E’ morta a 116 anni Tomiko Itooka, era la persona più vecchia del mondo
Il primato passa ora alla suora brasiliana Inah Canabarro Lucas di 116 anni, nata 16 giorni dopo Itooka
E' morta in Giappone all'età di 116 anni e 220 giorni Tomiko Itooka, considerata la persona più vecchia del mondo secondo il Guinness dei Primati e il Gerontology Research Group. Il primato passa ora alla suora brasiliana Inah Canabarro Lucas di 116 anni, nata 16 giorni dopo Itooka, come spiega il Gerontology Research Group.
Nata il 23 maggio 1908 a Osaka, Itooka, secondo quanto riferito dal ministero degli Interni di Tokyo, è morta nella casa di cura dove viveva ad Ashiya, nella prefettura di Hyogo, nel Giappone occidentale. Aveva ereditato il primato di persona più anziana del mondo lo scorso agosto da Maria Branyas Morera, morta in Spagna all'età di 117 anni e 168 giorni. Primato che ora spetta a Suor Inah, decana del Brasile dal 23 gennaio 2022 e decana del Sud America dal 30 luglio 2022.
Yoshitsugu Nagata, funzionario responsabile delle politiche per gli anziani del Giappone, ha comunicato oggi che Itooka è morta lo scorso 29 dicembre. Amante delle banane e della bevanda giapponese Calpis al gusto di yogurt, Itooka era una giocatrice di pallavolo al liceo ed era nota come una persona energica, ha detto Nagata. Per ben due volte aveva scalato il monte Ontake, alto 3.067 metri. Secondo quanto riporta il Guinness dei Primati, Itooka si era sposata a 20 anni e aveva avuto quattro figli, due femmine e due maschi.
Itooka aveva gestito la fabbrica tessile del marito durante la seconda guerra mondiale e aveva vissuto da sola a Nara dopo essere rimasta vedova nel 1979. Le sopravvivono un figlio e una figlia e cinque nipoti. Il suo funerale si è tenuto alla presenza della famiglia e di amici.
Cronaca
Torna il freddo polare con neve anche a bassa quota, le...
Prima pioggia e venti fortissimi, poi, arriverà un brusco crollo delle temperature
Nel corso della settimana appena iniziata il meteo sul nostro Paese risulterà decisamente dinamico: prima il maltempo con pioggia e venti fortissimi, poi arriverà pure il freddo e la neve.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che già nella giornata odierna la formazione di un ciclone sui nostri mari sta innescando una fase di maltempo con piogge battenti in particolare al Nord con neve oltre gli 800/1000 metri di quota sulle Alpi, in Toscana e sulla Sardegna. Altrove sono attesi intensi venti dai quadranti meridionali: le temperature su questi settori sono previste in deciso aumento con picchi massimi fino a 15-18°C a Roma, Napoli e Palermo.
Dopo questa prima passata perturbata, più autunnale che invernale, dal 9-10 gennaio in avanti è attesa una svolta con l'irruzione di aria molto fredda di origine artica che potrebbe investire l'Europa centrale e l'Italia provocando un crollo verticale delle temperature con valori ben sotto le medie climatiche di riferimento. Non è escluso che si possa formare un nuovo ciclone sul finire della settimana in grado di provocare un peggioramento con diffuse precipitazioni a partire dal Centro-Nord. Inoltre, viste le temperature molto fredde potenzialmente presenti sull'Italia, la neve potrebbe tornare a cadere fino in pianura, specie sul versante adriatico.
Il secondo weekend del nuovo anno potrebbe così essere caratterizzato da un contesto termico tipicamente invernale: le temperature caleranno in modo drastico su tutto il Paese, con le differenze più marcate che si registreranno nelle regioni del Sud, su parte del Centro e nelle regioni del Nordest, dopo i giorni miti dominati dallo Scirocco.
I termometri potrebbero segnare un calo di 7/8°C rispetto ai valori attuali, causando inoltre estese gelate al Nord, dove le temperature potrebbero rimanere vicine allo zero anche durante le ore centrali della giornata, a causa dei freddi venti di Bora e Tramontana, che tenderanno poi a estendersi lungo tutto il distretto tirrenico.
Lunedì
Al Nord piogge sparse, neve sulle Alpi. Al Centro: piovaschi sulle tirreniche. Al Sud nubi sparse.
Martedì
Al Nord precipitazioni sparse, residue nevicate sulle Alpi. Al Centro instabile sulle regioni tirreniche; neve sulle vette appenniniche. Al Sud peggiora su Campania e Nord della Sicilia.
Mercoledì
Al Nord dapprima asciutto, peggiora entro sera a partire dal Nordovest. Al Centro precipitazioni più probabili sulla Toscana. Al Sud: piovaschi sulla Calabria.
Cronaca
Epifania, la Befana della Polizia di Stato arriva in...
La Befana della Polizia di Stato è tornata anche quest’anno al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, per offrire un momento di gioia ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici dell’ospedale. La befana e' arrivata a bordo della nuova Lamborghini Urus, accompagnata dai poliziotti della Polizia Stradale, della Polizia Postale e della Questura di Roma e ha portato peluche e dolcetti ai piccoli degenti con la speranza di riuscire a regalare loro sorrisi e spensieratezza e far sentire la vicinanza e la solidarietà della Polizia di Stato. Ad accogliere la befana il prof. Antonio Ruggiero, direttore dell’Unità operativa complessa di Oncologia Pediatrica e il personale infermieristico e sanitario del reparto.
