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Cancellazione del rumore e ottimo suono sotto i 100 euro per i nuovi auricolari true wireless Oppo

Oppo Enco Air4 Pro, la recensione

Le Oppo Enco Air4 Pro si presentano come auricolari true wireless di fascia media, con un design accattivante e una serie di funzionalità interessanti, tra cui la cancellazione attiva del rumore e un'autonomia elevata. Presentano un design a stelo corto con una forma ergonomica che si adatta bene al padiglione auricolare. Gli auricolari sono realizzati in plastica con una finitura lucida, con un peso di soli 4,4 grammi ciascuno . Si tratta di un design semi-in-ear, che contribuisce al comfort e alla vestibilità, riducendo la sensazione di pressione all'interno dell'orecchio. La custodia di ricarica, invece, è realizzata in plastica opaca e presenta una forma ovale compatta, con un peso complessivo di 47 grammi. Il coperchio della custodia si apre e si chiude facilmente con una mano.

Le Enco Air4 Pro sono dotate di driver dinamici da 12,4 mm con diaframma placcato in titanio, che promettono una riproduzione audio di alta qualità con bassi potenti e un suono dettagliato. Gli auricolari supportano i codec AAC, SBC e LHDC 5.0, garantendo una buona compatibilità con diversi dispositivi e una trasmissione audio ad alta fedeltà, soprattutto con i dispositivi Oppo che supportano LHDC 5.0. La connettività Bluetooth 5.4 assicura una connessione stabile e a bassa latenza. Uno dei punti di forza di questi auricolari è la cancellazione attiva del rumore (ANC) a banda ultralarga, certificata da TÜV Rheinland per le elevate prestazioni.

La cancellazione del rumore raggiunge una profondità massima di 49 dB e una frequenza di campionamento fino a 4000 Hz, il che significa che è in grado di attenuare efficacemente una vasta gamma di rumori ambientali, dai rumori del traffico al brusio degli uffici. La tecnologia di cancellazione del rumore si adatta automaticamente all'ambiente circostante, passando dalla modalità Max per gli ambienti più rumorosi alla modalità Mild per quelli più silenziosi, garantendo sempre il livello ottimale di cancellazione del rumore. È presente anche la modalità Trasparenza, che consente di ascoltare i suoni ambientali senza dover rimuovere gli auricolari, utile per conversazioni rapide o per mantenere la consapevolezza dell'ambiente circostante quando si cammina per strada.

Per garantire la massima chiarezza durante le chiamate, le Oppo Enco Air4 Pro utilizzano un sistema a triplo microfono con microfono digitale. Questo sistema è in grado di distinguere la voce umana dai rumori ambientali, sopprimendo efficacemente il rumore di fondo e garantendo chiamate chiare anche in ambienti rumorosi. Un'altra funzionalità interessante è la Dual Connection, che permette di connettere gli auricolari a due dispositivi contemporaneamente, ad esempio uno smartphone e un tablet. Questa funzione è molto utile per chi utilizza gli auricolari con più device, in quanto consente di passare da un dispositivo all'altro senza dover eseguire la disconnessione e la riconnessione.

Le Enco Air4 Pro offrono un'autonomia fino a 12 ore con una singola carica e fino a 44 ore con la custodia di ricarica. Si tratta di un'autonomia superiore alla media degli auricolari true wireless nella stessa fascia di prezzo, che in genere si attesta intorno alle 20-30 ore. La ricarica rapida consente di ottenere fino a 4 ore di riproduzione con soli 10 minuti di ricarica, ideale per chi ha bisogno di una ricarica veloce prima di uscire di casa. La qualità audio delle Enco Air4 Pro è generalmente buona, con un suono dettagliato e bassi morbidi. I driver da 12,4 mm offrono un suono dimensionale con bassi potenti. La gamma media è nitida e chiara, mentre gli alti sono cristallini. Il supporto al codec LHDC 5.0 consente di apprezzare al meglio la qualità audio ad alta risoluzione, con una maggiore fedeltà e una minore perdita di dettagli.

