Lavoro, da analisti a operai gli ‘introvabili’ per 1 assunzione su 2
Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, nel gruppo delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi risultano di più difficile reperimento gli operatori della cura estetica (59,8%) e le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (55,9%)
In Italia, a gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 246mila assunzioni delle 497mila programmate (49,4%), ovvero un'impresa su due, soprattutto a causa della mancanza di candidati (32,0%). Emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di gennaio.
Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato - nel gruppo delle professioni intellettuali e scientifiche - gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (62,1%) e gli ingegneri (58,5%), mentre tra le professioni tecniche si segnalano i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67%) e i tecnici della salute (66,3%). Nel gruppo delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi risultano di più difficile reperimento gli operatori della cura estetica (59,8%) e le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (55,9%).
Gli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (75,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,5%) sono le professioni con la più elevata difficoltà di reperimento tra gli operai specializzati, mentre per i conduttori si contraddistinguono gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (67,9%) e gli operai addetti alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (65,6%).
Lavoro
Manovra, il commercialista: “Ecco come cambiano le...
De Lise (Aiecc): "Introduzione quoziente familiare è cambio di paradigma"
“La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti cambiamenti alle detrazioni fiscali per le famiglie, con l’obiettivo di favorire i nuclei familiari numerosi e con redditi medio-bassi. Il nuovo sistema prevede l’introduzione del quoziente familiare, che modula le detrazioni in base al reddito complessivo e al numero di figli a carico. Le modifiche introdotte rappresentano un passo significativo verso una maggiore equità fiscale, privilegiando le famiglie numerose e quelle con maggiori necessità economiche. L’introduzione del quoziente familiare segna un cambio di paradigma, mettendo al centro il sostegno concreto ai nuclei con figli e alla disabilità". Così, con Adnkronos/Labitalia, Matteo De Lise, commercialista e presidente Aiecc (Associazione italiana degli esperti della composizione della crisi), racconta le modifiche alle detrazioni fiscali inserite dalla Manovra Finanziaria 2025.
Secondo De Lise, "questa scelta, sebbene penalizzi i redditi più alti, può essere interpretata come un investimento sul futuro, valorizzando il ruolo sociale delle famiglie e incentivando la natalità in un contesto di crisi demografica". "In definitiva, sono modifiche che mirano a redistribuire le agevolazioni fiscali, penalizzando i redditi più alti e i nuclei familiari senza figli a carico, e favorendo le famiglie numerose con redditi fino a 50.000 euro lordi”, sottolinea.
Come spiega De Lise, sono stati inseriti limiti alle detrazioni per redditi elevati: "Per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, viene introdotto un tetto massimo alle spese detraibili. Reddito tra 75.000 e 100.000 euro: limite base di 14.000 euro. Reddito oltre 100.000 euro: limite base di 8.000 euro".
"Questi importi -spiega l'esperto- sono poi moltiplicati per un coefficiente che varia in funzione del numero di figli a carico: 0,50: nessun figlio a carico; 0,70: un figlio a carico; 0,85: due figli a carico; 1: più di due figli a carico o almeno un figlio con disabilità".
Ed ecco degli esempi di applicazione. "Per un contribuente -spiega De Lise- con reddito tra 75.000 e 100.000 euro, senza figli a carico: 14.000 euro × 0,50 = 7.000 euro di spese detraibili; con un figlio a carico: 14.000 euro × 0,70 = 9.800 euro di spese detraibili; con due figli a carico: 14.000 euro × 0,85 = 11.900 euro di spese detraibili; con più di due figli o un figlio con disabilità: 14.000 euro × 1 = 14.000 euro di spese detraibili". E ancora, prosegue, "per un contribuente con reddito oltre 100.000 euro senza figli a carico: 8.000 euro × 0,50 = 4.000 euro di spese detraibili; con un figlio a carico: 8.000 euro × 0,70 = 5.600 euro di spese detraibili; con due figli a carico: 8.000 euro × 0,85 = 6.800 euro di spese detraibili; con più di due figli o un figlio con disabilità: 8.000 euro × 1 = 8.000 euro di spese detraibili".
Sono escluse dal computo del limite massimo, spiega De Lise, spese sanitarie, interessi passivi su mutui stipulati entro il 31 dicembre 2024, investimenti in start-up e pmi innovative. E l'esperto conclude sottolineando che dal 2025 saranno eliminate le detrazioni per figli a carico oltre i 30 anni, ad eccezione dei figli con disabilità; detrazioni per altri familiari a carico conviventi, mantenendo solo quelle per coniuge, figli e genitori.
Lavoro
Food, nel 2024 migliaia di turisti alla scoperta dei tesori...
L'area del più grande lago del paese ha detenuto il titolo di Regione europea della gastronomia, che con il 2025 passa alla Sicilia
Con il 2024 si chiude l'anno che ha incoronato l'area di Saimaa, conosciuta anche come Lake District, in Finlandia, quale 'Regione europea della gastronomia'. Un titolo attribuito a rotazione, a diversi territori europei, dall'Igcat (Istituto internazionale di gastronomia, cultura, arti e turismo) per accrescere la consapevolezza della ricchezza e unicità della cultura gastronomica, stimolando creatività e innovazione, ma anche benessere e sostenibilità delle comunità locali. E che per il 2025 torna in Italia e vede protagonista la Sicilia.
