Neve e freddo record in Gb e Usa, voli cancellati in Germania: in atto la tempesta invernale
65 milioni di americani in allerta meteo. In Europa seri disagi alla circolazione e non solo
Centinaia di voli cancellati in Germania, una quantità di neve e un freddo mai visti negli ultimi dieci anni in alcune zone degli Stati Uniti con 65 milioni di americani in allerta meteo e migliaia di case rimaste senza elettricità nel Regno Unito per le forti nevicate. Sono gli effetti della violenta tempesta invernale che sta creando seri disagi alla circolazione e non solo.
Voli cancellati in Germania
A partire dall'aeroporto di Francoforte, il più traffico in Germania, che ha dovuto cancellare 120 collegamenti aerei previsti per oggi, come ha confermato alla Dpa il portavoce dello scalo. La visibilità è ridotta e le piste vanno pulite dalla neve, ha spiegato. Anche l'aeroporto di Stuttgart, nel sudovest della Germania, ha registrato ritardi nelle partenze dei voli e la cancellazione di alcuni collegamenti aerei. Anche il servizio ferroviario Deutsche Bahn ha avvertito di possibili disagi nella circolazione dei treni.
Kansas, Arkansas, Kentucky e Virginia hanno dichiarato stato di emergenza
Una violenta tempesta invernale ha colpito gli Stati Uniti, dove 65 milioni di americani si trovano ad affrontare le nevicate più intense e le temperature più fredde da oltre 10 anni in alcune parti del Paese. Kansas, Arkansas, Kentucky e Virginia hanno dichiarato lo stato di emergenza poiché la tempesta, spinta da un vortice polare, si è spostata verso est dopo aver colpito gli Stati Uniti centrali. Si prevede che la neve raggiungerà i 35,6 centimetri. Anche gli stati del sud come Mississippi e Florida hanno diramato avvertimenti per freddo e ghiaccio, secondo il National Weather Service. Previsti anche forti temporali con possibilità di tornado e grandine in alcune zone.
Ieri le temperature sono state ben al di sotto dello zero in molte zone, ad esempio da -7 °C a -10 °C a Chicago, -18 °C a Minneapolis e -25 °C a International Falls, nel Minnesota, al confine con il Canada. Nelle prossime ore si prevede un calo significativo delle temperature per gli Stati Uniti orientali. L'Nbc spiega che le temperature scenderanno da 10 a 25 gradi sotto la media a partire da oggi e fino a venerdì.
In Gb in migliaia senza elettricità
Anche in Gran Bretagna sono stati segnalati diversi danni alla circolazione a causa del maltempo. A partire dai voli cancellati all'aeroporto di Leeds Bradford, nello Yorkshire, la cui pista ''rimarrà chiusa fino a nuovo avviso a causa delle forti nevicate'', si legge in una nota. Diversi i voli che sono stati dirottati dall'aeroporto di Manchester, secondo quanto riportato da Flightradar24. Tra cui uno che è stato dirottato su Dublino e un altro su Parigi.
Disagi anche per gli resta in casa. Gli operatori energetici britannici hanno infatti segnalato interruzioni di corrente in oltre mille abitazioni in Inghilterra e Galles. E' stato invece confermato che si giocherà, nonostante i problemi di sicurezza, la partita di Premier League tra Liverpool e Manchester United allo stadio di Anfield.
Resta l'allerta arancione per neve e ghiaccio in Irlanda, dove nei prossimi giorni sono previste ulteriori precipitazioni nevose. In alcune zone del Paese sono previsti fino a dieci centimetri di neve, spiega il servizio meteorologico irlandese.
Esteri
Harris certifica vittoria Trump: “Ha avuto 312 voti,...
Al termine della certificazione dei risultati dei voti elettorali di tutti gli stati da parte dl Congresso, Harris ha annunciato ufficialmente la vittoria del nuovo presidente degli Stati Uniti
Kamala Harris 'incorona' Donald Trump. Al termine della certificazione dei risultati dei voti elettorali di tutti gli stati da parte dl Congresso, Harris ha annunciato ufficialmente la vittoria elettorale di Donald Trump, nuovo presidente degli Stati Uniti, e la propria sconfitta alle elezioni del 5 novembre.
"I voti per il presidente degli Stati Uniti sono i seguenti: Donald Trump dello stato della Florida ha ricevuto 312 voti", ha letto, tra gli applausi dei repubblicani, la vice presidente che ha presieduto la seduta a camere riunite in qualità di presidente del Senato. Dopo aver chiesto silenzio, l'ex candidata democratica ha poi letto i suoi voi: "Kamala Harris dello stato della California ha ricevuto 226 voti", ha detto, provocando applausi tra i democratici.
Mentre arrivava la certificazione della vittoria, Trump produceva una serie di post sul social Truth, attaccanto il presidente uscente Joe Biden. "Sta facendo tutto il possibile per rendere la transizione più difficile possibile, usando le leggi come un'arma come non è stato fatto mai e con costosi e ridicoli ordini esecutivi sul Green New Scam, la nuova truffa verde, ed altri imbrogli per sprecare soldi", ha scritto Trump.
