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Ottone Lambiase, Tutor Consulting: “Le aziende in regola sono pronte per la patente a crediti”
Il cofondatore della società di consulenza Tutor Consulting invita tutte le imprese a rivolgersi a professionisti per la gestione delle pratiche della patente a crediti
Torino 21/01/2025“Le imprese che sono state sempre in regola dal punto di vista contributivo e degli adempimenti della sicurezza sul lavoro non hanno avuto alcun problema con l’introduzione dell’obbligo della patente a crediti nell’edilizia. Le altre, invece, ovviamente, hanno dovuto adeguarsi, a volte con difficoltà”. Ad affermarlo è l’ingegner Ottone Lambiase, cofondatore della società di consulenza Tutor Consulting e con numerose esperienze come RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione). “La patente a crediti – specifica - è uno strumento utile per migliorare la sicurezza sul lavoro perché facilita i controlli degli Ispettori del Lavoro, dei coordinatori della Sicurezza e del responsabile dei cantieri che possono preliminarmente verificare se sono state già effettuate determinate azioni come per esempio gli accertamenti sulle attrezzature di lavoro, le attività formative, le visite mediche. La patente non entra nel merito della bontà dell’adempimento ma della sua effettuazione”.
Anche se l’obiettivo è quella di estenderla, per ora l’obbligo della patente a crediti riguarda solo il settore edile, in particolare l’impresa edile ma anche tutte le aziende e i professionisti che operano in un cantiere temporaneo o mobile. “L’obbligo – precisa l’ingegner Lambiase – si estende anche a figure come pavimentisti, elettricisti, termoidraulici, fabbri, serramentisti, falegnami, carpenterie metalliche. Non vale, invece, per coloro che effettuano mere forniture o che eseguono prestazioni di natura intellettuale”.
Quale consiglio dare, allora, a chi ancora ha difficoltà ad aderire alla patente a crediti? “Il suggerimento – conclude Ottone Lambiase – è proprio quello di rivolgersi a professionisti del settore per farsi gestire tutte le pratiche in maniera efficiente. Per fare un esempio, le imprese che da anni si affidano alla Tutor Consulting hanno impiegato davvero pochissimo tempo a compilare il form online per la patente a crediti perché hanno solo dovuto certificare una situazione che era già in regola”.
Per informazioni e approfondimenti si può consultare il sito https://www.tutorconsulting.it/
Contatti: https://www.tutorconsulting.it/
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“Traggo ispirazione da ogni momento di vita”:...
Avvocato, ma anche scrittrice. Stefania Lucchetti sta avendo molto successo grazie alle sue opere di poesia e saggistica, che sono state pubblicate sia in italiano, sia in inglese.
21 gennaio 2025. La sua ultima raccolta, "Macchie di caffè sui miei libri" (Albatros, 2024), disponibile in tutte le librerie e stores online, è una selezione di poesie contemporanee. La raccolta è disponibile anche in versione bilingue con il titolo Coffee Stains On My Books. Altre raccolte verranno pubblicate nei prossimi mesi. Scrive una newsletter sia in italiano sia in inglese (a cui è possibile iscriversi dal suo sito web www.stefanialucchetti.it) in cui offre estratti di poesie ed interpretazioni.
Stefania Lucchetti trae ispirazione da ogni momento della vita, dalle emozioni più intense alla semplicità della quotidianità. Crede che la poesia non debba rimanere confinata alla letteratura aulica, ma possa integrarsi nella vita moderna. In un’epoca frenetica, dominata da un incessante flusso di dati e informazioni, la poesia offre una pausa preziosa: breve e intensa, capace di connettere il lettore con se stesso e con il mondo. Una raccolta di poesie può essere una presenza discreta sul comodino o un rito mattutino accanto al caffè. Con il suo linguaggio essenziale, esplora sia emozioni e pensieri universali sia l’unicità dell’individuo, sospendendo il tempo quanto basta per risvegliare pensieri e riflessioni prima di riprendere il ritmo della giornata.
CHI E' STEFANIA LUCCHETTI?
Nata in Italia nel 1975, Lucchetti ha visto pubblicata la sua prima poesia all’età di 13 anni, mentre viveva negli Stati Uniti. Dopo il diploma al Liceo Classico Alighieri di Gorizia, la laurea in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano e gli esami professionali, ha intrapreso una carriera come avvocata specializzata in diritto commerciale internazionale, lavorando tra Milano, Londra e Hong Kong. Nonostante gli impegni professionali, non ha mai smesso di scrivere, mantenendo viva la passione per la poesia e la letteratura.