Per la regione di Saimaa il 2024 è stato un vero e proprio Giubileo della gastronomia. Un'opportunità unica per far conoscere questa macro-regione della Finlandia orientale, che ruota intorno all'omonimo lago, il più grande del paese e il quarto in Europa, con le sue oltre 13mila isole, e che comprende il Savo meridionale e la Carelia del Nord e del Sud. Grazie a questo riconoscimento, infatti, la cultura gastronomica di Saimaa è entrata a pieno titolo nella scena internazionale. E ora si guarda al futuro raccogliendo i frutti seminati ne 2024 e anche per il nuovo anno l'impegno continua.
Il programma 'Taste Saimaa' (www.tastesaimaa.fi) ha offerto un calendario ricco di eventi e poi pop up restaurant, mercati tipici, competizioni culinarie, escursioni a tema, che hanno attratto per tutto il 2024 migliaia di turisti stranieri ma anche abitanti locali, in un binomio vincente fra cibo e cultura.
“La cultura gastronomica della Finlandia orientale è un'esperienza selvaggia e unica in tutte le stagioni. È radicata nelle foreste e nei laghi puri della regione. Le lunghe notti bianche del Nord creano le condizioni perfette per ingredienti puri e aromatici, come verdure selvatiche, bacche e funghi. I pesci dei laghi limpidi sono tesori della cucina di Saimaa, i cui sapori sono più autentici quando preparati in modo semplice. Saimaa offre ingredienti puri e ricchi sia per le cucine domestiche sia per i ristoranti di alto livello”, ha affermato Sari Kaasinen, direttrice del programma 'Taste Saimaa'.
Frutti di bosco, ortaggi, funghi e pesce sono solo alcuni degli ingredienti stagionali della cucina locale e crescono fra le acque limpide del lago, le infinite foreste, l'aria pura, il clima fresco, ma anche l'accogliente cultura della gente che abita nella Finlandia orientale e che ancora sa vivere in armonia con la natura. Saimi Hoyer, ex modella e ambasciatrice della Regione europea della gastronomia 2024, soprannominata 'Regina dei funghi', ha sottolineato che "mangiare cibo locale è un lusso quotidiano: le nostre foreste e i nostri laghi offrono i prodotti più puri del mondo e ci sono molti ristoranti che servono deliziosi piatti a base di prodotti locali, tesori della foresta e pesce fresco del lago".
Per la presidente dall'Igcat, Diane Dodd, "la nuova generazione di turisti cerca esperienze uniche, cibo locale e di qualità e vuole supportare regioni socialmente responsabili: Saimaa ha tutti questi ingredienti".
Economia
L’Inps aggiorna i requisiti: dal 2027 si allunga l’età...
A partire dal 2027, l’età minima per accedere alla pensione di vecchiaia subirà un incremento di tre mesi, portando il requisito a 67 anni e tre mesi. Allo stesso tempo, per accedere alla pensione anticipata saranno necessari almeno 43 anni e un mese di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica. L’adeguamento è stato evidenziato dalla Cgil, che ha espresso preoccupazione per le modalità con cui queste modifiche sono state introdotte.
Secondo una nota diffusa dal sindacato, l’Inps ha già aggiornato i propri applicativi per includere i nuovi criteri, nonostante l’assenza di una comunicazione ufficiale da parte dei ministeri competenti. La Cgil ha denunciato quella che definisce una mancanza di trasparenza istituzionale, sottolineando come l’aggiornamento sia avvenuto senza un adeguato confronto pubblico.
Ulteriori incrementi dal 2029
Le modifiche non si fermeranno al 2027. Dal 2029, il requisito contributivo per accedere alla pensione anticipata crescerà ulteriormente, passando a 43 anni e tre mesi. Questo aumento si inserisce in un quadro più ampio di adeguamenti legati alla speranza di vita, già annunciati in precedenza dall’Istat. Nei mesi scorsi, infatti, il presidente dell’istituto di statistica aveva anticipato l’arrivo di tali modifiche, spiegando che l’aumento dell’età pensionabile è una misura necessaria per tenere conto dell’allungamento dell’aspettativa di vita media.
Critiche alla gestione del processo
La Cgil ha espresso forti perplessità non solo sui contenuti delle modifiche, ma anche sulle modalità con cui sono state introdotte. In particolare, il sindacato ha denunciato la totale assenza di dialogo e trasparenza. La mancanza di una comunicazione preventiva da parte delle istituzioni, accompagnata dall’aggiornamento diretto degli applicativi Inps, è stata interpretata come un segnale di scarsa attenzione nei confronti dei lavoratori.
L’adeguamento dei requisiti pensionistici comporterà un allungamento della vita lavorativa per molti cittadini. Coloro che intendono andare in pensione anticipata dovranno fare i conti con un periodo contributivo sempre più lungo, mentre chi punta alla pensione di vecchiaia dovrà aspettare qualche mese in più rispetto ai requisiti attuali.
Questi cambiamenti potrebbero avere un impatto significativo, soprattutto per i lavoratori impiegati in settori particolarmente usuranti o per coloro che hanno iniziato a lavorare in età avanzata. La necessità di maturare periodi contributivi più lunghi potrebbe rendere ancora più complesso il raggiungimento dell’età pensionabile per determinate categorie.
Prospettive future
L’introduzione di requisiti pensionistici più stringenti si inserisce in una più ampia riforma del sistema previdenziale italiano, volta a garantirne la sostenibilità economica nel lungo periodo. Tuttavia, la mancanza di un dialogo aperto con le parti sociali e la percezione di una scarsa trasparenza rischiano di alimentare ulteriori tensioni tra i lavoratori e le istituzioni.
La Cgil ha già annunciato che continuerà a monitorare la situazione, chiedendo al governo e all’Inps di avviare un confronto serio e costruttivo sui temi previdenziali, con l’obiettivo di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire maggiore chiarezza nei processi decisionali.