Sardegna, presidente Todde dichiarata decaduta: “Impugnerò l’atto e continuo il lavoro”
Terremoto alla Regione, ipotesi scioglimento del Consiglio regionale col ritorno al voto
Terremoto alla Regione Sardegna: per la presidente Alessandra Todde si profila la decadenza. L'analisi delle spese per la campagna elettorale avrebbero fatto emergere delle irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali. Le verifiche effettuate dal Collegio regionale di garanzia elettorale, che ha sede nella Corte d'Appello di Cagliari, hanno portato alla dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliera regionale.
"Impugnerò nelle sedi opportune, totale fiducia in magistratura - commenta l'esponente M5S -. Continua il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo".
A cascata questa decisione avrebbe ripercussioni sull'incarico da presidente della Regione e si arriverebbe allo scioglimento del Consiglio regionale col ritorno al voto. Dalla Corte d'Appello oggi è partita un'ingiunzione al Consiglio regionale a cui spetta decidere sulla decadenza. "La notifica della corte d'appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune - annuncia Alessandra Todde -. Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo".
Le reazioni
Il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci commenta la richiesta di decadenza dal Consiglio regionale della Sardegna arrivata per la presidente Alessandra Todde. "Non conosco ancora nel dettaglio la decisione, quindi è presto per formulare giudizi", dice all'Adnkronos il deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, ex governatore della Sardegna. "Sembrerebbero però inadempienze molto gravi nella rendicontazione. Se così fosse, si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio e questa di per sé non sarebbe una novità", aggiunge.
"Le regole vanno rispettate, il rispetto per i cittadini sardi viene prima dell'interesse politico della sinistra. Il consiglio regionale non penso possa opporsi, votando in senso opposto al rispetto delle regole", dice all'AdnKronos Michele Pais, commissario della Lega in Sardegna.
"Se la presidente Todde ha barato con le spese elettorali è giusto riandare al voto", interviene il vicecapogruppo Fdi in Consiglio regionale, Fausto Piga. "Le elezioni si possono vincere o perdere - commenta -, ma le regole vanno sempre rispettate".
Sport
Torino-Parma 0-0, zero gol e poco spettacolo: Suzuki...
I granata, che non riescono a vincere in casa, si portano a 21 punti, mentre i Ducali salgono a 19
Ennesimo pareggio, il quarto, in questa 19esima giornata di Serie A, è lo 0-0 tra Torino e Parma, all'Olimpico Grande Torino. I granata che non riescono a vincere in casa, con questo punto si portano a 21 punti, mentre i Ducali salgono a 19. Per la sfida Vanoli aveva scelto per il ritorno sulla fascia dal primo minuto di Lazaro, con Pedersen in panchina e sull'altro lato Sosa. In attacco Adams con Karamoh, mentre Sanabria resta in panchina. Nel Parma di Pecchia c'è invece il recuperato Delprato in difesa, con Valenti e Balogh centrali e Valeri terzino. In attacco solo panchina per Bonny, gioca Cancellieri.
La partita
Padroni di casa subito pericolosi al 9': Vlasic serve un pallone in area con Adams che schiaccia di testa ma Suzuki si stende e devia in angolo. Risponde subito il Parma, al 10' ripartenza veloce con Miihaila che va in gol ma l'arbitro Feliciani ferma tutto per il fuorigioco in partenza di Cancellieri, abile e servire il compagno andato in rete. Gara aperta e al 17' Karamoh entra in area, salta il portiere ma al momento di calciare a porta quasi spalancata, incredibilmente, prova a servire Vlasic e perde l'attimo. Al 19' ancora Adams protagonista, sul cross di Lazaro l'attaccante calcia al volo ma Suzuki è pronto e reattivo. Al 35' ci prova Hernani dalla distanza, ma nessun problema per Milinkovic Savic.
Nella ripresa al 58' ci prova subito il Parma con Bonny, appena entrato, ma la conclusione dal limite esce non di molto sopra la traversa. Sempre Bonny al 63' arriva al limite e prova la conclusione di piatto ma Milinkovic Savic la sfiora e manda in angolo. Il Parma sale di intensità, con il Toro apparso più stanco, e al 64' Bonny fa da sponda per Mihaila che si mette il pallone sul destro e calcia di potenza colpendo il palo alla sinistra di Milinkovic Savic.
Il Torino cerca di portarsi in avanti ma sono ancora i gialloblu a rendersi pericolosi. Al 78' Mihaila prova una conclusione dal limite, ma la palla termina alta sopra la traversa. Poi all'80' Bonny dal limite si sposta il pallone su sinistro e calcia, ma blocca senza problemi Milinkovic Savic. Il Toro prova nel finale a conquistare i tre punti ma al 93' ancora Adams calcia alto. Al 95' Linetty calcia dal limite ma Suzuki sfiora con le dita e salva il Parma.
Politica
Prostituzione, Salvini: “È un lavoro da...