Le OPPO Enco Air4 Pro sono leggere e comode da indossare, grazie alla forma ergonomica e al peso contenuto. La presenza di diverse misure di gommini auricolari consente di trovare la giusta vestibilità per ogni utente. Gli auricolari si ancorano saldamente all'orecchio e non si muovono durante l'utilizzo, anche durante l'attività fisica. L'applicazione HeyMelody offre diverse funzionalità per personalizzare l'esperienza d'uso delle Enco Air4 Pro. Tramite l'applicazione, è possibile personalizzare i controlli touch degli auricolari, assegnando diverse funzioni ai tocchi singoli, doppi e tripli, regolare l'equalizzazione del suono, scegliendo tra diverse modalità preimpostate o creando un profilo personalizzato, attivare la modalità gioco a bassa latenza, che riduce il ritardo audio per una migliore esperienza di gioco, eseguire un test di adattamento degli auricolari per verificare la corretta vestibilità, e ovviamente aggiornare il firmware degli auricolari.

Le Oppo Enco Air4 Pro sono auricolari true wireless di fascia media che offrono un buon rapporto qualità-prezzo, visto che al momento sono vendute a 80 euro. La qualità audio è generalmente buona, con bassi potenti e un suono dettagliato, anche se alcuni utenti potrebbero trovare i bassi eccessivi in certi generi musicali. Sono una valida opzione per chi cerca auricolari versatili e completi, con un buon bilanciamento tra qualità audio, funzionalità e prezzo.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Attualità

Dispositivo che protegge i pedoni: la nuova sfida si chiama...

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Ogni volta che attraversiamo la strada, ci ritroviamo con lo sguardo fisso sull’auto che avanza, incerti su quel paio di secondi in cui non sappiamo se il veicolo rallenterà davvero. Ci siamo chiesti più volte, quasi in silenzio, se esistesse un sistema per avvertirci in maniera chiara, immediata, che l’auto si sta fermando per lasciarci passare. Ecco, da qualche anno si parla di un progetto chiamato Elvia98, un dispositivo che punta proprio ad annullare quel dubbio, offrendo un segnale luminoso inequivocabile. Ma prima di srotolare la sua storia, ci preme raccontarvi come siamo giunti alle informazioni raccolte.

Abbiamo setacciato, un po’ in modo disordinato e un po’ con la costanza di chi vuole andare in fondo alle cose, diverse fonti online: da alcune testate specializzate nel settore automobilistico, come Motorionline e Autoblog, fino ai contenuti di siti generalisti tipo Virgilio e qualche articolo più tecnico reperito su HDmotori. L’obiettivo era quello di cogliere ogni singola sfumatura di questo apparecchio e del suo percorso accidentato. Volevamo andare oltre i titoli in grassetto, addentrandoci nelle dichiarazioni di chi lo ha ideato e di coloro che l’hanno sperimentato, anche solo parzialmente. In fondo, la sicurezza stradale non è faccenda da trascurare.

Come nasce e perché ci interessa

Le statistiche che si leggono oggi, riferite agli investimenti di pedoni, sono davvero sconfortanti. Secondo vari report analizzati, gli incidenti con esito mortale per le persone a piedi continuano a salire. E se ci si sofferma un istante, viene quasi spontaneo chiedersi: “Ma siamo ancora così indietro nella prevenzione?” Non dovrebbe esistere un modo più chiaro per comunicare le intenzioni del guidatore?

Elvia98, stando a ciò che abbiamo compreso, nasce proprio dalla volontà di rispondere a questo dilemma. Sappiamo che è il frutto dell’inventiva di un imprenditore veronese, Angiolino Marangoni, che ha voluto ribaltare un’idea semplice: invece di pensare solo alle luci posteriori (i classici stop che si illuminano di rosso), ha sviluppato un sistema avanzato che integra informazioni più specifiche. Il meccanismo, infatti, prevede una luce addizionale che si illumina sul davanti del veicolo, rendendo evidente ai pedoni il momento in cui l’auto si sta effettivamente fermando, con segnali ben visibili e scritte che non lasciano spazio a interpretazioni.

