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Israele-Hamas, intesa su liberazione Yehud e rientro sfollati a Gaza
La civile sarà rilasciata giovedì con una soldatessa e un altro ostaggio. Da lunedì il rientro degli sfollati nel Nord della Striscia
Fumata bianca tra Israele e Hamas. L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha reso noto che le forze di difesa (Idf) consentiranno il rientro degli sfollati nel Nord della Striscia di Gaza a partire dalla giornata di lunedì 27 gennaio. Hamas libererà giovedì la civile Arbel Yehud, la civile che avrebbe dovuto essere liberata nel weekend appena trascorso, la soldatessa Agam Berger e un terzo ostaggio. Altri 3 ostaggi verranno liberati sabato prossimo.
L'ufficio di Netanyahu ha annunciato la nuova intesa con Hamas dopo ''trattative forti e determinate" e ha evidenziato che "non saranno tollerate violazioni dell'intesa". Israele, come si legge sul Times of Israel, ha ricevuto da Hamas un documento nel quale si specifica se gli ostaggi destinati ad essere liberati nella prima fase dell'accordo siano vivi o no.
Il rientro degli sfollati
Migliaia di sfollati si sono radunati lungo la strada costiera nel centro di Gaza, in attesa di tornare nel nord della Striscia. In base all'accordo di cessate il fuoco, l'esercito di Israele avrebbe dovuto consentire ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza lungo la strada al-Rashid a partire da sabato scorso e avrebbe dovuto ritirarsi da una parte del corridoio Netzarim est-ovest, lungo quella strada.
Il via libera, che si concretizzerà nella giornata del 27 gennaio, è arrivato solo dopo la definizione del 'caso Yehud': la donna avrebbe dovuto essere liberata sabato 25 gennaio, in conformità con la clausola dell'accordo che prevedeva che le civili fossero liberate per prime, mentre sabato sono state rilasciate quattro soldatesse.
I tempi della liberazione di Arbel Yehud
"Arbel Yehud sarà libera prima del prossimo scambio" aveva detto nelle ultime ore dichiarato alla Afp una fonte della Jihad islamica, mentre un'altra fonte era stata più specifica: "Il rilascio avverrà molto probabilmente il prossimo venerdì in cambio di 30 prigionieri palestinesi che scontano l'ergastolo".
L'ufficio di Netanyahu aveva ribadito che il premier sarebbe rimasto "fermo sulla decisione presa di non consentire il passaggio dei cittadini di Gaza verso nord attraverso il corridoio Netzarim, finché non sarà risolta la questione del ritorno della 29enne, ostaggio di Hamas, Arbel Yehud".
Il nome della cittadina tedesco-israeliana era nella prima lista degli ostaggi da liberare, ma è stata tolta all'ultimo momento a favore della israelo-britannica Emily Damari. Si ritiene che Arbel Yehud sia in mano alla Jihad Islamica palestinese e questo potrebbe aver causato il ritardo nel suo rilascio.
Yehud era stata rapita il 7 ottobre del 2023 insieme al fidanzato Ariel Cunio dalla sua abitazione nel kibbutz Nir Oz, dove la sua famiglia viveva da tre generazioni. Suo fratello Dolev Yehud, 35 anni, è stato ucciso durante l'assalto di Hamas e i suoi resti sono stati identificati il 3 giugno del 2024.
L'arresto del fratello di un palestinese rilasciato sabato
La polizia israeliana ha arrestato ieri il fratello di Ashraf Zagair, rilasciato dalla prigionia sabato come parte della seconda fase del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, per aver sventolato bandiere di Hamas mentre celebrava la liberazione del congiunto. È stato arrestato con l'accusa di essere membro di un'organizzazione terroristica. Il tribunale ha esteso la sua custodia cautelare per altri quattro giorni.
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La Gioconda, l'iconico quadro di Leonardo da Vinci, sarà trasferita in un nuovo "spazio speciale" del Louvre, "accessibile in maniera indipendente dal resto del museo e per questa ragione dotato di un proprio biglietto d'ingresso". Lo ha annunciato il presidente francese, Emmanuel Macron, in visita al museo simbolo della capitale parigina dopo la denuncia della direttrice sul degrado in cui versa l'edificio.