Nella hall di ingresso dell’ospedale, bambini incuriositi e divertiti si sono avvicinati alla Befana che poi, accompagnata dai poliziotti, ha visitato alcuni reparti pediatrici. Giada, Sofia, Tommaso, Bruno, Elena tra lo stupore e lo spavento alla vista della vecchia Befana, hanno dimenticato per qualche istante le terapie e hanno regalato sorrisi e abbracci. L’iniziativa segue una analoga attività che si è svolta nei giorni scorsi sempre a Roma presso il Policlinico Umberto I e l’Ospedale San Camillo, dove i piccoli pazienti hanno ricevuto la visita di alcuni poliziotti che hanno voluto donare loro giochi e dolciumi.
La Befana della Polizia di Stato è passata anche a far visita ai bimbi dell’Ospedale di Siracusa, Lentini e Avola, dell’Ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, degli Ospedali “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie e “L. Bonomo” di Andria, dell'ospedale "Moscati" di Aversa, dell’Ospedale Infermi di Rimini.
Esteri
Israele-Hamas, Blinken: “Fiducioso in una tregua...
Oggi giorno decisivo per i negoziati con il capo del Mossad a Doha. Israele smentisce Hamas: non ha fornito lista ostaggi
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, si è detto "fiducioso" che un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza possa essere raggiunto prima o dopo il 20 gennaio, data di insediamento del presidente eletto Donald Trump. "Se non dovessimo tagliare il traguardo nelle prossime due settimane, sono fiducioso che la questione possa essere conclusa prima o poi, e quando lo sarà, sarà sulla base del piano proposto dal presidente Biden" ha dichiarato il Segretario di Stato ai giornalisti da Seul, dove si trova in visita.
Il capo del Mossad oggi a Doha in Qatar
Il capo del Mossad David Barnea oggi a Doha, in Qatar, per quello che secondo fonti palestinesi citate da Al-Araby Al-Jadeed sarà ''un giorno decisivo per i negoziati'' sugli ostaggi e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo scrive il sito di Ynet.
La fonte palestinese citata a condizione di anonimato dal giornale del Qatar Al-Araby Al-Jadeed ha spiegato che le parti sono riuscite a colmare le divergenze e stanno aspettando il via libera del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha convocato i suoi ministri per una riunione sulla sicurezza alle 17 ora locale, le 16 in Italia.
L'ufficio del primo ministro israeliano non ha confermato il viaggio di Barnea a Doha, né il fatto che i colloqui sugli ostaggi siano all'ordine del giorno della riunione delle prossime ore. Tra l'altro tre fonti israeliane hanno detto a condizione di anonimato all'emittente televisiva Kan che nel fine settimana ci sono stati alcuni progressi, ma nessuna svolta.
Israele smentisce Hamas, non ha fornito lista ostaggi
Israele ha intanto smentito la notizia secondo la quale il gruppo palestinese Hamas avrebbe approvato una lista di 34 ostaggi da rilasciare nella prima fase di un accordo sugli ostaggi. E' quanto rileva 'The Times of Israael'. "Al momento, Hamas non ha fornito una lista di ostaggi", spiega l'Ufficio del Primo Ministro in un comunicato. Secondo l'emittente 'N12' Hamas ha presentato una lista, ma non ha indicato chi è vivo e chi no.
Inviato Casa Bianca a Doha
Ieri è arrivato a Doha anche l'inviato della Casa Bianca per il Medioriente, Brett McGurk, ha annunciato un funzionario americano. Crescono così le speranze che i colloqui possano portare a un accordo last minute prima dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca superando le divergenze che finora sembravano insormontabili.
Immunità per leader Hamas e garanzie su Gaza
Secondo il quotidiano saudita Al-Hadath, l'accordo che sarebbe in dirittura d'arrivo prevede un cessate il fuoco temporaneo per la Striscia di Gaza della durata di due o tre mesi.
Inoltre, scrive ancora Al-Hadath, l'accordo prevederebbe la garanzia dell'immunità per i leader di Hamas, in modo che Israele non li attacchi. Inoltre riconoscerebbe ai paesi arabi e occidentali la gestione la Striscia di Gaza insieme a gruppi palestinesi.
Neonato morto di freddo a Gaza, è l'ottavo
A Gaza si aggrava intanto sempre di più la situazione umanitaria. Un neonato, l'ottavo, è morto nella Striscia per ipotermia. Lo rende noto l'emittente al-Jazeera segnalando che il drastico calo delle temperature, fino a 10 gradi sotto lo zero, sta risultano letale per i più piccoli nell'enclave palestinese. I campi profughi dove la popolazione si è rifugiata a causa degli sfollamenti sono senza riscaldamento.
L'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi, ha scritto su 'X' che fino a 7.700 neonati nei territori in guerra stanno vivendo in sistemazioni inadeguate a causa del conflitto tra Israele e Hamas. A dicembre sono morti quattro neonati di freddo nella Striscia di Gaza, tra cui una bambina il giorno di Natale, come ha ricordato l'agenzia di stampa Wafa. Centinaia di migliaia di palestinesi hanno perso la loro casa a causa del conflitto.
Ucciso comandante Jihad islamica che partecipò a 7/10
Le Idf hanno reso noto di aver ucciso il comandante di una compagnia della Jihad islamica palestinese e vice capo della divisione missilistica del gruppo, Saad Said Zaki Dahnon, che prese parte al massacro del 7 ottobre nel sud di Israele. La sua uccisione è avvenuta durante uno scontro ravvicinato con i militari israeliani a Jabalia, nel nord di Gaza, spiega l'Idf.