E sapete una cosa? All’inizio, la semplicità del concetto lascia quasi sorpresi: perché non ci avevamo pensato prima? La luce frontale lampeggiante con messaggi come “Salvavita pedone” fa capire in modo inequivocabile che il conducente sta proprio rallentando per dare precedenza. Non c’è più quel gioco d’azzardo: “Mi vede? Devo correre o aspetto?” Sembra un piccolo gesto, ma potrebbe risparmiarci momenti di tensione, o addirittura evitare situazioni rischiose.

Funzionamento e potenzialità

Passiamo a un livello più concreto: da quanto riportato su vari articoli, alcuni veicoli – per esempio scuolabus in certi comuni del Veneto, come Vigasio o San Martino Buon Albergo – hanno già testato Elvia98. Il kit si installa in maniera relativamente semplice, posizionando una luce aggiuntiva sotto la targa anteriore e un’altra sotto quella posteriore. Quella dietro si attiva con segnali di colore diverso in caso di frenata o ostacoli, mentre quella davanti avvisa i passanti che l’auto si fermerà per lasciar passare.

Lo scopo, in sintesi, è offrire ai pedoni una comunicazione chiara, evitando gli equivoci che derivano dalla semplice frenata. Se un veicolo rallenta per un semaforo o per un ingorgo, il pedone potrebbe fraintendere e attraversare convinto di avere la precedenza. Con Elvia98, invece, l’intenzione è esplicita: la scritta luminosa frontale “Salvavita pedone” e il lampeggio funzionano come un avvertimento diretto. Il creatore di questo dispositivo, peraltro, ha ottenuto un brevetto europeo già nel 2017, a testimonianza di quanto sia preso sul serio in ambito innovativo. Tuttavia, sembra che il cammino verso la diffusione su larga scala sia ancora ostacolato da parecchie scartoffie burocratiche.

Le barriere burocratiche

Qui si tocca uno snodo fondamentale. Perché, se un dispositivo del genere esiste, se è stato anche provato con successo su alcuni mezzi, non viene reso obbligatorio per tutti? È la classica domanda che finisce con l’aprire un capitolo ben noto a chi segue da vicino il mondo dell’innovazione in campo automobilistico: gli aspetti normativi.

Angiolino Marangoni, infatti, avrebbe fatto appello – stando a diversi articoli letti su siti come Virgilio e HDmotori – a varie figure istituzionali di spicco, cercando di farsi ascoltare in merito alla questione dell’omologazione del dispositivo. Ha inviato lettere al Presidente della Repubblica e persino al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma la risposta non è arrivata con l’urgenza sperata. Questa lentezza finisce per rallentare l’adozione del sistema, che potrebbe salvare vite umane proprio laddove si verificano molti incidenti: i centri abitati e i tragitti pedonali più trafficati.

A volte noi, come giornale, ci chiediamo se non sia il momento di ridare priorità alla questione della sicurezza stradale. Leggendo i numeri sugli investimenti di pedoni, sembra che l’attenzione su questi temi, negli ultimi anni, si sia un po’ persa tra mille discorsi, decreti, tensioni politiche. E nel frattempo, chi passeggia per le strade rimane esposto a rischi evitabili.

Uno sguardo alla situazione attuale

Nonostante tutto, qualche spiraglio c’è. Alcune amministrazioni locali hanno voluto sperimentare Elvia98, forse mosse dall’urgenza di mettere in sicurezza i tratti più delicati, specialmente nei pressi delle scuole. E i risultati, anche se non ancora ampiamente documentati da studi su larga scala, appaiono incoraggianti.

Sembra ci sia un certo consenso sul fatto che il “segnale dedicato” verso il pedone possa ridurre drasticamente gli incidenti causati dall’equivoco “auto che rallenta ma non si ferma” o “pedone che attraversa senza certezza”. A dircelo non è solo il produttore ma anche alcuni conducenti che lo hanno testato: la comunicazione visiva diretta evita gran parte dei fraintendimenti.

