Scioperi, oltre 50 a gennaio tra stop nazionali e proteste locali
Treni e Tpl a rischio. Tornano in piazza anche le tute blu
Sono 54 gli scioperi in programma per il mese di gennaio 2025, esclusi quelli revocati, stando al calendario della Commissione di garanzia. I trasporti restano i protagonisti della protesta dei lavoratori, e quindi dei disagi per i cittadini. Ma c'è anche lo sciopero nazionale della scuola il 10 gennaio che coinvolgerà, per l'intera giornata, il personale docente e ata aderenti al sindacato Csle e tutto il personale educativo scuole comunali di ogni ordine e grado.
Le date da segnare, invece, per chi deve spostarsi utilizzando Tpl e ferrovie, sono il 10 e il 25 gennaio (mentre per chi deve spostarsi via mare, la data da segnare è quella dell’8 gennaio quando a scioperare saranno i rimorchiatori napoletani dalle ore 12.00 dell'8 gennaio alle ore 12.00 del 9, e i lavoratori di Caronte & Tourist isole minori e Siremar).
Il 10 gennaio
Iniziamo dal 1 0 gennaio, prima giornata nera dei trasporti. Treni a rischio con lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori Rfi (dalle ore 21.00 del 9 gennaio alle ore 20.59 del 10) mentre il Tpl farà i conti con lo sciopero nazionale di 4 ore (con articolazione oraria a livello territoriale). Sul fronte del trasporto aereo, nella stessa giornata sciopereranno anche i lavoratori di handler, della Sea spa e addetti alle pulizie.
I trasporti, le altre date
Il percorso a ostacoli su rotaia continua il 12 gennaio con una serie di scioperi regionali, dai lavoratori Trenitalia in Abruzzo che si fermeranno dalle ore 09.00 alle ore 16.59, a quelli di Rfi a Firenze (dalle ore 09.00 alle ore 16.59); il 13 gennaio la protesta arriverà in Sardegna (i lavoratori Rfi si fermeranno dalle ore 09.01 alle ore 17.00).
Altra giornata no per il Tpl locale sarà quella del 21 gennaio: le proteste metteranno a rischio i trasporti di Vercelli e Biella (dalle ore 08.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 a fine servizio); di Bari, Taranto e Lecce e in Puglia in generale per lo sciopero dei lavoratori di Ferrovie del Sud Est e delle Ferrovie Appulo Lucale, dalle ore 15.40 alle ore 19.39. In Sicilia la protesta del Tpl arriverà il 24 gennaio con lo sciopero dei lavoratori Sais Autolinee dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Treni di tutta Italia di nuovo nell'occhio del ciclone il 25 e 26 gennaio: lo sciopero nazionale plurisettoriale, del trasporto merci su rotaia e del trasporto ferroviario coinvolgerà il settore dalle ore 21.00 del 25 alle ore 20.59 del 26.
Il 26 gennaio a rischio anche il tpl genovese (scioperano i lavoratori Atm del servizio extraurbano dalle ore 10.30 alle ore 14.30 per il personale viaggiante e dalle ore 10.30 alle ore 14.00 per il personale addetti alle biglietterie). Il 31 gennaio invece toccherà a Milano, Monza e Brianza (gruppo Atm personale viaggiante di superficie, metropolitana, agenti di stazione).
Metalmeccanici
A gennaio tornano in piazza anche le tute blu, protagoniste già delle proteste del 2024 insieme con i trasporti: nutrito il calendario degli stop che coinvolgeranno i metalmeccanici. Si inizia il 13 gennaio con lo sciopero di 8 ore dei lavoratori Siram e Graded di Caserta, dei lavoratori delle aziende del comparto in Umbria che si fermeranno per l'intera giornata, e dei lavoratori Codemar di Marcianise (8 ore). La protesta continuerà il 14 gennaio con lo sciopero per l'intera giornata delle aziende del comparto di Trento; e il 15 gennaio quando le tute blu delle aziende del comparto si fermeranno nel Lazio, a Salerno, in Lombardia per lo sciopero unitario indetto dai sindacati.
Finanza
Rateizzazione dei debiti fiscali: nuove regole per il 2025
Rateizzazione dei debiti fiscali: nuove regole per il 2025
A partire dal 1° gennaio 2025, i contribuenti italiani potranno accedere a un sistema di rateizzazione dei debiti fiscali più semplice e flessibile, grazie alle nuove regole introdotte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questo aggiornamento normativo offre maggiore accessibilità per chi desidera regolarizzare la propria posizione debitoria con il fisco.
Rateizzazione fino a 84 mesi con un click
Una delle novità principali è la possibilità di richiedere la rateizzazione dei debiti fino a 84 mesi (sette anni) attraverso una procedura interamente online. Grazie alla piattaforma digitale “Rateizza adesso”, disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, i contribuenti potranno inoltrare le loro richieste in modo rapido e senza dover presentare documentazione aggiuntiva. Questo strumento semplifica notevolmente l’accesso a una soluzione di pagamento dilazionato, offrendo un’alternativa agevole e immediata.
Debiti fino a 120mila euro: fino a 10 anni di rateizzazione
Per i debiti fiscali di importo superiore o in presenza di determinate condizioni, è prevista una rateizzazione che può arrivare fino a 120 mesi (dieci anni). Tuttavia, per accedere a questa estensione è necessario fornire una documentazione adeguata che certifichi i requisiti richiesti dalla normativa. Questa opzione si rivolge in particolare ai contribuenti con difficoltà economiche comprovate, permettendo una gestione più sostenibile delle somme dovute.
