Sinner e la pressione della riconferma in Australia, lo psicologo dello sport: “Sa come vincerla”
"Il suo segreto è un mix di esperienza-resilienza e consapevolezza, alchimia perfetta per affrontare ogni test"
Il ritorno in campo in Australia del numero uno del tennis mondiale, Jannik Sinner, con una vittoria in due set agli Opening Week degli Australian Open "conferma quanto sia in fiducia e determinato nel continuare il suo trend da leader del tennis mondiale. Nel 2024 ha dimostrato di aver affrontato la bufera del doping in modo resiliente e adattandosi senza perdere il suo assetto. Ecco perché è chiaro che il giocatore, ma soprattutto l'uomo, sa come vincere l'enorme pressione che avrà nel dover confermarsi come vincitore del primo slam dell'anno e come numero uno della classifica". Lo spiega all'Adnkronos Salute Pietro Bussotti, psicologo dello sport e coordinatore di Psicologia dello sport dell'Ordine degli psicologi dell'Umbria.
"Si è ricaricato passando il Natale in famiglia e poi allenandosi con il suo team che è poi una delle sue armi vincenti - prosegue Bussotti - Circondarsi di persone di fiducia con cui condividere vittorie e momenti più difficili. Ognuno di noi si mostra resiliente davanti alle situazioni avverse, ma in Sinner questo elemento diventa la determinazione della consapevolezza del percorso fatto fino ad oggi: ogni esperienza - positiva o negativa - diventa la possibilità di apprendimento che viene poi usata nell'affrontare il prossimo obiettivo".
"Oggi è la conferma come campione degli Australian Open 2025. Sinner, seppur molto giovane, è abile in una cosa che nell'ambito psicologico si chiama definire i limiti e i confini. E' bravo nell'evitare le sovrapposizioni improprie tra privacy e ambito pubblico, sa ricaricarsi con piccole cose, riesce a stare in sintonia con il team e ha distendersi con la famiglia. Il suo segreto - conclude lo psicologo dello sport - è un mix di esperienza-resilienza e consapevolezza, alchimia perfetta per affrontare ogni pressione".
Sport
Infortunio per Kyrgios, Australian Open a rischio:...
Il tennista australiano, al centro delle polemiche per le tante critiche a Sinner, potrebbe saltare il primo Slam stagionale
Australian Open 2025 in dubbio per Nick Kyrgios. Il tennista australiano ha comunicato nella notte, sui suoi canali social, l'ipotesi di dover rinunciare al primo Slam stagionale per un problema muscolare agli addominali. Gli Australian Open iniziano domenica 12 gennaio. Kyrgios, negli ultimi giorni al centro delle discussioni per gli attacchi a Sinner sul caso doping, ha scritto su Instagram di "aver riportato uno strappo addominale di primo grado". Con l'obiettivo però di "volersi riposare e fare di tutto per essere in campo agli Australian Open".
Kyrgios e il ritorno in campo
Potrebbe dunque slittare il ritorno in campo di Kyrgios in uno Slam. Dopo il tentativo poco fortunato a Brisbane la settimana scorsa, con eliminazione nel singolare e nel doppio con Djokovic, l'australiano potrebbe dunque fermarsi di nuovo. Prima del rientro in Australia, la sua ultima partita risaliva al torneo di Stoccarda del 2023. Quasi due anni di stop, dunque. Agli Australian Open, il suo ultimo match risale invece al 2022 (sconfitta ai quarti contro Karen Khachanov). Kyrgios, al momento senza punti nel ranking Atp, è nel tabellone degli Australian Open grazie al ranking protetto (da numero 21 della classifica mondiale). Solo ieri, la federazione australiana aveva annunciato la sua convocazione per il prossimo impegno in Coppa Davis contro la Svezia.
Sport
È morto Rino Tommasi, maestro del giornalismo sportivo:...
Nato a Verona il 1934, ha fatto la storia della professione. Celebri le sue telecronache di tennis e pugilato
Lutto nel mondo dello sport e del giornalismo sportivo. A 90 anni è morto Rino Tommasi, noto giornalista, conduttore tv, telecronista e organizzatore di eventi di boxe. Nato a Verona il 23 febbraio 1934, Tommasi ha fatto la storia della sua professione raccontando soprattutto il tennis e il pugilato. Un maestro di giornalismo, a lungo alla Gazzetta dello Sport.
