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Ballista (Enilive): “Bioraffineria Gela tra i primi impianti Saf in Europa”
"Biocarburanti un contributo immediato alla riduzione delle emissioni"
"L'impianto di Gela è il primo di Saf di grande scala non solo in Enilive, ma anche in Italia ed è tra i primi in Europa: parliamo di 400 mila tonnellate all'anno di Saf, quasi un terzo della domanda di Saf prevista nel 2025" a livello continentale. Questo "conferma la rilevanza del sito di Gela che quest’anno celebra 60 anni di attività: un traguardo rilevante. Fino al 2014 era un petrolchimico, nel 2019 è diventata la seconda bioraffineria di Eni". Lo ha detto Stefano Ballista, amministratore delegato Enilive, oggi all’Adnkronos, nel corso di un evento nella città siciliana per annunciare "un nuovo importante obiettivo raggiunto, ovvero l'avvio della produzione di Biojet o Saf", Sustainable aviation fuel, carburante sostenibile per l’aviazione.
"I biocarburanti - spiega Ballista - possono fornire un contributo immediato alla riduzione delle emissioni. Lo possono fare, non solo per il trasporto leggero, ma anche in settori, come l'aviazione e il marittimo. Il Saf è, al momento, l'unica soluzione per la decarbonizzazione del trasporto aereo. Già oggi si può utilizzare in miscela il Saf, fino al 50%, nei motori degli attuali aeromobili. Enilive ha l'obiettivo di proseguire quanto avviato con Gela - aggiunge - e quindi di aumentare la capacità di produzione di Saf e raggiungere 1 milione di tonnellate nei prossimi anni, con ulteriore crescita fino a 2 milioni di tonnellate, quindi un raddoppio ulteriore, entro il 2030. L'hvo - sottolinea - è diesel, ma prodotto da materia prima rinnovabile, analogamente al Saf ma, in questo caso, per trasporto su strada. Questo è utilizzato nelle motorizzazioni diesel, più recenti. Il messaggio è che c’è una soluzione che consente già oggi di muoverci in modo più sostenibile. Questo percorso caratterizzarà tutti i prossimi investimenti in cui l'opzione di produrre Saf sarà un perno".
Economia
Ict, Galli (Miur): “Dobbiamo lavorare insieme con le...
Così la dirigente ufficio di Gabinetto del Miur, in occasione della presentazione del secondo Rapporto Anitec-Assinform sulla 'Ricerca e innovazione Ict in Italia'
''Ci sono delle opportunità in Europa e siamo in grado di influenzare il contenuto dei bandi Ue, grazie alla mappatura degli interessi nazionali, sia della comunità scientifica che delle imprese. Nel Quantum abbiamo lavorato insieme pubblico e privato per parlarsi per l'Ict. Il mondo delle ricerca e le imprese devono parlarsi. E' necessario un coordinamento delle attività e degli investimenti. Dobbiamo lavorare insieme per evitare le dispersioni''. Lo sottolinea Francesca Galli, dirigente ufficio di Gabinetto del Miur, in occasione della presentazione del secondo Rapporto Anitec-Assinform sulla 'Ricerca e innovazione Ict in Italia'.
Economia
Ict, Carrozza (Cnr): “Servono investimenti per il...
Così Maria Chiara Carrozza presidente del Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, in occasione della presentazione del secondo Rapporto Anitec-Assinform sulla 'Ricerca e innovazione Ict in Italia'.
''Credo all'industria manifatturiera italiana e dobbiamo restare un grande Paese industriale. Sono un ingegnere bio robotico e per me l'industria è importante. Siamo un leader mondiale nel campo dell'automazione industriale e della robotica e mi auguro che rimarremo tali. Per questo servono maggiori investimenti per rilanciare il settore Ict e quindi il digitale. Questo significa intelligenza artificiale e il Quantum. Il Cnr è molto impegnato nel partenariato esteso con 120 milioni di euro per il coordinamento dei maggiori centri per il Quantum in Italia''. Lo sottolinea Maria Chiara Carrozza presidente del Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, in occasione della presentazione del secondo Rapporto Anitec-Assinform sulla 'Ricerca e innovazione Ict in Italia'.
Economia
Ict, Valentini (Mimit): “Dobbiamo investire di...
Il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, in occasione della presentazione del secondo Rapporto Anitec-Assinform sulla 'Ricerca e innovazione Ict in Italia'.
"Il settore Itc ha una sua tenuta e stiamo tornando ai livelll pre Covid, ma lo sforzo non è ancora sufficiente. Dobbiamo investire di più. Dobbiamo fare rete con le Pmi perchè la concorrenza si fa sulla raccolta dei dati. Le Pmi sono nani a cavallo dei giganti e per questo i dati sono fondamentali. Ci troviamo in un mondo di concorrenza sfrenata''. Lo sottolinea Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, in occasione della presentazione del secondo Rapporto Anitec-Assinform sulla 'Ricerca e innovazione Ict in Italia'.