Simulatore online per verificare i requisiti
A supporto dei cittadini, è già disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione un simulatore online. Questo strumento consente di verificare in anticipo se si possiedono i requisiti per accedere alla rateizzazione e di calcolare il numero e l’importo delle rate. In questo modo, ogni contribuente può ottenere una stima chiara e personalizzata delle modalità di pagamento, facilitando la pianificazione finanziaria.
Un passo verso una maggiore semplificazione fiscale
L’introduzione di queste nuove regole rappresenta un ulteriore passo verso la modernizzazione dei servizi fiscali in Italia. Con l’obiettivo di ridurre il carico burocratico e promuovere la compliance fiscale, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione mira a rendere più accessibili le opzioni di pagamento per i cittadini e le imprese, garantendo al contempo un sistema più equo e trasparente.
Queste novità saranno valide fino al 31 dicembre 2026, offrendo un periodo di tre anni in cui i contribuenti potranno beneficiare di queste agevolazioni. Per maggiori dettagli, si invita a consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o a contattare il servizio clienti dedicato.
Finanza
Banca Ifis lancia Opas per 100% azioni di illimity Bank
Si tratta di un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria
Il consiglio di amministrazione di Banca Ifis, riunitosi sotto la presidenza di Ernesto Fürstenberg Fassio, ha approvato la promozione di un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sulla totalità delle azioni di illimity Bank. L’offerta è stata comunicata al mercato con comunicazione diffusa in data odierna. L’offerta, che resta condizionata all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari e all’avveramento delle condizioni stabilite, è finalizzata all’acquisizione da parte di Banca Ifis della titolarità del 100% delle azioni di illimity Bank quotate su Euronext Milan, Segmento Euronext Star Milan.
In particolare, Banca Ifis ha proposto che per ciascuna azione di illimity Bank portata in adesione all’offerta sia riconosciuto un corrispettivo che esprime una valorizzazione unitaria pari a 3,55 euro, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Banca Ifis al 7 gennaio 2025. Tale corrispettivo è composto da: 0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna azione di illimity Bank e una componente in denaro pari a 1,414 euro.
"L'Opas di Banca Ifis su illimity Bank risponde all’esigenza di individuare una soluzione industriale strategica finalizzata ad ampliare la posizione di leadership della Banca nel settore dello specialty finance e accelerare la sua crescita in una prospettiva sostenibile e di lungo periodo, in linea con la nostra visione familiare di azionisti di controllo", ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, ad di La Scogliera Sa, azionista di controllo di Banca Ifis.
Dopo la notizia, illimity Bank svetta a piazza Affari. Il titolo, nei primi minuti di contrattazioni, ha scambiato in rialzo del 9,69% a 3,71 euro.
Convocata assemblea straordinaria di Banca Ifis
È stata convocata un'assemblea straordinaria di Banca Ifis, in unica convocazione, il 17 aprile prossimo alle 09.30 presso la sede legale della società a Venezia, Mestre. All'ordine del giorno la proposta di attribuzione al cda della facoltà di aumentare il capitale sociale, da esercitarsi entro il 30 giugno 2025, e con emissione di un numero massimo di n. 8.406.781 azioni ordinarie. L’intervento in assemblea da parte di coloro ai quali spetta il diritto di voto potrà avvenire esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla società.
Finanza
Banco Bpm ricorre all’Antitrust contro l’Ops di...
L'obiettivo principale dell'operazione, secondo quanto prospettato, sarebbe l’eliminazione di un concorrente significativo in un momento di forte dinamismo per Piazza Meda, segnato dall’acquisto del 5% di Monte dei Paschi di Siena e dall’Opa su Anima Holding
Banco Bpm presenta un esposto all’Antitrust, sostenendo che l’offerta pubblica di scambio avanzata da Unicredit configurerebbe una tipica “killer acquisition”. Secondo quanto emergerebbe dall'esposto, l’operazione di Unicredit avrebbe come obiettivo principale l’eliminazione di un concorrente significativo in un momento di forte dinamismo per Piazza Meda, segnato dall’acquisto del 5% di Monte dei Paschi di Siena e dall’Opa su Anima Holding. Il termine “killer acquisition” si riferisce a strategie mirate a rimuovere dal mercato competitor rilevanti, limitandone l’operatività e la crescita.
Fonti finanziarie, citate dall'Adnkronos, suggeriscono che l’esposto tenga conto anche del peso di Banco Bpm nel Nord Italia, dove si posiziona come leader dopo Intesa Sanpaolo. Un’eventuale acquisizione da parte di Unicredit, secondo il ricorrente, ridurrebbe sensibilmente la concorrenza. Non è la prima azione legale intrapresa da Banco Bpm: un esposto era stato già depositato alla Consob, lamentando l’uso strumentale della passivity rule da parte di Unicredit.
Alcuni analisti considerano l’esposto un passo prevedibile per tutelare gli interessi di azionisti e stakeholder coinvolti in una potenziale Ops, uno strumento tecnico-giuridico peraltro giù utilizzato in precedenti operazioni finanziarie di acquisizione. Secondo l’esperto finanziario Giorgio Vintani, interpellato dall’Adnkronos, l’iniziativa legale rientra nella strategia di difesa del Banco, che si propone come una “preda” e descrive Unicredit come un “avvoltoio”. A proposito del dinamismo del Banco, Vintani sottolinea che l’acquisizione di Anima da parte di Piazza Meda "rappresenta una mossa preventiva contro eventuali manovre di Amundi, mentre il 5% di MPS appena acquisito è un tassello marginale rispetto alla quota che il Tesoro intende dismettere: le opzioni realistiche sul tavolo – conclude Vintani – restano essenzialmente due: che Banco Bpm finisca in mano a Unicredit oppure al Crédit Agricole, che già detiene il 15% del capitale. La terza via ipotizzata dall’amministratore delegato Castagna, almeno per ora, non si è concretizzata" (di Andrea Persili)