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Champions League, le possibili avversarie delle italiane al prossimo turno
Inter, Milan, Juventus e Atalanta hanno staccato il pass per la prossima fase del torneo
Derby italiani e big match. Il percorso di Inter, Milan, Juventus e Atalanta in Champions League, in attesa dei sorteggi dei playoff in programma venerdì 31 gennaio, è costellato di insidie. Delle squadre italiane soltanto i nerazzurri di Inzaghi riescono a strappare il pass per gli ottavi di finale, terminando al quarto posto grazie al netto successo contro il Monaco, mentre Atalanta, Milan e Juventus saranno costretti agli spareggi. Ma quali sono le possibili avversarie delle italiane al prossimo turno di Champions League?
Le possibili avversarie delle italiane
Possibile derby italiano ai playoff di Champions League. La sconfitta di Zagabria contro la Dinamo vale per il Milan il 13esimo posto nella classifica generale, posizione che gli garantirà al sorteggio la sfida con una tra Juventus, 20esima dopo la sconfitta interna con il Benfica, o Feyenoord. I bianconeri, oltre al Milan, potranno invece pescare il Psv Eindhoven. Meglio potrebbe andare all'Atalanta, che grazie al pareggio di Barcellona chiude al nono posto e ai playoff incontrerà una tra Sporting Lisbona e Bruges. E l'Inter? Agli ottavi di finale i nerazzurri incontreranno una tra Milan, Psv Eindhoven, Feyenoord e Juventus.
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Garante della Privacy blocca DeepSeek, stop all’IA...
Il provvedimento d'urgenza con effetto immediato per tutelare i dati degli utenti italiani
Il Garante della Privacy ha disposto il blocco di DeepSeek, l'app cinese che utilizza l'intelligenza artificiale. "Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek", annuncia in una nota lo stesso Garante per la protezione dei dati personali.
"DeepSeek - continua il Garante della Privacy - è il software di intelligenza artificiale relazionale, progettato per comprendere ed elaborare le conversazioni umane, che introdotto di recente sul mercato mondiale in pochi giorni è stato scaricato da milioni di persone. Il provvedimento di limitazione, adottato a tutela dei dati degli utenti italiani, fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta oggi, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente".
"Contrariamente a quanto rilevato dall'Autorità, le società hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea. L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria", conclude il Garante per la Privacy.
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Roma, spari contro un’auto: 35enne ferito
L'uomo si è recato al policlinico di Tor Vergata in macchina con il finestrino del lato destro infranto
Un 35enne è stato ferito da un colpo di arma da fuoco a Roma. Secondo quando ricostruito dalla polizia, l'uomo è arrivato alle 18.20 al Policlinico Tor Vergata con una ferita da arma da fuoco al fianco destro. Non è in pericolo di vita. Il 35enne è arrivato in ospedale in macchina con il finestrino del lato destro infranto.
Secondo quando ha raccontato, due persone si sarebbero avvicinate alla sua macchina e avrebbero sparato. Sono in corso le indagini della polizia.
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Emanuela Orlandi e il giallo del fascicolo vuoto,...
Una volta confermata ufficialmente la mancanza dei documenti si rivolgerà aal ministero Interno
Fino in fondo per chiarire il giallo del fascicolo su Emanuela Orlandi trovato vuoto all'Archivio di Stato. La Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori presenterà infatti una richiesta ufficiale all’Archivio centrale dello Stato per avere la documentazione che avrebbe dovuto essere custodita all'interno della cartelline trovata con solo la copertina e dei sommari. A quanto si apprende la decisione è stata presa nel corso dell’Ufficio di presidenza della stessa Commissione di inchiesta che si è riunito oggi.
Se confermato quanto già emerso durante un primo sopralluogo del presidente Andrea De Priamo, la Commissione si muoverà presso il ministero dell’Interno per chiedere notizie e la documentazione mancante.