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In collaborazione con la redazione di FiloBlu
Domanda: cosa mi metto stavolta? Risposta: un paio di pantaloni da donna eleganti.
Sì, davvero, è così semplice. Basta giocare un po’ d’astuzia con abbinamenti ed accessori e il gioco è fatto: con un unico capo, puoi creare molti outfit completamente diversi. L’importante è scegliere un pantalone versatile, elegante e di buona qualità, che si presti ad essere utilizzato in contesti diversi. Fra i capi di tendenza per questo 2025 appena iniziato, siamo stati colpiti dalle proposte di pantaloni donna eleganti del brand italiano Malìparmi.
Come abbinare i pantaloni eleganti
O più precisamente: come abbinare i pantaloni eleganti in modo da ottenere più look, da giocarsi in occasioni differenti. Niente panico, bastano pochi capi ben mixati per sfoggiare outfit sempre diversi.
● Pantalone nero. Un grande classico, forse il capo più versatile dell’intero guardaroba, perfetto per accompagnarti dall’ufficio alla sera. Con una camicia in seta, sia in tinta unita che in fantasia, è ottimo anche per le situazioni in cui l’abito lungo nero risulta troppo impegnativo. Si aggiudica il primo posto della lista perché con un pantalone nero basta cambiare il capo superiore, e l’outfit cambia completamente.
● Pantalone rosso in jersey. Comodo e pratico, risulta subito elegante se abbinato ad una camicia nera, più rilassato se con maglioncino in fantasia.
● Pantalone in fantasia. In questo caso, la maglieria può essere della stessa fantasia e alternata alla tinta unita per ottenere un risultato diverso.
Gioca coi dettagli
● Bijoux: collane grandi e orecchini pendenti possono cambiare completamente il mood di qualsiasi capo, anche di una semplice camicia bianca. Osa senza paura con colori e dimensioni.
● Borse: le vincitrici di questa stagione sono sicuramente le minibag, da provare anche “brillantinate”.
● Scarpe: oltre alle classiche décolleté, si riconfermano protagonisti della stagione stivali e stivaletti.
Moda
Natalia Vodianova protagonista della nuova campagna di...
La modella immortalata in scatti che evocano l'estetica del cinema anni Settanta alla Bertolucci
Natalia Vodianova è il nuovo volto di Ermanno Scervino. La modella è la protagonista della campagna primavera - estate 2025 del marchio fiorentino, che esplora una femminilità che si muove tra pubblico e privato, tra consapevolezza e vulnerabilità. Le immagini evocano l’estetica del cinema anni ’70, come quello di Bertolucci mentre la scelta della camera d’albergo come sfondo diventa simbolica: luogo di transito che si trasforma in rifugio, dove l’intimità si fonde con l’idea di viaggio e scoperta. I capi della collezione si intrecciano con questo racconto, esaltando una sensualità mai ostentata.
La camicia di cotone couture ispirata al bustino guêpière reinterpreta un’idea di femminilità che unisce struttura e leggerezza. Il reggiseno in mussola e valenciennes aggiunge una nota di delicata ribellione, giocando con i codici della lingerie e portandoli alla luce del giorno. Ogni elemento, dai motivi floreali della giacca in tessuto dévoré, che sembrano di denim vissuto, alla texture trompe - l'oeil del giaccone in scuba stampato, racconta la ricerca sartoriale e la sperimentazione su materiali che supe rano il semplice concetto di abbigliamento. Natalia Vodianova torna così a interpretare la donna di Ermanno Scervino, incarnando l’equilibrio perfetto tra controllo e abbandono.
Moda
Melania Trump, cosa si nasconde sotto al cappello...
