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Caso Visibilia, ministra Santanchè a processo per falso in bilancio
La gup di Milano Magelli ha dato ragione alla tesi della procura meneghina. Prima udienza il 20 marzo. Cirielli (FdI): "Stima inalterata". Forza Italia: "Fiducia in lei". Lega: "Colpevoli dopo tre gradi di giudizio"
La ministra del Turismo Daniela Santanchè va a processo per falso in bilancio nella vicenda che riguarda i conti di Visibilia Editore, gruppo da lei fondato e da cui ha dismesso le cariche nel 2022, e di recente anche le quote. Lo ha stabilito la gup di Milano Anna Magelli che, al termine di una breve camera di consiglio, ha dato ragione alla tesi della procura meneghina.
A processo finiscono in tutto 16 persone - tra loro anche il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l'ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro che hanno avuto ruoli all'interno della spa - più una società, Visibilia srl in liquidazione. La giudice ha accettato il patteggiamento di Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, e delle altre due società indagate, Visibilia Editore ed Editrice, che avevano proposto una sanzione amministrativa.
Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, ha patteggiato due anni con la sospensione condizionale della pena, mentre la società Visibilia Editore spa ha patteggiato 63.300 euro di sanzione e 15.000 euro di confisca come risarcimento, la Visibilia Editrice srl 30.000 euro di sanzione e 10.000 di confisca.
Prima udienza processo Santanchè il 20 marzo a Milano
La prima udienza del processo è in calendario per il prossimo 20 marzo, davanti alla seconda sezione del tribunale di Milano.
Cosa dice l''accusatore'
"L'attività di indagine ha confermato quello che noi abbiamo sostenuto nei nostri esposti. Quella di oggi non è una vittoria, lo sarà quanto riavremo i nostri: circa 400 mila", dice Giuseppe Zeno, il finanziere e 'grande accusatore', da cui è partita l'inchiesta. L'ex socio di minoranza di Visibilia Editore, rappresentato dall'avvocato Antonio Piantadosi, è tra le tre parti civile (tutti piccoli azionisti) ammesse al processo.
Il caso
Al centro del contendere c'è, per la procura, il presunto "disegno criminoso" di chi rivestendo allora ruoli apicali avrebbe omesso "ogni attività di accertamento" sul bilancio della spa Visibilia Editore, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, con il fine "di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto" e l'effetto finale di indurre in errore gli investitori e mettere a rischio la continuità della spa. Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dalla procura di Milano e nate su input di alcuni soci di minoranza, tra cui il finanziere Giuseppe Zeno (parte civile insieme ad altri due piccoli azionisti), riguardano i bilanci tra il 2016 e il 2022 che, a dire dell'accusa, sarebbero stati 'truccati'.
Tra le contestazioni 'chiave' c'è quella relativa all'iscrizione "nell'attivo dello stato patrimoniale" nei bilanci della spa Visibilia Editore, dal 2016 al 2020, dell'avviamento (il valore intrinseco della società, ndr) per cifre che vanno dagli oltre 3,8 milioni di euro a circa 3,2 milioni, senza procedere" alla "integrale svalutazione" già nel dicembre 2016.
La decisione della giudice di Milano, che rischia di avere ripercussioni politiche, è solo la prima. Il prossimo 29 gennaio, la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma sul caso in cui Santanchè con altri risponde di truffa aggravata ai danni dell'Inps per la vicenda che riguarda la cassa integrazione in Visibilia durante il periodo del Covid. In più, la senatrice di Fratelli d'Italia è anche indagata per bancarotta dopo il fallimento di Ki Group srl, società della galassia del bio-food un tempo guidata dalla senatrice. Liquidazione giudiziale che, a dicembre, ha riguardato anche Bioera, altra società del gruppo, e anche in questo caso ci sono profili di bancarotta al vaglio.
"È una decisione che ci aspettavamo, ma che lascia l'amaro in bocca. Dimostreremo nel processo l'estraneità della ministra Santanchè alle accuse", è il commento di Nicolò Pelanda, difensore di Daniela Santanché.
Le reazioni
Mentre le opposizioni chiedono le dimissioni di Daniela Santanchè, la maggioranza fa quadrato. "Assistiamo ancora una volta alla solita litania giustizialista del Pd e dei Cinque stelle che pretendono di emanare, a danno degli avversari, giudizi sommari su accuse che in uno Stato di diritto come l'Italia possono essere valutate con cognizione di causa esclusivamente nelle sedi dell'ordinamento giudiziario" dichiara Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, deputato e coordinatore della direzione nazionale di Fratelli d'Italia, rinnovando "a Daniela Santanchè la mia inalterata stima e fiducia". "Il mio inossidabile garantismo, mai a corrente alternata, non può non portarmi a far notare che per il nostro ordinamento non è il gip, che fa il proprio lavoro, a dare un giudizio definitivo che trasforma un cittadino indagato e imputato in un cittadino colpevole. Il Pd e i Cinque stelle invece proteggono la presidente della Regione Sardegna e tacciono sul presidente della provincia di Salerno in custodia cautelare da tre mesi", ha concluso Cirielli.