"Ma non temete - ha aggiunto il presidente eletto su Truth Social - questi ordini saranno aboliti tra breve e noi diventeremo una nazione del buon senso e della forza. Maga!".
Esteri
Canada, dimissioni Trudeau: due donne in prima fila per...
Chrystia Freeland e Anita Anand candidate alla successione
Ci sono due donne tra i principali candidati a succedere a Justin Trudeau, che oggi ha annunciato le dimissioni da leader del partito liberale e da premier del Canada, incarico che lascerà però quando si sarà concluso il processo per la scelta del nuovo numero 1 del partito. La prima è Chrystia Freeland, ex vice premier e ministra delle Finanze, la cui clamorosa uscita dal governo di Trudeau - con tanto di pubblicazione della lettera di dimissioni in cui affermava di lasciare per divergenze sul modo di affrontare la minaccia dei dazi di Donald Trump - a dicembre ha esacerbato la grave crisi che giù viveva il premier, portandolo così alla decisione di oggi.
La 56enne ex giornalista, nata nella provincia di Alberta da una madre ucraina, è stata nel governo di Trudeau sin dal 2015, due anni dopo il suo ingresso in Parlamento, ricoprendo diversi incarichi. Da ministra degli Esteri nel 2019 ha guidato i negoziati per un il nuovo Nafta voluto da Trump per regolare il libero scambio tra Usa, Canada e Messico. Un ruolo che non deve essere stato gradito al tycoon che, apprezzando la sua uscita dal governo Trudeau, l'ha definita "tossica".
L'altra possibile candidata è Anita Anand, 57enne avvocato entrata in politica nel 2019 e attuale ministra dei Trasporti, dopo essere stata nominata nel 2021 ministra della Difesa, posizione da cui ha guidato i primi sforzi del Canada per fornire aiuti militari all'Ucraina dopo l'invasione russa.
Un terzo nome è quello dell'ex presidente della banca centrale canadese, Mark Carney. che recentemente Trudeau ha cercato di arruolare per la sua squadra di governo definendolo "un'aggiunta straordinaria in un momento in cui i canadesi hanno bisogno che brave persone entrino in politica". Il 59enne negli ultimi mesi ha svolto un ruolo di consigliere speciale del premier e da tempo viene considerato un candidato al posto di leader del partito.
Come candidato alle prossime elezioni potrebbe creare problemi il fatto che Carney, che è stato anche inviato speciale dell'Onu per l'azione sul clima, venga considerato il campione delle scelte del governo liberale in materia di clima e di ambiente fortemente attaccate dai conservatori di Pierre Poilievre, al momento ampiamente in testa nei sondaggi.
Esteri
Il diario della Parigi-Dakar, le prime difficoltà e il...
"Quando pensi che la montagna sia troppo alta da scalare con le tue sole forze, hai una sola cosa che puoi fare: mantenere la fiducia"
"Mai darsi per persi. Cinquanta piloti dispersi nel deserto durante la tappa di 48 ore della Dakar. Una formula introdotta lo scorso anno, in cui i piloti partono e hanno la possibilità di guidare fino all’arrivo di alcuni cancelli previsti dall’organizzazione, per poi il giorno successivo completare la tappa. In questi cancelli ci sono bivacchi organizzati alla meglio. La tappa, in totale, è di quasi 1100 chilometri" racconta Iader Giraldi, che quest’anno partecipa alla Dakar rally in Arabia Saudita.
"Oggi mi è successo di tutto, ma la cronaca spicciola la trovate nel post. Quello che voglio dire è che, dopo un inizio disastroso, ho perso mezz’ora per aiutare un pilota caduto e in brutte condizioni. È obbligatorio farlo, ma è anche lo spirito del rally: noi siamo i primi soccorritori, e siamo formati per questo. Da lì, per un po’, ho iniziato a scoraggiarmi. Mi sono ritrovato ultimo e senza compagni. Ho guidato per 250 km da solo, in mezzo alle montagne, ma non ho perso la fiducia e piano piano mi sono fatto coraggio. Sembra una cosa banale, ma quando ti senti escluso — dalla gara, dalla vita — quando pensi che la montagna sia troppo alta da scalare con le tue sole forze, hai una sola cosa che puoi fare: mantenere la fiducia".
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"Ci sono riuscito grazie al respiro. Ho respirato mentre guidavo. Profondamente. Con un certo ritmo. L’ho imparato in questi anni di formazione da Angelo, Pino e Marco, che voglio nuovamente ringraziare. Mi hanno fatto capire che noi non bastiamo a noi stessi. Con piccole tecniche talmente semplici da sembrare banali — come questo mio ragionamento — ma che ci salvano dalle situazioni difficili della vita. Comunque, oggi ci siamo. Mi sto preparando e la sfida è chiara: terminare i 670 km che mi consentono di restare in gara. On/Off. Respira".