L'accessorio le ha coperto lo sguardo durante la cerimonia di insediamento di Trump, provocando critiche e scatenando i social. Ma non è la prima volta che una First Lady ne indossa uno
Le malelingue dicono che voleva nascondere lo sguardo affilato. Alcuni lo hanno ribattezzato 'il cappello della castità', dal momento che non permetteva di avvicinarsi a sufficienza per baciarla. Melania Trump fa ancora parlare di sé con i suoi look e per il ritorno del marito Donald alla Casa Bianca la First Lady ne ha scelto uno studiato nei dettagli e intenzionato a mandare un messaggio, come ha fatto spesso in passato. Stavolta l'ex modella ha voluto con sé un accessorio che sta facendo scorrere fiumi di inchiostro, generando meme e parodie online: il cappello. Disegnato su misura dallo stilista newyorkese Eric Javits, il copricapo blu navy a tesa larga con un nastro avorio che richiamava il colletto che faceva capolino dal lungo cappotto blu doppiopetto era impeccabile. Chic ed elegante, certo, ma sicuramente vistoso dato che le copriva lo sguardo.
La Flotus sapeva bene che gli occhi sarebbero stati tutti per lei durante la cerimonia di insediamento e il suo intento sembra chiaro: se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, Melania ha voluto usare il cappello non solo per imporre una distanza con il mondo ma anche per rendere il suo sguardo impenetrabile. Sebbene molti abbiano fatto notare come non sia un gesto di buona educazione tenere il cappello in testa tutto il giorno, soprattutto in occasione di una cerimonia come l’insediamento del presidente degli Stati Uniti, non è la prima volta che una First Lady ne indossa uno per l'occasione.
Lou Henry Hoover, moglie del 31esimo presidente degli Stati Uniti, Herbert Hoover, sfoggiò un cappello nel 1929 proprio in occasione dell’insediamento del marito. E lo stesso fecero Eleanor Roosevelt nel 1933, Elizabeth Truman nel 1949, Jacqueline Kennedy nel 1961, optando per un modello disegnato da Halston, Pat Nixon con tanto di colbacco di pelliccia nel 1969, e Nancy Regan in rosso nel 1981. Persino Hillary Clinton nel 1993 ne indossò uno blu per abbinarlo al cappotto. Non è una novità, quindi, che una First Lady si presenti a Capitol Hill con tanto di cappellino sulla testa. Quello che fa discutere di Melania, semmai, è che il copricapo le nascondeva gli occhi.
Lo stilista che lo ha realizzato, Eric Javits, ha raccontato a 'Wwd' di essere stato contattato da Herve Pierre, lo stylist di Melania Trump in vista della cerimonia e di aver inviato alla First Lady un cappello d’archivio per farglielo provare. Questo gli ha permesso di riproporre un modello invernale adottando la stessa lana blu navy che Adam Lippes aveva utilizzato per il cappotto. Con tecniche couture - punti invisibili e minuscoli cuciti a mano - Javits ha spiegato che solo l'otto per cento delle cuciture del cappello è stato realizzato a macchina. Come spesso accade nella moda, però, può capitare che avvenga un ‘wardrobe malfunction’, ossia un piccolo incidente che fa andare storto qualcosa con un capo di abbigliamento. Quando Javits ha spedito il cappello da New York a Miami per quella che avrebbe dovuto essere la prova finale di Melania, la spedizione è stata ritardata di un giorno o due a causa di una tempesta di neve.
“Credo che il cappello sia arrivato tutto schiacciato - ha osservato lo stilista - Sembrava che fosse rimasto in mezzo alla neve per circa una settimana. Ovviamente, ho dovuto fare i salti mortali per rifarlo”. Impossibile ripararlo, a causa della struttura. Così è dovuto ripartire da zero e in quattro giorni ne ha realizzato uno nuovo. Missione compiuta. Melania non ha mai tolto per un minuto il cappello, dall’ingresso nella chiesta di St John fino al discorso a Capitol Hill. E a far parlare dell'accessorio è stato anche il momento in cui Donald Trump si è avvicinato alla moglie per baciarla venendo però ‘respinto’ dal cappello e accontentandosi quindi di un bacio sulla guancia. Il copricapo ‘schermo’ ha fatto centro sui social, dove ha dato vita a meme e parodie. C’è chi l’ha paragonato a quello del cattivo di McDonald’s, Hamburglar, chi a quello di una strega o di un gangster, e chi ha tirato in ballo quello che appare nella sigla della soap opera ‘Beautiful’.