"Siamo garantisti sempre, non da oggi: si è innocenti fino alla condanna definitiva. Vale per un privato cittadino come per un ministro. Ribadiamo la fiducia di Forza Italia a Daniela Santanchè". Così in una nota Forza Italia.
''Si è colpevoli dopo tre gradi di giudizio, non prima: ribadiamo la fiducia al ministro Santanchè'', scrive in una nota la Lega.
Cronaca
Vortice tunisino e maltempo estremo al Sud, le previsioni...
Che tempo farà fino a domenica 19 gennaio
Maltempo estremo sull'Italia, con un vortice tunisino che porterà pioggia e fenomeni intensi soprattutto in Sardegna, Sicilia e Calabria. Un quadro meteo allarmante, che parla di "situazioni potenzialmente alluvionali", quello tracciato per la giornata di oggi, 17 gennaio e per i giorni a seguire dagli esperti.
Carico di pioggia in arrivo dal Nord Africa
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma quindi la previsione degli ultimi giorni. E’ in arrivo un carico di pioggia dal Nord Africa, dalla Tunisia verso il nostro Sud e le Isole Maggiori. A causa del flusso caldo di Scirocco, anche la neve caduta in questi giorni fonderà e contribuirà alla piena dei fiumi.
Nelle prossime ore piogge molto forti (neve sopra i 1500 metri) colpiranno la Sicilia, la Calabria orientale e la Sardegna tirrenica; nel pomeriggio i fenomeni più intensi si concentreranno sempre sulle stesse zone, causando situazioni potenzialmente alluvionali. I venti soffieranno con rotazione ciclonica intorno alla bassa pressione centrata a nord della Tunisia: avremo burrasche di Grecale-Levante verso la Sardegna, Scirocco sullo Ionio e in prevalenza da est sul Tirreno meridionale. Si temono raffiche superiori ai 100 km/h con onde fino a 5-6 metri sui bacini esposti, con conseguenti mareggiate.
In sintesi, avremo un venerdì 17 nero dal punto di vista meteo: piogge fino a 200 mm in 24 ore (200 litri di acqua per metro quadrato), 2 metri di neve sulle vette dell’Etna, venti di tempesta, mareggiate e potenziali alluvioni. Se fosse anche solo per la scaramanzia del venerdì 17, dovremo comunque prestare la massima attenzione e prudenza per le 3 regioni colpite dal ciclone: Sardegna, Sicilia e Calabria.
Sabato il maltempo si sposterà un po’ a nord, colpendo comunque ancora la Calabria, la Sardegna orientale e raggiungendo in parte anche Puglia, Basilicata e Campania. Il cielo a causa dello Scirocco diventerà giallo-grigio, quindi nuvoloso, anche sulle regioni del Centro dove non si escludono rovesci specie tra Abruzzo, Molise e Basso Lazio. Al Nord prevarrà il sole.
Domenica, infine, le piogge interesseranno ancora il meridione, ma il cielo sarà coperto anche al settentrione dove si prevedono deboli fenomeni sul Piemonte; al Centro avremo delle piogge specie in Sardegna e sul versante tirrenico, mentre rovesci sparsi interesseranno ancora ovest Sicilia e settori ionici tra Calabria e Puglia in nuova intensificazione in serata.
In conclusione, prepariamoci al ciclone tunisino che, con un flusso atmosferico carico di umidità, potrebbe portare fenomeni estremi con tempi di ritorno decennali. Tra questi fenomeni estremi massima attenzione alle mareggiate sulle coste ioniche:
lo Scirocco soffierà infatti costante e forte da molto lontano su una superficie marina lunga ed estesa oltre 700 km: questo lungo ‘fetch’ (così si chiama l’area di formazione delle onde) causerà marosi molto importanti, con altezza superiore anche ai 5-6 metri sul Mar Ionio: un quadro meteo decisamente difficile.
Le previsioni nel dettaglio
Venerdì 17. Al Nord: soleggiato. Al Centro: cielo a tratti nuvoloso, maltempo diffuso in Sardegna. Al Sud: intenso maltempo in Sicilia e sulla Calabria, piogge in Basilicata e sul Cilento.
Sabato 18. Al Nord: dapprima soleggiato, peggiora entro sera. Al Centro: maltempo in Sardegna, piogge sparse sul resto delle regioni. Al Sud: intenso maltempo dalla Calabria verso Basilicata e Puglia.
Domenica 19. Al Nord: cielo coperto, piogge sparse su Liguria, Piemonte e Triveneto. Al Centro: piogge in Sardegna e localmente sul versante tirrenico peninsulare. Al Sud: piogge su ovest Sicilia e settori ionici.
Tendenza: ancora maltempo lunedì al Sud, poi parziale miglioramento.
Cronaca
Treni, regionale diretto a Genova soppresso per guasto:...
