Trump nomina Mel Gibson e Sylvester Stallone ambasciatori di Hollywood
Il presidente nomina gli 'ambasciatori'
Donald Trump arruola Braveheart e Rocky per conquistare Hollywood. "È un onore per me annunciare che Jon Voight, Mel Gibson e Sylvester Stallone saranno ambasciatori speciali in un luogo grande ma molto tormentato, Hollywood, California", scrive il presidente eletto sul social Truth.
"Saranno miei inviati speciali allo scopo di rendere Hollywood, che negli ultimi quattro anni ha perso molti affari a favore di Paesi stranieri, ancora più grande, migliore e più forte di prima! Queste tre persone di grande talento saranno i miei occhi e le mie orecchie, e farò in modo che si realizzi ciò che suggeriscono. Sarà di nuovo, come per gli stessi Stati Uniti d'America, l'età d'oro di Hollywood!", ha scritto il presidente eletto.
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Trump valuta mossa per ‘salvare’ TiKTok e...
Il presidente eletto sta valutando un ordine esecutivo da firmare subito dopo l'arrivo alla Casa Bianca
Donald Trump sta valutando un ordine esecutivo da firmare subito dopo il suo insediamento lunedì per 'salvare' TikTok. La misura sospenderebbe per 60-90 giorni la legge, approvata con sostegno bipartisan al Congresso, che impone alla proprietà cinese di vendere per non andare incontro al bando negli Usa, scrive il Washington Post citando fonti informate. La mossa arriva dopo che da settimane il presidente eletto fa dichiarazioni di sostegno per la piattaforma che lo ha "aiutato a vincere il voto dei giovani" e per la quale "ha un debole".
A riprova di questa nuova sintonia con l'app, che durante il suo primo mandato Trump ha attaccato duramente e minacciato di bando, il Ceo di TikTok, Shou Chew, sarà presente all'insediamento di Trump ed avrà, rivelano fonti del New York Times, un posto nel palco d'onore, dove saranno seduti gli ex presidenti, i membri della famiglia per presidente eletto ed altri ospiti importanti. Chew si unirà agli altri tech mogul invitati, oltre ovviamente a Elon Musk, Mark Zuckerberg e Jeff Bezos.
La mossa di Trump per salvare TikTok
La sospensione del bando per due o tre mesi darebbe a Trump e alla sua amministrazione il tempo di negoziare una soluzione alternativa, permettendo poi a Trump di confermare l'immagine che il tycoon ama proiettare di mago dell'arte di negoziare accordi. La questione è come il futuro presidente riuscirà con un ordine esecutivo a bypassare la legge firmata lo scorso anno da Joe Biden, dopo la sua approvazione bipartisan al Congresso, che impone alla cinese ByteDance di cedere la piattaforma, invocando preoccupazioni per la sicurezza nazionale Usa.
Anche perché si prevede che la Corte Suprema, a cui TikTok ha presentato ricorso contro la legge accusata di violare il primo emendamento, possa esprimersi in favore della misura, accogliendo gli argomenti del governo riguardo ai rischi che la Cina possa usare la piattaforma per spiare gli americani e diffondere sua propaganda.
I dubbi degli esperti
Alcuni esperti legali consultati dal Post infatti esprimono dubbi che Trump possa con un ordine esecutivo - uno dei tanti che si prevede il tycoon sfornerà subito dopo l'insediamento - completamente superare una legge approvata a larghissima maggioranza dal Congresso. Gli ordini esecutivi "non sono documenti magici, sono una sorta di comunicati stampa stampati su carta più elegante", afferma Alan Rozenshtein, ex consigliere della Sicurezza Nazione del dipartimento di Giustizia, ora alla University of Minnesota.
"TikTok sarà ancora bandito e sarà ancora illegale per Apple e Google fare affari con la piattaforma, ma l'ordine rendere più ufficiale l'intenzione del presidente di non applicare la legge", aggiunge l'esperto. Gli alleati politici di Trump in questi giorni hanno contribuito a prospettare il tycoon come l'unico uomo qualificato a salvare TikTok. Come è stato anche detto alla Corte Suprema, nella mozione presentata a parte per chiedere un rinvio dell'entrata in vigore della legge, in cui si afferma che Trump "soltanto possiede la consumata esperienza negoziale, il mandato elettorale e la volontà politica per negoziare una risoluzione, per salvare la piattaforma".
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“Così abbiamo preso i nordcoreani”,...
Due militari di Pyongyang catturati nel Kursk, le forze russe hanno tentato in tutti i modi di evitare il blitz
La cattura di due soldati della Corea del Nord da parte delle forze armate di Kiev è una delle news più rilevanti negli ultimi giorni della guerra tra Ucraina e Russia. Ed è un evento che può avere ripercussioni al di là delle operazioni belliche, nelle quali i militari inviati da Kim Jong-un affiancano le truppe di Mosca.
I soldati nordcoreani dispiegati al fianco delle forze russe nella regione russa Kursk - invasa dall'Ucraina all'inizio di agosto 2024 - fanno parte di un'unità specializzate, combattono bene e temono ripercussioni per la loro cattura, sui familiari, in patria, emerge dagli interrogatori che gli ucraini stanno effettuando sui primi due militari di Pyongyang presi da quando migliaia di militari di un Paese terzo, la Corea del Nord, sono stati dispiegati al fronte, al fianco dei russi, o dalle impressioni dei militati che hanno partecipato alla loro cattura.
