Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Fabio Fazio e il rischio incidente a Che tempo che fa: il ‘Var’
Il conduttore, dopo l'esibizione di Claudio Baglioni, per poco non finisce nella 'botola'
Fabio Fazio rischia l'incidente nella puntata di oggi di Che tempo che fa. Il conduttore, dopo l'esibizione di Claudio Baglioni, inciampa e per poco non finisce nella 'botola' che si apre nel pavimento dello studio per l''emersione' dell'acquario. E' provvidenziale l'intervento di un tecnico, che evita una rovinosa caduta e salva Fazio.
Rivediamo a Var.#CTCF pic.twitter.com/SAeUszy7kE
— Cussiddu (@cussiddu) January 26, 2025
Il video rimbalza su X e, tra sospiri di sollievo e ironia per sdrammatizzare, ecco il paragone con l'incidente occorso mesi fa a Gigione.
A Fabio Fazio c'è mancato poco stasera#CTCF pic.twitter.com/K0FBVcAX7Z
— Il Narratore (@edwardtivede) January 26, 2025
Il cantante, durante un concerto all'aperto, è stato tradito dal palco: il cedimento di un asse di legno ha provocato, in questo caso, una caduta rovinosa.
Spettacolo
Sanremo 2025, Rose Villain: “Io donna libera, non...
L'artista in gara con il brano 'fuorilegge': "Quest'anno torno con una nuova consapevolezza. Con i live ho imparato a lasciarmi andare"
"Sono una donna libera e non voglio essere silenziata". E' una Rose Villain ancora più determinata quella che, reduce da un anno di successi, torna al Festival di Sanremo 2025 con il brano in gara 'Fuorilegge' (Warner Music Italy). Alla vigilia della kermesse, l'artista si racconta, ripercorrendo il percorso dal successo di 'Click Boom!' all'evoluzione artistica e personale maturata anche grazie all'esperienza dei live. "Sanremo mi ha cambiato la vita e quest'anno torno con una nuova consapevolezza. L'anno scorso ci tenevo molto a farmi conoscere ma adesso che ho visto che la mia musica è apprezzata sia dai bambini che dagli anziani, mi voglio godere questa esperienza", dice l'artista che propone un brano che parla di desiderio, di un sentimento così viscerale e logorante da far quasi sentire sbagliati.
Un fuoco che arde così forte da indurre a pensare e agire fuori dagli schemi, pur di avverare i propri sogni. Per Rose, la partecipazione a Sanremo per il secondo anno consecutivo è una scelta dettata dal cuore: "Torno per l'amore per questa canzone che ho scritto prima di 'Click boom'. Non ho pensato a strategie, ho scelto semplicemente la canzone che mi piaceva di più". L'artista, tra le più internazionali del panorama italiano, con successi su Spotify e un secondo posto nella Top Women Italia, crede fortemente nella propria musica: "Credo veramente in quello che faccio. La mia musica mi rende felice e questa è una cosa bella".
In questo anno, racconta Rose Villain, "i veri insegnamenti li ho ricevuti durante i live dove ho imparato a lasciarmi andare. Ho capito che esprimere la propria opinione non è mai inutile, perché ognuno di noi ha molteplici sfaccettature. Non voglio essere silenziata. Sia nella musica che nei miei sentimenti o nelle tematiche sociali, voglio parlare apertamente di tutto ciò che penso". Purtroppo, "c'è un po' di ignoranza quando si parla di femminismo o sessualizzazione. Io da donna libera voglio fare quello che mi pare però ho bisogno che questo mio essere libera non tolga valore alla mia arte".
Sulla presenza di Tony Effe e le polemiche sui suoi testi, Rose Villain ha le idee chiare: "Sono molto felice che il rap sia a Sanremo perché è la musica del futuro, rivoluzionaria da sempre. Per me è punk e quello che è divisivo porta discussione". E sui testi contestati dice: "Quando si scrive è cinema e anche la musica è cinema. Non mi sono mai sentita attaccata. Conosco Tony Effe e gli altri, sono bravissimi ragazzi. Sinceramente mi preoccupa di più il fatto che vengano tagliati i fondi per contrastare la violenza sulle donne".