Lucchetti è bilingue e scrive sia in italiano che in inglese, curando personalmente le traduzioni delle sue opere. E’ membra della prestigiosa Italian Poetry Org.
Sito web: www.stefanialucchetti.it
Instagram: @stefania.lucchetti
Facebook: Stefania Lucchetti
LinkedIn: Stefania Lucchetti
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Gioco, Psicologi SIIPAC: le pause forzate della slot sono...
Roma, 21 gennaio 2025 - “La Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (SIIPAC), presieduta dal Prof. Cesare Guerreschi, desidera portare all’attenzione pubblica i risultati di un recente rapporto, il primo studio scientifico in Italia che analizza in modo approfondito l’impatto delle pause forzate nel gioco d’azzardo, con particolare riferimento alle slot machine. Questo studio, sottoscritto da numerosi psicologi ed esperti del settore, mette in luce come tali misure, spesso adottate dalle amministrazioni locali con l’intento di contrastare il gioco patologico, si siano dimostrate inefficaci e in molti casi controproducenti.
Le pause forzate sono state introdotte con l’obiettivo di interrompere il comportamento compulsivo dei giocatori, dando loro tempo per riflettere e distaccarsi dalle dinamiche di gioco. Tuttavia, la nostra analisi evidenzia che queste restrizioni, se non accompagnate da un piano integrato di prevenzione e supporto, falliscono il loro scopo. Spesso i giocatori, soprattutto quelli più vulnerabili, trovano modalità compensatorie, come spostarsi verso altri comuni dove le limitazioni non sono applicate o rivolgersi al gioco online, dove i controlli sono minimi e il rischio di dipendenza aumenta esponenzialmente.
Un caso particolarmente emblematico è rappresentato dalla legge regionale del Veneto, che prevede tre fasce orarie giornaliere di chiusura delle slot, consentendo inoltre ai comuni di aggiungere ulteriori limitazioni. Questa frammentazione normativa ha generato il cosiddetto ‘pendolarismo del gioco’, fenomeno per cui i giocatori si spostano tra diversi comuni per aggirare le limitazioni orarie. Questa situazione, anziché ridurre i rischi legati al gioco patologico, non fa che aggravare il problema, spingendo i soggetti più a rischio verso comportamenti sempre più compulsivi.
Come psicologi ed esperti, riteniamo che la normativa italiana in materia di gioco d’azzardo necessiti urgentemente di una revisione. Le attuali misure sono troppo frammentarie e non tengono conto delle reali dinamiche psicologiche e comportamentali dei giocatori. Per questo proponiamo l’introduzione di strumenti tecnologici avanzati, come sistemi di auto-esclusione centralizzati, monitoraggio continuo delle giocate e messaggi informativi personalizzati direttamente integrati nei sistemi di gioco. Riteniamo inoltre fondamentale stabilire una regolamentazione uniforme a livello nazionale, che superi l’attuale disomogeneità tra regioni e comuni.
Come sottolinea il Presidente, Prof. Cesare Guerreschi: ‘Non possiamo affrontare il complesso fenomeno del gioco patologico con soluzioni superficiali e coercitive. È necessario un intervento strutturale che combini innovazione tecnologica, prevenzione e assistenza mirata, mettendo al centro la tutela della salute dei giocatori. Le pause forzate, così come sono oggi concepite, non rappresentano una soluzione, ma rischiano di essere solo un palliativo inefficace.’
Facciamo appello ai decisori politici affinché adottino un approccio scientifico e innovativo, capace di promuovere un gioco d’azzardo regolamentato in modo equo e responsabile. Soltanto attraverso un cambio di passo nelle politiche di regolamentazione sarà possibile tutelare davvero i giocatori più vulnerabili e ridurre le drammatiche conseguenze sociali ed economiche legate al disturbo da gioco d’azzardo.
Invitiamo tutte le istituzioni e i soggetti interessati a collaborare per costruire una strategia efficace e scientificamente fondata, che possa rappresentare una vera svolta nella gestione del fenomeno.”
SIIPAC Nazionale
Via Maso della Pieve 60/A, 39100 Bolzano
Tel: 0471 362452
Email: info@siipac.it | www.siipac.it
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Come sarà l’abito da sposa perfetto nel 2025?...
Milano, 21 Gennaio 2025. Le tendenze degli abiti da sposa 2025 si delineano come un fenomeno socio culturale complesso. Per quale motivo? Perché si intersecano dinamiche estetiche, simboliche e di consumo. In un contesto caratterizzato da una crescente individualizzazione e dalla ricerca di espressioni identitarie uniche, le scelte stilistiche delle future spose riflettono l'evoluzione del gusto personale, nonché le influenze dei movimenti stilistici contemporanei.
