Il primo volo di Ita Airways è decollato oggi da Roma Fiumicino e atterrato a Tripoli Mitiga. La Farnesina: "Libia partner strategico e privilegiato per il nostro Paese"
Con il primo volo di Ita Airways decollato oggi da Roma Fiumicino e atterrato a Tripoli Mitiga ripartono i voli diretti tra Roma e Tripoli dopo oltre dieci anni, un'operazione che "si inserisce nel solco di uno sforzo costante e corale da parte delle istituzioni e del sistema imprenditoriale italiano, con l’obiettivo di rafforzare i legami con la Libia, partner strategico e privilegiato per il nostro Paese - si legge in una nota della Farnesina - Italia e Libia lavorano fianco a fianco per costruire un dialogo sempre più strutturato per far fronte alle sfide comuni, dalla sicurezza alla crescita sostenibile, dal contrasto all’immigrazione irregolare allo sviluppo agricolo industriale".
L’Italia è il primo partner commerciale della Libia, con oltre 9 miliardi di euro di interscambio complessivo nel 2023, essendo il terzo esportatore (dopo Cina e Turchia) e il primo importatore nel Paese. Il Governo italiano ha recentemente aumentato il numero di borse di studio per studenti libici, che con 110 studenti all’anno rappresenta il numero più alto dell’intera rete diplomatica italiana.
L’operativo dei voli di Ita Airways fra l’Italia e la Libia, prevede due frequenze settimanali, il giovedì e la domenica, nei seguenti orari: partenza da Roma Fiumicino alle 9.15 e arrivo a Tripoli Mitiga alle 12.10 (ora locale) e partenza da Tripoli Mitiga alle 13.05 (ora locale) e arrivo a Roma Fiumicino alle 14.10.
"Siamo orgogliosi di inaugurare oggi il nostro primo volo commerciale diretto da Roma Fiumicino a Tripoli, che rafforza i collegamenti commerciali e culturali tra l'Italia e la Libia, a sostegno delle relazioni bilaterali tra i due Paesi – dichiara Andrea Benassi, direttore generale Ita Airways - Questo nuovo volo è l’ennesima dimostrazione dell’impegno continuo della Compagnia nel fornire connettività di qualità all’Italia e nel supportare con orgoglio il progresso e lo sviluppo del Sistema Paese e delle realtà imprenditoriali che operano in Libia".
Per Ivan Bassato, Chief Aviation Officer di Aeroporti di Roma, "la nuova rotta per Tripoli rappresenterà un ponte strategico tra il nostro Paese e la Libia, rafforzando il posizionamento del nostro hub a supporto della connettività dell’Africa, continente che proprio nel 2024 ha conseguito un livello record superando la soglia di 2 milioni di passeggeri da/per Roma, in crescita del 38% rispetto all’anno precedente”.
L’Italia e la Libia, sottolinea Fabio Nicolai, direttore generale Enac f.f., "tornano finalmente a essere collegate da oggi con voli diretti operati da Ita Airways che consentono nuove prospettive economiche e commerciali. Mai quanto oggi, il trasporto aereo rappresenta un anello di congiunzione strategico tra popoli e culture che, come in questo caso, rinnova gli antichi vincoli di amicizia che legano i nostri due Paesi". Lo sottolinea anche il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma: "Facendo sistema e superando pregiudizi è possibile realizzare ponti ideali per abbattere barriere fisiche e culturali e aprire occasioni reciproche di crescita economica, commerciale e rinsaldare l’amicizia tra due Paesi legati da una cultura mediterranea che, da millenni, tende ad unire”, dice.
Anche per Muhanad Saeid Younus, Ambasciatore di Libia in Italia, "questo collegamento rappresenta un passo significativo nel rafforzamento della cooperazione tra i nostri Paesi, frutto degli sforzi congiunti dei governi libico e italiano. È un nuovo inizio che rafforza i legami tra i nostri popoli e apre nuove opportunità per la cooperazione economica, commerciale e culturale. Auspichiamo che questo sia solo il primo di molti successi bilaterali a beneficio di entrambe le nazioni".
Economia
Caos treni, rimborso o risarcimento: ecco come ottenerli
Tutto quello che c'è da sapere
Trenitalia ha disposto ''il rimborso integrale per chi ha rinunciato al viaggio, a seguito del problema tecnico alla linea elettrica che ha interessato una parte dei binari di Milano centrale'', come comunicato dalla società in una nota. Ma per il caos treni, che ha provocato cancellazioni e ritardi fino a 4 ore, le associazioni dei consumatori chiedono rimborsi integrali e ricordano le regole al riguardo.
Ritardi
I viaggiatori coinvolti nei disagi ferroviari odierni hanno diritto a ottenere indennizzi in caso di ritardi prolungati e rimborsi integrali dei biglietti per mancata partenza o cancellazione del treno, afferma Assoutenti, che ricorda le regole vigenti nel settore del trasporto ferroviario. In caso di ritardi compresi tra 30 e 59 minuti per i treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca, Trenitalia riconosce un bonus pari al 25% del prezzo del biglietto che potrà essere utilizzato entro 12 mesi per l’acquisto di un nuovo biglietto.