E sull'autotune dice: "Per me è uno strumento musicale, è una cifra stilistica. Ovviamente se l'autotune viene utilizzato perché non si sa cantare allora è diverso. Ma è il suono del futuro". Quanto alla serata duetti Rose Villain salirà sul palco con Chiello: "Un gioiello della musica italiana che ancora non è arrivato al grande pubblico e che fa delle canzoni incredibili". E la canzone è 'Fiori rosa, fiori di pesco': "Non abbiamo avuto dubbi. Sarà quasi un dialogo". I suoi preferiti al festival? Oltre agli amici come Gaia, Tony Effe e Guè cita nuove scoperte: "Lucio Corso, Joan Thiele e Brunori Sas: la musica cantautorale va messa su un piedistallo", conclude. di Loredana Errico
Tv & Gossip
My Home My Destiny 2: svolte, tensioni e rivelazioni dal 27...
Gli intrecci familiari e amorosi hanno un modo tutto loro di colpire. Ti ritrovi a guardare e tac, ti arrivano addosso quelle emozioni che sembrano quasi prendersi gioco di te. In queste puntate di My Home My Destiny 2, dal lunedì al venerdì su Canale 5 alle 16.50, ci sono sguardi che parlano più di mille parole, scelte che sembrano quasi gridare “attento, la vita cambia!”. Ogni momento è un salto nel buio, un passo verso qualcosa di nuovo, forse bello, forse doloroso. Ma chi lo sa? Alla fine, non è questo il bello delle storie?
Qualcuno potrebbe pensare che sia soltanto finzione, ma la verità è che certe dinamiche sono universali: gelosie, incomprensioni, speranze che si accendono all’improvviso. Siamo pronti a raccontarvi quello che accade nella settimana dal 27 al 31 gennaio 2025, in un percorso un po’ disordinato – perché a volte è proprio così che la vita si presenta, no? – ma che restituisce il sapore più autentico di una storia che scalpita per essere vissuta appieno.
Un gioco di sguardi e qualche sospetto: il legame tra Baris e Nesrin
Sembra quasi assurdo, ma in questi giorni l’atmosfera si è riscaldata per via di una presenza che non passa inosservata: Nesrin. Il suo modo di osservare Baris, di girargli intorno con un sorriso che lascia intendere più di quanto dica apertamente, ha fatto alzare qualche antenna a chi le sta attorno. E non soltanto a noi spettatori, ma anche a Zeynep, che si ritrova a guardare questa situazione con un certo disagio. Sappiamo che Zeynep è riuscita a farsi valere come amministratore delegato alla Lotus Group ma la tensione privata può minare anche la più incrollabile delle certezze professionali.
Nel frattempo Baris osserva Nesrin con occhio critico: non è del tutto chiaro cosa gli passi per la testa, ma pare che ci siano ragioni solide per vigilare su di lei. La donna, però, non si dà per vinta e cerca ogni occasione per giocare col fuoco: nel bel mezzo di una serata conviviale, addirittura propone un gioco della bottiglia che porta Baris a dover ballare con lei. Un momento imbarazzante? Senza dubbio, ma anche un momento che rischia di far scattare qualche scintilla indesiderata.
Emine e Savas: dal litigio alla confusione emotiva
Proseguendo nella nostra carrellata di vicende, ci imbattiamo in Emine e Savas. All’inizio della settimana le tensioni tra loro sono tangibili: lei commette un errore sul lavoro, lui è troppo severo nel rimproverarla. Forse è soltanto una questione di orgoglio ferito o magari di insicurezze che vengono a galla. Ma c’è anche un velo di gelosia nell’aria. In particolare, Savas non sopporta la complicità tra Emine e Nuh, un amico che la sostiene e la incoraggia in un modo che a Savas proprio non va giù.
