Regata delle Befane taglia il suo 44esimo traguardo sotto il Ponte di Rialto
La Regata delle Befane ha tagliato il suo 44esimo traguardo sotto la grande calza appesa sul Ponte di Rialto. Si è rinnovata questa mattina, sul Canal Grande, la tradizionale gara organizzata dalla Reale Società Canottieri Bucintoro. Nata nel 1979 dall’inventiva e dall’estro di Nino Bianchetto ed Enzo Rinaldo, l’iniziativa ha visto protagoniste cinque “Befane”, a bordo di altrettante mascarete colorate, sfidarsi a colpi di remi tra scialli e mantelle.
"Anche quest’anno a Venezia la Befana è arrivata vogando - ha commentato Giovanni Giusto, consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni - Un bellissimo appuntamento che grazie alla Reale Società Canottieri Bucintoro da mezzo secolo è diventato momento di aggregazione, atteso anche da tante famiglie”.
La tradizione si è rinnovata anche nell’ordine di arrivo delle befane, con il campione in carica Riccardo Romanelli che ha tagliato per primo il traguardo sulla sua mascareta bianca. A contendergli il titolo di Befana sono stati Federico Bianchini (rosa) al secondo posto, seguito da Francesco Guerra (canarin), Dario Bianchini (rosso) e Sandro Inchiostro (celeste).
Come di consueto, la Regata è stata anticipata dal corteo acqueo delle imbarcazioni societarie che, alle 10, dai Magazzini del Sale, sede della RSC Bucintoro, hanno accompagnato le cinque befane finaliste sul campo di regata trasportando la calza gigante, simbolo giocoso dell’evento.
Alle 11 il via sul percorso di gara delle edizioni passate: partenza davanti al Palazzo della Banca d’Italia con il ponte di Rialto alle spalle, giro del paletto - boa volante - nei pressi dell’imbocco di Rio di San Polo e ritorno, con arrivo sotto la volta del ponte. Paolo Levorato, speaker della Regata Storica, ha intrattenuto gli spettatori raccontando la gara in diretta.
Cronaca
Milano, palazzo a Corsico avvolto dalle fiamme: condomini...
I condomini sono riusciti a uscire in tempo prima che ci fosse il collassamento del tetto. Alcuni sono dovuti ricorrere alle cure mediche dei sanitari a scopo precauzionale
Un incendio, a quanto si apprende ora sotto controllo e circoscritto, ha colpito intorno alle 18 il sottotetto di un edificio nel comune di Corsico in via Vincenzo Monti 38, a Milano. Le fiamme hanno invaso tutta la struttura soprastante avvolgendola nel giro di pochissimi minuti.
I condomini sono riusciti a uscire in tempo prima che ci fosse il collassamento del tetto. Non si registrano feriti o intossicati anche se alcuni occupanti sono dovuti ricorrere alle cure mediche dei sanitari a scopo precauzionale. Sul posto quattro mezzi del Comando di Milano. I Vigili del fuoco sono al lavoro per mettere in sicurezza l'area. Il palazzo è stato interamente evacuato.
Cronaca
Acca Larenzia, 47 anni dopo saluti romani e...
Militanti di destra si sono riuniti nel piazzale antistante la ex sezione per il consueto rituale
Braccia tese e il rituale del ‘presente’. A 47 anni dai tragici fatti di via Acca Larenzia i militanti di destra tornano a commemorare quanto avvenuto il 7 gennaio 1978 quando davanti alla ex storica sezione del Msi furono uccisi da un commando di estrema sinistra due giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta mentre un terzo militante, Stefano Recchioni perse la vita dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola negli scontri scoppiati durante una manifestazione di protesta organizzata nelle ore immediatamente successive sul luogo stesso dell'agguato.
Militanti di destra si sono riuniti nel piazzale antistante la ex sezione per il consueto rituale: i militanti urlano, diversi con il braccio destro alzato, tre volte 'presente' in risposta a una voce che grida 'per tutti i camerati caduti'.
Questura: "In corso identificazioni"
Intanto la Digos è al lavoro per identificare quanti - "la maggior parte degli astanti", si specifica in una nota - si "sono resi responsabili di condotte apologetiche del fascismo" effettuando il saluto romano.
"Si è svolta nel pomeriggio odierno la manifestazione che ha commemorato i 47 anni dell’eccidio di Acca Larentia, in cui persero la vita Bigonzetti Franco, Ciavatta Francesco e Recchioni Stefano, appartenenti al Movimento Sociale Italiano, a cui hanno partecipato militanti provenienti da tutta Italia. Nel corso della commemorazione, organizzata da Casapound, a cui hanno partecipato circa 1300 persone, è stato chiamato il “presente” ed è stato effettuato il saluto romano dalla maggior parte degli astanti. È già in corso, da parte degli agenti della Digos capitolina, la visione dei filmati della manifestazione al fine di identificare coloro che si sono resi responsabili di condotte apologetiche del fascismo", fa sapere la Questura di Roma.
Rampelli: "Condividere questa memoria senza ipocrisie"
"È giunta l'ora di condividere questa memoria, senza ipocrisie. Memoria comune che se non può più poggiarsi sulle sentenze dei tribunali deve fondarsi sulla verità storica. E a questa si può ancora giungere attraverso una commissione parlamentare d'inchiesta che accerti le responsabilità di chi ha messo in mano a ragazzi di 18-20 anni armi da guerra, mitragliette, esplosivi determinando una vera guerra civile strisciante. Non ci sono troppe speranze di riaprire i processi, ma capire se c'è stata una mano che ha mosso i fili della strategia della tensione sì, è possibile. Fare luce sarà il modo per risarcire chi ha sofferto". È quanto scrive sul Messaggero il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia, primo firmatario della proposta di legge di istituzione di una commissione d'inchiesta sulla violenza politica tra gli anni '70 e '80.
Cronaca
Corpo carbonizzato nell’auto in fiamme, scatta...
La scoperta dei carabinieri dopo che i vigili hanno domato l'incendio. La vittima potrebbe essere un 51enne del luogo
Un corpo carbonizzato all'interno di un'auto avvolta dalle fiamme. E' questa la macabra scoperta che, intorno alle 3 del mattino di oggi, hanno fatto i Carabinieri della Compagnia di Riccione, intervenuti in Valconca dopo una chiamata al 112 che segnalava la presenza di una macchina in fiamme parcheggiata in strada.
Una volta spento l'incendio dai Vigili del Fuoco di Rimini, all’interno del veicolo i militari hanno infatti trovato un corpo carbonizzato sul sedile anteriore lato guida dell’auto. Attraverso la targa, i Carabinieri sono risaliti all’identità della proprietaria del veicolo e quindi al presunto utilizzatore, che parrebbe essere l’ex marito della stessa.
La ricostruzione
Da una prima ricostruzione dei fatti, anche attraverso l’analisi dei video delle telecamere di sorveglianza in zona, sarebbe da escludere l’intervento di terzi nell’innesco del rogo.
Sono tuttora in corso approfondimenti per chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto, al fine di verificare se le fiamme siano divampate accidentalmente oppure se la vittima, ritenuta verosimilmente un 51enne del luogo, abbia deliberatamente appiccato il fuoco e nell’eventualità, individuare le motivazioni del gesto.
La Procura della Repubblica di Rimini ha disposto l’esame autoptico da parte del medico legale nonché l’esame del Dna per riscontrare con assoluta certezza l’identità della vittima.