In caso di ritardo in arrivo superiore ai 59 minuti l’indennità è pari al: 25% del prezzo del biglietto per un ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto per un ritardo di almeno 120 minuti. I viaggiatori possono scegliere di ricevere l’indennizzo tramite bonus per acquistare entro 12 mesi un nuovo biglietto; in contanti per pagamenti effettuati in contanti; mediante il riaccredito per pagamenti effettuati con carta di credito.
Per i treni regionali è possibile chiedere un’indennità pari al: 25% del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; 50% del prezzo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti. I passeggeri possono richiedere gli indennizzi previsti dalla normativa entro 1 anno dalla data in cui si è verificato il ritardo o dalla scadenza dell’abbonamento (sul sito di Trenitalia per i biglietti acquistati on line o su app, all’agenzia di viaggio che ha emesso il biglietto, presso qualsiasi biglietteria, al call center Trenitalia).
Cancellazione
In caso di cancellazione o quando la partenza del treno è ritardata di almeno un’ora e il passeggero non intenda iniziare il viaggio, si ha diritto al rimborso del biglietto senza trattenute dal momento in cui si verifica l’impedimento al viaggio e fino a un anno dalla data dello stesso. In ogni caso, ricorda il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ''resta ferma la possibilità, per chi ha subito danni materiali maggiori e dimostrabili, come ad esempio la perdita di un appuntamento di lavoro, di una visita medica programmata, o di un esame universitario, di ricorrere allo strumento della conciliazione avviata da Trenitalia con le associazioni dei consumatori, al fine di ottenere un equo indennizzo''.
Risarcimento
Secondo il Codacons in questo caso "le società ferroviarie devono attivarsi per riconoscere a tutti i passeggeri coinvolti nel caos odierno non solo rimborsi e bonus previsti dall'attuale normativa, ma anche un risarcimento proporzionato al disagio subito". Per l'associazione "è importantissimo in tale situazione non solo operare per ridurre al minimo i disagi e ripristinare al più presto il servizio, ma anche riconoscere pienamente i diritti dei consumatori e il danno dagli stessi subito".
Economia
Agrigento Capitale cultura, Federalberghi: “Atteso...
Picarella: "Cresce anche il 'turismo delle radici' con tanti stranieri che arrivano alla scoperta dei luoghi dei nonni. Tante, però, le criticità da affrontare, dai trasporti all'emergenza idrica"
Un incremento a doppia cifra di presenze e arrivi. Nel suo anno da 'Capitale italiana della cultura' Agrigento si prepara a un boom di visitatori. "Storicamente in tutte le città che lo sono state si sono registrati aumenti dal 19 al 26 per cento. E' quello che ci aspettiamo anche per Agrigento, una bellissima città d'arte", dice all'Adnkronos Francesco Picarella, presidente provinciale di Federalberghi Agrigento, che, sottolineando come vada però implementata la quantità e la qualità dei servizi offerti, chiede al Comune di convocare gli albergatori affinché possano dare il loro contributo alla rinascita della città dei Templi. A sceglierla oggi sono soprattutto italiani ("più del 50 per cento delle presenze"), anche se non mancano gli stranieri. "Un segmento importante, che potrebbe svilupparsi ulteriormente, è quello del 'turismo delle radici', che si è consolidato nel 2024 e che quest'anno potrebbe registrare un miglioramento delle performance", spiega Picarella, sottolineando come siano "tanti rispetto al passato gli australiani, gli argentini e i brasiliani che vengono a visitare i luoghi dei racconti dei loro nonni, restando nel territorio per settimane".
Ma la designazione di Agrigento 'Capitale italiana della cultura 2025' ha già portato un primo importante cambiamento. "Oggi la città viene vista come destinazione e non più come una delle tappe di un tour in Sicilia. Insomma, si cerca 'Agrigento', non più solo 'Sicilia'". Una fortuna per le migliaia di strutture ricettive oggi registrate in provincia, dove l'introduzione del Cin (il Codice identificativo nazionale) ha fatto luce su "un mercato drogato", contribuendo a far emergere "situazioni borderline quando non palesemente fuorilegge". "Nell'Agrigentino sino allo scorso anno erano registrate 750 strutture turistico-ricettive, oggi con il Cin sono quasi 2.900", sottolinea il presidente provinciale di Federalberghi, evidenziando che oggi il tema dell'abusivismo riguarda "i finti alberghi, b&b registrati con 5-6 camere, in cui, invece, le stanze sono anche 12. Con il Cin, però, il settore ha finalmente avuto una regolamentazione".