La situazione si complica quando Emine si ritrova, un po’ per forza di cose, a doversi chiarire con il giovane avvocato. Lui fa marcia indietro, si scusa per il suo atteggiamento brusco. Eppure, dietro questa calma apparente cova un’inquietudine che non si risolve in due battute. Emine non è affatto indifferente a ciò che succede e, tra l’altro, la presenza di Nesrin in casa di Baris finisce per irritarla parecchio: ci sono troppi sguardi doppi, troppe parole non dette.
L’arrivo di Tarik: idee moderne e scontri con Ali Riza
E mentre Emine e Savas si confrontano, c’è un altro ingresso che si fa notare: Tarik. Arriva con una macchina del caffè sotto braccio, pronto a condividere i suoi metodi innovativi con la famiglia. E chi trova a contrastarlo? Ali Riza, figura dal pensiero più tradizionale che non gradisce troppi scossoni alle abitudini consolidate. Il conflitto tra i due non si limita a semplici punzecchiature: rispecchia due visioni opposte del mondo e in certe scene si percepisce quasi il timore che possa esplodere una vera e propria guerra fredda a suon di commenti sferzanti.
Nel mezzo, Nermin si trova in una posizione di mediazione. Nonostante le differenze, lei vede qualcosa di intrigante in Tarik. E non lo nasconde. Anzi, la donna si lascia prendere dall’entusiasmo di questa novità che, in qualche modo, la spinge a guardare oltre il suo passato con Ekrem. Ci sono attimi in cui sembra quasi che Nermin voglia concedersi una nuova opportunità e Tarik è lì, pronto ad accendere la fiamma con un invito a cena.
Dolori, promesse e sentimenti: l’altalena emotiva di Nuh e Cemile
Non possiamo dimenticare, in questa settimana carica di eventi, il dramma silenzioso di Nuh. L’uomo, costretto a convivere con l’assenza di sua moglie Cemile, è sopraffatto dalla nostalgia e si chiede senza sosta perché lei sia andata via. Lo vediamo allontanarsi per non mostrare a tutti le sue lacrime: c’è una vena di tristezza che scorre, un dolore malcelato che parla a chiunque abbia vissuto una perdita o una separazione difficile.
Il futuro di Zeynep e Baris: nozze in vista?
In mezzo alle evoluzioni sentimentali e alle rivalità che prendono forma, c’è chi fa progetti concreti. Ali Riza insiste: Baris dovrebbe sposare Zeynep in fretta, perché crede fermamente che i due siano fatti l’uno per l’altra. Allo stesso tempo, non manca chi mette in guardia la coppia dall’influenza di Nesrin, considerata un elemento ambiguo e chi mette in dubbio la buona fede di Tarik, definendolo un manipolatore o un donnaiolo.
In fondo, i personaggi nuovi fanno sempre scattare le antenne a chi si sente protettore di una famiglia già consolidata. Sul lato pratico, però, Zeynep procede spedita con la sua carriera: c’è un’intervista che esce online e la riempie di orgoglio. Vuole addirittura portare sua madre Sakine alla Lotus Group, in modo da mostrargliela con soddisfazione. È come se il cerchio si chiudesse: da un lato una donna in ascesa che trova conferma nel lavoro, dall’altro una famiglia che la sostiene, pur con qualche turbamento di sottofondo che non accenna a sparire.
Una settimana che scuote gli equilibri
Questa nuova tornata di episodi non è soltanto un continuo passarsi la palla tra una gelosia e un chiarimento: parla di sogni, di ferite che chiedono di essere rimarginate e di persone che cercano di costruire qualcosa di positivo nonostante i colpi bassi del destino. È una settimana in cui gli animi si accendono, e ci troviamo davanti a momenti di passione (anche se a volte celata) e a fratture che attendono di essere risanate.
My Home My Destiny 2 non sembra accontentarsi delle solite dinamiche, ma getta in campo personaggi che evolvono di continuo. Chi crede di aver capito tutto, all’improvviso si ritrova spiazzato dalle azioni di chi lo circonda. È quel pizzico di imprevedibilità che tiene viva la nostra attenzione e che, in fondo, ci costringe a domandarci: quante volte abbiamo giudicato qualcuno in modo superficiale?
