditati in Italia il cui voto ha celebrato le imprese dei migliori atleti del 2024.

La Stampa Estera è stata chiamata a votare dal comitato sportivo - che nel corso della sua vita ha premiato atleti come Jannik Sinner, Debora Compagnoni, Francesco Totti, Fiona May, Zinedine Zidane e Dino Zoff, Roberto Mancini, Marcell Jacobs, Federica Pellegrini, Zlatan Ibrahimović, Victor Osimhen, Marcell Jacobs, Ambra Sabatin, Romelu Lukaku, Larissa Iapichino e tanti altri - formato da Alba Kepi, Elizabeth Missland, Dundar Kesapli, Maarten van Aalderen e Baris Seckin. Sei i premi assegnati quest’anno che verranno consegnati nella sede della stampa estera nei prossimi giorni. Si va dal Premio alla carriera al tecnico della Roma, Claudio Ranieri, al premio all'Atleta dell'Anno alla Nazionale italiana femminile di pallavolo, a Simone Barlaam come miglior Atleta Paralimpico, Atleta Rivelazione a Jasmine Paolini, Miglior Atleta Straniero in Italia all'attaccante dell'Inter Lautaro Martinez e premio speciale del comitato sportivo a Manuel Bortuzzo.

Premio alla Carriera a Claudio Ranieri: Dice addio al calcio salvando il Cagliari, salvo poi interrompere la sua “pensione” per tornare alla guida della sua Roma. “Quando chiama non posso dire di no”, ha detto sedendosi sulla panchina giallorossa. Nemmeno dopo una carriera passata al top e che lo ha visto raggiungere il suo apice con la vittoria della Premier League guidando il Leicester.

Premio Atleta dell'Anno alla nazionale italiana femminile di pallavolo: "Qui e ora”. Il mantra di Julio Velasco, ct dello straordinario oro di Parigi. Una medaglia che ha fermato un Paese intero e che è stata la quarantesima dell’Italia Team ai Giochi 2024, la prima d’oro e olimpica a livello femminile, mentre la seconda della storia della FIPAV dopo l’argento di Atlanta ’96 degli uomini.

(segue)

Miglior Atleta Paralimpica a Simone Barlaam: Talento multiforme del nuoto paralimpico e atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, a Parigi ha fatto centro tre volte, salendo sul gradino più alto del podio, oltre a vincere anche un argento. Oro nei 50 stile libero, nei 100 farfalla e nella 4x100 stile libero, poi argento nei 400 della stessa disciplina, per un totale di quattro medaglie olimpiche che si vanno a sommare alle altre 4 di Tokyo 2020 (1 oro, 2 argenti e 1 bronzo).

Atleta Rivelazione a Jasmine Paolini: Il tennis azzurro non è solo Jannik Sinner. Jasmine Paolini ha stregato tutti con un 2024 da incorniciare iniziato con il successo nel mille di Dubai, proseguito poi con due finali Slam (Roland Garros e Parigi) che le è valso il suo best ranking, arrivando a essere la n.4 al mondo, eguagliando così il record di Francesca Schiavone. Chiude la stagione con l’oro olimpico nel doppio insieme a Sara Errani e la vittoria della Billie Jean King Cup.

Miglior Atleta Straniero in Italia a Lautaro Martinez: Autentico protagonista del campionato vinto dall’Inter di Simone Inzaghi, Lautaro Martinez chiude la stagione 2023-24 anche da capocannoniere della Serie A con 24 gol. Reti che hanno portato la seconda stella al club nerazzurro, confermando giusta la scelta di far diventare l’argentino il numero dieci e il capitano della squadra nerazzurra.

Premio speciale del comitato sportivo a Manuel Bortuzzo: Atleta paralimpico del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, Manuel Bortuzzo è diventato uno dei simboli più lucenti dei Giochi di Parigi 2024. Conquista la sua prima medaglia olimpica prendendosi il bronzo nei 100 rana e lo fa a 6 anni di distanza dal suo tragico incidente trasformandosi in un simbolo di resilienza e tenacia.

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Cronaca

Roma, 14enne accoltellato in metro: fermato presunto...