Ma Agrigento è pronta al grande appuntamento di 'Capitale italiana della cultura 2025'? "Inutile nasconderlo, siamo in ritardo - ammette Picarella -. Sabato prossimo arriverà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il taglio simbolico del nastro, ma da quello che sappiamo un po' tutti i 44 progetti presentati nel dossier di candidatura arrancano un po'. In questi mesi come Federalberghi abbiamo più volte cercato di interloquire con l'Amministrazione comunale per aumentare sia la quantità che la qualità dei servizi che la città offre, ma è mancato il dialogo". Dai trasporti all'emergenza idrica per Picarella tante sono le criticità da affrontare. "Bisogna far fronte al 20 per cento in più di presenze attese con un servizio di trasporto pubblico adeguato - avverte -. E poi c'è l'emergenza siccità, gestita lo scorso anno in maniera grottesca dalla Regione innanzitutto e, a cascata, da tutti i soggetti istituzionali interessati".
"Un problema che si ripresenterà anche quest'anno e che rischia, con l'aumento delle presenze attese, di aggravarsi - denuncia -. In alcune aree della città l'acqua è mancata anche 30-40 giorni. Succede ancora adesso in alcuni casi e per i titolari di strutture ricettive, soprattutto nel centro storico con una rete idrica colabrodo, questo significa solo una cosa: doverla comprare dai privati. Siamo molto preoccupati da questo punto di vista". C'è poi la crisi del commercio, schiacciato da "una pressione fiscale insostenibile". "In via Atenea, il salotto della città, lo scorso 31 dicembre alcuni negozi, soprattutto di abbigliamento, hanno abbassato per sempre le saracinesche - dice ancora Picarella, presidente della delegazione comunale di Confcommercio -. Meno esercizi commerciali aperti significa meno luci e sicurezza nelle strade. Di fronte a un atteso incremento dei turisti c'è la necessità di aprire i negozi e non di chiuderli. Bisogna riflettere su come rigenerare i centri storici, c'è necessità di una rigenerazione commerciale, oltre che urbana".
Ma cosa si aspetta lasci ad Agrigento quest'anno da protagonista? "Una migliore vivibilità, la presa di coscienza di un lavoro comune per potenziare la città dal punto vista commerciale, turistico e dei servizi". Poi l'appello all'Amministrazione comunale. "Occorre fare rete. Ci aspettiamo di essere chiamati per dare il nostro contributo come operatori del territorio perché vogliamo vedere la nostra città rifiorire. Vogliamo dare una mano", conclude. (Rossana Lo Castro)
Economia
Benzina, prezzi alle stelle: in autostrada raggiunti i 2,4...
La denuncia del Codacons che fa appello al governo: "Evitare prezzi fuori controllo e ripercussioni per le tasche delle famiglie
Prosegue la corsa al rialzo dei carburanti, con i prezzi che in alcuni distributori in autostrada hanno raggiunto i 2,4 euro al litro. La denuncia arriva dal Codacons, che ha monitorato i listini comunicati dai gestori e pubblicati sul sito del Mimit.
Alla data di ieri, 10 gennaio, la benzina al servito ha toccato i 2,409 euro al litro sulla A1, (2,319 euro/litro il gasolio), un valore sfiorato anche sulla A21 con 2,399 euro/litro (2,299 euro il diesel) – spiega il Codacons – Diversi impianti autostradali vendono la benzina sopra i 2,3 euro al litro: 2,366 euro sulla A4, 2,359 euro sulla A14, 2,349 euro sulla A11, 2,345 euro sulla A7, 2,339 euro sulla A22, 2,319 euro su A8 e A26. In modalità self, invece, la benzina ha superato i 2 euro al litro presso diversi distributori: 2,039 euro/litro sulla A14, 2,029 euro su A4 e A22, 2,009 euro sulla A1.
Le ragione degli aumenti
"Sui listini dei carburanti stanno incidendo diversi fattori – afferma il Codacons – Da un lato i maggiori costi applicati a rivenditori e gestori per la quota d'obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti, scaricati sui consumatori finali, dall’altro le speculazioni sul petrolio che hanno portato nelle ultime ore ad un rialzo delle quotazioni che, tuttavia, non sembrano giustificare livelli così elevati dei listini registrati in autostrada. Sulla rete urbana, rispetto ai prezzi praticati il mese scorso, un pieno di benzina costa oggi quasi 2,2 euro in più, mentre per un pieno di gasolio la spesa sale di 2,4 euro – analizza il Codacons – Su base annua, e considerando una media di due pieni al mese, l’aggravio di spesa è rispettivamente di +52 euro ad automobilista per la benzina, +57,6 euro per il diesel".
“Invitiamo il governo a prestare la massima attenzione all’andamento dei carburanti, per evitare prezzi fuori controllo e ripercussioni per le tasche delle famiglie, considerato che all’incremento di benzina e gasolio corrispondono non solo maggiori costi di rifornimento, ma anche effetti sull’inflazione dovuti all’aumento dei listini al dettaglio dei prodotti trasportati su gomma” conclude il presidente Carlo Rienzi.