Siamo solo all’inizio di una stagione che promette continui stravolgimenti. Perciò, restate sintonizzati, sempre su Canale 5 a partire dalle 16.50, per non perdervi l’evoluzione di questi personaggi così umani e, a tratti, spiazzanti. Del resto, guardare come le tensioni si risolvono (o si complicano) davanti ai nostri occhi potrebbe offrirci qualche spunto di riflessione anche su come, nella vita reale, è necessario imparare a convivere con l’imprevisto. A volte basta un semplice ballo, un gioco all’apparenza innocente o un gesto di sostegno per far esplodere vecchi nodi che pensavamo superati. E questa soap turca, che tanto ci sta appassionando, ne è la conferma.
Tv & Gossip
Anticipazioni Endless Love: Colpi di scena dal 27 al 31...
Il labirinto di emozioni che travolge Endless Love: una settimana piena di scelte estreme e legami in bilico.
Ci sono momenti in cui ci troviamo a riflettere su come alcune storie possano scuoterci dentro, quasi a smuovere ricordi personali o paure profonde. È forse questa la magia di “Endless Love”, che dal 27 al 31 gennaio 2025 continua a regalarci una serie di colpi di scena davvero inaspettati. Noi abbiamo esplorato la trama con un misto di agitazione e curiosità e desideriamo condividere queste rivelazioni con voi. Non è una storia facile: tra rapimenti, fughe disperate e tensioni familiari, si intrecciano amori destinati a durare e rese dei conti inevitabili.
L’inquietudine che aleggia fin dall’inizio
Quando pensiamo a certi conflitti, ci viene spontaneo chiedere: è la vendetta a muoverci, o l’amore più sconfinato? Nel mondo di “Endless Love”, la risposta è tutt’altro che limpida. All’inizio di questa nuova settimana narrativa, si avverte un senso di oppressione. Emir, figura che molti di noi hanno imparato a temere, tiene in ostaggio Zeynep e la piccola Deniz. Nessuno sa esattamente dove possano trovarsi e questo alone di mistero diventa un pungolo costante per Nihan e Kemal, decisi a ritrovare madre e figlia prima che la situazione precipiti.
Il commissario Hakan – uomo paziente, quasi distaccato nel suo modo di agire – coordina le ricerche con la polizia ma i risultati non sono immediati. Questa caccia all’uomo (anzi, a una famiglia) procede tra indizi confusi e segnalazioni che si rivelano presto vicoli ciechi. Nel frattempo, la paura e la rabbia si mescolano in Zeynep, che cerca di sfuggire al suo aguzzino in ogni istante in cui lui abbassa la guardia.
Un’ombra minacciosa: il gioco psicologico di Emir
La tensione raggiunge livelli insostenibili quando trapelano notizie di contatti telefonici fra Emir e Kemal. Non sono semplici “chiamate di avvertimento”, ma una vera forma di tortura psicologica. Qui tutto diventa torbido, quasi asfissiante: Emir non si limita a mostrare violenza ma la trasforma in uno spettacolo crudele da cui Kemal non può staccare gli occhi. Ci si chiede fino a che punto un uomo possa spingersi, pur di piegare il suo rivale.
E poi ci sono i piccoli dettagli che ci fanno rabbrividire: candele lasciate a consumarsi vicino a taniche di benzina, tracce di benzina sparse sui pavimenti, parole pronunciate a mezza voce che evocano un possibile disastro imminente. Gli spettatori più sensibili potrebbero trovarsi a distogliere lo sguardo, perché qui, più che un’innocua rivalità, si percepisce l’odio puro.
Spiragli di speranza: la ricerca di una via d’uscita
Eppure, non tutto è perduto. Da un lato, Zeynep si ostina a credere che ci possa essere uno spiraglio per fuggire dal covo in cui è imprigionata. Sfrutta ogni debolezza del suo carceriere, persino la sofferenza fisica di Emir quando lo vede in preda a dolori lancinanti.