Dopo l'esposto dei giorni scorsi per "incidenti anomali sulla rete e circostanze sospette", Fs pianifica le azioni per limitare i danni
Disagi anche questa mattina per chi viaggia in treno in Liguria. Intorno alle 7, un treno regionale partito da Ventimiglia e diretto a Genova Brignole ha subìto un guasto alle porte all'altezza di Laigueglia, motivo per cui è stato soppresso non appena arrivato alla stazione di Savona. I viaggiatori per proseguire sono dovuti salire su un nuovo convoglio che li ha portati a Genova con conseguente ritardo. In ritardo anche un altro treno regionale che seguiva quello guasto.
Intanto, dopo l'esposto presentato nei giorni scorsi "alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete e di un elenco di circostanze altamente sospette", il Gruppo Fs sta fornendo tutti gli elementi utili alle autorità competenti in merito ai guasti e alle anomalie registrate.
"Al fine di limitare il ripetersi di tali anomalie - si legge in una nota - l’azienda ha già pianificato una serie di azioni a protezione dell'infrastruttura e a garanzia della funzionalità mettendo in campo centinaia di operativi al fine di: intensificare la sicurezza/vigilanza nelle stazioni e nei punti nevralgici dell’infrastruttura; incremento delle telecamere di sicurezza; incremento del presidio di tecnici di RFI e Trenitalia per rendere più tempestivo l’intervento in caso di nuove anomalie".
Cronaca
Omicidio Pamela Mastropietro, ergastolo confermato per...
Rigettato il ricorso della difesa. La mamma della vittima: "Sono sollevata"
È stato rigettato il ricorso straordinario presentato dalla difesa di Innocent Oseghale per il quale si conferma così la condanna all’ergastolo per aver violentato, ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro. Oseghale era stato condannato in via definitiva per aver violentato, ucciso e fatto a pezzi la ragazza. La 18enne romana si allontanò da una comunità di Corridonia (Macerata): i suoi resti furono ritrovati chiusi in due trolley il 30 gennaio 2018.
“Sono contenta, sollevata. Spero finalmente che Oseghale non esca più dal carcere e non possa fare più male a nessuno”, ha detto Alessandra Verni, mamma di Pamela Mastropietro, all’Adnkronos. "Voglio ancora incontrare Oseghale, ho tanto da dirgli, ma questa non deve essere per lui una giustificazione o una strada per avere permessi”, ha detto ancora la donna. Incontrarlo non vuol dire perdonare, ha quindi ribadito: “Da parte sua non vedo nessun pentimento. Questo ricorso mentre abbiamo firmato il consenso per l’incontro (in carcere ndr) è stata l’ennesima pugnalata”.
"Oggi è una giornata importante per me e per la mia famiglia. Sono felice e sollevata per la decisione dei giudici che hanno rigettato il ricorso straordinario presentato dagli avvocati di Oseghale. Questa sentenza rappresenta un passo significativo verso la giustizia per mia figlia Pamela e per tutte le vittime di atrocità come quelle che abbiamo vissuto", afferma poi in un post su Fb Alessandra Verni. "È fondamentale che la verità venga riconosciuta e che chi ha compiuto atti così gravi ne risponda - conclude - La lotta per la memoria di Pamela continua, e oggi questa decisione ci dà nuova forza e speranza. Ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo percorso e che continuano a lottare per la giustizia insieme a noi".
"Nessuna sentenza potrà mai restituire Pamela, ma di certo speriamo che ora sia davvero messa la parola fine a questo processo che è durato fin troppo. Nel rispetto delle garanzie dell'imputato, sembra che a volte ne abbiano molte meno la vittima e i suoi parenti", afferma all'Adnkronos l'avvocato Marco Valerio Verni, zio e legale della famiglia di Pamela Mastropietro.
"Eravamo sereni, avevamo visto che non c'erano margini per un potenziale accoglimento del ricorso, ma chiaramente c'è sempre tensione nell'attesa della decisione ufficiale - prosegue Verni - Non si doveva arrivare a questa Terza Cassazione, ma se l'ordinamento lo permette, lo dobbiamo accettare". Del resto l'avvocato ricorda che "Pamela ha costituito un unicum nella storia della criminologia mondiale degli ultimi 50 anni e un unicum nella storia giudiziaria italiana perché abbiamo avuto tre giudizi di merito e tre di Cassazione".
"E' legittima la volontà della madre di continuare a cercare eventuali altri complici perché, come abbiamo sempre detto, dubitiamo che Oseghale possa aver fatto tutto da solo - conclude l'avvocato - Se da una parte dobbiamo fare i conti con la verità processuale, che a volte può non coincidere con la verità fattuale ma va rispettata, credo però sia lecito continuare a cercare un'altra eventuale parte di verità. Questa condanna, che adesso non potrà trovare ulteriori sviluppi, speriamo possa spingere Oseghale a dire qualcosa se la sa".
“C’è rammarico, le nostre argomentazioni erano molto valide come dimostra il fatto che il ricorso era stato considerato ammissibile in prima battuta e anche all’esito della decisione che si è conclusa con un rigetto e non con una inammissibilità”, ha affermato dal canto suo all’Adnkronos Simone Matraxia, uno dei legali di Innocent Oseghale, commentando il rigetto del ricorso straordinario presentato per rimettere in discussione la violenza sessuale e quindi l’ergastolo.