Chi era Rino Tommasi
Rino Tommasi è stato un punto di riferimento nel mondo dello sport e del giornalismo. Giornalista, poi telecronista televisivo e organizzatore di eventi di boxe, ha iniziato nel 1953 nell’agenzia “Sportinformazioni”, dedicata allo sport, che svolgeva anche la funzione di ufficio di corrispondenza milanese per il Corriere dello Sport. Firma di punta per il tennis della Gazzetta dello Sport, ha lavorato anche per Il Messaggero, Il Gazzettino di Venezia e Il Mattino di Napoli. Ha fondato inoltre un settimanale all'inizio degli anni Settanta, “Tennis Club”. Nel 1981 viene scelto come primo direttore dei servizi sportivi di Canale 5. Inizia così la sua carriera di telecronista, come riporta Supertennis, che si incrocia con quella di Gianni Clerici, a cui è intitolata la sala stampa del Foro Italico. Insieme hanno commentato i principali avvenimenti tennistici per le reti per le quali hanno lavorato fino al 2010, a partire da TV Koper Capodistria, passando per Tele+ e Sky Sport. Per lui, Clerici ha coniato il soprannome di "ComputeRino", per la sua maniacalità nel registrare record e statistiche. Per Clerici, Tommasi aveva inventato l'altrettanto celebre etichetta di "Dottor Divago". L'altra sua grande passione era il pugilato, di cui è stato primo impresario italiano in particolare al Palazzo dello Sport di Roma con la sua ITOS (Italiana Organizzazioni Sportive). Premiato nel 1982 e nel 1991 dall'Atp come Tennis Writer of the Year, Giornalista sportivo dell'anno, ha vinto anche il prestigioso Ron Bookman Media Excellence Award (1993).
Le espressioni celebri
Gigante del giornalismo sportivo, Tommasi è amato e ricordato dal suo pubblico anche per tante espressioni che hanno fatto la storia nel suo mestiere. A proposito delle telecronache, una volta disse per esempio: "Ci pagano per svolgere un lavoro per il quale pagheremmo noi. Forse è meglio che non lo sappiano". Tante le sue "creazioni verbali", cristallizzate nella memoria degli appassionati: da "circoletto rosso" a "Veronica", da "punteggio isoscele" a "voleé agricola". Solo per citare qualche numero, Tommasi ha poi seguito 13 edizioni delle Olimpiadi e da telecronista ha raccontato più di 400 incontri validi per il titolo mondiale di boxe, ma anche 7 edizioni del Super Bowl Nfl e 149 tornei di tennis del Grande Slam. Per raccontare il personaggio e l'eredità lasciata al mondo dello sport, torna utile la definizione di un altro maestro della professione come Gianni Brera: "Rino Tommasi va chiamato Professore, senza la minima ombra di esagerazione scherzosa".
Il cordoglio di Malagò
Sulla morte di Rino Tommasi è intervenuto il presidente del Coni Giovanni Malagò: “È stato un protagonista indiscusso del nostro mondo. Siamo vicini alla famiglia e al figlio Guido in questo momento di grande dolore e di tristezza per il movimento sportivo italiano”. Vicinanza alla famiglia anche dalla Federboxe: "Il Presidente Flavio D’Ambrosi, a nome di tutto il movimento pugilistico italiano, esprime profondo cordoglio per la scomparsa del grande Rino Tommasi. Pochi sono stati in grado di parlare, raccontare e narrare la nobile arte come hai fatto tu, Rino. Siamo certi che continuerai a farlo nei cuori di tutti noi, amanti della grande Boxe. Fai buon viaggio, Maestro".
Sport
Elon Musk compra il Liverpool? Il padre: “Lo...
Secondo diversi media inglesi, il fondatore di SpaceX e Tesla avrebbe messo nel mirino il club di Premier League
Elon Musk sbarca nel calcio? Forse. Di certo, la notizia di un interesse dell’uomo più ricco al mondo all’acquisto del Liverpool sta facendo discutere sui social e non solo. Secondo diversi media inglesi, il fondatore di SpaceX e Tesla avrebbe messo gli occhi sulla Premier League e sui Reds. Una possibilità che potrebbe portare a un cambiamento di portata clamorosa nel calcio contemporaneo.
Musk compra il Liverpool?
Qualche precisazione per il contesto. In Inghilterra, la notizia fa discutere da qualche ora, ma - secondo quanto riportato da Sky Sports Uk – la proprietà del Liverpool (Fenway Sports Group) avrebbe chiarito che “il club non è in vendita”. A questo si aggiunge però una dichiarazione di Errol Musk, papà di Elon, che in un’intervista a Times Radio non ha smentito l’interesse, facendo sognare i tifosi. “Non posso commentare, alzerebbero il prezzo. Lo vorrebbe. Chiunque lo vorrebbe, anch’io. Ma ciò non significa che lo stia comprando. Sua nonna è nata a Liverpool – ha poi aggiunto Musk senior - abbiamo parenti a Liverpool e siamo stati fortunati a conoscere molti dei Beatles perché sono cresciuti con alcuni membri della mia famiglia”.