In programma giovedì come confermano fonti della Farnesina all'Adnkronos: si parlerà anche del caso della giornalista Cecilia Sala
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani organizzerà giovedì a Roma una riunione del 'Quint' sul Medio Oriente, con particolare riferimento alla situazione in Siria e Iran, alla quale sarà presente anche il segretario di Stato americano Antony Blinken. Lo confermano fonti della Farnesina all'Adnkronos, dopo che il dipartimento di Stato ha annunciato che Blinken sarà in Italia per accompagnare il presidente Joe Biden nella sua visita a Roma e in Vaticano.
Partecipanti e temi
Con l'occasione, Tajani ha invitato al vertice i suoi colleghi del 'Quint' (oltre a Italia e Stati Uniti, anche Francia, Germania e Regno Unito) e l'Alto rappresentante per la politica estera europea Kaja Kallas. Confermata finora la presenza anche del ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot. L'Italia, che a fine novembre ha inviato un nuovo rappresentante diplomatico a Damasco, ha avviato un esame per rivedere la sua politica di sanzioni contro la Siria, sanzioni che vengono decise a livello Ue. A breve lo stesso Tajani dovrebbe avere contatti diretti con le autorità ad interim siriane.
Nel corso della riunione, che si terrà nella serata del 9 a Villa Madama, il ministro affronterà con i Paesi amici anche lo stato delle relazioni con l'Iran, in particolare anche alla luce dell'arresto di Cecilia Sala. Secondo quanto si legge in una nota del dipartimento di Stato, Blinken - reduce da una missione a Seul, Tokyo e Parigi - a Roma incontrerà i colleghi europei per discutere il sostegno a "una transizione politica pacifica, inclusiva e guidata dai siriani". Poi, il 10 e 11 gennaio si unirà a Biden per gli incontri con il Papa e con Sergio Mattarella e Giorgia Meloni.
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Musk sogna il Liverpool, parola di papà: “Elon vuole...
"Gli piacerebbe, ovvio, a chiunque piacerebbe, anche a me"
Elon Musk sogna il Liverpool. Così, almeno, dice il padre del magnate. "Elon vuole il Liverpool? Non commento, alzerebbero il prezzo. Se vuole comprarlo? Oh sì, ma questo non significa che lo farà. Gli piacerebbe, ovvio, a chiunque piacerebbe, anche a me. Sua nonna è nata a Liverpool, lì abbiamo ancora dei parenti", dice Errol Musk a Times Radio confermando l'interesse del figlio per il club inglese che è di proprietà dal 2010 del Fenway Sports Group. Musk, come è noto, lascia il segno in diversi settori: dal social X a Tesla fino a Space X, senza considerare il ruolo di primo piano nell'amministrazione del neo presidente americano Donald Trump.
Il FSG ha cercato investimenti esterni in passato ma non ha mai preso in considerazione la cessione della proprietà. Lo scorso maggio Forbes ha classificato il Liverpool come il quarto club più prezioso, con un valore stimato di 4,3 miliardi di sterline. La cifra rappresenta poco più dell'1% del patrimonio netto totale di Elon Musk, che si ritiene sia di circa 343 miliardi di sterline.
"La nonna di Elon è nata a Liverpool e abbiamo parenti a Liverpool, siamo stati fortunati a conoscere parecchio dei Beatles perché sono cresciuti con alcuni membri della mia famiglia", ha aggiunto il padre di Musk. "Quindi, siamo legati a Liverpool". FSG è stato criticato da una parte della tifoseria per la mancanza di investimenti sulla squadra. L'anno scorso il club ha registrato una perdita ante imposte di 9 milioni di sterline.
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Neonato morto in culla termica a Bari, parroco e...
Lo ha disposto la Procura della Repubblica del Tribunale. Domani l'autopsia sul corpicino del bambino
Ci sono due indagati per omicidio colposo nell'inchiesta aperta sul caso del neonato di un mese trovato morto a Bari nella culla termica il 2 gennaio scorso. Si tratta del parroco della chiesa di San Giovanni Battista, al quartiere Poggiofranco del capoluogo pugliese, e il tecnico che alcuni giorni prima aveva curato la manutenzione negli ambienti e della stessa culletta.
Le indagini coordinate dal pubblico ministero della Procura della Repubblica del Tribunale di Bari, Angela Morea e dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis, sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura. Si tratta di una iscrizione determinata anche dalla necessità degli indagati di nominare dei consulenti di parte in vista dell'autopsia in programma domani.
Nei giorni scorsi il parroco don Antonio Ruccia, che al momento del ritrovamento, giovedì mattina, si trovava a Roma, è stato ascoltato dai magistrati inquirenti. La culla termica è collegata con un sensore di peso e un allarme al suo numero di telefono cellulare. L'autopsia dovrà stabilire il momento e le cause della morte. Oltre a non essere entrato in funzione l'allarme a distanza come riferito dal sacerdote, non si sarebbe attivato neanche il condizionatore di aria calda. Nei locali infatti, come detto dall'impresario di pompe funebri che ha trovato il corpicino senza vita, faceva freddo. Nei giorni precedenti, a causa di un black out che aveva interessato il quartiere era intervenuto un tecnico.
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Morto Peter Yarrow, leader del trio folk ‘Peter Paul...
Addio alla leggenda del folk. Sempre orientato in senso progressista, il gruppo si è schierato a favore dei diritti civili e contro la guerra in Vietnam
Il cantautore e chitarrista statuniense Peter Yarrow, leader del trio Peter, Paul and Mary, gruppo di musica folk le cui armonie hanno appassionato milioni di persone con canzoni a favore dei diritti civili e contro la guerra in Vietnam, è morto oggi all'età di 86 anni a New York. Quattro anni fa a Yarrow era stato diagnosticato un cancro alla vescica.
Peter Yarrow aveva formato il trio con Paul Stookey e Mary Travers, scomparsa nel 2009. Sempre schierati in senso progressista e per i diritti civili, nell'agosto 1963 i tre cantanti folk parteciparono alla Marcia su Washington del reverendo Martin Luther King dove eseguirono una loro versione di "Blowin' in the Wind" di Bob Dylan sui gradini del Lincoln Memorial, contribuendo a far diventare la canzone un inno del movimento contro la segregazione razziale. Le canzoni scritte e interpretate da Yarrow erano spesso politiche: con "The Great Mandella" (1967) ha raccontato la storia di un obiettore della guerra in Vietnam in sciopero della fame, mentre in "Day Is Done" (1969) invitava i giovani a costruire un mondo migliore.
Nel 1970 Yarrow fu condannato e scontò tre mesi di prigione per "essersi preso delle libertà indecenti con una minorenne" dopo che l'allora quattordicenne Barbara Winter raccontò che, quando si era recata nella sua stanza d'albergo a Washington in cerca di un autografo, lui aveva aperto la porta nudo e l'aveva costretta a toccarlo nelle parti intime. A Yarrow fu concessa la grazia presidenziale da Jimmy Carter nel gennaio 1981.