Che piaccia o meno, l’importante è che se ne parli. E così è stato, chissà se intenzionalmente, visto che gli abiti di Melania sono stati spesso un mezzo con il quale lanciare messaggi. L’ex modella nel 2018 aveva scelto un completo bianco per marcare la differenza con le dem in nero presenti al Congresso per il discorso sull’Unione del presidente-marito, schierate con il movimento #metoo. E ancora, aveva spiazzato tutti quando durante una visita ufficiale in Texas a un centro di detenzione per bambini separati dalle loro famiglie migranti aveva sfoggiato un parka verde che recava nel retro la scritta ‘I really don’t care, do u?’ ossia ‘Non me ne importa veramente, a te?”. Dopo aver smentito significati politici, Melania aveva ammesso che la scritta era rivolta alle persone e ai media di sinistra che la stavano criticando. Per dimostrare, insomma, “che possono criticarmi quanto vogliono ma questo non mi fermerà dal fare quello che sento giusto”. E non c’è dubbio, che anche stavolta Melania Trump sia tornata a mandare messaggi più forti che mai. Impeccabile e misurata, con eleganza e discrezione. Del resto, è pur sempre la First Lady degli Stati Uniti d'America. (di Federica Mochi)
Moda
Cruciani Cashmere, elogio all”Urban...
La collezione per il prossimo autunno inverno invita a fermarsi e a scegliere un'esperienza urbana genuina, fatta di qualità e sostenibilità. Oltre il 40% dei materiali proviene da fonti sostenibili
Cruciani Cashmere presenta la sua collezione autunno/inverno 2025, un'elegante riflessione sul concetto di 'Urban Authenticity'. In un mondo che corre senza sosta, la nuova collezione invita a fermarsi, a scegliere un'esperienza urbana che sia genuina, fatta di qualità e sostenibilità. Un invito a vivere la città con uno spirito autentico, dove ogni gesto è consapevole, ogni scelta è responsabile. La collezione celebra l’autenticità dell’urban lifestyle, reinterpretando il lusso artigianale con un linguaggio contemporaneo. Ogni capo è progettato per durare nel tempo, con design essenziali e materiali di altissima qualità, in linea con una filosofia che privilegia la bellezza e la consapevolezza. Il cashmere, trattato con tecniche moderne, si unisce a tessuti innovativi, creando capi che combinano morbidezza e resistenza in modo impeccabile.
La palette cromatica gioca su tonalità neutre e sofisticate, dal sabbia al grigio pietra, arricchite da accenti di verde urbano e rosso tramonto. Questi colori evocano il paesaggio cittadino e l’equilibrio tra la frenesia e la calma della vita metropolitana. Le silhouette sono avvolgenti e funzionali, pensate per chi desidera uno stile di vita che unisce praticità e raffinatezza. La men’s collection di Cruciani Cashmere, esplora una visione globale della qualità e del saper fare, attraverso uno stile trasversale e contemporaneo. Capo dopo capo, l’essenza del guardaroba moderno si ritrova in capi seasonless, come t-shirt in lana e seta o polo in cashmere e lino, che uniscono due fibre opposte con sorprendente armonia. Le vestibilità sono fluide, pensate per garantire comfort e libertà, con toni naturali che si mescolano perfettamente ai colori stagionali.
La women’s collection invece, abbraccia l'Ai 25 con fibre nobili come cashmere, seta e lana superfine. Le tonalità degradé e i maglioni traforati creano un’eleganza senza tempo, mentre i tubini e le longuette bicolor sono l’ideale per le festività e le occasioni speciali. Un lusso discreto, pensato per la donna moderna che cerca nella moda la perfetta sintesi tra comfort, eleganza e sostenibilità. La sostenibilità rimane un valore fondamentale per Cruciani, con oltre il 40% dei materiali della collezione autunno/inverno 2025 provenienti da fonti sostenibili. La collezione rappresenta un impegno concreto verso l’ambiente, in cui ogni scelta, dalla progettazione alla produzione, rispecchia un approccio responsabile, orientato a un lusso che rispetta il pianeta e le persone.