Prospettive future e possibili sviluppi

Viene da domandarsi: come si potrebbe rendere questo dispositivo più diffuso? Alcuni pensano a incentivi statali, come avviene per i seggiolini anti-abbandono o per i dispositivi anti-inquinamento. Altri immaginano direttive europee che impongano alle case automobilistiche di integrare soluzioni simili nei loro modelli di serie. Ma, al momento, tutto resta sulle spalle della burocrazia e della volontà dei singoli Comuni.

Tuttavia, l’inventore di Elvia98, a quanto sembra, non si è arreso. Anzi, mostra una certa determinazione nel voler raggiungere le scuole e le nuove generazioni, perché spesso è proprio tra i più giovani che si forma la nuova consapevolezza sulla sicurezza stradale. Quindi, l’intenzione è quella di portare il dispositivo nelle aule scolastiche, avviando magari piccoli laboratori o conferenze.

Noi pensiamo che, se da un lato le carte e gli iter legislativi sono complessi, dall’altro la spinta dal basso – cioè dai cittadini, dalle famiglie, dagli enti locali – possa fare la differenza.

L’idea che un segnale luminoso possa salvare vite suona semplice, quasi disarmante. Eppure, come spesso succede, tradurre un’intuizione concreta in un presidio standardizzato, riconosciuto e adottato su vasta scala, richiede tempo, risorse e un bel po’ di dialogo tra tutti gli attori coinvolti. Nel frattempo, ci sembra importante parlare di Elvia98 e ricordare che soluzioni intelligenti per proteggere i pedoni esistono già, anche se in una fase sperimentale.

Lo scopo del nostro reportage non è gridare al miracolo tecnologico ma sollecitare una riflessione: in un Paese come il nostro, dove la cultura dell’automobile è radicata e i centri storici si affollano di persone a piedi, la sicurezza stradale merita un’attenzione costante. E forse è arrivato il momento di rendere più visibile il percorso di dispositivi come Elvia98, un’innovazione che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di attraversare la strada.

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Tecnologia

Genshin Impact: sboccia il Mikawa Flower Festival...

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Arriva il 12 febbraio il nuovo aggiornamento con il nuovo personaggio Yumemizuki Mizuki, eventi a Inazuma e ottimizzazioni di sistema

Genshin Impact: sboccia il Mikawa Flower Festival nell'aggiornamento 5.4

Il 12 febbraio verrà rilasciato l'aggiornamento 5.4 di Genshin Impact, intitolato "Moonlight Amidst Dreams". L'update porterà i giocatori a partecipare al secolare Mikawa Flower Festival, un evento che celebra il legame tra umani e yokai. Durante il festival, i giocatori potranno immergersi in una varietà di attività e minigiochi, come "A Little Fox's Daydream", "Bunshin Phantasm" e "Akitsu Harpastum", guadagnando premi e ricompense. L'aggiornamento introdurrà anche un nuovo personaggio giocabile a 5 stelle, Yumemizuki Mizuki, una psicologa clinica e azionista della Aisa Bathhouse. Mizuki è un'utilizzatrice di catalizzatore Anemo con abilità uniche, tra cui lo stato "Dreamdrifter" che aumenta il danno Anemo inflitto. Il suo Elemental Burst evoca un Mini Baku che crea snack speciali in grado di curare o infliggere danni ai membri del party. Yumemizuki Mizuki sarà disponibile nei desideri evento della prima metà della versione 5.4 insieme al ritorno di Sigewinne, seguiti da Furina e Wriothesley nella seconda metà.