Pertanto, l'analisi delle collezioni emergenti da Sposae Atelier rivela una predilezione per le silhouette audaci e personalizzate, volte a sfidare le convenzioni tradizionali, poiché integrano elementi di sostenibilità e di innovazione tessile. In particolare, si osserva un trend verso la reinvenzione dei materiali, con un'attenzione particolare all'eco-sostenibilità.
La transizione verso tessuti biodegradabili e processi produttivi etici sta definendo un nuovo paradigma nel settore bridal, dove la bellezza estetica si coniuga con un impegno responsabile verso l'ambiente. Inoltre, l'estetica minimalista guadagna terreno, proponendo linee pulite e forme geometriche che enfatizzano una raffinatezza sobria e contemporanea.
Queste tendenze vanno dunque a rispecchiare le aspirazioni delle nuove generazioni di spose, e fungono altresì da indicatori di cambiamenti più ampi all'interno della società, in cui il matrimonio stesso viene reinterpretato come un atto di affermazione personale piuttosto che come mera istituzione sociale.
Tendenze abiti da sposa 2025: minimal chic e ricerca di tessuti sostenibili
Nel 2025, le tendenze abiti da sposa si orientano verso uno stile minimal chic, caratterizzato da linee pulite e silhouette essenziali. Questo approccio enfatizza la bellezza della semplicità, abbandonando ornamenti eccessivi a favore di dettagli raffinati. Quindi aderisce ai modelli di abiti a sirena, impero e classici. Si cerca il lusso e il rigore, basta che non si trasformi in ostentazione.
All’opposto, troviamo le spose che cercano i tessuti che possano rientrare nei parametri stringenti della sostenibilità. Per cui, un numero sempre maggiore di spose richiede l’utilizzo di tessuti eco-friendly, come il cotone organico, il lino e i tessuti riciclati, così da ridurre il loro impatto ambientale. Anche la cerimonia nuziale e l’evento con i parenti e gli amici vengono implementate seguendo lo stesso principio, e perciò scegliendo solo elementi rispettosi dell’ambiente.
Le palette di colori tendono a essere neutre, con tonalità come il bianco avorio, il beige e il rosa pallido. Sono loro a dominare le collezioni. Tuttavia, l'accento posto su texture innovative, conferisce un lusso senza compromettere i principi etici. Nondimeno, si sperimentano colori vivaci e anticonvenzionali, per le spose che vogliono esaltare il loro temperamento ribelle.
Inoltre, i designer stanno sperimentando silhouette non tradizionali, e vanno a incorporare degli elementi asimmetrici in combinazione con dettagli strutturali. I due stili rappresentano la fusione di minimalismo e sostenibilità, ossia una nuova era nel mondo degli abiti da sposa, dove ogni scelta riflette i singoli (benché comunitari) valori personali e ambientali.
Intramontabile stile principesco: perché ogni donna vuole sentirsi una regina almeno una volta nella vita
Lo stile principesco è davvero intramontabile, perché continua a catturare l'immaginazione di molte donne. Sognano di sentirsi come delle vere regine almeno una volta nella vita e di essere accompagnate all’altare dal loro re di cuore. Questo desiderio è evidente soprattutto nelle tendenze abiti da sposa 2025, dove il fascino regale si fonde con l'eleganza contemporanea.
Gli abiti da sposa in stile principesco sono caratterizzati da linee ampie, tessuti pregiati, nondimeno vaporosi, e dettagli sontuosi. Le gonne ampie vengono arricchite da strati di tulle e pizzi con l’obiettivo di creare un effetto pomposo che non passa inosservato. Vogliono essere come le dive di Hollywood , e dunque indossare corpetti finemente lavorati, impreziositi da perline e ricami che riecheggiano alla nobiltà.
La scelta del colore è differenziante, poiché il bianco rimane una scelta tradizionale, ma le tonalità avorio e blush conquistano sempre più favori nel 2025. Inoltre, gli accessori come i veli lunghi e i diademi completano il look regale, rendendo ogni sposa la protagonista invidiata del suo giorno speciale.
In un mondo in cui le tendenze cambiano rapidamente, lo stile principesco rimane un must, o meglio un punto fermo. La sua forza risiede nel simbolismo, in quanto richiama l’eleganza senza tempo e la raffinatezza della nobiltà. Non sorprende quindi che ogni donna desideri vivere questo sogno, indossare un abito dai riflessi magici e dalle linee incantevoli. Indossandolo, escono dal guscio della quotidianità per vivere il giorno del matrimonio per quello che è: un evento indimenticabile.
Per maggiori informazioni
Sito web: https://www.sposae.com/
Email: info@sposae.com