"I familiari di un soldato nordcoreano fatto prigioniero sono in grave pericolo nel momento in cui si viene a sapere, con ogni probabilità vengono uccisi. Non bisogna sottostimare questi militari, si orientano molto bene e rispondono a una loro catena di comando. Anche gli ufficiali di grado più basso hanno esperienza. Le manovre di base che conducono sono molto precise", testimonia "Tasso", nome in codice di uno dei soldati ucraini che questo mese ha preso parte all'operazione per la loro cattura, a Radio Free Europe, precisando che questa è l'opinione personale che si è fatto.
Anche le forze russe mobilitate nel Kursk fanno di tutto per evitare che i soldati inviati dalla Corea del Nord siano catturati. Quando due di loro sono stati presi - dopo due precedenti tentativi falliti - i russi hanno cercato di sigillare il teatro per evitare che i soldati di Pyongyang fossero portato via dal campo di battaglia.
I russi hanno eretto quel giorno una barriera di fuoco di artiglieria contro i soldati dell'ottavo reggimento delle forze per le operazioni speciali ucraine per bloccarle dentro la foresta insieme a uno dei due soldati nordcoreani catturati in una operazione che aveva proprio questo obiettivo. I soldati di Kiev "si erano preparati". "Avevamo imparato alcune frasi e cercavamo di comunicare con il soldato a gesti e con battute, lui ripeteva 'Pyongyang, Pyongyang'", ha aggiunto "Greco", un altro soldato ucraino coinvolto nell'operazione.
"Hanno probabilmente capito che volevamo portare via il loro uomo ed è iniziato un massiccio fuoco di artiglieria. Sparavano molto vicino e in modo molto accurato. Hanno cercato di impedirci fino all'ultimo momento di portarlo fuori", ha spiegato "Greco", il soprannome del soldato ucraino. I russi hanno anche cercato di usare un Fpv, un drone pilotato in remoto con un visore. "Neanche questo è riuscito a colpire".
Il soldato nordcoreano era rimasto ferito a una gamba e lasciato indietro dai russi in ritirata in una zona sotto osservazione in cui gli ucraini avevano trovato il modo di avanzare. "Li abbiamo colti di sorpresa. Non hanno avuto il tempo di orientarsi mentre li spingevamo via dal quel punto e abbiamo portato via il prigioniero", aggiunge "Tasso".
Il nordcoreano non ha realizzato quello che stava accadendo. Gli ucraini si sono avvicinati molto velocemente. Era difficile scorgerli perché erano mimetizzati. Alcuni soldati hanno puntato i fucili contro il nordcoreano per evitare che aprisse il fuoco contro i nemici o si suicidasse (l'ordine ai soldati di suicidarsi per evitare la cattura è una storia molto in voga fra i soldati ucraini che trova scettici gli analisti, ndr). Lo hanno medicato e consegnato ai medici militari. Il soldato di Pyongyang chiedeva cibo e acqua.
Il primo tentativo di far prigioniero un nordcoreano era fallito perché il soldato era gravemente ferito ed è morto poco dopo essere stato preso. Il secondo perché il soldato si sarebbe, secondo le forze di Kiev, tolto la vita.
Questo mese invece gli ucraini sono riusciti a catturare due soldati, di 20 e 25 anni, che sono sottoposti a interrogatori, come ha riferito lunedì l'intelligence militare di Kiev. Sono anche state diffuse le loro immagini, sulle brandine di un letto a castello e con il volto oscurato. "Le informazioni che raccogliamo da loro sono importanti non solo come elementi di intelligence operativa ma anche come strumento politico per rivelare la partecipazione delle forze ufficiali nordcoreane alle azioni militari russe", ha spiegato il portavoce dell'agenzia, Evghen Yerin.
Cosa hanno detto i nordcoreani
Uno dei due militari di Pyongyang ha ammesso che "ci sono state perdite significative fra i militari nordcoreani inviati in Russia", secondo quanto ha riferito l'agenzia di stampa sudcoreana. Secondo l'intelligence di Seul hanno perso la vita al fronte in Russia più di 300 nordcoreani e 2.700 sono rimasti feriti. E ha denunciato che quando è stato catturato era senza cibo e aqua da giorni.
I soldati di Pyongyang non hanno documenti nordcoreani. Ma russi e senza fotografia. Parlano solo coreano che è molto difficile da dissimulare. Uno dei due soldati catturati non parla neanche per un problema alla mascella, risponde alle domande a gesti o per iscritto a domande poste in coreano, il secondo parla fluentemente in coreano. I soldati di Kiev sono riusciti a recuperare anche appunti scritti a mano in coreano da soldati uccisi, con termini usati solo in Corea del Nord.
Le forze ucraine sono riuscite ad avanzare nella regione russa di Kurk con una operazione a sorpresa lo scorso agosto. In seguito Mosca ha ripreso il controllo di circa il 40 per cento del territorio perso. Ma Kiev controlla ancora circa 500 chilometri quadrati della regione.