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A riconoscerlo la stessa vittima: il presunto aggressore l'ha subito minacciato provando nuovamente ad aggredirla

Auto della polizia - (Fotogramma)

È stato fermato dalla Polizia l’uomo che, nel pomeriggio di venerdì 3 gennaio, avrebbe accoltellato un 14enne all’interno di un vagone della metro C Borghesiana. L'uomo è stato rintracciato nella serata di lunedì in via Casilina.

A riconoscerlo è stata la stessa vittima che, intorno alle 19.30, mentre si trovava in compagnia di un amico a bordo della metro C, ha notato l’aggressore che lo aveva accoltellato al polpaccio sinistro tre giorni prima. L’uomo indossava ancora gli stessi abiti, come poi ricostruito dai poliziotti dall’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza della metropolitana dove si era verificato l’episodio.

Dopo essersi reciprocamente riconosciuti, il presunto aggressore ha subito minacciato la vittima provando nuovamente ad aggredirla, per poi cercare di fuggire scendendo alla fermata presso la stazione Granito. Tuttavia i due amici, senza perderlo di visto, lo hanno seguito a distanza, mentre la vittima nel frattempo chiamava il padre riferendogli di aver riconosciuto l’uomo che lo aveva aggredito tre giorni prima. Il padre, in contatto con la Sala operativa della Questura, ha raggiunto il figlio per poi mettersi lui stesso all’inseguimento dell’aggressore fornendo istante per istante la posizione dell’uomo fino a quando quest’ultimo non è stato accerchiato, in via Caterina 20, dalle volanti e dalle autoradio del distretto Casilino.

Il 46enne, di origini rumene, in stato di alterazione alcolica, ha cercato di divincolarsi scalciando con violenza nei confronti degli operatori che, non senza difficoltà, lo hanno messo in sicurezza per poi portarlo presso gli uffici del distretto Casilino per gli approfondimenti necessari. Senza fissa dimora, l'uomo ha alle spalle numerosi precedenti per resistenza a pubblico ufficiale: è accusato di tentato omicidio. Nelle vicinanze del luogo in cui è stato intercettato, gli agenti hanno trovato a terra un coltello lungo circa 15 cm che è stato sequestrato.

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Cronaca

Caos decreto tariffe, Uap-Federanisap e Aiop:...

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Le associazioni pubblicano il parere 'pro veritate' dello studio Legal Healthcare, 'informazione veritiere per il cittadino'

Caos decreto tariffe, Uap-Federanisap e Aiop:

"Trasparenza sulle tariffe sanitarie per i Lea", lo chiedono l'Uap, Federanisap e Aiop, per "garantire chiarezza e trasparenza sulla reale situazione nazionale, nel rispetto della legalità". L'Uap, l'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata accreditata – e la sua presidente Mariastella Giorlandino, "nell'esclusivo interesse di tutelare il bene del singolo e della collettività, nel rispetto del dovere di ciascuno di trasmettere informazioni veritiere al cittadino, e alla luce delle recenti notizie e dichiarazioni contrastanti, imprecise e, in alcuni casi, fuorvianti e diffamatorie emerse da più parti, si impegnano a fornire ai cittadini un'informativa affidabile e puntuale sulla controversa questione del nomenclatore tariffario, cioè l'elenco delle prestazioni di assistenza specialistica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale e delle relative tariffe di rimborso per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate".

A tal fine l'Uap riporta i passi salienti del parere rilasciato dallo studio legale Legal Healthcare, composto dagli avvocati Alberto Polini, Antonella Blasi, dal professor avvocato Giuseppe Barone, dall’avvocato Alessandro Diotallevi e dall’avvocato Andrea Camporota, che ha presentato il ricorso al Tar da parte delle associazioni di categoria del Lazio per la sospensione del nuovo tariffario sanitario nazionale, "per condividerne le analisi e le indicazioni tecniche sul relativo quadro storico e legale, così ogni singolo cittadino interessato possa disporre di elementi di valutazione precisi, esaustivi e inequivocabili, sulla base dei quali possa documentarsi, riflettere e giungere, senza condizionamenti, a conclusioni assolutamente personali riguardo a quanto sta accadendo in merito all'attuale rinnovamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e del Sistema Sanitario Nazionale", sottolinea la nota.

