Groenlandia e Canada agli Usa, anche la Russia contro Trump: la replica di Mosca
Peskov: "Artico è strategica per la Russia, rimarremo presenti nella regione"
"L'Artico è una regione che rientra nei nostri interessi strategici e nazionali. Siamo e rimarremo presenti nel territorio Artico", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le parole predatorie del presidente americano eletto Donald Trump sulla Groenlandia e sul Canada. "Siamo interessati a mantenere una atmosfera di pace e stabilità e siamo pronti a cooperare con tutti i Paesi per garantire la pace e la stabilità ovunque, incluso nell'Artico", ha aggiunto.
Putin ''non potrà che accogliere con favore'' il dialogo con Trump se, una volta alla Casa Bianca, manterrà l'intenzione di riprendere i contatti con il leader del Cremlino, ha detto ancora Peskov. ''Nel caso in cui persista la volontà politica (di Trump, ndr) di riprendere i contatti ad alto livello una volta che assumerà ufficialmente l'incarico, allora, ovviamente, il presidente Putin potrà solo accoglierlo con favore'', ha affermato.
Cosa ha detto Trump
Trump continua a ribadirlo: gli Usa devono ottenere il controllo della Groenlandia per motivi di "sicurezza nazionale" e non esclude la possibilità di utilizzare "la forza militare o la coercizione economica" per raggiungere il suo obiettivo. L'idea, o il sogno, di Trump di comprare la Groenlandia non è nuova, l'aveva già lanciata durante il primo mandato, arrivando a cancellare una visita di due giorni in Danimarca nel 2019 dopo che la premier Metter Frederiksen aveva definito l'idea "assurda". Ma ora Trump appare in una posizione, interna e internazionale, molto più forte, senza contare che l'idea appare rientrare in un piano più ampio di espansione territoriale e di controllo, che coinvolge la minaccia di riprendere il controllo del canale di Panama e di annettere il Canada come 51esimo stato.
Esteri
Ucraina, Meloni riceve Zelensky: “Sostegno Italia a...
Il presidente ucraino venerdì mattina incontra Mattarella
L'Italia assicura un sostegno totale all'Ucraina. E' il messaggio che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha consegnato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'incontro andato in scena a Palazzo Chigi oggi 9 gennaio.
Nel corso del colloquio, si legge in una nota di Palazzo Chigi, Meloni ha espresso "solidarietà" per le vittime dei recenti bombardamenti russi e "ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l'Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell'Ucraina e al popolo ucraino, per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura".
"Sono molto grato all'Italia e al popolo italiano per il loro incrollabile sostegno. Insieme, possiamo arrivare a una pace giusta e rafforzare le nostre posizioni collettive", ha detto Zelensky sul social X.
Durante il colloquio, ha precisato Zelensky, sono stati toccati argomenti "chiave" incluso "il rafforzamento della sicurezza" dell'Ucraina, "gli sviluppi globali e la preparazione per la Conferenza sulla Ripresa dell'Ucraina che si terrà quest'anno a Roma".
Il leader ucraino, che alloggia presso il Parco dei Principi - hotel di lusso situato ai Parioli, vicino Villa Borghese - è arrivato con un volo partito dalla Germania, dove a Ramstein ha partecipato alla riunione del Gruppo di Contatto, incassando un nuovo pacchetto da 500 milioni di dollari di aiuti militari dagli Stati Uniti.
Il programma fino a giovedì prevedeva un vertice a tre sabato a Villa Doria Pamphilj con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ma è stato modificato dall'annullamento della visita in Italia di quest'ultimo a causa degli incendi che hanno sconvolto la California. Confermato invece l'incontro venerdì mattina al Quirinale tra Zelensky ed il presidente Sergio Mattarella, previsto alle 10. Il leader ucraino - a quanto si apprende - dovrebbe lasciare Roma intorno all'ora di pranzo.
Esteri
Abedini, il legale integra istanza domiciliari:...
L'integrazione dell'istanza è stata presentata alla corte d'Appello
La disponibilità degli arresti domiciliari con il braccialetto e a vivere da solo in un appartamento privato, in zona Washington a Milano, diverso da quello già proposto. E' l’integrazione dell'istanza presentata alla corte d'Appello, tramite il suo legale Alfredo De Francesco, da Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano bloccato a Malpensa lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti, e ora nel carcere milanese di Opera. L’integrazione della richiesta è arrivata dopo il parere negativo della procuratrice generale di Milano Francesca Nanni sui domiciliari.
Del caso Abedini ha parlato oggi la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di inizio anno. Il caso "è al vaglio del ministero della Giustizia, al vaglio tecnico e politico. Anche seguendo quello che c'è scritto nel trattato di mutua cooperazione giudiziaria con gli Stati Uniti, bisogna continuare a discutere anche con i nostri amici americani: avrei voluto parlarne anche con il presidente Biden che doveva essere qui a Roma oggi", ha detto la presidente del Consiglio rispondendo a una domanda in conferenza stampa.
Sull'ingegnere iraniano, "le interlocuzioni ovviamente ci sono e ci sono state finora, ci saranno comunque e quindi insomma il lavoro è ancora molto complesso, non è una cosa che è terminata ieri, ma penso che si debba discutere dei dettagli nelle sedi che sono competenti", ha aggiunto Meloni.
In una intervista a 'La Stampa', il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha spiegato che "la situazione di Abedini è squisitamente giuridica, e va studiata nella sua complessità, indipendentemente dal felice esito della vicenda Sala". "Dell'estradizione è prematuro parlare - ha detto Nordio - anche perché sino ad ora la richiesta formale non è ancora arrivata al nostro ministero".
Esteri
Los Angeles brucia, il dolore di Elisabetta Canalis:...
L'ex velina di Striscia la Notizia vive in California da tempo insieme alla figlia Skyler Eva
"Difficile spiegare il senso di confusione e di tristezza. Un paesaggio che non avrei mai pensato di vedere". Così Elisabetta Canalis ha commentato i devastanti incendi che hanno devastato l'area di Los Angeles: la California meridionale è in ginocchio. Decine di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case per sfuggire alle fiamme. Una scena apocalittica che la showgirl descrive come "un deserto di fumo e silenzio".
Il commento di Elisabetta Canalis
Elisabetta Canalis vive a Los Angeles da tempo insieme alla figlia Skyler Eva, avuta con l'ex marito e chirurgo Brian Perri. Attualmente l'ex velina si trova al sicuro, in Italia, ma attraverso le storie Instagram ha voluto mostrare la sua vicinanza a tutti coloro che stanno lottando contro le fiamme: "Sono atterrata in Italia. So che mia figlia è al sicuro e che il mio compagno insieme ai miei animali sono pronti a partire se la situazione degenerasse, l'ultimo posto dove vorrei essere adesso è in viaggio".
Elisabetta Canalis spiega di trovarsi attualmente in Italia per impegni di lavoro: "Il mio cuore, però, è a Los Angeles. Apro e chiudo le news ma precipito in stati d'ansia quando vedo animali tratti in salvo e case di fronte alle quali guidavo fino a ieri, piene di fiamme".
L'attacco al sindaco
Elisabetta Canalis, senza freni, ha attaccato il sindaco di Los Angeles, Karen Bass: "Questo è il nostro sindaco. In una città come Los Angeles è responsabile di avere tagliato 20 milioni di dollari di budget che sarebbero dovuti andare ai vigili del fuoco. Oggi il risultato lo vediamo sotto ai nostri occhi", questo lo sfogo della 46enne.