Oltre al festival e al nuovo personaggio, l'aggiornamento 5.4 includerà nuovi eventi come "Travelers' Tales: Anthology Chapter", che offrirà storie di vita quotidiana dei personaggi preferiti dai giocatori, e minigiochi come "Reel Ad-Venture", "Invasive Fish Wrangler" e "Realm of Tempered Valor". Infine, l'aggiornamento 5.4 introdurrà diverse ottimizzazioni del sistema, tra cui la possibilità di impostare piani di livellamento per i personaggi nella Guida all'allenamento, filtri migliorati per personaggi e armi e un pulsante Aggiungi automatico nell'interfaccia di raffinazione delle armi. Genshin Impact è attualmente disponibile per PlayStation 5, Xbox Series, PlayStation 4, PC tramite client e Epic Games Store, iOS tramite App Store e Android tramite Google Play. È prevista anche una versione per Nintendo Switch.

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Tecnologia

GCC Pokémon Pocket: arriva la funzione di scambio e la...

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Gli allenatori potranno scambiare le loro carte grazie all'attesissima funzione scambio e collezionare nuovi Pokémon della regione di Sinnoh

GCC Pokémon Pocket: arriva la funzione di scambio e la nuova espansione Scontro Spaziotemporale

The Pokémon Company ha annunciato, con una nota ufficiale, l'attesissima funzione di scambio. A partire dal 29 gennaio 2025 nel GCC Pokémon Pocket sarà disponibile per tutti i giocatori, mentre il 30 gennaio arriverà la nuovissima espansione Scontro Spaziotemporale. Il mondo di Pokémon Pocket si arricchisce con due novità imperdibili: la funzione di scambio tra Allenatori e la nuova espansione "Scontro Spaziotemporale". A partire dal 29 gennaio, i giocatori potranno finalmente scambiare le loro carte con gli amici, ampliando le proprie collezioni per completare il Pokédex. Dal 30 gennaio, invece, sarà possibile scoprire le nuove carte dell'espansione dedicata alla regione di Sinnoh.

Per effettuare uno scambio, saranno necessarie le Clessidre scambio e i Gettoni scambio, ottenibili giocando o completando determinate sfide.

 

L'ultima espansione del gioco di carte, denominata "Scontro Spaziotemporale", offre agli appassionati un entusiasmante viaggio nella regione di Sinnoh, una zona ricca di storia e misteri. Questa espansione non solo riporta in auge alcuni dei Pokémon leggendari più amati come Dialga e Palkia, ma introduce anche oltre 140 nuove carte che promettono di rivoluzionare il modo di giocare.

Ecco il nuovo trailer sull'espansione Scontro Spaziotemporale

Tra le novità più attese ci sono sicuramente i Pokémon iconici di Sinnoh: Turtwig, Chimchar e Piplup faranno il loro trionfale ritorno, pronti a essere protagonisti delle vostre battaglie. Ma non è tutto, perché "Scontro Spaziotemporale" è anche sinonimo di innovazione con l'introduzione di nuove meccaniche di gioco. Queste nuove carte e abilità apriranno la porta a strategie inedite, stimolando la creatività dei giocatori e offrendo sfide sempre più avvincenti.

Per i collezionisti, l'espansione rappresenta un vero tesoro. Sarà possibile trovare carte rare e speciali, inclusi gli ambiti EX di Dialga e Palkia, che non solo sono un importante arricchimento per ogni collezione ma rappresentano anche potenti alleati nei duelli.

Con "Scontro Spaziotemporale" i giocatori potranno anche cimentarsi nella costruzione di nuovi mazzi tematici, sfruttando appieno le potenzialità delle nuove carte. Chi è alla ricerca di una competizione più accesa potrà mettersi alla prova nelle sfide online, confrontandosi con altri Allenatori e scalando le classifiche in cerca del titolo di campione.

Non mancheranno, infine, gli eventi speciali: partecipando, i giocatori avranno la possibilità di ottenere ricompense esclusive, rendendo ogni partita un'occasione per aggiungere qualcosa di unico alla propria esperienza di gioco. Con tutte queste novità, "Scontro Spaziotemporale" si preannuncia come un capitolo imperdibile per tutti gli appassionati del gioco di carte Pokémon.

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