Quadro legale. "La funzione del Nomenclatore tariffario nazionale è ben nota. La Legge 833 del 1978, infatti, soppresse il sistema mutualistico ed istituì, con decorrenza dal primo gennaio 1980, il Servizio sanitario nazionale, che costituisce il complesso delle funzioni e delle attività assistenziali svolte dai Servizi sanitari regionali, volte a garantire la tutela della salute, nell’interesse della collettività. L’esigenza di attuare una programmazione delle risorse, che ha connotato la regolamentazione del settore negli anni a venire, è stata soddisfatta con il D.Lgs. numero 502/1992 e tutti i suoi provvedimenti integrativi e correttivi, per costruire una nuova modalità gestionale della sanità, mantenendo inalterati i principi universalistici, come sopra enunciati. Proprio con questa svolta muta anche il ruolo dell’erogatore privato: se la Legge 833 attribuiva al privato un ruolo marginale e residuale, il D.Lgs. n. 502 gli ha assegnato un ruolo integrativo ed integrato, che si evince dalla disposizione che recita: 'fermo restando il libero accesso alle strutture pubbliche o private accreditate'", ricorda la nota.

"La logica, così introdotta, voleva assicurare la completa realizzazione di quanto disposto dall’articolo 32 della Costituzione, attuando, attraverso la razionalizzazione delle risorse e la loro equa distribuzione, un contemperamento tra la tutela della Salute e la situazione economico finanziaria nazionale - prosegue la nota - I meccanismi del Fondo sanitario nazionale sono stati così modicati, introducendo una quota capitaria che legava i livelli uniformi di assistenza alla popolazione residente nelle diverse Regioni, alle quali è stata assegnata una quota parte del Fondo, consentendo loro di erogare livelli superiori ai minimi solo con la contribuzione di risorse proprie. L’introduzione dei principi manageriali (budget di esercizio, preventivi e consuntivi per centri di costo, obbligo del pareggio di bilancio) hanno così consentito alle nuove Aziende Uu.Ss.Ll. di diventare enti che acquistano e vendono prestazioni sanitarie, cercando un bilanciamento tra i costi ed i ricavi, derivanti dalla tariazione regionale. La vera trasformazione, dunque, si è realizzata con l’ingresso, anche nel campo della sanità, del principio della concorrenza e della libertà di scelta, permettendo agli utenti di rivolgersi liberamente anche ai soggetti privati, che non sono più 'convenzionati', ma sono divenuti 'accreditati' con il Servizio Sanitario Nazionale così divenendone parte nell’erogazione delle prestazioni".

"Il Nomenclatore tariffario, dunque, assume la funzione di garantire la corretta applicazione del principio di erogazione delle prestazioni su un piede di parità tra il Ssn e le sue strutture e le società accreditate - sottolinea il parere degli avvocati - Processo che si è dispiegato completamente nell’art. 8 sexies, sintesi dell’evoluzione dal convenzionamento all’accreditamento. E, istituzionalmente, il citato art. 8 sexies, ha incardinato nell’ordinamento sanitario il principio di delegificazione assegnando al governo, di intervenire, mediante decreto (cioè con uno strumento agile ed immediato), il compito di tenere in equilibrio il rapporto tra le tariffe e tutte le altre variabili che incidono sul buon funzionamento del Ssn, vale a dire la situazione economica del Paese, l’attuazione 'pleno iure' del diritto alla salute, la gestione economica dei costi di produzione delle prestazioni sanitarie".

In sintesi, "la ratio sottesa alla riforma sanitaria attuata con il D. Lgs. n. 502/1992, che è stata quella di integrare il comparto privato accreditato (che nell’epoca della 'convenzione' aveva un ruolo suppletivo e subordinato alla specifica autorizzazione della parte pubblica) nel Sistema sanitario nazionale, per garantire la libera scelta del cittadino, in un regime di libera concorrenza, e nel contempo di garantire prestazioni efficienti ed appropriate, nell’ottica di un bilanciamento tra la tutela della Salute e le risorse finanziarie disponibili. Il Nomenclatore di cui al Dm 2024 si appalesa come un’apparente revisione del Nomenclatore contenuto nel DM 23 giugno 2023, già oggetto di una precedente impugnativa, ma che in realtà è frutto di una semplice operazione finanziaria non supportata da alcun tipo di istruttoria, così come successo per il precedente DM del 2023. Infatti, il Dm 25 Novembre 2024 all’articolo 'Finalità ed ambito di applicazione', comma 2, riporta: 'Fermo restando quanto disposto dall'art. 15, comma 17, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, le tariffe massime di cui al presente decreto sostituiscono le tariffe allegate al precedente decreto ministeriale del 23 giugno 2023 e costituiscono riferimento massimo per tutte le regioni e le province autonome”.