Durante un discorso pronunciato davanti alla celebre tela, Macron ha anche chiesto alla ministra della Cultura, Rachida Dati, di "preparare una tariffazione più elevata per i visitatori stranieri provenienti dai Paesi extra-Ue" da far entrare in vigore "il primo gennaio 2026". Il Louvre ristrutturato avrà come obiettivo di accogliere circa "12 milioni di visitatori all'anno", rispetto ai quasi nove del 2024, ha annunciato il presidente.
L'aumento del biglietto per i visitatori provenienti dai Paesi extra-Ue era stato annunciato lo scorso ottobre dalla stessa Dati. In quell'occasione la ministra aveva parlato anche della possibilità di far pagare un biglietto del costo di 5 euro per entrare a Notre-Dame.
Un caveau per il capolavoro
E' da quasi un anno che il Louvre sta pensando di spostare "La Gioconda" in una stanza sotterranea del museo parigino, anche per porre fine alle lamentele dei turisti che vorrebbero sostare più a lungo davanti al capolavoro di Leonardo da Vinci. L'ipotesi fu anticipata, infatti, nell'aprile 2024 dal quotidiano francese "Le Figaro", parlando del possibile trasferimento della Monna Lisa in un caveau di nuova costruzione, anche per garantire una perfetta conservazione del dipinto, attualmente protetta da un vetro antiproiettile e antiriflesso, insieme a impostazioni di temperatura e umidità strettamente controllate.
Una nuova camera sotterranea farebbe parte di una futura ristrutturazione del "Grand Louvre", con un nuovo ingresso al museo. I visitatori eviterebbero l'ingresso con la celeberrima piramide di vetro e sarebbero condotti direttamente alle sale sotterranee: una per la Monna Lisa e l'altra per le mostre temporanee. "Le Figaro" ha stimato il budget per la ristrutturazione del Louvre in 500 milioni di euro.
All'inizio della primavera del 2024 era stata proprio la direttrice del Louvre, Laurence des Cars, ha indicare il trasferire della popolare opera d'arte in un'apposita sala costruita nel seminterrato del museo. "Non accogliamo molto bene i visitatori in questa sala, quindi riteniamo di non fare bene il nostro lavoro", aveva detto de Cars al personale e ai supervisori del Louvre in quell'occasione.
"Spostare la Gioconda in una sala separata potrebbe porre fine al disappunto del pubblico". "Ci abbiamo pensato a lungo, ma questa volta siamo tutti d'accordo", dichiarò a "Le Figaro" Vincent Delieuvin, curatore capo della pittura italiana del XVI secolo del Louvre. "È una grande sala e la Gioconda è in fondo, dietro il suo vetro di sicurezza, quindi a prima vista sembra un francobollo", sottolineò.
Ogni anno il Louvre riceve tra i 9 e 10 milioni di visitatori e, secondo i funzionari del museo, la Gioconda è l'attrazione principale per l'80%. Nei giorni di maggiore affluenza, anche 25.000 persone fanno la fila per vederla per una manciata di secondi. La popolarità del dipinto ha indotto altri tentativi di migliorare l'esperienza visiva, tra cui la ridipintura delle pareti della sala da giallo uovo a blu notte nel 2019, nonché un cambiamento nel sistema di code per i visitatori.
Vincent Delieuvin ha sostenuto in un'intervista, sempre a Le Figaro, che l'impatto dei social media e del turismo di massa richiede uno sforzo maggiore, soprattutto dopo che la celebrità dell'opera d'arte è aumentata in seguito al furto nel 1911. "Dobbiamo accettare lo status di icona globale del dipinto, che sfugge al nostro controllo", ha avuto modo di riconoscere la direttrice de Cars.
Nel 2019, anno in cui si celebravano i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, "La Gioconda", ritenuta non trasportabile per motivi di sicurezza, si è spostata temporaneamente all'interno del Louvre per consentire un miglior svolgimento dei lavori di rinnovamento della Salle des Etats (dove si trova l'iconico ed enigmatico capolavoro della storia dell'arte). Per circa tre mesi il dipinto fu trasferito eccezionalmente nella Galerie Médicis, al secondo piano dell'Ala Richelieu (la sala 801). La Galerie Médicis è una delle più vaste del museo e poteva accogliere i numerosi visitatori che tradizionalmente il capolavoro di Leonardo attira. Il precedente trasloco interno al Louvre per "La Gioconda" avvenne dal 2002 al 2005 sempre per lavori di sistemazione della sala.