Nel frattempo, Nihan e Kemal – pur essendo spesso costretti a dividersi per moltiplicare le ricerche – trovano un punto di contatto. Un legame che, nonostante la paura, li rende ancora più determinati. E forse è proprio la loro volontà incrollabile a far emergere indizi preziosi: tracce di piani abbandonati, documenti semibruciati in un angolo di strada, oppure quella testimonianza sfuggente di un passante che nota un’auto sospetta. Pochi frammenti ma sufficienti a costruire una pista che potrebbe condurli a un misterioso edificio in rovina.
L’incertezza dell’ultima ora
Il giorno in cui si individua l’edificio, la tensione è altissima: potrebbe essere la volta buona per salvare Deniz, oppure l’ennesimo tranello. Queste azioni strategiche di Emir sembrano studiate a tavolino: crea speranze, per poi sbriciolarle e lasciare dietro di sé soltanto la disperazione. All’interno di quelle mura fatiscenti, le emozioni si mescolano a un senso di disorientamento. Riuscire a ritrovare la lucidità non è semplice e noi ci siamo domandati più volte se lo stesso Kemal riuscirà a non perdere la testa in un simile scenario.
Mentre le forze dell’ordine accerchiano la zona, cresce la paura di un epilogo tragico. E in effetti, scoppia uno scontro durissimo. Riemerge persino la minaccia del fuoco. Qualcuno estrae un’arma, qualcuno cerca di fermare la follia prima che sia troppo tardi. Tutto accade in un tempo sospeso: un colpo di pistola, un urlo, un attimo che sembra dilatarsi all’infinito.
L’ombra di Emir non svanisce mai
Potrebbe sembrare che, in quel frangente, la tensione si sciolga. Invece, Emir riesce a sottrarsi ancora una volta, benché ferito. E la sensazione che lascia negli animi è di un pericolo costante: la sua fuga equivale a un nuovo ciclo di minacce e tormenti. Da qui l’invito pressante del commissario Hakan a Kemal e Nihan: forse è il caso di allontanarsi per un po’, dando alle forze di polizia l’occasione di mettere in sicurezza l’intero gruppo di amici e familiari.
Come succede in certe storie, però, si ha il sospetto che ogni decisione possa essere solo un palliativo temporaneo. Che senso ha sparire, se Emir potrebbe comunque inseguirli altrove? E c’è chi, nel frattempo, trama dietro le quinte: Asu, ricoverata in ospedale, medita di evadere grazie all’aiuto di medici compiacenti. Un dettaglio che getta benzina sul fuoco in un contesto già esplosivo.
Riflessioni e prospettive future
Vale la pena chiedersi se esista davvero un lieto fine in mezzo a tanta disperazione. I dilemmi restano aperti, e forse è proprio questa l’anima più autentica di “Endless Love”: la capacità di mostrarci che l’amore incondizionato e la vendetta cieca possono convivere, scatenando scontri che ci lasciano col fiato sospeso.
Noi restiamo con la certezza che, dal 27 al 31 gennaio 2025, lo scenario sia stato quello di un continuo scambio tra speranza e sofferenza. Non c’è un ordine preciso in tutto questo ma solo l’urgenza di trovare risposte concrete. In un racconto che sembra rispecchiare le contraddizioni della vita vera, la passione viene messa alla prova da verità scomode e pericoli costanti.
L’unica cosa che possiamo dire è: se anche voi state cercando un momento di intensità emotiva, seguite da vicino questi sviluppi. C’è qualcosa di visceralmente reale in questa storia, un riflesso delle nostre emozioni più profonde. In fondo, “Endless Love” ci ricorda che il confine tra odio e amore, tra vendetta e sacrificio, a volte è sottile come un filo. E nessuno può prevedere con certezza quale piega prenderà il destino, quando la posta in gioco è la vita di chi amiamo.