Secondo gli avvocati, "a seguito all’entrata in vigore del DM del 25 Novembre 2024, sono sorte delle questioni interpretative legate anche ad alcuni articoli di stampa usciti di recente, secondo i quali: '… qualora il Tar del Lazio accogliesse il ricorso e sospendesse il Tariffario (salvo fissare il seguito la discussione nel merito del provvedimento), entrerebbe in vigore il vecchio tariffario adottato dal Ministero con DM risalente al Giugno del 2023…'. Tale affermazione è completamente destituita di qualsiasi fondamento giuridico in quanto: con la pubblicazione del DM del 25 novembre 2024, in GU del 27.12.2024 n.302, il ministero della Salute ha esercitato il potere, attribuito alla PA dalla Legge 241/90 e smi, di agire in autotutela che viene tradizionalmente definita 'decisoria', identificata nel potere della pubblica amministrazione di riesaminare, in assenza dell’intervento del giudice, i propri atti sul piano della legittimità, nella finalità di confermarli, modicarli ovvero annullarli".

"Il riesame amministrativo dà luogo a un procedimento di secondo grado, a iniziativa d'ufficio, il quale incide su un provvedimento (di primo grado) già adottato ed in ogni caso, il provvedimento di secondo grado deve essere giustificato da un interesse pubblico concreto. La finalità dell’Amministrazione non si esaurisce nell’accertamento, in sé, della legittimità o dell’illegittimità del provvedimento di primo grado, bensì si concretizza nel perseguimento di un interesse pubblico ad adottare il provvedimento di secondo grado, con la conseguente creazione di un nuovo provvedimento, il quale assimila il precedente e, quindi, si sostituisce allo stesso", precisano gli avvocati.

"La modificazione così realizzata 'ricomprende anch’essa una pluralità di manifestazioni giuridiche, le quali costituiscono espressione deo jusvariandi (o corrigendi) dea pubblica amministrazione, ovvero la potestà di porre rimedio ad un’invalidità o ad un’irregolarità de’atto di primo grado, conservando parzialmente gli effetti dell’atto riformato'. Da ciò consegue 'che anche la parte non riformata del provvedimento riformato deve considerarsi sempre rinnovazione di questo, con relativa riapertura dei termini di impugnazione: la riforma dell'atto, infatti, comporta in ogni caso una riconsiderazione globale degli effetti complessivi del provvedimento riformato, la quale dovrebbe, peraltro, emergere chiaramente in sede motivazionale. Quest’ultimo rilievo offre infine il destro per l’identificazione di un’ulteriore caratteristica distintiva dell'atto di riforma, e cioè la pluralità di effetti prodotti. Essa, infatti, in quanto avente natura modificativa, produce sempre tre tipologie di effetto tipico, a loro variamente combinate: rinnovazione (conferma propria) dea parte non riformata, innovazione (rinnovato provvedere) e cessazione degli effetti della parte riformata'".

Conclusioni. "Alla luce di quanto sopra esposto, emerge in maniera chiara ed inequivocabile che il DM del 25 novembre 2024 essendo il frutto dell’attività di modica in autotutela posta in essere dal ministero della Salute, con la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n.302 del 27.12.2024) ha sostituito integralmente il DM del 2023 ed ha prodotto la cessazione degli effetti della parte riformata. Da ciò discende che l’eventuale accoglimento della richiesta di sospensiva dell’efficacia del provvedimento impugnato, DM del 25 novembre 2024, da parte del Tar Lazio adito, non comporterebbe l’entrata in vigore del Tariffario del 23 giugno 2023 in quanto lo stesso è stato riformato e sostituito dal DM del 2024, ma la reviviscenza dell’unico tariffario precedente applicabile e cioè il Dm 18 ottobre 2012 (Tariffario Balduzzi)", conclude la nota.

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