Il leader della Lega sui social: "Bene Meloni da Trump, Go Donald Go"
La prostituzione "è un lavoro da regolamentare". Così Matteo Salvini, nel corso della diretta social di oggi, 5 gennaio, torna a parlare di riapertura delle case chiuse. "Togliere le persone dalle strade, regolamentare, controllare e tassare quello che è un lavoro, come tale riconosciuto, in Svizzera in Austria in Germania", dice il leader della Lega, sottolineando di essere per "togliere dalla malavita e dalla strada donne e uomini, sfruttati, non do giudizi morali. Io sono assolutamente favorevole alla regolamentazione".
Parlando del caso Todde, Salvini parla di una "figuraccia della governatrice grillina della Sardegna che è stata rimossa perché non ha fatto quello che bisogna fare in tutte le elezioni". "Spero che i sardi se venisse confermato quanto è uscito queste ore -dice - possano tornare a votare il prima possibile, per eleggersi un governatore, un presidente che rispetta le regole perché le regole valgono per tutti, anche per i grillini".
Salvini ha poi ricordato i dati della Polizia stradale che certificano un calo di incidenti e vittime con il nuovo Codice della strada: "Se non vi fidate di un politico, spero che crediate alla polizia stradale", dice, ribadendo che "non è stato né alzato né ridotto il consumo alcolico possibile, si può bere stasera dopo il derby Roma Lazio o domani dopo il derby Milan-Inter, esattamente quello che si poteva bere l'anno scorso".
Quanto al generale Vannacci,"è un grande, è nella Lega, resta nella Lega e ci darà una mano a fare grande l'Italia". "L'ho sentito pure stamattina", aggiunge.
In un precedente messaggio, Salvini ha commentato la visita di Giorgia Meloni da Donald Trump: "Bene Giorgia Meloni da Donald Trump per parlare di pace, di collaborazione industriale e commerciale, di sicurezza e della liberazione di Cecilia Sala. Mentre altri in Italia e in Europa lo attaccano e lo ignorano, noi diciamo Go Donald Go!", si legge nel post.
Politica
Roma-Lazio, il derby dei politici tra pronostici e...
Da Gasparri a Mulè, da Lollobrigida a Barelli e Cento: la stracittadina accende il tifo
Accende il tifo, se mai ce ne fosse bisogno, la novità del derby Roma-Lazio in notturna. Non saranno pochi i vip della politica in tribuna d'onore all'Olimpico, per il fischio di inizio delle 20.45, con gli occhi puntati al rettangolo verde, stasera illuminato dai proiettori a led dell'impianto.
"La presenza è confermata, come sempre, per il resto non parlo... ", dice l'azzurro in politica, Maurizio Gasparri capogruppo di Forza Italia in Senato, con il cuore giallorosso. Gasparri preferisce per ora affidarsi a "corni e riti scaramantici". "Io -aggiunge- non manco mai, ci sarò pure questa sera". Paolo Cento, ex parlamentare della sinistra, è un altro che non mancherà: "Da quando ho 8 anni credo di non aver mai saltato un derby -dice-. Anche oggi è come la prima volta e l'attesa più grande è sempre per la Curva Sud, la coreografia da vedere, i cori, i tifosi giallorossi", dice il presidente del Roma Club Montecitorio. "E oggi sfatiamo un altro tabù incomprensibile degli ultimi anni: il derby serale e per giunta la notte della befana", dice fiero.
Un ministro come quello della Agricoltura è atteso invece allo stadio per sostenere la Lazio, si tratta del fan biancoceleste Francesco Lollobrigida. Certa la presenza del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè acceso laziale, che risponde 'presente' e si lancia in un pronostico che sa tanto di scaramantico: "Vince la Roma 4-0, così Gasparri domani potrà fare lo show a un Giorno da Pecora...". Il meloniano Guido Liris ha invece il cuore giallorosso, confermato dalla elezione recente a presidente del 'Roma club Palazzo Madama' e anche lui ci sarà stasera in tribuna. "La Roma è una religione, il derby poi è il è clou dell'anno, partiamo svantaggiati, abbiamo tutto da vincere, non siamo certo i favoriti ...", ridacchia. "Ranieri ha riportato tranquillità, per nuove certezze", aggiunge "La squadra c'è -assicura- è solo una questione di mentalità, psicologica".
Anche per Liris "giocare in notturna aggiunge fascino, però tocca alla città dare una prova di maturità. Speriamo che i tifosi dimostrino serenità, anche perché la classifica è quella che è". Terminando con il tifo giallorosso sarà presente anche la giornalista Barbara Palombelli (con il marito, Francesco Rutelli, lui super tifoso invece della Lazio che seguirà in tv da casa). Tra gli altri 'laziali' previsti in tribuna, anche il presidente dei deputati di Fi, Paolo Barelli e il deputato di Avs, Filiberto Zaratti. Intanto il loro presidente, Claudio Lotito, che è pure senatore di Forza Italia, prima del match si recherà a messa. Poi regolarmente all'Olimpico per la partita che la Lazio stasera gioca fuori casa.