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Migranti, arrestato a Torino comandante della polizia giudiziaria libica
E' stato individuato in base a una segnalazione dell'Interpol in esecuzione di un provvedimento della Corte penale internazionale
A quanto si apprende, il capo della polizia giudiziaria libica, Njeem Osama Elmasry, detto Almasri, è stato arrestato a Torino. ''L'arresto" sottolinea l'associazione Mediterranea Saving Humans, è avvenuto "dopo anni di denunce e testimonianze delle vittime, fatte pervenire alla Corte Penale Internazionale, che ha condotto una difficile indagine''.
A dare la notizia per primo il giornalista Nello Scavo di Avvenire che su X scrive: ''Possiamo confermare da fonti dedicate che è stato arrestato a Torino su mandato della Corte penale internazionale per crimini di guerra il capo della polizia giudiziaria libica Njeem Osama Elmasry (Almasri)''.
Almasri è stato individuato in base a una segnalazione dell'Interpol in esecuzione di un provvedimento della Corte penale internazionale dell'Aia.
Esteri
Musk e il braccio teso: “Saluto nazista? Critici...
La risposta del ceo X alle polemiche dopo il saluto sul palco ieri sera all'evento per l'insediamento di Trump
"Francamente avrebbero bisogno di 'sporchi trucchi' migliori". Così Elon Musk ha risposto su X alle polemiche sul saluto con braccio teso fatto ieri sul palco di un evento nel giorno dell'insediamento di Trump e identificato da molti come un saluto nazista.
"Francamente, avrebbero bisogno di migliori trucchi sporchi", ha scritto su X il ceo Tesla. "L'attacco 'sono tutti Hitler' è stancante", ha aggiunto.
Il caso su X, cosa è successo
Il caso è montato ieri su X, complice il gesto compiuto dal magnate durante un intervento ad un evento nella giornata del giuramento di Trump, da ieri 47esimo presidente degli Stati Uniti.
L'elezione di Trump, ha detto Musk, rappresenta "un bivio sulla strada della civiltà umana. Sapete, ci sono elezioni che vanno e vengono. Alcune elezioni sono importanti, altre no. Ma questa, questa era davvero importante. E voglio solo dirvi grazie per averla resa possibile. Grazie". "Il mio cuore va a voi. È grazie a voi che il futuro della civiltà è assicurato. Grazie a voi. Avremo città sicure, finalmente, città sicure, confini sicuri, spese sensate, cose basilari", ha aggiunto Musk, battendo quindi la mano destra sul cuore e poi estendendo il braccio. Le foto e i video sono così rimbalzati su X, il social di proprietà di Musk, e la discussione è esplosa.
La spiegazione dell'uomo di Musk in Italia
A fare chiarezza ci ha provato per primo Andrea Stroppa, referente di Musk in Italia. "Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente Elon, che è autistico, che esprime i suoi sentimenti dicendo 'Voglio darti il mio cuore', ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono. A ELON NON PIACCIONO GLI ESTREMISTI!", ha scritto, dopo aver depubblicato il video del saluto di Musk precedentemente postato sul social.
Esteri
Trump, il discorso è da record: 2900 parole per insediamento
Nessun presidente moderno è stato così loquace
Il discorso inaugurale di Donald Trump, con cui il 47esimo presidente degli Stati Uniti ha iniziato il suo mandato il 20 gennaio 2025 è durato poco meno di mezz'ora, per un totale di 2.900 parole. L'albo d'oro dei discorsi, se così si può dire, viene aggiornato da Axios, che offre una panoramica approfondita.
Nel 2017, il suo discorso era durato 16 minuti ed era stato il terzo più breve nella storia 'televisiva' degli Stati Uniti. Con 1.433 parole, era stato infatti più lungo solo degli interventi di Jimmy Carter (1977) e John F. Kennedy (1961). Con quello di oggi Trump ha superato Reagan (2.600, 1985; 2.500, 1981), Biden (2.500, 2021), Obama (2.400, 2009; 2.100, 2013), Bush Sr (2.300, 1989), Clinton (2.200, 1997; 1.600, 1993) e Bush (2.100, 2005; 1.900, 2001).
Prima che le inaugurazioni fossero trasmesse in televisione, tuttavia, c’erano variazioni molto più estreme nella lunghezza dei discorsi. Il secondo discorso inaugurale di George Washington contava appena 135 parole, seguito da quello di Franklin D.Roosevelt nel 1945, con 559. Dall'altra parte, nel 1841, William Henry Harrison, il nono presidente degli Stati Uniti e quello con il mandato più breve, pronunciò oltre 8.400 parole, appena un mese prima di morire per una polmonite.
Esteri
Trump, primo stop ai migranti nel giorno...
CBP One smette di funzionare, disattivata l'applicazione che consente ai migranti messicani di prendere appuntamento ed entrare negli Usa per presentarsi alle autorità
Dalle parole ai fatti. Donald Trump promette di fermare "l'invasione" di migranti e la app CBP One - che consente l'ingresso in Usa previo appuntamento - smette di funzionare a poche ore di distanza dal giuramento da 47esimo presidente Usa.
Il documento di appuntamento CBP One consentiva fino ad oggi di transitare liberamente attraverso il Messico ed entrare negli Stati Uniti per presentarsi alle autorità statunitensi.
Stop all'app per migranti messicani
In un messaggio postato sul sito delle Dogane e della protezione delle frontiere, si legge infatti che "a partire dal 20 gennaio 2025, la funzionalità CBP One, che in precedenza consentiva agli stranieri privi di documenti di presentare informazioni in anticipo e fissare appuntamenti presso otto punti di ingresso al confine sud-occidentale, non è più disponibile e gli appuntamenti esistenti sono stati cancellati".
Le parole di Trump sui migranti
"Per prima cosa, dichiarerò un'emergenza nazionale al nostro confine meridionale. Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini criminali nei luoghi da cui sono venuti. Ripristineremo la mia politica di 'rimanere in Messico'", le parole presidente degli Stati Uniti sul tema dei migranti pronunciate proprio oggi durante il lungo discorso di insediamento. "Difenderò il nostro Paese da minacce e invasioni", aveva aggiunto. Poi, solo poche ore più tardi, il blocco dell'app.